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Autore: jjk    07/11/2015    2 recensioni
Dopo il tour, in cui Andy ha seguito Mika, entrambi devono tornare alla vita di tutto i giorni con mille impegni e scadenze.
Ma stare così lontani dopo mesi passati insieme sembra risultare più difficile del previsto.....
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Andy Dermanis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"A millions miles away and I'm still thinking 'bout my baby"

Arrivò  in hotel nel primo pomeriggio trascinandosi dietro un trolley non troppo piccolo.
Non sarebbe stato molto in quella città, ma non aveva l'opportunità di tornare a casa prima di ripartire per la Francia, quindi aveva portato con sé tutto ciò che gli sarebbe servito per entrambi i viaggi.
Era davvero stanchissimo, forse perché per prendere l'aereo quella mattina si era svegliato decisamente troppo presto per i suoi gusti, ma di certo gli spostamenti frenetici da un paese all'altro degli ultimi tempi non aiutavano. 
Si guardò attentamente intorno mentre, appoggiato al bancone aspettava che qualcuno gli desse le chiavi della sua camera per buttarsi sul letto e dormire un po'.
-Mr. Penniman?-
Odiava quando lo chiamavano per cognome o con il suo nome intero, ma il suo manager non gli avrebbe mai prenotato una stanza a nome Mika e basta. 
-Sono io-
-Queste sono le chiavi della sua stanza.
305,terzo piano, dopo le scale subito a sinistra.
Una singola giusto?-
Il cantante annuì e prese la carta magnetica dalle mani lisce e morbide della ragazza che gliele stava porgendo sorridente. 
Sorridere sempre doveva essere la prima cosa che insegnavano in un lavoro del genere.
Chissà come facevano a non essere mai di cattivo umore. 
Quello di Mika quel giorno era davvero pessimo.
Non era colpa solo della sveglia prima dell'alba, della quantità immane di interviste che doveva fare in quel periodo o del fatto che Ian lo stesse già assillando per sapere se avesse iniziato a lavorare a qualcosa di nuovo.
No, più che essere seccato o arrabbiato era triste. 
In fondo era appena tornato da un tour meraviglioso in cui Andy aveva insistito per accompagnarlo insieme a Melachi ed Amira e che forse, proprio per questo a lui sembrava essere stato il più bello del mondo. 
Ora invece bisognava tornare alla vita di tutti i giorni e questo significava niente concerti veri, niente Mel né Amira, ma soprattutto niente Andy. 
Non aveva nemmeno provato a chiedergli di partire con lui.
Già per seguirlo in tour il greco aveva rimandato un sacco di impegni e trascurato un sacco di consegne e ora, se voleva finire tutto in tempo, doveva passare giorni chiuso nel suo studio senza distrarsi.
Non poteva certo venire con lui. 
Il biondo ci aveva anche scherzato su.
“Per fortuna che parti, altrimenti con te in giro chissà quando riuscirei a finire tutta questa roba!
Tu sei sempre così fastidioso e vuoi tutte le mie attenzioni per te” gli aveva detto e Mika gli aveva mollato uno scappellotto prima di sussurrargli un
”Non mi sembrava ti dispiacessero così tanto le mie attenzioni” per poi andare a finire la valigia. 
Era così sovrappensiero da non rendersi conto di aver già raggiunto la sua camera. 
Ci mise qualche secondo per riuscire ad infilare la chiave al posto giusto, ma appena ci riuscì sentì subito il suono che indicava l'apertura della porta.
Controllò l'orario sullo schermo del telefono ed impostò la sveglia in modo che suonasse un paio d'ore più tardi prima di buttarsi sul letto e concedersi un po' di riposo.
Dopotutto quel giorno poteva permetterselo, non aveva niente da fare.......
 
-Mika! Mika!  Aprì questa dannata porta!-
La voce decisamente poco delicata di Curtis lo costrinsero a trascinarsi fuori dal letto per aprire la porta al suo amico.
-Cosa ci fai conciato così?-gli domandò con tono assonnato quando notò lo smoking che il sassofonista indossava. 
-Sul serio? Cosa ci faccio conciato così? Piuttosto dimmi perché tu ancora non ti sei vestito? Devi sbrigarti o faremo tardi!-
-Tardi?-
-Si tardi! Non dirmi che ti sei dimenticato!-
-Io potrei..... Oh diavolo! La festa!!-
-Vedo che cominci a connettere-
-Mi ero COMPLETAMENTE dimenticato!-
-Ho notato!-
-Non sei d'aiuto.
Quanto tempo ho?-
-Non molto, ma nessuno si aspetta mai che tu sia puntuale quindi se ti sbrighi nessuno si accorgerà di nulla--Ok, allora.....-cominciò a dire il cantante torturandosi i ricci nel tentativo di riordinare le idee. 
-Allora sbrigati! Noi ti aspettiamo di sotto-
Mika fece un cenno di assenso con la mano prima di andare in bagno a farsi una doccia mentre Curtis si chiudeva la porta alle spalle prima di incamminarsi lungo il corridoio.
In meno di mezz'ora il libanese aveva raggiunto il resto della band al piano di sotto dove si sarebbe svolto il party. 
Se c'era una cosa che aveva imparato quella era come prepararsi per qualsiasi occasione nel minor tempo possibile.
Andy invece era lentissimo.
Dopo aver fatto le dovute scuse ed essersi preso le dovute sgridate dai suoi amici e colleghi cominciò a guardarsi intorno. 
L'atrio, così come il resto del piano terra, era completamente diverso da come gli era apparso qualche ora prima.
Ora sembrava quasi più splendente ed era pieno di gente dai completi eleganti che lui faceva fatica a distinguere dai camerieri che giravano per la sala con dei vassoi pieni di antipasti e calici di champagne. 
Anche tra gli stessi membri della band lui spiccava però la sua scelta degli abiti da indossare, più sobri del solito ma di certo non simili a quelli del resto degli invitati e doveva ammettere che la cosa gli dava un certo piacere. 
Inspirò profondamente.
Non amava questo genere di eventi, ma si rendeva conto che era tenuto a parteciparvi almeno una volta ogni tanto.
-Abbiamo intenzione di rimanere qui tutta la sera?- domandò, notando che gli altri erano ancora fermi davanti alle scale, prima di mischiarsi tra il resto della gente.
 
 
"Ain't misbehavin', no, you don't need to worry
I'm having a good time, oh oh
And I've had one too many
Bit you're the only one on my mind"


A quella festa proprio non ci sarebbe voluto andare, ma non aveva potuto tirarsi indietro così aveva deciso di prendersi un bicchiere di champagne per rendere la serata un po' più sopportabile ed evitare di essere un asshole per tutto il tempo, come gli avrebbe detto Andy.
Tutto perfettamente nella norma, se non fosse che quel bicchiere era stato seguito da un altro, e poi da un altro e da un altro ancora e adesso Mika non era più così certo di essere perfettamente sobrio. 
Ma anche il suo finire per ubriacarsi alle feste era abbastanza un classico per le persone che lo conoscevano bene quindi nessuno si sarebbe stupito più di tanto. 
Doveva solo assicurarsi di non fare scemenze quella sera.
Questo si che era un compito arduo. 
Un lato positivo però c'era: ora si stava quasi divertendo.
La festa continuava ad essere di una noia mortale e avrebbe davvero voluto che Andy fosse lì con lui, però ora sembrava tutto un po' più sopportabile.
La voglia di chiamare il greco e dirgli che gli mancava era comunque davvero tanta ma era ancora abbastanza lucido da rendersi conto che sarebbe stato un errore madornale e avrebbe solo resi tutto più difficile.
Se solo fosse potuto andare via..... 
Ma in fondo chi aveva deciso che non poteva? 
La sua apparizione l'aveva fatta ed era anche rimasto abbastanza a lungo da non sentirsi più in obbligo con nessuno.
E poi gli invitati erano tanti, nessuno si sarebbe accorto della sua assenza.
Raggiunse Ian, che chiacchierava amabilmente con un uomo sulla cinquantina e lo prese in disparte, avvicinandosi anche agli altri, intenti a sorseggiare svogliatamente un drink al bancone.
-Io vado via-disse subito, lasciando il manager leggermente basito. 
-La festa non è ancora finita-
-Lo è per me. Tutto questo..... -disse indicando la gente elegante nella hall.
-Lo sai, qui non mi sento a mio agio. In più è una noia mortale. Non era questo il modo in cui pensavo di spendere una delle poche serate libere che ho-
-E come pensavi di passarla?-
-Non lo so, andando in un pub o forse facendo una passeggiata o un falò in riva al mare-
-un falò in riva al mare?-domandò perplesso l'uomo.
-Si, qualcosa di divertente insomma-
-Tu hai bevuto o sbaglio?-
-Importa qualcosa?-
-No me lo aspettavo. Questo party non è proprio il tuo genere. 
Senti, non ti fermerò però cerca di essere discreto mentre te ne vai. Meno gente se ne accorge meglio è-
Il libanese fece un cenno d'assenso e si incamminò verso l'uscita cercando di non farsi notare.
-Ehi, aspetta!-questa volta fu Joy a fermarlo. 
-Ian mi ha dato il "permesso" però andarmene quindi se sei qui perché convincermi a restare.....-
-No, no, hai capito malissimo. Ti dicevo di aspettarci, veniamo con te!-
Mika sorrise e insieme s'incamminarono nella notte.
 
 
"3 am, my phone is dead, I'm acting like a dang fool
We're singing We Found Love
And jumping in a swimming pool
Yeah, I had a good time, oh oh
And I've had one too many
But you're the only one on my mind"


Era oramai notte fonda, ma Mika e gli altri sembravano non essersene accorti.
Dopo essere andati via dalla festa si erano rintanati in un locale e il cantante si era buttato subito in pista ritrovandosi presto a ballare con alcuni ragazzi in vacanza che gli avevano offerto dei drink e poi li avevano convinti ad andare tutti nel loro hotel per un bagno notturno nella piscina esterna dell'albergo.
Mika odiava nuotare, ma gli piaceva stare a bordo piscina così non ci avevano messo molto a convincere anche lui che ora li guardava sfidarsi in una gara di tuffi da cui lui si era astenuto. 
-Ehi Micheal come here!-
Lo chiamò uno dei ragazzi cercando di convincerlo a unirsi a loro, ma il riccio sorrise e scosse la testa prima di dare un'occhiata allo schermo del telefono nella speranza di vedere una luce lampeggiante che avrebbe significato l'arrivo di un messaggio o di una chiamata.
Andy non si era ancora fatto sentire e lui gli aveva già mandato un messaggio mentre era all’aeroporto quindi chiamarlo lo avrebbe fatto sentire un disperato. 
-Mika lascia stare quel telefono e vieni qui-gli urlò Max che aveva passato gran parte del tempo a cercare di far "affondare" tutti gli altri, ma il libanese continuò a scuotere la testa. 
Un telefono cominciò a squillare e il riccio si fiondò a rispondere, convinto che fosse il suo, solo per poi rendersi conto che era il cellulare di Max a squillare perché il suo era completamente defunto.
Come aveva fatto a non accorgersene prima? 
A chiamare era Ian che sicuramente si era preoccupato non vedendoli tornare, ma lui non aveva alcuna intenzione di parlare con il manager quindi si allontanò da lì e si sedette invece sul bordo della piscina immergendo i piedi nell'acqua che per lui era gelata. 
Pessima scelta dato che Felix non aspettava altro per afferrarlo però una gamba e trascinarlo nella piscina con tutti i vestiti provocando gli schiamazzi lamentosi del riccio.
-C'mon Michael, è solo un po' d'acqua! basta che metti i vestiti ad asciugare, l'asciugamano te lo presto io-esclamò uno dei ragazzi che avevano conosciuto al locale.
Se non ricordava male si chiamava Eric ed era di certo il preferito del cantante, forse perché somigliava molto ad Andy, non solo nell'aspetto ma anche nei modi di fare.
-Bastards! Tutti quanti! -ci tenne a specificare indicando tutte le persone nella piscina che lo guardavano ridendo. 
-Non fare il lamentoso Michael! -gli rispose Eric soffocando un'altra risata.
-Vi ho già detto che mi chiamo Mika!-
-La tua carta d'identità dice diversamente-
Il riccio non gli rispose nemmeno, forse se avesse provato a dare meno peso a queste cose avrebbero smesso di dargli fastidio. 
Provò a sorridere e si rese conto che, non prendendosela troppo per queste stupidaggini, era più facile divertirsi.
 
Senza nemmeno rendersene conto si ritrovò a cantare a squarciagola una canzone che era certo di aver sentito alla radio anche se non si ricordava assolutamente quale fosse.
Eric era dietro di lui, appoggiato completamente alle sue spalle.
Odorava di alcol, ma il suo odore si confondeva con quello di Mika.
Forse anche lui aveva bevuto un po' troppo, ma di una cosa era certo: le braccia avvolte attorno al suo collo non erano di Andy.
 
 
"Oh but I know that
Can be wild sometimes
Oh but I never lie
'Cause I'm yours, you're mine
But I ain't misbehavin', no
I ain't misbehavin' tonight"


-Sono stanco morto-esordì ad un certo punto Felix.
-E anche ubriaco!-urlò Joy dall'altro capo della stanza in cui erano andati per cambiarsi dopo il bagno notturno in piscina.
-Forse dovremmo tornare al nostro hotel-provò a direi Curtis, a quanto pare l'unico tra loro in grado di reggere veramente l'alcol.
-Già, dovremmo davvero andare o Ian domani ci uccide-
-Togli la “o”: Ian domani ci uccide a prescindere-rispose Mika mentre cercava di capire quale delle maglie dei ragazzi poteva indossare mentre aspettava che i suoi vestiti si asciugassero. 
-Ma oramai è troppo tardi! Potete dormire qui un paio d'ore e poi tornare all'albergo con il sole. Joy e Felix potrebbero dormire in camera di Joe, Max e Curtis in quella di Tim e tu nella mia-provò a proporre Eric porgendo a Mika un maglione abbastanza grande per lui e un paio di pantaloni. 
I musicisti si scambiarono delle occhiate indecise. 
La proposta effettivamente non era male, tanto per quella notte di dormire davvero non se ne parlava proprio.
Il cantante però scosse la testa.
-Ian penserà che ci abbiano rapito gli alieni se domattina non ci troverà nelle nostre camere e non credo che farlo arrabbiare ora sia la cosa migliore-
Su questo nessuno poteva dargli torto. 
-Certo che sei proprio noioso!-borbottò Eric visibilmente deluso, dandogli una leggera spinta che però sbilanciò completamente il giovane facendolo cadere faccia avanti sul letto. 
Tutti scoppiarono a ridere, anche il libanese con la faccia completamente affondata nel materasso. 
-Non sono noioso è che purtroppo non sono qui per una visita di piacere come voi, abbiamo del lavoro da fare-
-E dobbiamo far concordare i soggetti delle varie frasi-lo prese in giro Curtis. 
-Come se tu lo facessi quando sei ubriaco-
-Io non mi ubriaco-
-Touche-gridò qualcuno dall'altro lato della stanza. 
Mika provò a fingere di essersi offeso, ma dopo tre secondi era di nuovo scoppiato a ridere.
-Ok formichine laboriose, se non volete rimanere qui allora dovete darci qualcosa in cambio-disse Tim scambiando con gli altri uno sguardo malizioso. 
-Cosa? -chiese Max a nome di tutti. 
-Che ne dite di un ultimo ballo? C'è un locale qui vicino che ancora non ha chiuso-domandò Eric lanciando uno strano sguardo a Mika che però non se ne accorse. 
-Perché no? Tanto oramai è tardi per provare a dormire-disse invece facendo spallucce e attirando l'approvazione dei suoi amici prima di seguire i ragazzi fuori dall'albergo.
 
 
"Everyone around me is just kissin' on somebody
But I'm just dancing by myself around the lobby
I'm having a good time, oh oh
And I've had two too many
But I'm just doing this to pass the time"


Dove fosse finito il resto della band Mika non lo sapeva. 
Sapeva solo che nella pista da ballo, insieme a dei perfetti sconosciuti, erano rimasti solo lui ed Eric.
Non che la cosa gli desse fastidio, il ragazzo era bravo a divertirsi e guardarlo ballare era un piacere per gli occhi.
Era davvero bravo, pensava il cantante mentre il nuovo amico cercava di insegnargli a muoversi in modo un po' più sexy dato che secondo lui quando "ballava" sembrava un assatanato invece del  bel ragazzo che era. 
-Michael, non è difficile!-sbottò ridendo ad un certo punto, prima di poggiargli le mani sulle anche per guidarlo nei movimenti.
Quando sentì le mani del ragazzo attorno alla sua vita percepì che qualcosa non andava, ma, non riuscendo a capire cosa lasciò perdere.
-Ok, ho capito, sei un caso disperato-esclamò allontanandosi Eric quando la canzone fu terminata.
-Ehi, dove vai?-
-A bere per dimenticare la tua completa incapacità. Vuoi che ti porti qualcosa? -
Questo era decisamente uno delle cose che preferiva del ragazzo: gli offriva sempre da bere. 
Andy cercava sempre di allontanarlo il più possibile dall'alcol. 
Il cantante annuì e continuò a ballare da solo mentre il più giovane si confondeva tra la folla. 
Ora che era da solo il libanese non poté fare a meno di notare che era circondato d coppiette di ogni età ed orientamento sessuale intente a baciarsi mentre lui continuava a ballare da solo. 
Se solo ci fosse stato Andy...... 
-Questo è per te, mio tarantolato preferito-disse una voce da dietro le sue spalle interrompendo il flusso dei suoi pensieri.
Era Eric che gli porgeva un drink di in azzurro vivace che fece sorridere il cantante. 
Forse aveva già bevuto un po' troppo, ma un bicchiere in più non poteva fare la differenza a questo punto. 
-A cosa pensavi? -chiese il ragazzo notando la sua espressione. 
-Nulla di che, solo.....
Avevi notato che siamo gli unici che non si stanno baciando qui?-
-Mi stai chiedendo di baciarti Michael?-
-Oh no! Ho un ragazzo favoloso io e dubito che potresti reggere il confronto-
-Non puoi saperlo finché non mi metti alla prova-
-Invece lo so-
Eric capì  che quel discorso non sarebbe mai finito bene così lasciò perdere. 
-Non sapevo avessi un ragazzo-
-Non ci conosciamo mica da così tanto da sapere tutto l'uno dell'altro-
-Hai ragione, ma.... se è così favoloso perché non ti ha chiamato ne mandato un messaggio in tutta la serata?-
-Il mio telefono è scarico-
-E lui non ha il numero di nessuno dei tuoi amici?-
-E tu non ti sai fare gli affari tuoi?-
-Ok, scusa, hai ragione tu. È solo che se tu fossi il mio ragazzo non ti farei andare in posti come questo senza almeno tartassarti di chiamate-
-Lui si fida di me-
-E tu?  Ti fidi di lui? -
Gli chiese a bruciapelo il biondo prima di tornare a ballare
 
"But I wonder, are you out there thinking of me?
Is it stupid that I'm asking "Do you miss me?"
Are you behavin'? Cause I'm savin' all my love for you
And I'm having a good time, but I'd rather be with you"


Quel pensiero non avrebbe dovuto nemmeno sfiorare la sua mente eppure non poteva fare a meno di pensarci. 
Si fidava di Andy?
Ovviamente.
Non c'era nemmeno bisogno di fermarsi a riflettere qualche istante per sapere che se c'era una persona in cui riponeva l massima fiducia quello era proprio il greco.
Faceva bene a fidarsi? 
Anche quella era una domanda dalla ovvia risposta.
Era sicuro che la sua fiducia in Andy fosse ben riposta, almeno quanto lo era del fatto che il sole sarebbe sorto la mattina seguente. 
Il compagno non sarebbe mai stato capace di fare nulla che potesse ferirlo, quella era la sua specialità.
Effettivamente cominciava a chiedersi come facesse Andy a fidarsi ancora di lui, specie dopo Montreal. 
Ma non era nessuno di questi pensieri a riproporsi fastidiosamente nella sua testa. 
Le parole di Eric lo avevano fatto riflettere, non sul potersi o meno fidare di Andy, quanto piuttosto sul perché il biondo non si fosse ancora fatto sentire.
Solitamente si sentivano sempre la sera quando si trovavano lontani e, ok, il suo telefono lo aveva completamente abbandonato, ma non sarebbe stata la prima volta in cui Andy chiamava qualcun'altro per parlare con lui dato che il suo cellulare non era raggiungibile. 
Non capiva. 
Forse Andy non sentiva la sia mancanza come lui sentiva quella del biondo.
Forse non gli mancava affatto.
Forse stava davvero meglio senza Mika in mezzo ai piedi. 
La cosa in un certo senso lo faceva arrabbiare perché, malgrado tutto, malgrado ora si stesse davvero divertendo come non faceva da tempo, avrebbe comunque dato qualsiasi cosa per poter stare con il suo greco in quel momento.
 
"A million miles away but I'm still thinking 'bout my baby
Ain't misbehavin', no, you don't need to worry"


-Sei pensieroso. C'entra qualcosa il tuo favoloso fidanzato?-chiese Eric intromettendosi nel flusso dei suoi pensieri. 
La risposta era evidente, ma quelli erano affari che non riguardavano il ragazzo, così Mika scosse la testa, sperando di riuscire ad evitare altre domande inopportune. 
-Se vuoi posso aiutarti a non pensarci almeno per un po'-
Solo dopo aver visto l'espressione di Eric in quel momento il cantante si rese conto che il ragazzo aveva avuto un solo obiettivo per tutta la serata e lui era stato così cieco da non accorgersene.
-Te l'ho già detto: ho un fidanzato fantastico e non rovinerei mai il mio rapporto con lui specialmente non per uno come te-
Rispose allontanandosi dalla pista.
-Aspetta Michael!! cosa hai capito? io non intendevo......-provò a urlargli il ragazzo, ma Mika aveva già raggiunto i suoi amici e, dopo aver finito in un sorso quello che era rimasto del drink di Max, si stava incamminando verso l'uscita.
Al resto della band non disse il vero motivo della sua fretta di tornare in hotel, si limitò ad usare come scusa Ian e la reazione che avrebbe avuto se non li avesse trovati nelle loro camere e nessuno fece domande. 
Forse erano tutti troppo stanchi ed ubriachi per notare che ci fosse qualcosa che non andava nel suo comportamento.
 
 
"Oh but I know that I
Can be wild sometimes
Oh, but I never lie
'Cause I'm yours, you're mine"


La prima cosa che fece quando finalmente rientrò nella sua stanza, prima ancora di buttarsi sul letto sfinito, fu mettere il suo telefono a caricare. 
Continuare ad essere irraggiungibile non era una possibilità.
Ci vollero pochi secondi perché il suo telefono cominciasse a ricevere tutti i messaggi e le chiamate che aveva perso durante gran parte della serata.
Un paio di telefonate, prevedibilmente, erano di Ian, una o due di sua madre, mentre le sue sorelle lo avevano inondato di messaggi per chiedergli una mano per il regalo di compleanno di Fortuné.
L'ultima chiamata era di Andy, così come una quantità assurda di messaggi. 

"Sei già arrivato? Com'è andato il viaggio?" 


"Hai dimenticato a casa il vestito che avevi deciso do indossare al party" 


"È arrivato un pacco per te, è qualcosa che posso aprire?"


"Sai, dovresti rispondere ai messaggi di tanto in tanto"


"Se Ian non mi avesse detto che stai dormendo potrei cominciare a darti per disperso. Mi avevi promesso di chiamarmi quando arrivavi"


Aveva provato a contattarlo praticamente tutto il giorno e lui non se ne era nemmeno reso conto. 
Di messaggi come questi ne aveva mandati davvero tanti e Mika non poté non sorridere leggendo le brevi frasi che gli aveva mandato il suo compagno. 
Alcune erano anche correlate di foto, come quella di un video che il biondo stava cercando di postare sul suo sito ma che sembrava non volersi caricare completamente dato che, a detta di Andreas, erano due ore che era fermo al 99%come se volesse prenderlo in giro.
A quello seguiva un altro in cui il greco gli chiedeva di rispondere almeno alle chiamate. 
Il libanese si aspettava di leggere qualche altra sgridata(su alcune cose Andy sembrava comportarsi proprio come sua madre),invece so trovò davanti ad un'altra foto. 
In questa, che era stata mandata molto più tardi delle altre(00:01 diceva il suo telefono),erano ben visibili Mel ed Amira accoccolate sul letto, entrambe con il muso sopra il petto di Andy. 

"Non si vogliono schiodare dal tuo posto. Sentono la tua mancanza e non sono le uniche"

Quel messaggio gli scaldò il cuore.
Come aveva potuto anche solo pensare che le cose stessero diversamente?! 
Quella era davvero la prova della sua idiozia. 
L'unica cosa che voleva in quel momento era poter prendere il posto delle due cagnoline, ma purtroppo era troppo lontano per farlo. 
Non guardò nemmeno l'ora, ma digitò velocemente il nome del compagno che gli rispose dopo pochi squilli ma con voce ancora assonnata. 
-Chiunque tu sia devi avere un buon motivo per chiamare a quest'ora-
-Ti amo! -
-Cos.... Mika, sei tu?-
-Quante persone ti chiamano all'alba per dirti che ti amano?-
-Solo tu sei così folle. Alle persone che mi chiamano a quest'ora non riservo un bel trattamento-
-Scusami è che....... 
Mi dispiace se non ti ho risposto tutto il giorno, ma il mio telefono era morto e poi Ian mi ha costretto ad andare a quel party da cui io sono più o meno scappato..... -
-Ian deve averla presa bene-
-Non particolarmente, ma non ci ho ancora parlato da quando sono ritornato in hotel e..... –
-Scommetto che sei finito ad ubriacarti in qualche pub. Questo spiegherebbe il tuo essere sveglio a quest'ora e la tua geniale idea di chiamarmi all'alba-
Il greco non era arrabbiato anzi, ora che sembrava aver dimenticato l'orario assurdo a cui il compagno l'aveva svegliato, era abbastanza divertito dall'intera storia che Mika aveva cominciato a raccontargli. 
-Vedo che ti dai alla pazza gioia quando io sono lontano, chiuso nello studio ad editare stupidi video che nemmeno si vogliono caricare su internet-
-Si, come no. 
Sappiamo entrambi che lo faccio solo per far passare il tempo più velocemente. Preferirei di gran lunga starti tra i piedi mentre inveisci contro il computer. Mi manchi-
-Lo so, anche tu mi manchi e questo è decisamente l'unico motivo per cui non ti ho ancora attaccato il telefono in faccia malgrado l'ora a cui hai deciso di chiamare.-
-Come vanno le cose a Londra/Atene?-
-Non male. Se riesco a mantenere un ritmo di lavoro simile a quello degli schiavi egiziani forse per quando tornerai avrò un paio di giorni liberi-
-Non essere così tragico-
-Oh, parla lui! Ti farei passare una giornata come quella che mi è toccata a me ieri e poi ne riparliamo.
Io non ho tempo per andarmi a divertire per locali con sconosciuti-
-A parte il fatto che anche se avessi il tempo non andresti comunque perché locali con gli sconosciuti, a malapena riesco a convincerti a venire con me, vorrei ricordarti che in teoria io non sarei dovuto andare in giro. Sono scappato. Puoi farlo anche tu-
-Nahh, non sono il tipo che scappa.
Almeno ti sei comportato bene?-
-Dipende cosa intendi per bene. Vale il finire in una piscina completamente vestito?-
-Ma quanti drink hai bevuto?-chiese il biondo ridendo.
-Non saprei dirtelo, ma suppongo veramente troppi.
Ora però comincio a stare meglio, se non conti il mal di testa feroce-
-Quindi, a parte questo, non hai fatto nulla di compromettente?-
-Credi davvero che io sia il tipo?-
-Quando sei ubriaco? Vuoi davvero che ti risponda?
Sappiamo entrambi che quando bevi non è che ragioni molto-
-Ok, hai ragione, comunque no. Sono stato un ragazzo modello. Dovresti essere fiero di me-
-Lo sono, lo sono-
Per qualche secondo calò il silenzio, non di quelli imbarazzanti, ma quel tipo di silenzio che si può creare solo tra due persone così legate da non aver bisogno di parole per comunicare.
-Quando torni?-chiese ad un certo punto Andy. 
Mika era certo che la data del suo rientro a Londra fosse segnata sul calendario del biondo ma era anche convinto che avrebbe continuato a chiederglielo solo per sentire il numero di giorni diminuire progressivamente.
-Torno tra un qualche di settimana, anche se non credo di riuscire a restare per più di qualche giorno-
-Capito. Cercherò di fare in modo di avere il weekend libero quando vieni-
-Vedo se riesco a venire un po' prima-
-Sappiamo tutti e sue che non lo farai-
-Hai ragione-
-Magari provo a raggiungerti io-
-Sappiamo tutti e due che non lo farai-
Il greco rise. 
-Ti chiamo stasera allora-
-Su quello puoi contarci-
-Tu fai in modo di potermi rispondere-
-Prometto di fare in modo di essere sempre raggiungibile-
-Non fare promesse che non puoi mantenere-
-E tu abbi un po' di fiducia in me-
-Adesso devo andare. Ho un sacco di lavoro da sbrigare se voglio finire tutto in tempo-
-Allora buonagiornata. Divertiti-
-Simpatico. Divertiti anche tu-
Il giovane stava per attaccare quando Mika lo fermò.
-Andy?-
-Si?-
-Ti amo-
-Anche io Mika, anche io-
-Vai a lavorare adesso!-esclamò poi con un sorriso che era certo il biondo avesse percepito anche attraverso la cornetta. 
-Si padrone!-rispose quello ridendo e chiudendo la chiamata.
Dopo aver posato il cellulare sul comodino il libanese si abbandonò sul letto stringendo il cuscino mentre la voce di Andy continuava a risuonare nella sua testa come una dolce ninna nanna che lo aiutava a scivolare dolcemente verso sogni meravigliosi.

"And I ain't misbehavin', no
I ain't misbehavin'
Told ya I ain't misbehavin', no
I ain't misbehavin'
I've had way too many
And you're the only one on my mind"


Nota: Eccomi con un nuovo delirio metropolitano(l'unica cosa buona dell'università è che passando le ore sui mezzi ho un sacco di tempo per scrivere anche se non come vorrei).
Questa storia mi è venuta in mente ascoltando Misbehavin' dei Pentatonix(se non la conoscete ascoltatela e capirete, questo è il link
https://www.youtube.com/watch?v=RYH_BPlynlw ).
Quando ho accennato a mia sorella cosa mi veniva in mente lei mi ha chiesto se stessi scrivendo una nuova ff con gli occhi da gatto con gli stivali(ebbene mia sorella ha scoperto il mio profilo efp perciò oramai la mia vita segreta è andata a farsi benedire),quindi non ho potuto fare a meno di scriverla davvero.
Se non vi piace prendetevela con lei.

P.S. Ovviamente questa è per te Kiddo.

 
  
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