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Autore: Jarvis e Ferro Vecchio    05/11/2015    0 recensioni
Eccomi tornata con una nuova OS su Archie Morris e Kate!
Okay, diciamo che non è proprio un nuovo capitolo, ma è un prequel.
Non ditemi che non vi siete mai chiesto come si sono incontrati Archie e Kate perchè non ci credo.
Enjoy :)
Xoxo Cas
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Archie Morris
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Confusion.'
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Quando si gira per la città senza una meta, ma solo per il gusto di farlo e per non stare a casa, non è una buona cosa… credo.
Insomma sì, dovrei essere al college a fare lezione ora, ma non ci posso fare niente se non ho voglia di studiare giusto?
Non è meglio andare a farsi un giro per i parchi, le librerie e i negozi di musica? Sì. È decisamente meglio.
Il punto è che se dicessi ai miei che non ho più voglia di andare al college mi ucciderebbero.
Sono la loro unica figlia, dovrei andare al college, laurearmi, trovare un buon lavoro e sposare un uomo straricco.
Tutte cose che decisamente non fanno per me.
Io voglio trovare un lavoro che mi piaccia davvero e sposare un uomo perché lo amo, non perché è conveniente.
Non voglio finire il college perché non mi piace e perché è solo un’inutile spreco di soldi per i miei genitori.
Questa cosa mi dà su i nervi.
Perché nessuno riesce a capirlo?
Entro in una caffetteria a caso, ancora arrabbiata per aver pensato così a lungo alla mia attuale condizione.
Ho bisogno della mia quota giornaliera di caffè e biscotti al cioccolato per poter sopravvivere. Se non l’assumo in tempo inizio a soffrire dei sintomi d’astinenza stile drogata o alcolizzata.
Della serie che inizio a urlare e corro da una parte all’altra della stanza, manca poco che mi vengano anche le convulsioni.
Con soddisfazione ordino il mio cappuccino e il mio cookie trasudante di burro.
Con lo sguardo cerco un  tavolo libero e appartato e mi ci fiondo.
Passando davanti alla porta un uomo mi viene addosso, rovesciandomi il cappuccino su tutta la felpa e mandando il mio biscotto in mille pezzi.
- Maledizione! Guarda dove diavolo vai quando cammini!-
- Scusa, scusa. Non ti avevo proprio visto. Mi dispiace!-
Lo guardo con tanto odio che avrei potuto facilmente incenerirlo.
- Per scusarmi ti ripago tutto.-
Magari se mi ricomprassi un’altra felpa non sarebbe male, visto che non posso andare in giro macchiata di caffè.
- Che cosa avevi preso?-
Borbotto la mia precedente ordinazione con evidente rabbia.
- Senti mi dispiace, okay? Stavo pensando ad altro.-
- Era la mia preferita…-
- Cosa?-
- La felpa. Era la mia preferita. Se dovesse rimare macchiata tu saresti un uomo morto.-
- Scusa.-
Il mio caffè è di nuovo pronto, insieme al biscotto. Vado di nuovo verso il tavolo con passo deciso.
Poco dopo si siede anche l’uomo.
Oh ma andiamo! Non può lasciarmi in pace?
- Qua vicino c’è una lavanderia a gettoni. Ci andiamo e ti lavo la felpa, d’accordo?-
- Perché non mi lasci stare?-
- Perché voglio scusarmi. Per iniziare potrei presentarmi, ad esempio.-
Lo guardo e sorrido sarcastica.
Ma anche no.
- Facciamo di no.-
Abbasso lo sguardo sul mio telefono.
- Mi chiamo Archie.-
Lo guardo di nuovo.
- Buon per te. Ora te ne vai?-
Incrocio mentalmente le dita.
Vattene. Ti prego. Voglio stare da sola.
- Andiamo, voglio solo farmi perdonare.-
Sospiro.
- Se ti facessi lavare la mia felpa poi mi lasceresti in pace?-
- Sì.-
Rendiamo grazie a Thor lui se ne andrà.
- Va bene, andiamo.-
La strada per la lavanderia è relativamente corta, ma resa più lunga dal silenzio calato tra di noi.
Oggi non poteva andare meglio.
Le sentirò di nuovo dalla mia compagnia di stanza per non essere andata a lezione. Il direttore chiamerà i miei genitori per informarli di questa mia prolungata assenza dalle lezioni. I miei genitori mi chiameranno per gridarmi contro e la mia felpa è stata quasi irrimediabilmente rovinata da un’idiota che non guarda dove va.
Dannazione!
Questa giornata non potrebbe andare meglio di così.
Sorrido ironicamente al mio pensiero decisamente troppo ottimista e accelero il passo in modo da arrivare prima e riuscire a liberarmi in fretta di questo idiota.
Arrivati alla lavanderia appoggio il caffè su un tavolino, mi sfilo la felpa e gliela lancio.
Inizio a tremare. In quella stanza ci saranno meno venti gradi, cazzo!
Mi siedo su una sedia stringendo tra le mani il caffè, tentando invano di scaldarmi.
Lo sento avvicinarsi a me.
Si sfila la felpa e me l’appoggia sulle spalle.
- Scusa, non penavo facesse cosi freddo.-
Mi infilo meglio la sua felpa e tiro su il cappuccio.
Sussurro il mio nome.
- Cosa?-
- Ho detto… ho detto che mi  chiamo Kate. E… grazie.-
Archie si siede vicino a me.
- Scusami ancora.-
- Smettila di scusarti. Stai diventando irritante. Ti sei scusato. Fine.-
Si gira per guardarmi, ma evito il contatto visivo.
Odio guardare negli occhi le persone che non conosco. Mi dà fastidio che magari possano capire quello che sto pensando o come mi sento. Beh, diciamo che in generale mi urta guardare le persone negli occhi, preferisco fissare un punto non ben definito alle loro spalle o ammirare le mie bellissime (si fa per dire) scarpe.
- Rispondi sempre così alle persone?-
- Solo  quelli che rompono i miei biscotti.-
Abbasso lo sguardo, dispiaciuto.
- Okay, scusa. Scusami, non avrei dovuto risponderti così male. Non è il mio periodo migliore.-
- Perché?-
- Devo trovare il modo giusto per dire ai miei genitori che l vita che loro vogliono per me non è quella che voglio io. Io non voglio sposare un uomo solo perché è ricco e farmi mantenere. Io voglio la mia indipendenza. Voglio un lavoro che mi piaccia a costo di fare fatica ad arrivare a fine mese. Voglio decidere io cosa fare della mia vita e come viverla.-
- Cosa vorresti fare?-
- Il vigile del fuoco.-
Sorrido contenta.
Voglio salvare le persone, aiutare la città. Voglio essere qualcuno che serva sul serio a questa città. Non un’altra ricca moglie mantenuta, ma qualcuno che salvi questa gente.
- Vorrei aiutare le persone. Tu cosa fai?-
- Mi sto specializzando in medicina d’urgenza.-
- Quindi anche tu salvi la vita alle persone.-
- Ci provo.-
Ci mettiamo a ridere.
D’accordo, è iniziata male.
D’accordo, gli ho risposto non proprio benissimo.
D’accordo si è fatto perdonare e mi ha chiesto scusa parecchie volte.
Forse, infondo, molto forse e molto infondo, non è così idiota come credevo.
Molto infondo.
Molto, molto , molto infondo.
 
 
*angolo autrice*
eccomi di nuovo! dopo ere di assenza sono qui per pubblicare questo prequel.
lo so che a nessuno interessano minimamente le mie storie
ma io shippo talmente tanto Archie e Kate che non posso trattenermi dal scrivere
fanfiction su di loro, quindi dovrete sopportarmi ancora a lungo, temo.
detto ciò spero che vi sia piaciuta, in caso contrario tenete a bada i mastini,
non voglio morire.
Xoxo Cas 
   
 
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