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Autore: twoweregirls    09/11/2015    1 recensioni
Una settimana dedicata alla nostra ship preferita, sette giorni e sette “challenges”: questa è stata la Sterek Week 2015. Questa raccolta riunisce i 5 sforzi creativi che sono usciti dalle nostre penne e dalle nostre tastiere, seguendo i prompt delle prime cinque giornate. Fluff e romanticismo non mancheranno se vorrete seguirci in questa avventura. Che altro aggiungere? This ship sails itself, Sterek all the way!
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Note iniziali 

Partiamo con le presentazioni: siamo due ragazze innamorate dello Sterek che hanno deciso di cimentarsi con le sfide proposte dalla Sterek Week di quest’anno. Per questo abbiamo aperto un account su Tumblr (se veniste a darci un’occhiata ci farebbe un sacco di piacere!) col nome di “twoweregirls”. Durante le varie giornate ci firmeremo a seconda di chi delle due ha scritto la fanfiction del giorno. Speriamo di avervi incuriosito e di riuscire ad intrigarvi dal primo all’ultimo giorno. Il prompt di oggi verte su tanto fluff e gesti dolci. Buon inizio settimana e buona lettura!

 

Prompt, day #1: Sunday Funday

Oh happy day, it’s Sunday! There can never be enough fluff, and we always want more of it. Write a story, make a manip or create some fan art featuring Sterek being happy or doing a fun activity together. Whether it’s watching a movie, going to the beach or just fooling around, give us all the fun fluffy feels!

 

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di MTV e Jeff Davis; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. 

 

 

TI HO SCELTO E CONTINUERÒ A SCEGLIERTI OGNI GIORNO 


 

365. Questo era il numero di giorni che aveva passato finora insieme a Derek. 365 giorni che erano stati i più belli ed intensi della sua vita. Stiles non avrebbe mai pensato prima di quell’ultimo anno che una persona potesse essere così felice come era stato lui. Da quando stava con Derek a Stiles sembrava di riuscire a respirare meglio. Era stato talmente felice i primi tempi da esserne quasi terrorizzato. Molto spesso si era chiesto se tutto quello fosse reale, lo era. Glielo aveva ripetuto più volte Derek e se lo era ripetuto più volte lui stesso ma ancora si meravigliava di quanto fortunato fosse ad ad avere Derek nella sua vita.


La loro storia era iniziata in una piovosa serata di Novembre quando dopo un ennesimo scontro sovrannaturale il branco si era riunito al loft. Quella volta Stiles non era stato fortunato. La creatura, un Kanima in forma alpha, si era accanita verso Lydia e Stiles come sempre nonostante tutti gli avessero raccomandato di starsene in disparte si era gettato con la sua mazza da baseball verso il mostro richiamando la sua attenzione. La creatura si era rivolta verso di lui e con la sua coda lo aveva colpito al fianco. La ferita non era così grave ma tutti si erano davvero spaventati vedendo il ragazzo steso a terra sanguinante. Derek e Scott erano riusciti a uccidere il mostro approfittando di quel diversivo e si erano tutti affrettati intorno a Stiles. Decisero di portarlo al soft di Derek dove Lydia gli medicò la ferita. Il branco rimase a discutere della faccenda fino a tarda notte e Stiles complice la giornata faticosa si assopì sul divano di Derek. Non era la prima volta che accadeva e non sarebbe stata l’ultima. A Derek non dava fastidio, sembravano ormai passati i giorni in cui il lupo mal sopportava la sua presenza e lo sbatteva su ogni parete disponibile godendo nel vedere le smorfie di dolore sul volto di Stiles per la poca delicatezza con cui lo trattava. Quando ormai tutti se ne erano andati Stiles si svegliò e ritrovandosi solo chiamò a gran voce il nome di Derek. Il lupo accorse immediatamente, sul volto un’espressione preoccupata. “Che c’è Stiles? stai male?”  “no…solo, sono rimasto l’unico?se ne sono andati tutti?”  “Si, Scott ha avvisato tuo padre e ha preferito lasciarti riposare qui” disse Derek sedendosi in fondo al divano sul quale era steso. “Oh ok beh ora sono sveglio, posso andare. Insomma so quanto tieni ai tuoi spazi perciò beh ci vediamo.” disse Stiles tentando di alzarsi. Purtroppo una fitta al fianco lo fece ricadere sul divano. Derek gli fu subito accanto facendolo risedere più comodamente “ Sei un tale idiota!” sputò fuori quasi ringhiando. “Prego? Vi ho salvato ancora una volta il culo mi pare! Penso sia giunta l’ora di finirla di chiamarmi ancora in quel modo”  “Dovevi startene in disparte come ti avevamo detto e invece no! Hai dovuto fare di testa tua come sempre”. Derek sembrava particolarmente arrabbiato aveva le spalle tese e non faceva altro che torturarsi le mani come se volesse spingersi a non estrarre gli artigli. “Perchè sei tanto preoccupato per me?? Non sono più un ragazzino Derek, so cavarmela!” quasi urlò Stiles. Sentirsi trattare come un bambino per giunta idiota da Derek, la persona che probabilmente stimava di più e per la quale aveva una colossale cotta, fece saltare i nervi a Stiles. “Perchè non posso perdere anche te!” scattò Derek lasciando Stiles completamente senza parole “Tutto quello a cui riuscivo a pensare vedendoti ferito a terra era ti prego non anche lui. Non adesso, non ora che…” ma si bloccò come se si fosse reso conto di tutto ciò che gli era uscito dalla bocca. Stiles era letteralmente pietrificato: Derek gli era sembrato così fragile e alle sue parole il suo cuore aveva perso più di qualche battito. Derek si passò le mani tra i capelli con fare nervoso e Stiles rimanendo ad osservarlo con il cuore pieno di speranza gli chiese “Cosa Derek? Non ora che cosa?” Derek si voltò verso di lui e rimase a fissarlo concentrando il suo sguardo sulle sue iridi color del whisky così grandi e limpide, ultimamente così tormentate e poi osservò le sue labbra che apparivano così morbide ed invitanti e si decise a parare “Pensavo, non ora che ho capito quanto io tenga a lui. Stiles io..” ma Stiles non gli diede il tempo di finire perché gli prese il viso tra le mani e pressò le sue labbra sulle sue con un baciò semplice ma allo stesso tempo intenso cercando di comunicargli tutti i sentimenti che aveva represso per così tanto tempo. Quando si separavano Stiles tremava e Derek lo trovò bellissimo con le guance leggermente arrossate e lo sguardo perso. “quindi tu..?” gli uscì. Stiles sollevò lo sguardo su di lui e disse “Derek ho una cotta per te da sempre. Solo che tu non facevi altro che ringhiarmi e guardarmi come se volessi incenerirmi! Io ero convinto che ti non mi sopportassi” “Ho cercato di negarlo a me stesso ripetendomi che tu eri solo un iperattivo e logorroico, fastidioso ragazzino che stava sempre in mezzo ai piedi ma la verità è che stavo mentendo a me stesso. Io provo qualcosa per te Stiles, probabilmente è sempre stato così.” Stiles lo coinvolse allora in un nuovo bacio stavolta più intenso che venne approfondito da Derek che abbe finalmente accesso alla bocca del più giovane baciandolo così intensamente da portarlo a gemere nel momento in cui si separarono. Stiles poggiò la sua fronte contro quella di Derek e prese ad accarezzargli con una mano la nuca rimanendo a occhi chiusi per riprendere fiato. “Io voglio te Derek, voglio stare con te ne ho bisogno più dell’aria.” “Anche io ti voglio Stiles, voglio per una volta anche io qualcosa” Sollevarono i loro sguardi e li incatenarono insieme. Il resto della nottata lo passarono sul letto di Derek a dormire abbracciati.                                                                                                          

 

Da quella sera la loro storia procedette a meraviglia. Il branco accolse bene la notizia, Scott era un po’ scioccato ma tutti gli altri avevano ormai capito che il loro continuo gravitarsi intorno era destinato a diventare qualcosa di più. Suo padre la prese inaspettatamente ancora meglio, complice anche il fatto che ormai aveva collaborato con Derek varie volte ed aveva capito che la storia del suo arresto era tutto un malinteso soprannaturale. Stare con Derek era la cosa migliore che gli fosse capitata ma non era sempre facile: c’erano sempre quei momenti in cui il lupo si chiudeva in se stesso dopo una giornata particolarmente spensierata. Era come se Derek si sentisse in colpa per la sua felicità e così accadeva che un momento prima rideva insieme a Stiles mentre quello dopo aveva lo sguardo perso e le spalle tese. In quei momenti Stiles si odiava sentendosi inutile, gli lasciava i suoi spazi senza pressarlo a parlare o a continuare ciò che stavano facendo e aspettava che il momento passasse. Quando Derek tornava in sé lo guardava sempre come se lo vedesse per la prima volta provocando una morsa allo stomaco di Stiles e lo abbracciava iniziando a divorargli le labbra a suon di baci. Il loro rapporto non era smielato, non c’erano le smancerie da fidanzatini innamorati: erano solo Stiles e Derek. Spesso passavano le loro giornate a punzecchiarsi sarcasticamente e a stuzzicarsi con battute pungenti ma era questo che Stiles amava, era questo che Stiles aveva sempre cercato e desiderato: qualcuno che sapesse tenergli testa e lo accettasse con tutti i suoi difetti e con tutti i lati difficili del suo carattere. Dopo un anno Stiles desiderava dimostrare a Derek quanto tenesse a lui preparandogli a sorpresa nel suo soft una cena romantica. Non era nel loro stile ma era un’occasione particolare. Tuttavia il college che frequentava da poco più di un mese quel giorno lo impegnò più del solito dal momento che gli avevano inserito senza preavviso una lezione durante il pomeriggio. Si ritrovò a cucinare quindi una cena piuttosto semplice che però comprendeva i piatti preferiti di Derek così da rendere piacevole almeno la serata. Derek tornò tardi dal lavoro (aveva iniziato a frequentare il corso di polizia per fornire tutto il suo aiuto al dipartimento dei Beacon Hills), dal momento che era stato trattenuto per un importante caso e trovò il suo loft cosparso di candele accese e il suo meraviglioso ragazzo appisolato sul divano. Si perse ad osservare Stiles che era rannicchiato su se stesso in un angolino. Si sedette accanto a lui e delicatamente prese ad accarezzargli la schiena per svegliarlo. Dopo qualche minuto Stiles aprì i suoi occhi e dopo un momento di disorientamento si tirò velocemente a sedere e inizio a straparlare come sempre quando era agitato o nervoso “Derek! Dio scusami devo essermi appisolato. Sono proprio un disastro! Avevo preparato la cena ma ora sarà fredda e…” Derek bloccò il suo fiume di parole coinvolgendolo in un caldo bacio. “é tutto a posto Stiles. Sono io che dovrei scusarmi ma mi hanno trattenuto:” “No è ok, insomma lo capisco.” Lo interruppe Stiles sorridendo. Derek prese una busta di carta che aveva portato con sé e disse “Lo so che avevamo detto niente regali ma ti ho preso questa perché oggi mi sembra il giorno  perfetto per farti  sapere una cosa ma dovrai seguire le mie istruzioni se vorrai sapere di cosa si tratta.” Stiles annuì entusiasta, gli erano sempre piaciute le sorprese e Derek non gli era mai sembrato il tipo. Derek prese dalla busta una bandana e gliela pose sugli occhi bendandolo. Poi lo fece alzare e lo portò davanti al grande specchio che aveva acquistato da poco e che si trovava in ingresso. Lì si fermarono e cominciò a slacciargli la felpa e poi la camicia. Stiles ridendo gli disse parecchio maliziosamente “Ehi Mr. Hale siamo passati ai giochetti erotici senza che io ne fossi a conoscenza? Perché sappi che in quel caso apprezzo sul serio la svolta” Derek alzò gli occhi al cielo e sbuffò una risata “Quelli sono già in programma per dopo” gli sussurrò provocando un brivido lungo la schiena del più giovane mentre continuava a spogliarlo Gli tolse felpa e camicia fino a farlo rimanere a petto nudo. Si prese qualche secondo per ammirare la distesa di pelle candida cosparsa di nei a cui non si sarebbe abituato mai. Poi si riscosse e tirò fuori dalla borsa un nuovo indumento e con la collaborazione di Stiles riuscì a farglielo indossare. Poi si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò “Solo un altro secondo.” Si tolse frettolosamente la giacca e la maglia e si mise il nuovo indumento. Poi voltò Stiles verso lo specchio e baciandolo lo liberò dalla benda posizionandosi infine accanto al suo ragazzo di fronte alla parete. Stiles si era però voltato ed era rimasto ad osservarlo come faceva ogni tanto, come se non ne avesse mai abbastanza della sua visione, come se volesse imprimersi a fuoco nella mente i suoi lineamenti. Derek ricambiò lo sguardo fino a che non accennò con il capo allo specchio suggerendogli di guardare la loro immagine. Stiles posò finalmente la sua attenzione davanti a sè. La prima cosa che Derek percepì fu il battito accelerato del cuore di Stiles, poi vide la sua bocca spalancarsi e i suoi occhi ingrandirsi “Derek..” sussurrò incredulo. Lo specchio li mostrava affiancati con indosso due magliette uguali, bianche con le maniche e lo scollo blu e su ognuna c’era una scritta che andava a comporre un’unica parola: soulmate. Stiles puntò il suo sguardo su di lui attraverso lo specchio con l’espressione ancora incredula sul suo viso. “tu…?” Tutti ciò che fece Derek fu annuire. Stiles allora lo coinvolse in un abbraccio stretto, uno di quegli abbracci che dava raramente, un abbraccio prolungato con cui cercava di trasmettere tutto ciò che sentiva. Derek si separò malvolentieri e incorniciandogli il volto con le mani gli disse “io ti ho scelto, il lupo ti ha scelto. Probabilmente il lupo ti aveva scelto quel primo giorno nel bosco ma io sono stato troppo orgoglioso e cocciuto e spaventato per dargli retta. Ma ora io ti ho scelto indipendentemente della mia parte animale, ti ho scelto quel giorno di un anno fa e voglio sceglierti ogni giorno finché me lo permetterai. Ti amo Stiles.” Gli occhi di Stiles si fecero lucidi e se possibile ancora più grandi: era la prima volta che Derek gli diceva di amarlo. Lui glielo aveva detto dopo poco tempo che avevano iniziato la loro relazione ma Derek non era mai riuscito ad esternare i suoi sentimenti. A Stiles non pesava, anche perché il licantropo aveva la capacità di dimostrare le cose più con i gesti che con le parole però Stiles malinconicamente si era più volte chiesto se lui non fosse abbastanza per poter abbattere la corazza che Derek si era creato dopo Kate, se non fosse abbastanza per potergli far capire che si sarebbe fatto torturare piuttosto che ferirlo volontariamente. Ma ora con quelle parole Stiles capì che Derek era totalmente suo e che lui era totalmente di Derek. Sapeva che peso aveva la scritta sulle loro magliette: il lupo è un animale monogamo, sceglie il suo compagno una volta sola nella vita. Per il lupo di Derek e di rimando per Derek stesso loro erano anime gemelle, Stiles era ancora senza parole. Si premette contro Derek abbracciandolo e passandogli una mano tra il capelli stringendo con l’altra la sua maglietta come per aggrapparsi a lui, affondò il viso nell’incavo del suo collo rimanendo in quella posizione per svariati minuti. Derek che lo cullava tra le sue braccia e Stiles che ancora non credeva a tutto ciò che era successo quella sera. Quando sollevò il volto verso Derek per osservarlo finalmente negli occhi gli disse “Anche io ti amo Derek. E io non sono un licantropo perciò la mia scelta forse può non avere tanto peso quanto la tua ma anche io ti ho scelto e continuerò a farlo. Non farei altro, mai. Ti amo così tanto.” e avvicinando il suo volto a quello di Derek lo coinvolse nel bacio che suggellava le loro promesse e che legava i loro cuori con un filo indissolubile e inossidabile. 

 

 

 

 

Spero che questa storia vi sia piaciuta, vi lascio la fanart da cui ho preso ispirazione per scriverla!

A presto, R.

 

 

   
 
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