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Autore: RegalGina    06/11/2015    3 recensioni
CHALLENGE: dalla lista fornita di 10 personaggi (5 maschi e 5 femmine), formare delle coppie CRACK, e rigorosamente CRACK (assolutamente non Canon) e per ognuna di esse scrivere una ff ispirandosi ad una canzone a scelta.
La lunghezza e i ratings sono liberi, ma le ff devono necessariamente prendere il titolo dalle canzoni alle quali sono ispirate.
A fine ff una breve spiegazione delle motivazioni della scelta della canzone... :)
PERSONAGGI:
- Hook, Robin, Neal, Jefferson, Whale.
- Regina, Dark Swan, Zelena, Ruby, Ingrid.
Challenge ideata da me e Smelly13... PARTECIPATEEE :)
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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#2 Dark Swan-Ingrid 
INSOMNIA

Da quando era diventata il Signore Oscuro, Emma non si era ancora abituata al fatto di non dormire. Trascorrere le notti completamente sveglia, incapace di chiudere occhio, stava diventando una dannazione peggiore dell’oscurità. Non tanto per la mancanza di sonno, ma per i mostri che l’assalivano ogni notte. 
 
“When the night begins to fall,
I watch the shadows growing tall
Feeding my insomnia
Like a fly on the wall...”

Quando la notte iniziava a calare ed il silenzio ad avvolgere Storybrooke, la sua mente iniziava ad affollarsi di pensieri di ogni sorta. Ricordi dolorosi, scelte sbagliate, occasioni perse, e mano a mano che la notte si inoltrava, quel rumore nella sua testa diventava sempre più assordante. 
Quella sarebbe stata la notte decisiva. Ora finalmente aveva in mano la magia di Merlino, che aveva cercato di ottenere con tutte le sue forze: un portale che le avrebbe permesso di viaggiare nel tempo. Cambiare il passato era pericolosissimo, lo sapeva bene, ma aveva pianificato tutto nei minimi dettagli per non cambiare gli eventi. 
Uscì dirigendosi nell’esatto punto dove la Snow Queen aveva eretto il suo palazzo di ghiaccio mesi prima, si concentrò e ricordandosi la formula appresa dal grande mago creò un portale. Stette un momento sulla soglia a riflettere, immaginando quale effetto avrebbe potuto farle rivederla, poi varcò il confine magico.
In un passo l’atmosfera cambiò radicalmente. Le pareti ghiacciate torreggiavano imperiose sopra la sua testa, si era dimenticata di quanto Ingrid fosse raffinata ed elegante. Si trovava dietro una parete e sentiva delle voci provenire del centro della grotta. Riconobbe quella di Elsa, riconobbe quella di Anna. Riconobbe poi anche la sua ed incuriosita si sporse per vedere sé stessa quando ancora era la salvatrice. Ma la sua attenzione fu subito attirata da Ingrid. Al centro della stanza, sull’orlo delle lacrime. Aveva appena ridato i ricordi alle ragazze ed appena annunciato che si sarebbe sacrificata per far cessare la maledizione del riflesso infranto. Fu in quel momento che la Dark Swan agì. Mentre Ingrid dava inizio al sacrificio lasciando Emma salvatrice e le sorelle di Arendelle sbalordite, avvolse la regina delle nevi in una nuvola di fumo, confondendo tutti e portandola in un luogo isolato. Così alle tre spettatrici apparve come un sacrificio velocissimo.
Si ritrovarono faccia a faccia, per la prima volta Emma con i suoi ricordi.
- Emma...! - Disse Ingrid completamente atterrita. - Ma che ti è successo? Dove siamo? -
- Ciao Ingrid. - Rispose Emma con uno strano tremolio nella voce che non si addiceva affatto ad un Signore Oscuro. - Vengo dal futuro... Con l’aiuto della magia di Merlino. Sono il Signore Oscuro ora... -
Vedendo che Ingrid si stava preoccupando, aggiunse:
- Stai tranquilla, non sono venuta fino a qui per farti del male. Volevo solo rivederti, un’ultima volta. Mi sei mancata in tutto questo tempo. - 
Ingrid rimase completamente atterrita. Fino a pochi minuti prima si era trovata davanti una Emma rabbiosa che la odiava, ora invece ne aveva davanti un’altra del tutto diversa. Rimase in silenzio, aspettando di sapere cosa la donna avesse da dire. 
- Ingrid mi hai insegnato ad accettarmi. Mi hai insegnato che l’unico modo per vivere bene è vivere bene con sé stessi. Mi hai insegnato ad accogliere i miei poteri, a non aver paura o ripudiare quello che sono. Ma quando finalmente ho capito tutte queste cose, tu non c’eri più. Quando sono diventata il Signore Oscuro ho combattuto tanto per respingere l’oscurità che voleva impossessarsi di me, ma mi sono fatta solo del male ed è stato tutto inutile. Allora non ho fatto altro che accettarla, ripensando a ciò che tu hai sempre cercato di dirmi ma che io non ho mai voluto capire. Ho passato poi intere notti a pensare a te. A pensare a quanto mi fossi stata vicina, fin da quando ero bambina. E io, non sono mai riuscita a rendermene conto in tempo. Mi dispiace Ingrid, io avevo bisogno di dirtelo. Avevo bisogno di rivederti. Nessuno è mai stato in grado di capirmi come te. -
- Emma... - Non sapeva cosa dire, ma sapeva di avere i minuti contati perchè la maledizione sarebbe cessata da un momento all’altro. E in quel momento sapeva anche che la Emma davanti a lei era dannatamente bella.
Quella ragazzina fin da piccolina era stata in grado di stupirla. Ed era tanto simile a lei, si ritrovava spesso nei suoi atteggiamenti. Aveva sempre avuto un senso di cura nei suoi confronti. Un desiderio incondizionato di proteggerla, al di là della profezia. Quando poi era arrivata a Storybrooke e l’aveva rivista, cresciuta, non aveva potuto fare a meno di contemplare quanto non fosse cambiata. Quel caratterino scettico e diffidente, quella determinazione e testardaggine che la portavano sempre in fondo ai suoi scopi. E poi, era bella, era attraente. 
E ora, in quelle vesti, lo era ancora di più.
Non c’era niente da fare, la Dark Swan era davvero irresistibile.
Ed aveva viaggiato nel tempo, per lei. 
Loro due erano maledettamente simili, si assomigliavano in un modo raro, ma nello stesso tempo avevano bisogno l’una dell’altra per complerarsi, anche se entrambe reticenti ad ammetterlo.
- Grazie Emma... Io... Non so che dirti. Forse è questo il mio lieto fine. Forse sei tu, la tua riconoscenza. Questo mi rende felice Emma. Mi rende felice oltre ognidire... -
Una nuvoletta di fumo bianco iniziò a crearsi ai piedi di Ingrid, segno che la maledizione stava per essere annullata e lei sacrificata. Una lacrima rigò il suo volto. 
- Posso salvarti Ingrid. Posso fermare tutto questo. Non voglio che tu te ne vada, ho bisogno di te! -
- No Emma, tu non hai bisogno di me. -
Una lacrima rigò anche il viso della Dark One, che si avvicinò alla regina. Le accarezzò una guancia passandole il pollice sopra lo zigomo. Lei sorrise. 
- Grazie di essere tornata per me Emma. Sei la cosa piú bella che potesse capitare nella mia vita! - 
Emma non rispose e si avvicinò alle sue labbra. La guardò negli occhi, poi vi appoggiò le sue, baciandola delicatamente. 
- Mi hai resa quella che sono. Sono felice di essere quella che sono, Ingrid. - 
- Allora continua ad essere quello che sei, Emma. Qualunque cosa tu sia. Sarò sempre orgogliosa di te. Te stessa è la cosa più bella che tu possa essere, non dimenticarlo. -
- Non lo dimenticherò. Mi mancherai Ingrid... Mi mancherai... -
- Non dirlo Emma! - 
Il fumo era salito fino ad avvolgere le spalle della regina delle nevi, che si sporse per baciare di nuovo Emma. Poi anche il volto si coprì di fumo, e lei sparì. 
Il cielo tornò sereno, segno che la maledizione era stata annullata. Emma si affrettò a tornare al portale per chiuderlo prima che qualcuno se ne accorgesse. 
Ritornò nella sua stanza, era ancora notte nel presente. 
Si sdraiò sul letto a fissare il soffitto. Cosa c’era di diverso ora che aveva fatto ciò che voleva? Se non che ora Ingrid le mancava ancora di più? 
 
“When the darkness brings the cold to draw me under
I am caught between the chapters of a dream...”

Era stato bello rivederla. Un momento che era valso tutta una vita. Ora però era di nuovo relegata in quelle vesti che tanto aveva lottato per accettare. E, anche se ora le aveva accettate, i fantasmi nella sua mente non ne volevano sapere di andarsene. 
 
“When the night begins to fall,
I hear a thousand voices call
Chasing my insanity
Like a fky on the wall...”

Si alzò di scatto dirigendosi verso la stanza a fianco alla sua. Aprì la posta fissando lo sguardo su quello schieramento immenso di acchiappasogni.
Ora doveva trovare un modo per tornare da Neal. 


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Ammetto che questo missing moment può sembrare un pochino forzato, però a me piaceva l'idea :)
Comunque, il titolo della canzone che ho scelto è Insomnia, dei Kamelot. È un po' che sono presa con questa canzone e mi piace molto il testo e poi secondo me calza a pennello col fatto che Emma in quanto signore oscuro non dorma e che quindi sia tormenrata da mille dubbi... 
Fatemi sapere che ne pensate e partecipate al challenge se vi va!! 
Ciaooo :)
  
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