Personaggi : Kurama
Rating : Verde
Genere : Introspettivo
Heart
Aprì
gli occhi, stropicciandoseli come faceva di consueto ogni mattina per
riprendere il contatto con la realtà, interrompendo così definitivamente
l’agitarsi della dimensione onirica che l’aveva assorbito e che lo aveva
agitato come mai prima da allora.
Quella
mattina, a differenza delle precedenti, restò con lo sguardo rivolto al
soffitto per un periodo di tempo indefinito, incurante del ticchettìo
della sveglia, il cui rumore, di solito, velocizzava le sue azioni.
Da
quant’era che non lo sognava?
-
Suichi!(1) – si sentì chiamare da una voce
femminile dall’esterno della camera, mentre un leggero bussare alla porta si
accompagnò al secondo richiamo. – È
tardi! - .
Si
decise ad alzarsi e a prepararsi velocemente, comparendo sulla soglia della sua
porta con il solito sorriso col quale lo conoscevano tutti. Lo stesso col quale
affrontò la giornata a scuola, le compagne di classe – la cui tenacia(2) lo
stupiva e stufava ogni giorno di più - , le
interrogazioni e la cena in famiglia. Lo stesso che gli scomparve non appena si
fu chiuso la porta della sua camera alle spalle.
“Non puoi liberarti di me. Io
sono te!”(3)
Si
svegliò di soprassalto per l’ennesima volta nella settimana. E quella volta il ticchettìo della sveglia s’interruppe bruscamente
all’impatto col muro di fronte.
Si
portò le mani alla fronte, appoggiandola contro i palmi e sorprendendosi del
sudore freddo che la imperlava. Affondò le dita tra i folti capelli ramati,
concentrandosi sul ristabilire un ritmo regolare di quell’organo che si
ostinava a battergli ferocemente nel petto, fino a rimbombargli fastidiosamente
nelle orecchie.
Assecondando
una curiosità che lo invitava alla verifica, si alzò e si diresse verso il
bagno, avvicinandosi allo specchio e sollevando il viso quasi con timore.
Le
sue iridi verdi si dilatarono quando incrociarono
quelle dorate(4) e digrignò i denti nel vedere quel ghigno soddisfatto
troneggiare su quel volto così tanto familiare.
Uscì
di corsa da casa, in piena notte, curandosi appena di non far rumore per non
svegliare i familiari e afferrando al volo la giacca nell’ultimo briciolo di
lucidità rimastagli.
Vagò
a lungo senza meta, accorgendosi infine di essere arrivato al parco dove amava
giocare il fratello.
Fratello.
Poteva davvero considerarlo tale? Poteva davvero considerarsi tale?
Poteva considerarsi figlio? Amico? Fidanzato? Lui, che per una vita intera,
seppur passata(5), aveva palesemente ignorato questi termini, vivendo secondo
stili di vita agli antipodi di quella che stava vivendo adesso?
-
Sei impazzito?
- .
Riconobbe
la voce senza aver bisogno di sollevare la testa al dì sopra del lampione dalla
quale proveniva, aspettandosi di sentirsi rimproverare improvvisamente. Doveva
averlo seguito da quando aveva lasciato casa sua.
Nel
vedere che non dava cenni di risposta, lo youkai dai
capelli corvini venne giù dalla sua postazione improvvisata, avvicinandosi al
compagno quel tanto che bastava per poter scorgere il suo viso, reclinato e nascosto
dai capelli. Lo sguardo perso nel vuoto.
-
Non riesco a
liberarmene(6) – sentenziò la voce del rosso, senza sollevare lo sguardo,
ancora concentrato in un punto a caso dell’asfalto della strada.
Un
sopracciglio sfuggì al controllo di Hiei, inarcandosi
non appena quella frase giunse alle orecchie del suo possessore, dipingendo
un’espressione di scetticismo sul suo volto sempre imbronciato.
-
Mi perseguita
– riprese Kurama, portandosi le mani tra i capelli
come aveva fatto nel suo letto, scorgendovi ancora
tracce di sudore.
Silenzio
calò tra i due, interrotto di tanto in tanto da una folata di vento che
sollevava le foglie depositate sulla strada.
-
Tsk! – esclamò lo youkai
dai capelli corvini, interrompendo quella sorta di silenzio contemplativo,
voltandosi e dando le spalle al rosso. – Patetico! – concluse, prendendo ad
avanzare lentamente nella direzione dalla quale era venuto.
Kurama, consapevole di esserlo, accusò l’esclamazione dell’amico non
come un’offesa, ma come un dato di fatto.
-
Dì piuttosto
che non vuoi liberartene! – gli giunse alle orecchie ancora, e quella provocazione,
come lo youkai dagli occhi di fuoco s’aspettava, lo
spinse a reagire, facendolo alzare dalla panchina sulla quale si era seduto e
facendogli stringere i pugni, intenzionato a replicare.
-
Io ho fatto
una scelta!(7) – urlò quasi Kurama, incurante di aver
alzato troppo la voce in piena notte.
-
E allora che
accidenti ti preoccupa? – gli chiese Hiei col suo
solito tono glaciale, voltandosi verso di lui e puntandogli contro i suoi
rubini indagatori.
Il
rosso rimase di nuovo senza parole. Non tanto per l’imprevedibilità che
manifestava in certi casi l’amico, quanto più per la sorpresa di essere stato
letto dentro una seconda volta.
-
Che a te piaccia o no, lui è te – formulò la voce gelida dello youkai, facendogli venire nuovamente la pelle d’oca. – Lo
sarà sempre(8). Fattene una ragione! - .
E
così com’era giunto, andò via, lasciando Kurama da
solo coi suoi pensieri.
Rientrò
nella sua camera assicurandosi, nuovamente, di non far rumore. Fu un sollievo
per lui scoprire che la sua fuga improvvisa non aveva attirato che le
attenzioni dell’amico, che lo stava tenendo d’occhio da un po’, probabilmente,
considerando che nell’ultimo periodo non si era comportato come al solito, preso com’era a cercare di razionalizzare su ciò
che lo tormentava.
Nel
solo ricordarlo, l’ansia lo colse di nuovo, e il cuore riprese a rimbombargli
nelle orecchie, più fastidiosamente di prima.
Fu
proprio quel “fastidio” a indicargli la risposta.
Involontariamente,
o meno, condusse una mano al petto, sentendo il battito animargli insistentemente
la gabbia toracica.
Stette
per un attimo ad ascoltare i propri battiti, per poi sorridere mestamente e
darsi dello stupido mentalmente.
La
risposta che tanto aveva cercato, il motivo che avrebbe dovuto fargli capire
una volta e per tutte le differenze che intercorrevano tra lui e il suo
passato, la ragione per la quale era quello che era(9)… si trovava ora sotto la
sua mano... e si era sempre trovato dentro di lui.
Si
alzò, dirigendosi nuovamente verso il bagno e ponendosi – questa volta senza
esitazioni – davanti allo specchio. Sorrise, nel vedere dei capelli rossi e
degli occhi verdi, giungendo alla conclusione che quel battito e la sua
esclusività(10) facevano la differenza.
Angolo
dell’autrice…
Mmmm…
un Kurama paranoico e in piena crisi esistenziale e
un Hiei filosofico…
Vi
spiego, che è meglio XD
Questa one shot nasce
fondamentalmente come una “Kurama centric”…
non a caso ho indicato il genere come “introspettivo”, perché volevo analizzare
questo personaggio – sempre dal mio punto di vista, s’intende – nel momento
precedente alla sua scelta definitiva (che avviene nella seconda stagione della
serie animata, quando lo vediamo trasformarsi in Yoko
senza subire alcun cambiamento nella personalità. Il caso Sensui,
insomma…). Chi non si ricorda di questo particolare può tranquillamente
contattarmi e chiedermi più informazioni al riguardo.
Hiei, la guest star di questa one shot XD. Non ho indicato la sua presenza tra i personaggi,
perché fondamentalmente lui fa una comparsa, e come tutte le sue comparse,
anche questa è piuttosto significativa.
Da
premettere che questa NON È una shonen-ai,
anche se comprendo che gli amanti del genere possano tranquillamente
trovarcela… ad ogni modo non è stata scritta come tale.
È
stata scritta piuttosto per evidenziare il rapporto d’amicizia che lega i due
personaggi, e che nell’anime si sa sempre poco e
niente, se non che i due si siano conosciuti prima di far conoscenza con Yusuke & Co.
Visto
e considerato che l’autore – il venerabilissimo Togashi Yoshihiro *___* - abbia voluto farli conoscere come tali,
circondati da un alone di mistero come tutti i personaggi fascinosi XD, mi
piace pensare che i due siano migliori amici, e come tali si comprendano meglio
di come potrebbe fare chiunque altro.
In merito alla caratterizzazione che ho
trasferito ai due, mi si è insinuato il dubbio che qualcuno, leggendo, avrebbe
potuto considerarli un tantinello OOC. Non tanto Hiei… quanto Kurama, magari.
Insomma, non lo si è mai visto impazzire! É sempre
apparso, invece, pacato, razionale e calcolatore.
Ebbene, il mio Kurama,
in questa one shot, rompe un
po’ i canoni. Per quanto mi riguarda, è comunque uno youkai
trasferito in un corpo di un ningen, dalla cui razza
prende gran parte delle caratterizzazioni emotive. Pertanto non me la sono
sentita di escludere a priori una situazione simile, in cui gli si insinuano
dubbi sulla personalità a cui non riesce a dare una
risposta… insomma, oh, c’ha una psicologia particolare questo personaggio O___o
Spero di essere riuscita a esporre più o
meno chiaramente il mio punto di vista in merito, ribadendo che,
indipendentemente da come possa risultare agli occhi
degli altri, per me non è OOC. E spero che, nel caso in cui invece appaia come tale a voi, non sia un grosso problema ç__ç.
Note:
(1) = è il nome da ningen
della nostra volpe XD;
(2) = si riferisce al fascino che riesce a
suscitare sulla stragrande maggioranza delle ragazze che incontra XD nonché
sulle sue compagne di classe, che tenacemente non abbandonano il presupposto di
attirare la sua attenzione XD;
(3) = è la frase con cui lo assilla Yoko, quando va a trovarlo nella dimensione onirica. Situazione
da me inventata, naturalmente, immaginando che il subconscio di Kurama rispecchi le sue paure, manifestandole nel suo alter
ego;
(4) = le iridi dorate appartengono a Yoko (*___*). Intendevo spiegare no che lo vedesse davvero,
ma che vedesse nel proprio riflesso ancora la sua presenza;
(5),(6)
= altri riferimenti a Yoko. La vita passata si riferisce
alla vita condotta da demone sanguinario.
(7) = si riferisce alla decisione di liberarsi
del suo alter ego.
(8) =Hiei tende a
fargli capire che deve accettare il fatto di “essere stato” Yoko,
e che quindi non può cancellare il passato. Invitandolo velatamente ad andare
avanti: “Fattene una ragione!”.
(9) = è la chiave dei dubbi, dei timori e
dell’ansia di Kurama. Fondamentalmente lui cerca di
trovare delle differenze tra il se stesso di adesso e il se stesso di allora (Yoko), temendo che la sua natura demoniaca possa prevalere.
Una paura che manifesta realmente Kurama durante gran
parte dell’anime, specie quando lo si vede
confrontarsi con Yomi.
(10) = l’esclusività si riferisce al possedere un
cuore. E il doppio senso qui è voluto. Da un lato, c’è
la consapevolezza di avere un cuore sotto il punto di vista “fisico” e
l’esclusività sta nel fatto che i demoni non ce l’hanno,
hanno il “nucleo” – come spiegano Kurama e Hiei a Yusuke, spaventato di non sentire il proprio battito, alla
fine del combattimento con Sensui XD - ; dall’altro
c’è la consapevolezza di averlo anche “emotivamente” – avendo accettato di
provare sentimenti nei confronti della madre e degli amici – che riesce
finalmente a fargli scorgere la “diversità” che tanto cercava per differenziarsi
da Yoko. Ecco spiegato anche il motivo per il quale
alla fine riesce a rivedere se stesso nello specchio.
Cavoli che introspezione O___O Spero
perlomeno di essere stata chiara O__O
Magari l’aggiunta di alcune note è
superflua, ma quando ho deciso di scrivere questa raccolta, ho preso in
considerazione l’idea che qualcuno che non conosce bene la serie avesse potuto averne bisogno.
Beh… direi che è tutto.
Volevo ringraziare mon-chan, ale_417 e YamaMaxwell
per aver commentato la precedente one-shot, nonché ale_417 e okami the best per aver aggiunto questa raccolta tra i preferiti *___*
Grazie! *___*
HOPE87