Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: eeneys    05/11/2015    0 recensioni
"E poi mi giro e vedo te.
Tanta luce bella, incanto e meraviglia."-A.Filocomo
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"E poi mi giro e vedo te. 
Tanta luce bella, incanto e meraviglia."
A.Filocomo
-
Sto quasi per addormentarmi, stanca anche se non ho fatto molto oggi.
Ma si sa, quando non si fa nulla si è sempre incredibilmente stanchi.
I miei occhi si stanno per chiudere ma intravedo appena il lampeggiare del led del cellulare.
Mi sollevò leggermente dal cuscino e sbatto le palpebre ripetutamente nella speranza di essere più sveglia.
Sblocco la schermata del telefono e vedo la notifica di un messaggio su whatsapp, mi affretto a leggere, curiosa come sono sempre stata.
Resto stupita e anche un po' emozionata quando leggo il suo nome all'inizio dell'elenco, come mai mi ha cercata?
"Sei impegnata? Ho bisogno di parlare con qualcuno."
Quante volte mi ha chiesto di uscire ed io ho detto di no? Sta volta però sembra un bisogno e anche la mia più che infatuazione mi spinge a scrivere una risposta.
"Sono libera, ci vediamo in piazza."
Mi alzo dal letto, improvvisamente sveglia e mi spoglio dei miei leggins e della mia maglietta over-size.
Prendo velocemente dall'armadio un paio di jeans e una felpa con la cerniera, non ho tempo per scegliere una maglietta che mi stia bene.
Vado in bagno e mi osservo per un attimo allo specchio, i capelli sono ancora lisci anche se un po' scombinati, il mascara della mattinata trascorsa sembra essere rimasto intatto e per il resto, ho sempre la solita faccia del cazzo.
Sospiro e vado a mettere le mie amate converse, per poi uscire da casa.
L'ansia mi da la solita sensazione di tensione e nervosismo, faccio dei respiri profondi cercando di calmarmi ma appena arrivo alla piazzetta e lo vedo seduto di spalle su di una panchina a fumare una sigaretta, tutti i miei buoni propositi di stare calma vanno a fare in culo.
Beh, almeno non mi stava prendendo per il culo sul fatto di vederci.
Mi avvicino e picchetto sulla sua spalla, lui gira leggermente il suo viso verso di me e i suoi occhi mi osservano con uno strano luccichio.
Rivolgo subito lo sguardo altrove, tra gli alberi lontani dalla piazzetta e ascolto la sua voce.
《Greta.》
《Andrea.》
Mi avvicino e mi siedo accanto a lui che continua ancora a fumare, guardo il paesaggio, viviamo in un paesino poco distante dalla città, ma la vista dalla piazzetta è meravigliosa.
Mi perdo a guardare le montagne da un lato e dall'altro gli alberi.
È così tranquillo qui.
《Va tutto di merda.》sussurra lui, quasi a non voler disturbare il silenzio che c'è sempre in questo posto
《Che succede?》chiedo io, entrambi stiamo guardando il paesaggio, senza degnarci di uno sguardo, tra noi gli sguardi causano sempre qualcosa perciò è meglio evitarli
Una ventata di fumo e di fresco mi arriva sul viso, si è girato a guardarmi ma io preferisco abbassare lo sguardo sulle mie scarpe e attendere la sua risposta.
《A scuola va tutto di merda, sono al quinto anno e dovrebbe andare meglio dato che mi faccio un culo enorme per prendere dei bei voti, ma i professori mi odiano.》dice lui buttando la sigaretta, ormai consumata , sotto la sua scarpa
《La mia ragazza la sento poco e non la vedo quasi mai.》
La sua ragazza, Gaia, certo.
《Lei è l'unica persona che mi fa stare bene e non posso nemmeno vederla.》
Sospiro, il mio cuore sembra stringersi sempre di più quando la nomina.
《Sono sotto pressione, il prossimo mese devo fare il test per la patente. Non so per cosa essere stressato prima.》dice lui sospirando
《Senti Andrea, è un periodo. Ancora siamo ad Ottobre, con la scuola hai tempo di recuperare, di andare bene. Quando avrai del tempo vedrai la tua ragazza, per adesso è così, non ti abbattere. So che è importante per te, ma non puoi evitare certi eventi.》dico io stringendomi nella mia felpa
《Lo so, solo che sono così nervoso. Non mi va mai niente bene.》dice lui con una cerca frustrazione nella voce
《Siamo in due mi sa.》sussurro io scuotendo la testa
La sua mano si allunga sul mio fianco destro per attirarmi a sé.
《Che fai?》Domando io stupita
《Voglio abbracciarti Greta.》sussurra lui stringendomi e infilando il suo viso tra i miei capelli
Restiamo così per minuti, mentre il mio cuore va così veloce che sembra voler uscire fuori dal petto.
《Poi ci sei anche tu.》sussurra lui
Giro il viso verso per guardarlo facendo scontrare involontariamente la sua guancia contro la mia.
Apre gli occhi, che precedentemente aveva chiuso,e restiamo a guardarci.
Il mondo sembra fermarsi e le mie guance si colorano.
Le sue labbra posano un bacio delicato sulla mia guancia.
Sorrido leggermente e abbasso lo sguardo sulle mie mani strette sulla sua maglietta.
《Ti causo stress?》Gli chiedo io ironicamente
《Sì.》sussurra lui sulla mia guancia
《Perché?》chiedo io sollevando le gambe per metterle sopra le sue
《Sei bellissima, quando ti incontro, non riesco a non guardarti Greta.》
Quasi mi sento male a quelle parole, so che gli piaccio, so che mi guarda, so che pure lui é attratto da me. 
Tutte questa situazione va avanti da mesi, ma non ha mai detto nulla che me lo facesse capire, solo i suoi gesti e i suoi sguardi hanno parlato per lui.
《Non puoi dirmi queste cose.》dico io cercando di allontanarmi dal suo corpo , sono troppo attratta da lui e so che potrebbe andare a finire male
《Lo so, non dovrei dirti queste cose. Ma mi piaci così tanto..Ho perso testa per te.》sussurra lui stringendomi ancora di più
《Andrea.》sussurro io spostando il mio viso dal suo
Lui mi lascia per qualche secondo per poi prendere il mio viso tra le sue mani
《Greta.》sussurra lui prima di baciarmi in modo passionale
Tutto di me cede a quel contatto e nonostante sia combattuta, mi lascio andare.
Rispondo al suo bacio e lui fa scendere le sue mani sui miei fianchi mentre io porto le mie tra i suoi capelli.
In un attimo mi trovo trascinata sopra di lui e le sue labbra si spostano sul mio collo scoperto, lasciano leggeri baci che dopo poco si trasformano in morsi e succhiotti piacevoli.
Sospiri escono dalle mie labbra, le mie mani scorrono sul suo petto coperto dalla maglietta ma da cui si sentono i suoi pettorali.
Le sue mani stringono il mio sedere mentre le sue labbra raggiungono di nuovo le mie.
Mi allontano cercando di darmi una calmata e un po' di ritegno.
《Non possiamo. Andrea, non possiamo.》sussurro io abbassando lo sguardo sulle mie mani, il fiatone mi costringe a prendere grandi quantità d'aria, sembra che abbia appena fatto una maratona ma ho solamente baciato lui
《Teniamo questo segreto. Solo per oggi.》sussurra lui alzando il mio viso per far incrociare i nostri occhi
Siamo consapevoli dei nostri sbagli, lui ne è consapevole ed anch'io ma non riesco a resistere alla mia voglia di lui.
Mi fa alzare dalle sue gambe e mi prende per mano, trascinandomi verso casa sua.
Casa sua è isolata rispetto alle altre, almeno nessuno del paese saprà di noi.
Entriamo e chiude velocemente la porta alle sue spalle, trascinandomi ancora su per le scale.
La sua camera è incredibilmente ordinata, ma non riesco ad osservare i dettagli perché vengo sbattuta sulla porta della sua camera.
Le sue labbra si impossessano di nuovo delle mie e le sue mani veloci fanno scendere la zip della felpa che indosso.
Le mie mani sollevano la sua maglietta per buttarla chissà dove.
Lui mi prende in braccio, facendomi spuntare un piccolo sorriso sulle labbra, e distendendomi sul letto.
Mi da un dolce bacio sulla fronte prima di scendere a togliere le scarpe di entrambi, le sue dita lunghe salgono per sbottonare i miei jeans e toglierli.
Con solo l'intimo addosso, imbarazzata, evito di guardarlo negli occhi.
Lo guardo mentre si sbottona i jeans e la paura di fare qualcosa di sbagliato torna prepotentemente nella mia testa.
Ma quando il suo corpo atletico si posa sul mio, sento solo eccitazione scorrere dentro di me.
I suoi baci si alternano tra le mie labbra e il mio collo, mi toglie il reggiseno e stringe con le sue grandi mani i miei seni
《Sei così. .così bella.》sussurra lui iniziando a succhiare e mordere avidamente i capezzoli
Mi trattengo dal gemere per la vergogna e decido di fare qualcosa anch'io per lui.
Da sopra i suoi boxer accarezzi il suo membro già abbastanza eccitato dalla situazione, i suoi sospiri arrivano alle mie orecchie
Abbasso i suoi boxer e prendo in mano il suo membro iniziando con movimenti leggeri a fare su e giù.
I suoi occhi persi mi guardano mentre gli provo del piacere, mi toglie la mano per mettersi di lato e far mettere anche me nella stessa posizione, uno di fronte all'altro.
Abbassa i miei slip e sta volta siamo entrambi nudi, i nostri occhi non smettono di guardare il corpo dell'altro.
Una sua mano scorre dal centro dei miei seni fino al mio centro, infilandosi tra le mie cosce.
Una mia mano fa lo stesso con lui, riprendiamo a toccarci insieme.
Allontano la sua mano quasi al limite, mi metto sopra di lui e lo bacio.
Mi posiziona e iniziamo lentamente a fare quello che non dovremmo.
Le sue mani continuano a stringermi e ad accarezzarmi mentre io non posso far a meno di stringerlo a me.
Facciamo sesso, si perché non c'è amore, c'è solo passione e voglia di appartenere l'uno all'altro.
Finiamo entrambi soddisfatti e restiamo distesi per qualche minuto, io tra le sue braccia ad accettare le sue carezze e le sue attenzioni
《Greta..non accadrà più nulla del genere.》sussurra lui, sento nella sua voce un incertezza
《Lo so.》rispondo io, sospiro e mi alzo
Indosso velocemente i miei vestiti mentre lui si rimette i boxer, fa passare una mano tra i capelli mentre mi guarda
Pronta per andare via, vado verso la porta e sento una sua mano stringere il mio polso
《Greta, continuerò a guardarti come sempre.》sussurra lui
Le mie labbra sembrano sigillate e i miei occhi non smettono di guardare i suoi.
Lui lascia il mio polso ed io vado via.
Chiudo la porta alle mie spalle e mi ci appoggio.
Lacrime calde scendono sul mio viso e la pioggia inizia a scendere all'improvviso.
Corro verso casa zuppa, sentendo ancora le sue mani sul mio corpo, il suo profumo, le sue labbra sulle mie e i suoi occhi dentro i miei.
-
《Greta, allora che hai fatto ieri pomeriggio?》Mi chiede Marta mentre saliamo sul pullman
Sto per risponderle ma vengo distratta dai suoi occhi che mi guardano da lontano, mi fa il suo solito sorriso e poi gira lo sguardo per parlare con il suo amico Gabriele
《Greta? Ci sei?》Mi urla Marta divertita
《Sì sì.. ho dormito tutto qui.》le rispondo io distratta
La ragazza bassa, avanza e prende i posti nei sedili accanto a quelli suoi..fa entrare me per prima, sapendo che amo guardare fuori dal finestrino
Il mio sguardo non si gira a guardarlo nemmeno una volta e Marta continua a parlarmi di ciò che ha fatto ieri
Il telefono in tasca mi vibra e lo prendo, un messaggio di whatsapp
"Sei bellissima."
Scuoto la testa e mi giro a guardarlo, sperando di capire dal suo sguardo qualcosa ma adesso lui guarda fuori dal finestrino ed io non posso far altro che fare lo stesso, a pochi metri da lui, distratta dai miei pensieri su di noi.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: eeneys