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Autore: Laurie    09/11/2015    0 recensioni
Una raccolta di drabble ispirata alla serie Inuyasha. Personaggi, coppie e argomenti di ogni genere. Un modo per divertirsi ed esplorare nuovi temi.
{La chiamata}
In un distante futuro due nemici mortali si incontrano ancora, in circostanze a dir poco curiose...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’arte della guerra.
(frammento da Simmetria Imperfetta, una storia che non sarà mai storia)
 
Una nube di saimyosho, che ronzavano incessantemente e si muovevano in zigzag nervose, circondava la figura scura, seduta con la compostezza di una statua di un santo buddista al centro della stanza silenziosa.
Egli volgeva lo sguardo ora all’una ora all’altra delle api, intento a decifrare dal loro ipnotico ronzare un qualche significato. Quando si ritenne soddisfatto, li congedò con un gesto.
Le api si dispersero nell’oscurità. Dalla stessa oscurità compatta come un bozzolo apparve il bagliore fioco delle vesti candide di un bambino. Portava sul volto il sorriso innocuo e affettuoso, che si accordava perfettamente alle sue innocenti fattezze.
“Kagura non è qui. E’ uscita e non è rientrata,” esordì con un’espressione dispiaciuta nel volto, come se si dolesse di dover portare simili notizie.
“Cosa ti fa pensare chi io non lo sapessi?” fu la replica.
Hakudoshi non si lasciò ingannare. Era più pericoloso Naraku quando non mostrava di essere minaccioso o contrariato.
Poteva mostrarsi intimidatorio, se lo voleva, ma quando il serpente diventa innocuo, è il momento in cui si prepara a uccidere col suo veleno.
“Kagura è una traditrice,” Naraku non batté ciglio, né convenne con l’accusa. “Penso che sia pericoloso lasciarla libera.”
“Ciò non le impedisce di essere utile.”
“In cosa può essere utile una traditrice ?”
“A passare informazioni al nemico.”
Naraku non sorrise mentre pronunciò quelle parole. Hakudoshi sentiva lo sguardo fissò su di sé; non era ostile, né tanto meno penetrante ma la sua fissità che non cedeva lo rendeva inquieto. Era come affrontare un lupo, non sapevi mai a che punto sarebbe scattato in avanti ad azzannarti. Peccato che Naraku privilegiasse gli attacchi indiretti: erano assai più difficili da evitare.
“Sta sicuramente cercando di usare Kohaku.”
“Non è una minaccia. E’ umano, facile da uccidere.”
“E Sesshoumaru.”
Sarebbe stato divertente vedere il freddo signore demoniaco cedere alla proposta di Kagura. Sesshoumaru era altero, arrogante e assolutamente certo di essere migliore di ogni altra creatura vivente e non, come tutti gli altri youkai potenti.
Naraku era pronto a scommettere su quale sarebbe stato il risultato. Naturalmente, Sesshoumaru avrebbe fatto del suo meglio per ucciderlo, ma questo non significava allearsi con la serva del suo nemico.
“Sembri molto interessato alla sorte di Kagura.” Calcò leggermente alla parola “interessato”, la voce soffice, ingannevolmente soffice come seta. La stessa seta che nasconde l’acciaio del pugnale.
Hakudoshi si mostrò perplesso. Si impegnava al massimo delle sue forze per non sembrare sospetto.
“Ho un incarico per te.”
“E’ da tanto che mi annoio,” rispose prontamente Hakudoshi, lo sguardo di un gatto a cui venne allungata una leccornia.
“Quel Kouga è fastidioso. Sbarazzati di lui.”
 “Da solo?”
Lesse il lampo rapace sugli occhi di Hakudoshi. Ma Naraku era in vena di indulgenza, quella sera, per cui lasciò correre le impudenti domande e le sospette richieste. Ai gatti piace avere le unghie affilate, ma per quanto pericolosi, era sempre saggio stordirli con qualche accorta carezza.
“Non ti sarà difficile trovare un aiuto, Hakudoshi.”
Il viso di bambino innocente si deformò in una smorfia avida, solo per un attimo, ma non sfuggì all’occhio intento di Naraku. Bambino incauto, oltre che impudente e ambizioso. Avrebbe dovuto avvertirlo di non giocare con i resti di youkai, ma perché mai? 
Hakudoshi sicuramente non sospettava che lui sapesse dei suoi esperimenti falliti, così come Akago. Pensava di aver agito con discrezione, e a dire il vero era stato molto prudente, ma non abbastanza. Aveva ancora molto da imparare in quel senso. Affrettare i tempi, suggerendogli quanto potessero essere utili gli haku umani?
Presto o tardi ci sarebbe arrivato da solo: impudente o no, era un essere promettente per essere nato così casualmente. Era più conveniente che fosse Hakudoshi a fare la prima mossa.
Naraku annuì fra sé e sé, gustando l’interessante disposizione delle sue emanazioni. Presto i litigi, le macchinazioni, i dispetti e le follie che stavano portando avanti avrebbero portato dei frutti e lui non si sarebbe lasciato sfuggire il momento del raccolto.
 
Fondamentale in tutte le guerre è lo stratagemma. (Sun Tzu)

Messaggio dell'autrice. Nonostante sia sparita dalla circolazione a causa di impegni più pressanti, continuano ad arrivarmi commenti per questa serie di storie, il che mi rende immensamente felice perché significa che ci sono ancora lettori interessati lì fuori. Questo mese è cominciato l'Inuvember 2015 per cui se qualcuno di voi ha un prompt che vorrebbe venire sviluppato, contattatemi perché sono in vena di scribacchiare. A presto!
  
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