I capelli rossi erano sciolti sulle spalle e in contrasto con gli occhi verdi, rendevano il volto di Lily ancora più spensierato e giovane.

Le lentiggini che coprivano il suo naso all'insù, le conferivano un non so che anche di affascinante.

Così si presentava Lily Evans: come una ragazza acqua e sapone, con un carattere d'oro che riusciva a farti sorridere anche quando la giornata non andava per il verso giusto.

La ragazza aveva le braccia chiuse al petto, reggenti una pila di libri di varie materie. Era anche un'ottima studentessa, aveva il massimo dei voti in qualsiasi materia e questo non fece che aumentare il desiderio di James Potter.

Lui, al contrario, aveva capelli corvini leggermente mossi sul davanti e indossava tondi occhiali davanti agli occhi color caramello. Si può dire che insieme al suo gruppo di amici, siano le persone più malandrine e scherzose di tutta Hogwarts.

Non passa giorno che i 4 non ne combinino una, passando ovviamente il resto della giornata in punizione.

-Evans,- James la bloccò sulla soglia della Sala Comune -Ti va di studiare insieme più tardi?- chiese con una nota di speranza nella voce.

La rossa sbuffò e subito dopo aggiunse -Mi dispiace Potter, ho già un impegno con Severus.- e lo sorpassò incominciando ad incamminarsi su per le scale in pietra.

James la seguì -Allora, ti va di uscire ad Hogsmead domani? Non accetto un no come risposta.- ormai raggiunto il dormitorio femminile Lily vi entrò e lasciò il giovane Potter sulla porta immobile.

Il mattino seguente, la luce filtrava dalla finestra della camera del Grifondoro, recuperò i suoi occhiali appoggiati al comodino e si strofinò gli occhi.

Notò fuori dalla finestra il suo gufo con una lettera dalla busta rosa pallido nel becco. Si precipitò giù dal letto nel suo pigiama bianco a strisce verdino chiaro.

-Hey, che ci fai qui?- gli chiese non aspettandosi, ovviamente, una risposta. Gli aprì leggermente la finestra: un fresco venticello invernale entrò dall'apertura.

Prese la lettera dal becco del gufo e la scartò

“Potter, ti do una possibilità.

Alle 5.00 pm.

in Sala Grande.

Tua,

Lily Evans”

James non poteva credere ai suoi occhi, andò in bagno si lavò il viso per bene e ritornò in camera per rileggere meglio il biglietto.

-Potter, ti do una possibilità...- iniziò Sirius -... tua, Lily Evans. Potter fai progressi vedo.- e iniziò a ridere contagiando anche Remus e Peter.

-Ridammela Sirius!- disse strappandogliela di mano e chiudendola nel cassetto del suo comodino -Non sono affari vostri.- concluse sedendosi sul letto e facendo apparire su di sé la divisa.

-Ah, non sarebbero affari nostri eh? Allora quando ci chiedevi dei consigli cosa erano?- chiese Sirius imitando il suo amico.

Il Potter si alzò furioso dal letto e uscì dalla stanza, dalla quale provenivano soltanto risate soffocate.

***
 

Alle 5.00 pm, James era seduto su una panca in legno della Sala Grande aspettandola.

Continuava a cambiare posizione ogni 5 minuti, prima con le gambe accavallate, poi con la testa appoggiata sul tavolo o con il mento appoggiato sulla mano, il tutto accompagnato dal battito frenetico della sua gamba sul pavimento.

Quando la rossa varcò il grande portone James era sdraiato con la schiena sulla panca e fissava il soffitto di finte stelle.

Un colpo di tosse lo fece riprendere dalla sua precedente posizione e notò Lily, con uno splendido giaccone viola scuro e i capelli che ricadevano in grandi boccoli sulle spalle.

-Ciao.- sussurrò lui continuando a fissarla.

-Andiamo?- chiese lei porgendogli la mano. Lui la prese e insieme si diressero verso l'esterno. Il tempo non era dei migliori, ma non era neanche pessimo: il cielo era di un grigio chiaro e della neve sottile scendeva a piccoli fiocchi ricoprendo subito il giaccone della grifondoro.

-Dove mi porti?- chiese Lily affondando un piene della poltiglia di neve e terra.

-Mielandia ti va?- chiese lui. Lei annuì e affondò ancora di più le mani nelle tasche.

Dopo pochi minuti di camminata raggiunsero il piccolo villaggio e entrarono nel negozio di dolciumi. Lily prese una manciata di api frizzole, le sue preferite e James prese una confezione di Ciccorane.

-Pago io.- disse James porgendo i galeoni alla cassiera.

-Non c'è bigono. Non sono venuta qui a chiederti l'elemosina.- disse lei prendendogli il polso.

-Davvero, fai pagare me.- dicendo così porse 4 galeoni alla donna grassottella dietro al bancone.

I due uscirono con i loro sacchetti dal negozio e si sedettero su una panchina in pietra poco distante ma comunque appartata.

Lily iniziò a strofinarsi le braccia con le mani. Il freddo si stava rendendo insopportabile.

-Hey, hai freddo?- chiese James, lei scosse la testa in segno di assenso e iniziò a rabbrividire.

-Vieni qui.- aggiunse lui stringendola a sé e scaldandola con un abbraccio.

Stranamente, Lily, non si tirò indietro anzi sperava di non andarsene mai da quello strano abbraccio datogli dallo strano ragazzo di nome James Potter.

-Grazie.- aggiunse poi girando leggermente il viso verso il ragazzo. Continuavano a fissarsi negli occhi a vicenda, lui guardava gli occhi smeraldini di lei che si perdevano negli occhi caramello di lui. Un'accoppiata perfetta per una coppia imperfetta.

Lily, forse stava iniziando a capire che provava sul serio qualcosa per Potter e che quello che sentiva da un po' di mesi a questa parte era amore.

-James, io ti piaccio?- gli chiese continuando a fissargli gli occhi che lui sbattè velocemente un paio di volte.

-Cosa?- chiese.

-Hai capito benissimo, non farmelo ripetere.- disse lei alzandosi un po' dalla sua posizione.

-Ovvio che mi piaci. Mi sei sempre piaciuta, mi piace il mondo in cui arricci i capelli sul dito quando studi, quando ti mangi le unghie perchè sei agitata, quando ridi e si formano due fossette ai bordi della tua bocca che ho sognato mille volte di baciare.- disse con tutto il coraggio che aveva il grifondoro.

-Perchè non lo fai allora?- gli chiese. Le bocche una a pochi centimetri dall'altra -Baciami James.- sussurrò lei e lui obbedì. Appoggiò le sue labbra sottili su quelle carnose di lei: socchiusero le due bocche lasciando che le due lingue danzassero nelle due bocche. Lui posizionò le sue mani sulle guance leggermente tinte di rosse di Lily.

-Ti amo, Lily.- disse staccandosi dal bacio e facendo congiungere le due fronti.

-Anche io, Potter.- e sorrise stampandogli ancora un bacio sulle labbra.

-Hey James.- una voce richiamò la sua attenzione. Si sentì scuotere da una spalla.

-No, no!- iniziò ad urlare prima di svegliarsi di colpo e trovarsi una zazzera corvina davanti agli occhi.

-Scendi dal mio letto Sirius!- disse James tirandosi a su a sedere coi gomiti.

Era stato solo un fottuttissimo sogno. L'uscita, Mielandia, il bacio. Tutto, era tutto stato inventato dal Potter.

-Che stai pensando?- gli chiese Remus.

-Che sono fottutamente strano e stupido.- disse appoggiando la testa nelle mani.

-Questo lo sapevamo già, Potter.- disse Sirius facendo partire una risata di gruppo.

James si alzò di scatto.

-Dove vai?- chiese Lupin vedendo l'amico affrettarsi verso la porta.

-A dire a Lily che la amo.- disse.

-Ma... non puoi andare.- disse Peter soffocando una risata.

-Non sarai tu ad impedirmelo.-

-No, ma il tuo pigiama sì.- concluse Sirius iniziando a ridere.

James guardò il suo corpo e notò che avevano ragione. Era proprio uno stupido innamorato.



ANGOLO DI MALEO:
Ma buona sera!
Non so sinceramente come è uscita questa cosa ma boh ero in vena di scrivere una Lily x James ed è uscito questo ahahah
Fatemi sapere ovviamente che ne pensate <3

 

_Maleo_