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Autore: 144kagome_alice144    06/11/2015    2 recensioni
Sasuke e Naruto sono dei semplici ragazzi di sedici anni, o almeno così credono. Una crudele verità aleggia sul loro passato e solo il loro fratello maggiore la conosce. Fra la scuola e i vari impegni, riusciranno a sopportare il peso del loro cognome? Riusciranno a vivere e ad amare?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hinata Hyuuga, Itachi, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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                        Deai to Koron - Dainibu


I suoi allievi, ad uno ad uno si presentarono:

< Maki Tsuji! > esclamò una ragazza dai lunghissimi capelli rossi e gli occhi verdi. < Matsuri Fuyutsuki > disse una ragazzina dai capelli marroni e gli occhi neri. < Ten Ten Kurihara! > < Neji Hyuga > < Rock Lee Kimura! > < Choji Akimichi! > asserì un ragazzo robusto, dai lunghi capelli marroni chiari e gli occhi marroni scuri.

< Shikamaru Nara > si presentò un ragazzo annoiato, senza nemmeno guardare i suoi nuovi compagni, dai capelli neri raccolti in un codino e gli occhi del medesimo colore dei capelli. < Ino Yamanaka! > < Naoko Oyama > esordì una ragazza dai lunghi capelli biondi, fermati da dei nastrini azzurri, che riprendevano il colore dei suoi occhi. < Kiba Inuzuka > disse un ragazzo dai capelli ribelli < Shino Aburame > sussurrò il suo compagno di banco.

< Sakura Haruno > < Hinata Hyuga >. < Bene.. ragazzi, visto che avremmo dei nuovi compagni credo che dobbiamo fare qualche cambiamento di posto.. Vediamo.. Tu, Fuyutsuki, vieni qui davanti. Sabaku No – disse riferito a Gaara – tu starai accanto a lei – Il rosso prese posto in prima fila, con accanto Matsuri – Poi..

Yamanaka vieni avanti, accanto a Tsuji, tu Okuda va accanto ad Ino – Sai, sempre con il suo solito sorriso raggiunse la ragazza in seconda fila – Mmm.. Tu Temari va accanto a Nara – La ragazza fece come le era stato detto, guadagnandosi un’occhiataccia da parte di un’ Ino contrariata – Voi due Uchiha, andate a sedervi uno accanto ad Haruno, l’altro accanto a Hyuga > finì Kakashi.

I due fecero come gli era stato ordinato, finendo in ultima fila, Sasuke accanto a Sakura e Naruto accanto ad Hinata.

I quattro ebbero giusto il tempo di presentarsi meglio, dato che Kakashi iniziò subito la sua lezione e, era risaputo, esigeva il massimo silenzio mentre spiegava.

Alla fine delle lezioni, durante la pausa pranzo, Ten Ten, accompagnata da un freddo Neji e un sorridente Rock Lee andò a fare la conoscenza dei nuovi compagni di classe. < Salve! Allora, come vi sembra la scuola? > domandò.

Sasuke non rispose, preferendo guardare il cortile che si intravedeva dalla finestra, mentre Naruto, ricambiando il sorriso, esclamò < E’ molto bella, e soprattutto grande. La scuola dove andavamo prima era completamente diversa! > < Vi iscriverete a qualche club? > domandò euforico Lee. < Mi piacerebbe molto! Dimmi che club ci sono? > domandò entusiasta il biondo.

Rock Lee stava per rispondere alla domanda quando fu bloccato da Sasuke < Dobe.. noi non possiamo iscriverci ai club.. > Naruto si spiaccicò una mano sulla faccia, assumendo un’espressione contrariata. Si era completamente dimenticato che dopo la scuola, a partire da quel giorno, avrebbero dovuto lavorare.

< Ciao ragazzi! Io mi chiamo Ino! Certo che siete veramente belli! > strillò la bionda comparendo alle spalle di Ten Ten. Sasuke rimase impassibile, mentre Naruto arrossì, portandosi una mano dietro la testa. Ino guardò la reazione di entrambi, poi, incuriosita dal moro, gli si avvicinò, domandandogli con fare sensuale < Tu non parli? >

Il moro la guardò, reggendo il suo sguardo con il suo. Poi un sorrisetto di sfida gli apparse sul volto, rispondendogli < Non con le oche.. > Ino si scandalizzò, pronta a malmenarlo, se non fosse stato per l’intervento del fratello. < Sasuke, ma ti sembra il modo!? – urlò, poi, vedendo che il moro non era intenzionato a dargli ascolto, gli sussurrò – Non vorrai che dica ad Itachi che hai litigato il primo giorno di scuola, vero? >

Sasuke lo fulminò con lo sguardo e poi si rivolse alla Yamanaka < Non mi piace parlare tanto.. > sussurrò stizzito, rinchiudendosi nel suo mutismo. < Perdonalo, a un carattere un po’ difficile.. > si scusò al suo posto Naruto. Ino annuì perplessa.

Il dialogo, però, venne interrotto da una voce, fredda e tagliente come una lama < Che ti aspettavi Ino!? I figli di papà non parlano con la plebaglia! > Tutti i presenti si girarono verso la voce e, con molto stupore, si accorsero che proveniva da Sakura

< Sakura, ma che dici..? > domandò Ino che non aveva mai sentito quel tono all’amica. Hinata dietro la rosa guardava il lucido pavimento, incapace di alzare lo sguardo. Sapeva perché l’amica reagiva così, ma non era da lei giudicare prima di aver conosciuto.

Questa volta a rimanere in silenzio fu Naruto, mentre Sasuke si alzò, parandosi con tutti i suoi muscoli davanti alla rosa < Come hai detto? > chiese. La rosa, tutt’altro che impressionata, alzò lo sguardo, incrociando i suoi occhi verdi, carichi di disprezzo, in quelli neri e calmi, all’apparenza, di lui < Ho detto che voi figli di papà non vi macchiate la lingua parlando con dei semplici cittadini. Sei sordo per caso? > Lo schernì.

< E come sai che siamo figli di papà? > chiese lui. < Perché soltanto i ricconi si prendono la libertà di voler essere al centro del mondo. Vi credete belli e credete che tutto vi sia dovuto. Io credo proprio che se siete riusciti ad entrare in questa scuola non sia proprio merito dei vostri studi, ma piuttosto merito dei verdoni che i vostri cari genitori hanno sborsato, mi sbaglio forse? –

Sasuke non rispose, lanciando un’occhiata a Naruto che si era rabbuiato – Non rispondi, il gatto ti ha mangiato la lingua? O la tua cara mammina e il tuo caro papino non ti hanno insegnato a rispondere? > < Sakura adesso stai esagerando.. > la richiamò l’amica bionda, cercando di smuoverla aiutata da Ten Ten.

Ormai i due erano talmente vicini che potevano sentire il respiro l’una quello dell’altro.

Sasuke rimaneva calmo, cercando di non perdere le staffe. A lui non importava come lo vedessero gli altri, anche se non si aspettava delle parole del genere provenire da quella ragazza, era più preoccupato per Naruto visto che fra i due era il più sensibile quando si parlava di genitori.

Sapeva che le parole di quella ragazza lo avevano ferito e lui, anche se non lo avrebbe mai ammesso, non tollerava che qualcuno facesse del male a suo fratello.

Hinata continuava a guardare per terra. Sapeva che le parole di Sakura avevano oltrepassato il limite, ma come al solito, non riusciva a fare nulla. Solo quando intravide la mano del biondino stringersi, fino a far diventare le nocche bianche comprese che non poteva più starsene zitta.

Con tutto il coraggio di cui possedeva si avvicinò all’amica e, prendendole una mano disse, decisa e ferma < Adesso basta, Sakura > Sentendosi richiamare a quel modo Sakura si riscosse.

Soltanto in quel momento si accorse di quanto era vicina a quel ragazzo, fra l’altro bellissimo ( lo dovette ammettere ) e solo allora si accorse del significato reale delle sue parole. Non voleva essere così sgarbata, così maleducata, così cattiva, ma quando aveva visto il comportamento del moro gli si era annebbiata la ragione.

Osservando i suoi occhi notò uno sguardo duro e freddo, calcolatore, ma, scavando in profondità potè leggere una tristezza, proprio come la sua.

Infondo i loro occhi erano simili, pensò girandosi e tornando seduta al banchino. Sasuke fece per raggiungerla, ma venne fermato dal fratello < Lascia stare Sasuke > disse tristemente. Il moro lo guardò, poco convinto, fece per ribattere quando entrò in classe una nuova professoressa e fu costretto a ritornare al suo posto.

Nell’ultima fila calò immediatamente il silenzio. Naruto, ancora scosso per prima, preferiva non fiatare. Hinata non aveva il coraggio di dire niente. Sakura non voleva peggiorare la situazione.

Sasuke era troppo concentrato a pensare: si era rispecchiato in un verde speranza meraviglioso, però, potè constatare, di speranza, in quegli occhi, ce ne era davvero poca.






Salve!
Ok, ok, non sparatemi!
Vi chiedo scusa, veramente, mi dispiace non essere riuscita ad aggiornare prima. Chiedo scusa specialmente a che a recensito, che ha dovuto aspettare quasi tre mesi per avere una risposta. Non è dipeso completamente da me, ho avuto problemi in famiglia e, successivamente è sparita l'ispirazione. Sono riuscita ad andare avanti con questa, dato che ho deciso che la pubblicherò sul giornalino scolastico ( mi hanno costretta!! ), mentre per quanto riguarda l'altra spero di riaqcuistare presto l'ispirazione dato che sono in alto mare, ma credo che rinizierò a scrivere quando finiranno i filler, e riprenderà la guerra contro Madara. 
Vi chiedo ancora scusa!!



Alla prossima!!                                           144kagome_alice144

 
  
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