Anime & Manga > Lady Oscar
Ricorda la storia  |      
Autore: Celtica    06/11/2015    33 recensioni
È la sera del ballo. Ma stavolta avrà un finale diverso.
È come una stella nella notte.
Se alzi gli occhi al cielo buio, puoi forse evitare di ammirare la luminosità degli astri?
André non può.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Près d'une étoile Questi personaggi non mi appartengono, ma sono di Ryoko Ikeda.

n


È come una stella nella notte.

Se alzi gli occhi al cielo buio, puoi forse evitare di ammirare la luminosità degli astri?

André non può. Resta a guardarla in cima alle scale, la risata interrotta al solo vederla. Credeva di prenderla in giro, credeva di trovarsi davanti un manico di scopa.
Invece Oscar brilla come la luce più luminosa, brilla nell'oscurità, brilla per lui. Perché è a questo che André pensa, non appena è in grado di farlo: lei è bella, ma è bella per un altro. Un altro che ora è lontano, un altro che non immagina nemmeno ciò che vedrà stasera.
André ne è certo.                                                            
La mano si chiude a pugno mentre la accompagna alla carrozza, i pensieri si rabbuiano mentre la guida a Versailles.

È una sera come tante, è la sera del ballo.
André non può farsi vedere, non può farsi riconoscere. Oscar non vuole che qualcuno sospetti che ci sia lei sotto il bel vestito di seta celeste, non vuole che qualcuno sappia di cosa si sta macchiando. Passerebbero i mesi, forse gli anni, a parlare di questa serata, del Capitano delle Guardie vestito da donna, del suo bell'abito, dei suoi capelli perfettamente raccolti.
Segue tutto da distante André, non può farne a meno. Non vuole perderla di vista.
Si nasconde in mezzo alla gente, in mezzo ai nobili, indossa una parrucca come loro, beve il loro vino, ascolta i loro pettegolezzi. Sente parlare di questa nobildonna straniera, che arriva da lontano, e i mormorii si fanno eccitati quando finalmente lei entra.
André è certo che se lei lo sapesse lì, fuggirebbe via. Si volterebbe per scappare e lui non avrebbe più la possibilità di avvicinarla.
È sicuro che Oscar sia in grado di riconoscerlo, per un momento pensa di metterla alla prova, di pararsi davanti a lei e chiederle un ballo.
Sì, farà così. Un ballo con la donna che ama, un ballo con la donna che non potrà mai avere.
La guarda passare a testa china, in mezzo ai nobili, il ventaglio piumato a coprire parte del viso.

È bella.
André non può fare a meno di guardarla, non può fare a meno di volerle restare vicino.

Fa un passo. Poi un altro. Le gambe devono portarlo da lei, vuole chiederle un ballo.
Solo un ballo.
Sì, André è deciso più che mai. Stasera la terrà fra le braccia, la stringerà a sé, fingerà di essere un altro.
André avrebbe sempre voluto essere un altro per lei, ma questo gli avrebbe impedito di esserle sempre vicino, di poterla proteggere.
No, no, non è il momento per certi pensieri.
André si fa avanti, è a pochi passi da lei.

Oscar si guarda intorno, come se stesse cercando qualcuno. E André ha la sgradevole sensazione di sapere chi sta cercando.
Non è il momento, si ripete facendo quelli che sono gli ultimi passi verso la stella più bella in quel cielo notturno, l'unica luce in mezzo a quelle anime oscure.
È lì, davanti a lui. Basta un movimento, un gesto, e potrà chiederle di danzare. Si mostrerà a lei, e anche nella remota possibilità che Oscar lo riconoscesse, non potrà negargli un ballo, non potrà fuggire ora che è in mezzo alla sala. Sarebbe notata da troppi occhi, e André sa che lei non vuole essere riconosciuta.
Respira a fondo, deve fare un inchino e pararsi davanti alla sua dama.
Sì, stasera Oscar sarà la sua dama, stasera la terrà stretta a sé.
Tutti la stanno guardando, tutti sono rapiti dalla sua bellezza. E come non potrebbero? A questo pensa André mentre assume un espressione seria per superare gli ultimi ostacoli.
Ma qualcuno è al suo fianco, qualcuno che André conosce molto bene, qualcuno che gli fa salire un brivido lungo la schiena.

No...

No, è davvero Fersen.
Fersen che si sta facendo avanti, Fersen che gli sta rubando la dama.
André resta a fissarlo mentre si inchina per chiedere un ballo a Oscar. È come sentirsi mancare, è come se tutto il cielo si fosse fatto ancora più buio portandosi via la sua stella. Perché Oscar è la sua stella, non di Fersen.
Non può fare a meno di rimanere immobile e seguirli con lo sguardo mentre danzano davanti a lui, mentre le mani e le braccia di Fersen 
stringono la donna che André ama.

È come morire.
O forse è anche peggio. Perché da morto non ti vedi portar via l'unica cosa a cui tieni.

André si sente distrutto ogni istante che passa a guardarli, ogni istante che li scopre a parlare. Cosa si stanno dicendo? No, non stanno parlando, è solo Fersen.
Già, Fersen che non si è lasciato sfuggire una donna tanto bella, Fersen che non può averla riconosciuta.
Ma poi qualcosa accade.
Tutto si ferma. André si sente bloccato nel tempo, come se quella scena avesse ghiacciato l'intera sala. In realtà gli altri stanno continuando a danzare, la musica muove ancora le fila, sono solo loro due, fermi, con la mano di Fersen aperta sulla schiena di Oscar. È chinato su di lei, la tira a sé, e André non può fare a meno di invidiarlo.

Ma poi lei fugge via, esattamente come lui aveva creduto avrebbe fatto appena entrata.
Sta fuggendo, sta correndo in mezzo alla sala, in mezzo alla gente che balla, in mezzo alla musica dolce che ora dovrebbe cullarla nella danza.
La vede uscire e non può fare a meno di seguirla nei giardini di Versailles.

Cos'è successo? Perché è fuggita?, si chiede mentre la cerca nell'oscurità della notte.
Poi la vede e tutto torna ad avere un senso.
Oscar è china sulla fontana, su una grande fontana che sembra rappresentare il suo animo: puro com'è lei, triste come adesso deve sentirsi.
André non ha bisogno di vederla in faccia per capire, non ha bisogno di sapere cos'è successo per sapere come si sta sentendo lei ora.

La sua donna...

Le arriva alle spalle e lei lo sente, si volta, i loro occhi si incontrano.
Ha pianto.

Quanto dolore c'è dietro questa scoperta? Quanto dolore sente André ora che vorrebbe solo stringerla come ha fatto Fersen?
Oscar lo guarda ancora, è fissa nei suoi occhi.
E il pianto ricomincia.
«Oh, André!» geme lei prima di voltarsi ancora verso la fontana.
André afferra la parrucca e la getta nell'acqua, si fa più vicino, non può sentirla piangere, non vuole. La prende per le spalle e la stringe come avrebbe voluto fare da tanto, tantissimo tempo.
Sembra un momento infinito, in realtà dura un istante. Poi lei si allontana, allontana la sua mano, allontana lui.
«No...» sussurra, chinando il volto a terra. «È sbagliato.»

È vero, pensa André. È sbagliato. Ma non per questo non si può.
Adesso è lui a prenderla, come una donna, come la sua donna. Porta le mani sulla schiena scoperta di Oscar, la accarezza, la sente abbandonarsi al pianto.

Non piangere, Oscar. Domani potrai dimenticare ogni cosa, ma oggi non piangere. Ci sono io con te.


n


Note dell'autrice:

Grazie per essere arrivati fin qui!
È la prima FanFiction che scrivo su Oscar, è la prima FanFiction che scrivo in vita mia. È stato grazie a lei se ho trovato questo sito, glielo dovevo.
Celtica



   
 
Leggi le 33 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: Celtica