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Autore: Nusia    07/11/2015    0 recensioni
Avanti a me ho due strade che portano in due direzioni completamente differenti tra loro. Una l’ho già attraversata due volte e ognuna di queste sono tornata a casa con una nuova ferita. L’altra è nuova, sconosciuta, affascinante eppure oscura. Oscura perché non so quello che mi aspetta una volta arrivata a destinazione. Sono come divisa in due, una parte di me mi grida di sperimentare la via nuova “Vedrai ti porterà in un posto magnifico, sarai felice” l’altra parte di me invece mi supplica di non farlo...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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ne vale sempre la pena

Penso di essere emozionata in questo momento. Non pubblico qualcosa scritto da me da così tanto tempo che è come se fosse la prima volta. Penso che vi siate addirittura dimenticate della sottoscritta, ma non importa, io mi ricordo di voi e questo mi basta. Ho finalmente ripreso a scrivere, dopo tanti anni l’ispirazione è tornata ed io l’ho accolta a braccia aperte. Sto scrivendo una storia e la pubblicherò solo una volta terminata, in realtà è una storia che avevo già iniziano anni fa ma che avevo lasciato in sospeso e quando l’ispirazione è tornata mi sono detta: perché no? Non me la sono sentita di modificare tutto: nomi, caratteristiche dei personaggi, caratteri, quindi per questa volta tornerò ad utilizzare Edward e Bella di Twilight, anche se i miei non hanno niente a che vedere con gli originali, diciamo che ho preso in prestito i loro nomi e sembianze fisiche. Ma comunque ne parleremo quando la storia verrà pubblicata.

Questa è una piccola one shot, in realtà non l’ho scritta ora ma ben 5 anni fa ed è qualcosa di molto personale. Mi ero ripromessa di non pubblicarla ma ad oggi sono così felice della decisione che presi anni fa che mi sono detta: “la voglio pubblicare, voglio ritornare in scena così” e quindi eccomi qui. Infondo è anche un modo carino per far sapere in giro che sono innamorata e che tempo fa n’è  valsa la pena. 

Buona lettura a tutte e se mai leggerete queste poche righe vi ringrazio da subito.

p.s. Se vi trovate nella stessa situazione, se siete confuse ma sentite che infondo la scelta non è sbagliata allora rischiate. Rischiate perché ne vale sempre la pena.

Caro diario…

In questo momento mi sento tanto un pianeta solitario o una goccia d’acqua in un deserto. Mi sento stupida, si assurdamente stupida e confusa. Tremendamente confusa. Ma chi l’ha mai detto che essere giovani è bello? Chi ha mai detto che a 17 anni si è sempre spensierati e felici? Chi? Forse sarò melodrammatica ma il mio stato attuale mi porta a pensare questo. Essere giovani fa davvero schifo! Tutti pensano che siamo ragazzi senza più valori e sentimenti, che pensano a divertirsi e a buttare giù alcool, ma si sbagliano. Non tutti siamo così! La maggior parte di noi sa cosa significa avere dei valori, sa cosa sono i sentimenti e le emozioni ed io faccio parte di quella fetta di ragazzi. Ho sempre pensato che alla mia età bisogna commettere più errori possibili così da non farne quando si dovrà prendere il coraggio a 4 mani e affrontare le mille responsabilità del mondo adulto. Si, penso ancora che bisogna sbagliare ma il dolore che scaturisce da ogni errore è davvero lancinante. Penserete che sono pazza e molto probabilmente non starete capendo assolutamente niente di quel che sto scrivendo.
“Ma che cavolo dice questa?” beh fidatevi non lo so neanche io. In questo momento so solo che avvolta la voglia di andare avanti non aiuta a fare quel piccolo passettino in più che ti fa dire “ce l‘ho fatta”
So solo che per quanto si cerca di voltare pagine o addirittura scrivere un nuovo libro è difficile. Difficile perché la paura ti impedisce di buttarti a capofitto in una nuova vita, storia o semplicemente in una nuova giornata. Eh lo so, la paura è la cosa più sciocca ma anche la più forte. È lei a governare le decisioni delle gente, è lei a darti o meno il coraggio. Ma che paura è la mia? Forse ho solo il timore che girando pagina con il passare del tempo me ne penta o forse non sono realmente sicura che sia davvero la scelta giusta quella di andare avanti.

Avanti a me ho due strade che portano in due direzioni completamente differenti tra loro. Una l’ho già attraversata due 
volte e ognuna di queste sono tornata a casa con una nuova ferita. L’altra è nuova, sconosciuta, affascinante eppure oscura. Oscura perché non so quello che mi aspetta una volta arrivata a destinazione. Sono come divisa in due, una parte di me mi grida di sperimentare la via nuova “Vedrai ti porterà in un posto magnifico, sarai felice” l’altra parte di me invece mi supplica di non farlo, “Si, ripercorro la vecchia” mi sono detta qualche giorno fa, ed ero convinta. Io volevo per davvero dare un’ultima possibilità al passato poi, all’improvviso mi sono bloccata. Ho scosso la testa e scavando nel mio essere mi sono domandata “Ne vale la pena?” mi sono risposta che non lo sapevo, ma che ero intenzionata a scoprirlo.
“Si, mal che vada tornerò indietro” ho pensato cercando di autoconvincermi che fosse la cosa giusta. Ho lanciato un ultimo sguardo all’altra strada, quella nuova, quella che mi affascina ma che ho paura di percorrere. L’ho guardata a lungo e improvvisamente l’ho vista offuscarsi, si era proprio come se stesse sparendo. Mi è preso il panico, il cuore ha aumentato i suoi battiti e ho stretto forte i punti. Non volevo che sparisse. Io desideravo che quella strada restasse li ed egoisticamente che mi aspettasse. Che aspettasse una mia decisione! Che cosa sciocca e immatura pensare ciò vero? Nessuno aspetta un altro, la vita scorre talmente veloce che c’è bisogno di prendere il treno finché passa.
Io amavo il pensiero di me nella nuova strada e in certo senso la sognavo. Volevo percorrerla! Sono tornata sui miei passi in men che non si dica e nel giro di un giorno mi sono ritrovata al punto di partenza: io al centro di due strade con una decisione importante da prendere. Quale percorrere?
So che devo sbrigarmi, so che prima o poi una delle due strade scomparirà e a quel punto non avrò più nessuna possibilità di scegliere perché saranno loro a scegliere per me.
Abbandonare la strada vecchia per quella nuova, è questa la decisione giusta? E se fossero entrambe estremamente importanti?
Impossibile! So per certo che esiste sempre un qualcosa che prevale su tutto, la difficoltà sta nel capire qual è quel qualcosa.
La difficoltà sta nel capire se pensare con la testa o con il cuore. Sta nel capire chi sia l’una e chi l’altro. Testa o cuore?
Vecchia o nuova?
Domande su domande, confusione su confusione. Poche certezze, tante…tantissime insicurezze. L’unica risposta ovvia per il momento è una: Il passato è difficile da dimenticare, ma il presente vale la pena di essere vissuto e il futuro di essere sognato. Poi però se mi soffermo a pensare a quanto appena detto sorriso, in un certo senso, senza neanche rendermene conto ho scritto una cosa importante: non voglio che la strada nuova scompaia, ed è vero io davvero non voglio che vada via. Allora voi direte “perché non vuoi?”ed io cosa dovrei rispondervi, non voglio perché sento che è importante? Si è importante, lo è diventato pian piano e se adesso dovessi andare avanti senza di lui non so se ce la farei, penso mi mancherebbe com’è successo quest’estate quando per colpa mia non ci siamo sentiti per un po. Avrei voluto tante volte chiamarlo, ma per dirgli cosa poi? Ti prego torniamo a parlare? Ma a lui non basta questo e forse non basta più neanche a me. Ho pensato anche di andare a cercarlo ma insomma, stiamo parlando di me, non ne avrei mai avuto il coraggio. Ma ci ha pensato lui, ancora una volta, in modo buffo mi ha ricontattato. Mi viene da sorridere pensando di non aver creduto neanche per un secondo che avesse sbagliato numero, lui voleva scrivere a me ed io lo sapevo, sapevo che non era andato via, che era rimasto ancora una volta. Lo sapevo con la stessa sicurezza con cui so che sono una stupida, perché volevo scrivere questo sfogo senza specificare nulla, parlando astrattamente di due strade e di una decisione da prendere e invece alla fine mi sono ritrovata a parlare di un “ lui” che di astratto non ha proprio nulla.
So già che non pubblicherò questo testo, troppo personale, troppo intimo e per quanto sia bello ricevere i complimenti delle persone ed ascoltare i loro pareri è ancor più bello tenersi per se questi piccoli momenti di confessione. La confusione svanirà, lo sta già facendo pian piano ed io lo so, so che alla fine riuscirò a percorrere questa nuova strada, riuscirò a guardare lui negli occhi e dire che mi piace, che mi piace davvero e da un po e che se ho aspettato così tanto è solo perché le insicurezze non mi davano la forza di scegliere e di stringergli la mano. Magari gli dirò che adoro quando mi stringe la mano, oppure quando durante la lezione, senza farsi vedere allunga una mano e mi accarezza il braccio da dietro. Glielo lascio fare, è una cosa che mi piace. Magari gli dirò anche che a volte sento il bisogno di essere io sfiorarlo, come quella volta al cinema, quando gli ho stretto la mano e non l’abbiamo più staccata per tutto il tempo, oppure quella volta che in laboratorio eravamo seduti vicino ed io volevo a tutti i costi sfiorarlo, come se qualcosa mi attirasse e alla fine come sempre ci ha pensato lui.
Si, penso proprio che un giorno ce la farò e magari aggiornerò questo diario dicendo che sono felice, perché io lo so che con lui sarò felice, me lo dice sempre e so anche che cambierà la mia vita, che sarà importante e forse è questo che mi fa paura. Sono pronta ad essere così importante per qualcuno?

Siamo ad ottobre, la scuola è da poco cominciata e questa cosa mi fa felice, perché avere la possibilità di vederlo ogni giorno, mi aiuta a convincermi che si, ne vale la pena.

   
 
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