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Autore: lyla96    08/11/2015    0 recensioni
Che cos'è l'amore? Come si evolve? Quante sfumature ha? Ma soprattutto, è sempre così come ce lo presentano? Forse no, forse c'è sempre un aspetto che nessuno ci vuole dire, quello che nessuno vuole vedere, perché farebbe troppo male...
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io ti amo.
Ora l’ho capito.
Ecco cos’era quella strana sensazione che avevo ogni volta.
Ecco perché quando ci sei tu mi sento così leggera, come se niente di brutto mi circondasse.
Ho capito solo ora che quello strano calore che provavo quando ero vicina a te altro non era che amore.
Amore.
Che strana parola.
In sé non significa nulla, è vuota: non si riferisce a un fatto concreto o a un oggetto, come cane o mobile o sedia. Eppure ogni volta che viene nominato è come se ci fosse un’aura sacrale intorno a quella parola, che impedisce a chiunque di vederlo con obiettività. Perché la parola amore è l’esatto opposto di obiettività. Basta guardare me per capirlo. Lui non è quel che si può dire un bel ragazzo, sta di fatto che nessuno lo ritiene tale, eppure io non posso fare a meno di sentirmi emozionata come una bambina ogni volta che sto con lui.
È cominciato tutto per gioco, solo un mese fa.
Eravamo andati ad una festa, e c’era tanta gente (anche troppa per i miei gusti) ma il bello delle feste affollate è che ti lasciano spazio per le tue riflessioni, nessuno si cura di te. Non mi ricordo neanche perché ci sono andata, non ci tenevo particolarmente; e alla fine ci siamo ritrovati soli io e lui, dato che non conoscevamo nessun altro. Non parlavamo tanto, lui è una persona molto schiva e riservata e anche io pensavo ad altro, quindi ce ne restavamo lì imbambolati senza dire o fare nulla; ognuno raccolto nei suoi pensieri. Ricordo che ad un certo punto sentii una voce chiamarmi e riconobbi una mia amica che veniva verso di me per salutarci (visto che ci conosceva entrambi). Dato il gran numero di persone nella sala, cercai di andarle incontro, quando sentii dietro di me qualcuno che mi afferrava a mano. Mi girai e, salendo con lo sguardo dal lato opposto, vidi che la mano apparteneva a lui. Mi aveva preso la mano e sembrava non farci neanche caso. Non l’aveva mai fatto prima. Né io né lui siamo persone molto affettuose e, in più, io non sono una che riesce a gestire bene il contatto fisico con le persone, ma sentire le nostre mani che si stringevano sprigionò in me un senso inaspettato di calore. Rimasi lì imbambolata per un po’, finché mi resi conto di dare nell’occhio e che la mia amica stava continuando a chiamarci, così mi girai e andai verso di lei, sempre mano nella mano, finché non le fummo davanti.
Tutto è cominciato così.
Da un semplice contatto.
Da quel momento ogni volta che lo guardo lo vedo più bello, quando parla penso sempre che si stia rivolgendo a me, ogni volta che esco con gli amici spero che ci sia lui; perché per me è lui che dà luce alla serata. È come se riuscissi a capire ciò che lui pensa, e se anche lui  capisse me. Non so, è come se si fosse creato un legame, non so neanche io come. I nostri caratteri riservati ci rendono diversi e esclusi dagli altri. Usciamo con le stesse persone e ci divertiamo tutti insieme, ma c’è sempre stato qualcosa che mi impediva di sentirmi come gli altri, che non mi lasciava essere me stessa davanti ai miei amici. E sento che anche per lui è così. È come se nascondesse qualcosa, ed è come se io lo potessi capire. Non voglio scoprire cosa nasconde, se non me lo vuole dire avrà le sue ragioni, ma mi sembra di essere l’unica persona in grado di stargli vicino, in grado di capirlo, perché anche io sono diversa. Siamo diversi in due.
È come se fossimo in due bolle isolate rispetto agli altri, siamo separati l’uno dall’altra, ma siamo anche gli unici nella bolla.
Non so se i miei sentimenti sono ricambiati, probabilmente no, probabilmente mi considera solo una conoscente, neanche un’amica, ma non riesco a togliermelo dalla testa. E poi voglio assaporare questo sentimento fino in fondo, fin’ora non ho mai provato niente di simile e non permetterò che la realtà delle cose me lo rovini.
   
 
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