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Autore: Gely_9_5    10/11/2015    2 recensioni
"Caro Draco..."
Una lettera scritta da Harry poco prima di raggiungere Voldemort per decretare la sua fine. Vuole confessargli, prima di morire, i suoi sentimenti per lui.
Ma se anche Draco fosse innamorato di Harry?
One-shot scritta in un momento di follia, senza alcuna pretesa.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VII libro alternativo
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Caro Draco,

 

Non sapevo come mi fossi ritrovato quella lettera in mano: ero lì, tra i miei compagni di Serpeverde, al riparo dalla guerra che, fuori dalle mura della scuola, imperversava senza tregua.

Ero appena sfuggito a morte certa nella Stanza della Necessità per mano di niente meno che Harry Potter.

E già, Potter, il Prescelto impegnato da mesi – se non anni – nella lotta contro il male ed attualmente in prima linea a combattere contro schiere immense di Mangiamorte per difendere la scuola dall'invasione, aveva trovato il tempo per soccorrere nient'altro che me, Draco Malfoy, Mangiamorte e causa di molti dei suoi guai.

Sì, sapevo bene che mi ero comportato molto male nei suoi confronti, le ingiustizie da parte mia per tutti gli anni di scuola erano ben vivide nella mia mente. Eppure, nonostante questo, Potter era tornato indietro per salvarmi. Avrebbe potuto lasciarmi lì, a morire per mano dell'incantesimo ormai fuori controllo di uno dei miei migliori amici... Invece no.

Non riuscivo a capire il motivo di quel suo gesto, per quanto mi avesse riempito il cuore di gioia e di un sentimento che non avevo mai provato.

O forse sì, avevo provato quel sentimento tante volte, e proprio per lui, quel ragazzo un po' confusionario, sempre disordinato, perennemente in ritardo, distratto nove volte su dieci e dedito alla trasgressione delle regole. Oh, e non dimentichiamo il suo istinto – suicida – di eroe-salvatore del mondo!

Chissà cosa, di lui, mi aveva fatto innamorare.

Sì, avete capito bene: ero innamorato di lui. Con tutto il cuore. E la cosa mi distruggeva, perché sapevo che non avrebbe mai potuto ricambiare i miei sentimenti: mi odiava, e per di più era etero ed innamorato di quella Piattola della Weasley. Non avevo possibilità, e la cosa mi uccideva dentro, lentamente ed inesorabilmente.

 

Non sono mai stato sincero nei tuoi confronti, e la consapevolezza che non potrò mai parlarti tanto sinceramente guardandoti negli occhi mi fa soffrire. Tanto!

 

La grafia un po' disordinata ed irregolare di Potter mi fece sorridere. A confronto con la mia, ordinata ed elegante, sfigurava molto, eppure mi sembrava la cosa più bella del mondo!

 

Ho come l'impressione che questi sette anni che abbiamo passato ad odiarci, a farci dispetti, a rivolgerci insulti... siano stati una grossa perdita di tempo, oltre che una presa in giro: non ho mai pensato nulla di ciò che ti ho detto. E non avrei mai voluto ferirti in quel modo: vederti steso a terra, in fin di vita e circondato dal tuo stesso sangue, mi ha straziato. Non dimenticherò mai quel momento, la tua espressione sofferente, il battito furioso del mio cuore che non faceva altro che urlare...

 

Rimasi basito nel leggere quelle parole.

Alzai lo sguardo guardandomi intorno: facce spaurite mi circondavano, c'era chi piangeva silenziosamente e chi cercava di sbirciare da tutte le fessure possibili per cercare di capire cosa stesse succedendo fuori, quale fosse il motivo di tutta quella quiete...

Vigliacco. Ecco che cos'ero. Un vigliacco che non faceva altro che nascondersi, che sfuggire alle proprie responsabilità invece di affrontare la realtà e combattere contro i propri avversari. I veri avversari. A costo di deludere tutti quelli che credevano in me, primi tra tutti i miei genitori.

Che delusione sarebbe stata per loro scoprire che il loro unico figlio era gay, innamorato dell'avversario e contrario a tutti gli ideali di purezza che gli erano stati inculcati fin dall'infanzia?

 

Il senso di questa mia lettera non è molto chiaro, lo so. Non sono mai stato bravo con le parole, credo che dopo tutto questo tempo te ne sia reso conto anche tu. Sono più un tipo che agisce, spesso impulsivamente, senza ragionare... E' uno dei tanti motivi per cui il Cappello Parlante non mi ha smistato in Corvonero al primo anno.

 

Sorrisi. Davvero Potter aveva la forza di fare dell'ironia? Con una guerra che gravava sulle sue spalle? Tipico di lui.

 

Eppure con te non ho mai avuto la forza di agire. Il coraggio di agire. Evidentemente l'istinto Grifondoro non ha sempre la meglio, su di me.

Porterò con me nella tomba il rimorso di non averti mai detto ciò che provo per te.

 

Sobbalzai.

Le parole di quella lettera stavano rivelando un lato di quel ragazzo che non avevo mai scoperto, anche dopo anni di sguardi ed occhiate furtive.

Mi mossi dalla mia posizione e raggiunsi le scale che portavano al piano superiore. Ero ancora in tempo per raggiungerlo?

 

Ho sempre mostrato ostilità nei tuoi confronti, lo so. In mia discolpa posso dire che, almeno all'inizio, ero convinto che l'odio che provavo nei tuoi confronti fosse reale. Insomma, sei sempre stato spocchioso, maleducato, sempre pronto a prendere in giro me ed i miei amici. Come avrei potuto parlarti della reale natura dei miei sentimenti? Non sapevo come avresti reagito – male, probabilmente.

 

Scossi la testa, come se quel ragazzo tanto ottuso avesse potuto vedermi. Reagire male? Come avrei potuto reagire male se nel mio cuore risiedevano solo amore nei suoi confronti e frustrazione perché non potevo parlarne con nessuno, in particolare con il diretto interessato?

Mi passai una mano tra i capelli, avviandomi poi per le scale salendo i gradini a due a due: avevo intenzione di raggiungerlo, di guardarlo negli occhi e parlargli a cuore aperto dei miei sentimenti. Al diavolo la guerra, il Signore Oscuro, i miei genitori e tutti i partecipanti a quel conflitto assurdo!

 

Sapere che queste parole non ti giungeranno mai, o comunque ti arriveranno in ritardo, mi strugge, ma al tempo stesso mi solleva: non dovrò sopportare i tuoi sguardi di scherno, le tue battute derisorie, il tuo odio ed il tuo disprezzo.

Ah, quanto è ingiusta la vita? Amare una persona che ti è stata vicina per anni ma, inverosimilmente, è sempre stata irraggiungibile; intoccabile nonostante tutte le volte in cui i nostri corpi si sono toccati per farci del male a vicenda.

In questo momento, a breve distanza dalla mia ormai certa fine, l'unica cosa che desidero è quella di guardare ancora nei tuoi occhi di ghiaccio e, per una volta, una sola nella vita, vedervi qualcosa di diverso dal solito odio. Vedere la tenerezza, vedere l'amore...

 

Trattenni un singhiozzo e mi asciugai frettoloso una lacrima sfuggita alla barriera delle ciglia. Non volevo farmi vedere in quelle condizioni da nessuno. Non volevo farmi vedere da nessuno, a dire la verità: avrebbero potuto fermarmi ed impedirmi di raggiungere l'unica persona che avesse mai realmente conquistato il mio cuore.

Mi ritrovai nell'atrio principale, quasi completamente distrutto e spiacevolmente vuoto.

Non avevo mai visto la scuola in simili condizioni.

Ah, la scuola... Luogo di conflitti, avventure, emozioni... Quasi tutte dovute a lui: la mia prima visita nella Foresta Proibita, la scoperta della Stanza delle Necessità, il primo duello, la scoperta di un valido avversario a Quidditch, i primi conflitti verbali, fisici e, soprattutto, di sguardi...

Tutto per lui. Tutto per Harry.

 

Vorrei aver capito prima la natura dei miei sentimenti per te. Le cose sarebbero andate diversamente... O forse no. Chi lo sa!

Voglio illudermi che, in un mondo senza Voldemort, senza Prescelti né Bambini Sopravvissuti, noi due avremmo potuto avere una vita diversa. Una vita insieme.

 

Vidi un folto gruppo di persone, quasi tutti studenti ed insegnanti, radunati nel cortile. Davano le spalle all'ingresso e fissavano un punto davanti ai loro occhi.

Un campanello d'allarme mi si accese in fondo al cuore e mi avvicinai a loro.

 

Sono qui per dirti addio, Draco, amore mio. Addio per sempre.

Devo farlo, sono l'unico che può uccidere Voldemort... Ma per farlo, dovrò morire io stesso. Buffo, non è vero?

 

No...

L'intero gruppo dei “cattivi” era schierato a pochi metri di distanza. Davanti a tutti stava il Signore Oscuro. Ai suoi piedi...

 

Sono pronto a morire.

Porterò il tuo ricordo con me. Non volermene...

 

No...

 

Ti amo, Draco.

 

“No!!!”

 

Harry





Angolo di Gely:

Lo ammetto, avevo continuato a scrivere la storia: come tutti sapete, Harry si riprende, sconfigge Voldy, vince la guerra ecc, ecc... Ma questo mi sembrava il finale perfetto: un po' struggente, magari di quei finali che fanno scappare anche qualche lacrima...
Spero di avervi fatto appassionare almeno un po'!
Piccolo esperimento durante la stesura di "Unspoken" (se non l'avete ancora letta, vi invito a farlo, mi fareste un immenso piacere!). Spero vi sia piaciuto!
Lasciate qui sotto le vostre recensioni, non abbiate paura! Non aspetto altro che vostre opinioni in merito!
Alla prossima!
Gely

  
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