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Autore: Lightwood_394    06/11/2015    2 recensioni
“Perché mi hai portata qua?” chiese Emily confusa.
“Non lo so. Ma, da quando sono tornata, sono venuta spesso qui, per pensare” rispose la bionda guardando per un attimo il vuoto. Era come se Alison fosse lì materialmente, ma con la mente era altrove, molto lontano da Emily e dal bosco.
“Sai cosa mi piace della neve? Il suo odore. Sa di felicità, mischiata all’odore della pioggia. Mi fa sentire bene. E’ stata la neve a spingermi a venire a casa tua, sai?” Alison sorrise, fissando ancora il vuoto.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alison DiLaurentis, Emily Fields
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’odore della neve

 
Era un triste giorno d'inverno, fuori la neve cadeva leggera dal cielo, ricoprendo le strade, le macchine e gli alberi con un sottile strato di neve bianca.
Emily era affacciata alla finestra della sua stanza, con, in mano un caffè bollente, non riusciva a smettere di pensare alla ragazza a cui, ormai da anni, dedicava tutte le sue attenzioni.
Guardò l'ora dal suo cellulare, segnava le 2:39 del mattino. Per Emily non era una novità non dormire, ormai da quando era tornata dalla casa delle bambole di A, dormire le riusciva difficile, così passava tutte le sue notti a guardare fuori dalla finestra, sorseggiando caffè e pensando alla ragazza che l'aveva stregata da tanto, troppo tempo.
La cosa che sbalordì la piccola Fields, fu che quando si ritrovò di nuovo a osservare fuori dalla finestra non vide soltanto il vialetto ricoperto di neve, ma vide anche una ragazza con i capelli biondi e gli occhi azzurri intenta ad osservarla. Alison era vestita abbastanza pesante, con tanto di cardigan e cappellino di lana in testa, le stava facendo segno con la mano di aprire la finestra, ed Emily fece come le era stato chiesto, immediatamente un freddo agghiacciante percorse le sue ossa per via della gelida serata invernale, ma quel freddo scomparve quando la ragazza dagli occhi azzurri le sorrise e le chiese:
"Posso entrare?"
La mora la guardò confusa, erano le tre del mattino, perché voleva entrare a casa sua?
"Che ci fai qua?" domandò per risposta, cercando di mantenere il tono di voce basso, per via del fatto che sua madre stava dormendo vista l'ora tarda.
"Mmm, non vale rispondere a una domanda con un’altra domanda. Ma va bene, sono venuta a farti una specie di visita segreta" disse la bionda ammiccando, per poi aggiungere "Siccome i tuoi genitori ti tengono segregata in casa"
Emily sapeva perfettamente a cosa Alison si riferisse. Da quando era tornata dalla casa delle bambole, i suoi genitori le avevano vietato di parlare con le sue amiche, o con chiunque altro al mondo al di fuori della polizia. In aggiunta, Pam era fermamente convinta che la questione di A sia nata per colpa delle sue amiche, sopratutto per colpa di Alison, e per questo le aveva severamente vietato persino di parlarle, dicendo che la DiLaurentis portasse solo guai.
"Spostati dai, così entro" disse Alison cominciando ad arrampicarsi nell'albero vicino la sua finestra.
"Cosa?!" Emily non ebbe il tempo di riflettere che già la bionda era davanti a lei.
"Allora mi fai entrare?"
"Certo" disse Emily sempre più confusa, spostandosi.
"Allora, come stai Em?" chiese Ali con un sorriso dolce.
"A parte che sono chiusa qui dentro da più di una settimana...E' come se non me ne fossi mai andata dalla casa di Charles" disse Emily con malinconia.
"Hey, non essere triste. Ti va di venire con me?"
"Dove?"
"Nel nostro posto speciale"
Emily non aveva idea a cosa si riferisse Alison, ma sapeva soltanto che non poteva andare, avrebbe infranto tutte le regole. Sarebbe uscita, lo avrebbe fatto dopo il coprifuoco, con una delle sue amiche e per di più quest'ultima era Alison, e in più sarebbero uscite da sole, senza polizia ne supervisione. Sua madre l'avrebbe uccisa.
"Non posso, mi dispiace" sussurrò con gli occhi bassi.
"Ti prego"
Alison le prese la mano e la strinse tra la sua, e improvvisamente Emily non si trovava più nella sua stanza con Alison, nella sua mente si formò l'immagine di una biblioteca, precisamente quella della scuola.
 
Alison era seduta a terra che leggeva, e quando anche Emily si sedette, la bionda le chiese se volesse letto un pezzettino del libro che tanto la faceva ridere.
"L'amavo contro ogni possibile ragione, promessa, pace, speranza, felicità... Contro ogni possibile scoraggiamento" distolse gli occhi dal libro per rivolgere la sua attenzione ad Emily.
"Sei mai arrivata a questo punto?"
Emily annuì, prima di avvicinarsi alla sua amica e fare scontrare le loro labbra, in un bacio dolce.
 
"Prendo la giacca e andiamo"
 
Quando le due ragazze scavalcarono la finestra, Alison iniziò a camminare verso il bosco.
"Ali sono le tre di notte. Non penso sia una buona idea andare nel bosco" la bionda si fermò di botto, guardando la mora negli occhi.
"Ti fidi di me?" chiese.
"S-si"
"Allora non avere paura. Ti proteggerò io"
Alison le sorrise prima di continuare a camminare.
Emily era titubante mentre seguiva la bionda dentro il tetro bosco, ma si stupì quando riconobbe il luogo in cui Alison l’aveva portata. Individuò subito un tronco con scritto in rosso “A.D + E.F”, l’aveva portata Alla Roccia Dei Baci.
Alison spazzolò via un po’ di neve da una panchina di fianco all’albero, prima di sedersi.
“Perché mi hai portata qua?” chiese Emily confusa.
“Non lo so. Ma, da quando sono tornata, sono venuta spesso qui, per pensare” rispose la bionda guardando per un attimo il vuoto. Era come se Alison fosse lì materialmente, ma con la mente era altrove, molto lontano da Emily e dal bosco.
“Sai cosa mi piace della neve? Il suo odore. Sa di felicità, mischiata all’odore della pioggia. Mi fa sentire bene. E’ stata la neve a spingermi a venire a casa tua, sai?” Alison sorrise, fissando ancora il vuoto.
“Forse dovremmo tornare a casa” propose Emily, imbarazzata dalla confessione della bionda.
“Si, hai ragione” Alison si alzò dalla panchina, ma bloccò il braccio della mora quando provò a sorpassarla.
“Mi dispiace davvero tanto per quello che ho fatto Emily, non ti meritavi le mie cattiverie, come io non meritavo il tuo amore” una lacrima le rigò il bellissimo volto, ed Emily si affrettò ad asciugarla con il palmo della mano.
“Non fa nulla. Il passato è passato” Emily tolse il braccio dalla presa di Alison, sentendosi gli occhi bruciare dalle lacrime, ma la bionda la bloccò di nuovo, questa volta fece scontrare i propri corpi, e guardò per un istante Emily negli occhi, prima di sussurrarle ad un centimetro dalle labbra:
“Comunque, per quello che vale, ti amavo”
La guardò un ultima volta negli occhi, prima di poggiare le sue labbra su quelle della mora. Affondò le mani tra i suoi capelli scuri, mentre le mani di Emily erano sui suoi fianchi.
“E ti amo ancora” concluse Alison quando si furono staccate dal bacio.
 
 
   
 
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