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Autore: yuki rain    09/11/2015    2 recensioni
I demoni sono creature notturne, che si aggirano per la foresta; per quanto i cacciatori gli studiano da anni le loro origini sono sconosciute.
si sanno poche cose a riguardo: Sono primordiali, si muovono in braco e un loro bacio può uccidere.
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per la pace, 
per la libertà, 
per la salvezza dell'essere umano, 
per mantenere l'equilibrio.
Erano queste le parole che Alice leggeva sull'arazzo della palestra dell'accademia.
erano le parole che si ripeteva nella mente, prima di far scattare il griletto, sparando una pallottola di acqua santa e polvere da sparo contro il manichino da addestramento.
non sbagliava quasi mai un colpo, era tra i migliori cecchini dell'accademia e la prima nell'addestramento con armi Moderne.
"Ottimo, come sempre del resto" disse l'istruttore.
un uomo alto, robusto con un taglio da marine, lo sguardo torvo con gli occhi scuri sempre seri.
si chiamava Jhon Bellow, il suo nome era conosciuto in tutti i ranghi di cacciatori, il più spietato e freddo Strozzagole della nazione.
Alice spostò dietro l'orecchio una ciocca di capelli rossi fuoco in contrasto con gli occhi marrone chiaro.
puntò il fucile contro il manichino dalla parte opposta della palestra, puntò il mirino esattamente del centro della X del bersaglio.
il petto del manichino vibrò, trapassato dal proiettile che esplose al suo interno.
Jhon fischiò "Se fosse stato un demone gli avresti fatto esplodere il cuore. Morto sul colpo, personalmente preferisco vederli contorcesi a terra per qualche attimo prima." disse mettendo le mani sui fianchi, grosse e rovinate da cicatrici.
"L'importante è che muoiano" disse Alice svuotando il caricatore del fucile.
"Morire per morire, è più soddisfacente vederli morire lentamente" 
Alice lo guardò mentre smontava l'arma, i lineamenti duri, il mento scolpito, il collo segnate da una linea di cicatrici come un lungo graffio.
Alice si allontanò per depositare l'arma al suo posto, un armadio a muro, protetto da un vetro opaco.
estrasse dalla tasca il suo pass da studente, assomigliava a una carta da gioco, dietro era blu con il logo della scuola, due pistole che si incrocino avvolte da un nastro all'impugnatura. 
il davanti invece era composto dalla parte alta, la foto della ragazza, dalla parte bassa dati in codice.
lo mostrò al rilevatore, una luce verde si accese e la porta si aprì.
scaffali e mensole bianche comparvero davanti a lei. Lance, balestre, fumogeni, bombe a mano, taniche di acqua santa, si poteva trovare ogni tipo di arma.
posò il fucile nel posto vuoto vicino a un set di coltelli d'acciaio brillante.
alzò la testa guardando la scritta sul muro, con intorno i ganci per le spade.
per difenderci dal male.
Alice uscì dall'armeria sfilandosi i guanti, la porta si chiuse dietro di lei.
"Eccoti qui" disse una ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri, il voto angelico, indossava dei pantaloni scuri attillati una una maglia bianca con una giacca in pelle.
sulla spalla le ricadeva una treccia bionda legata con un filo che terminava con una piuma grigia e bianca.
"Maia, mi cercavi?" chiese guardandola, le due erano buone amiche fin da quando erano piccola. Maia a differenza di Alice non era per niente brava nell'uso delle armi d'assalto, così aveva deciso di specializzarsi nell'uso delle armi da difesa personale.
vederla comunque lì, era una sorpresa, di rado veniva a trovare l'amica in piena lezione, aveva sempre il terrore che un proiettile la colpisse.
non essendo un demone non l'avrebbe uccisa di sicura ma di certo le avrebbe fatto male.
"Certo che ti cercavo! come hai potuto non dirmi ..." la frase venne interrotta da un urlo di spavento, uno studente alle sue spalle aveva svuotato il caricatore di una mitragliatrice contro un manichino, distruggendolo.
"E' per questo che non vengo mai qui, ti immagini se uno di quelli mi finisse in faccia?"
"E' per questo che non mi spiego la tua presenza"
"Come hai potuto non dirmi che sei stata ammessa alla caccia di mezza notte?" chiese esultante.
"Come lo sai?" chiese recuperando lo zaino abbandonato in un angolo e mettendosi dentro i guanti.
"Come lo so? Alice l'evento che ogni cacciatore aspetta in tutto l'anno! solo cinque studenti in tutto l'istituto vengono ammessi alla caccia notturna e chi arriva alla mattina ..."
"... Può essere ingaggiato per dei lavori, ci raccontano la storiella ogni giorno" disse mettendosi lo zaino su una spalla.
Le due uscirono dalla palestra, entrando nei corridoi della scuola, composti per lo più da vetrate che davano sul panorama, boschi e montagne si estendevano in tutte le direzioni.
"Comunque non sono sicura di venire" confessò guardando il panorama.
"Stai scherzo vero? sai quante altri studenti verrebbero essere al tuo posto? sai io quanto vorrei essere al tuo posto?"
"Non farne una questione di stato, semplicemente non mi ispira l'idea di passare la notte nella foresta a inseguire i demoni"
"Mi spiace dirtelo ma è ciò che farai per il resto della vita" disse giocherellando con la piuma.
"Si dopo altri tre anni di addestramento, un diploma, un porto d'armi e in ambiente dove non girano Livelli I in piena libertà."
"Nessuno vede un livello I da più di settant'anni e poi se non un cecchino come te prende parte alla caccia chi lo farà?"
"Ci devo pensare" disse Alice spingendo il poderoso portone in legno massiccio e uscendo dall'accademia.
il sole le scaldò la pelle, guardò il giardino interno poco affollato di studenti.
stavano scendendo i gradi scalini in marmo bianco quando una ragazza dai capelli neri lisci raccolti in una coda le passò in parte squadrandola in volto.
Lola, eterna rivale di Alice, le due erano in competizione fin dalla scuola elementare. 
Lola si era specializzata in mostrologia, ma la rivalità tra le due non diminuiva, tutto iniziò da una partita a Trova il Mostro alle scuole primarie.
"Ma cosa vorrà quella"
"Probabilmente pensa di volerti superare stanotte"
"Anche lei è stata ammessa?" non ci poteva credere.
"Si, è la migliore del corso, ha i voti più alti della sua annata" spiegò veloce, neanche a lei andava a genio Lola, al corso di difesa personale riusciva sempre a metterla a tappeto.
"Chi altro c'è alla caccia"
"Daniel del corso di ricerca, Marcus di cartografia e Jhonatan di difesa personale" disse Maia evitando di inciampare nei sassi del sentiero che tagliava a metà il giardino.
"Jhonatan Gray?" chiese sorpresa.
Jhonatan era il tipico ragazzo perfetto: biondo, occhi neri, fisico robusto, modi gentili e un sorriso magnetico.
Alice aveva una cotta per lui fin dal primo anno all'accademia, si erano trovato in classe nel periodo dello smistamento.
"Proprio lui, per questo devi andarci! o vorrai lasciarlo una notte intera con Lola?"
Alice si morse in labbro inferiore, l'idea non le piaceva per niente. Andare alla caccia notturna però significava entrare ufficialmente nell'albo dei cacciatori.
l'idea la allettava, avere già una così grande possibilità ma il suo sogno non era braccare e scovare demoni, lei voleva solo aprire un'armeria personale e collezionare armi.
si guadò i piedi avvolti negli stivali in pelle, con un espressione pensierosa.
"Allora hai deciso?" chiese Maia.
"Si ci vado ma ho solo un piccolo problema"
"Possiamo risolverlo ..."
"Penso di aver bruciata la lettera d'ammissione" confessò senza guardarla.
Maia la fissò col fuoco negli occhi "Perche hai fatto una cosa del genere?"
"Mi conosci, se non mi interessa me ne libero"
"Quindi se domani smetterai di interessarti all'arco gli darai fuoco?"
"Invece di fare la spiritosa perche non andiamo a casa mia a vedere se esiste ancora o no" disse Alice iniziando a correre lungo il giardino.
"Alice Wolf, dopo una lunga riunione dei docenti dell'istituto Dell'Angelo, è stata selezionata tra i 400 studenti attualmente iscritti alla caccia notturna. 
l'evento si terrà venerdì 4 maggio, nel bosco nella parte nord della città.
nel caso voglia accettare dovrà procurarsi un arma da portare con se per difesa personale.
speriamo nella sua presenza signora Wolf.
E' nel nostro dovere mantenere la pace.
cordiali saluti, direttore K.Koralin."
Lesse ad alta voce Maia seduta sul letto dell'amica, alla fine la lettera era rimasta sotto una torre di libri da sistemare dimenticata.
"Mio padre esulterà di gioia" disse Alice sistemando i libri sulle varie mensole, alti e spessi volumi rilegati in vari materiali, tutti dall'aria molto vecchia.
"E' ovvio che lo sarà, ma dimmi che arma porterai? arco e freccia?"
"Non lo so, cosa è meglio portare quando vai nel cuore della notte, alla luce di una torcia, nel territorio di creature infernali?"
Maia sembrò pensierosa "Una tanica di acqua santa?" chiese alla fine.
Alice la fissò con uno sguardo incendiario "Non sono io quella che ha deciso di andare alla caccia notturna quattro ore prima del suo inizio" la ammonì.
"L'inizio di cosa?" chiese suo padre entrando dalla porta, un uomo alto dagli occhi rame e i capelli corti biondi, con un accenno di barba, il volto segnato da delle leggere rughe e delle cicatrici bianche, ormai guarite da anni.
stava sorridendo alla figlia, appoggiato allo stipite della porta, indossava i suoi soliti vestiti, dei jeans e una camicia scura.
"Immagino che i tuoi amici insegnanti all'accademia te l'abbiano già detto..."
"Si, ma voglio sentirlo dire dalla tua bocca"
Alice fece un passo verso di lui e disse "Sono stata ammessa alla caccia notturna" 
Nathan sorrise abbracciando la figlia "Sono fiero di te" 
"Grazie papà"
"Dovrò trovare un modo per dirlo a tua madre senza che si preoccupi troppo" disse ridendo, venendo ricambiato da entrambe le ragazze.
stava per uscire "A proposito, visto che è una serata importante, devi andare con un arma importante, viene a scegliere nell'armeria di famiglia"
Alice esultò, accedere all'armeria di famiglia è un diritto che spetta solo a chi raggiunge la maggiore età.
Alice aveva diciassette anni, ma immaginò che suo padre volesse fare un piccolo straccio alle regole.
saltellando come una bambina felice, seguita da Maia di diresse verso la cantina, il luogo dove erano custodite tutte le armi della sua famiglia.
 


ANGOLO DI YUKI
Eccomi con una piccola idea per una storia senza pretese.
spero che questo capitolo sia un buon inizio.
 

 

   
 
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