Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Crybaby    24/02/2009    1 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una Pessima Accoglienza

Una lama circolare di metallo, legata ad un filo, saltò fuori dal ventre di Y. Nonostante lo stupore improvviso, Shun e Sailor Jupiter riuscirono a schivarla appena in tempo, e l’arma si conficcò nella parete opposta.
-Lo yo-yo s’è incastrato, dannazione!…
-Y, hai detto che ti chiami?- esordì Jupiter -cos’è l’esercito di Chaos? Che vuol dire che siamo nel vostro pianeta?
-Ora che ti guardo meglio, direi che tu sei una guerriera sailor. Strano che proprio tu me lo chieda. Ad ogni modo, ci troviamo nella base del nostro padrone Chaos Goku. Io faccio parte del suo esercito di difensori: ventisei per la precisione, ognuno dei quali rappresenta una lettera dell’alfabeto. Il mio nome è Y come la mia arma, lo yo-yo. Ora che vi ho detto il mio segreto, devo per forza uccidervi.
-Già già, peccato che ti sei scoperta. Preparati a perdere la tua unica arma!
Jupiter zompò in avanti, con un immaginario mirino puntato sul filo dello yo-yo. Era quasi arrivata a colpirlo col braccio sinistro, quando Ino e Shun la bloccarono proprio ad un millimetro dal suo obiettivo.
-Ma che state facendo, siete impazziti tutti e due?
-Guarda il tuo orologio e capirai.
Jupiter obbedì. Il sailorfono non era più legato al suo polso sinistro: giaceva sul pavimento, tagliato in due.
-Questo è un filo di diamante- spiegò Ino -affilato come un rasoio e praticamente indistruttibile. Ancora un po’, Makoto, e potevi dire addio alla tua mano… Makoto?
La sailor era rimasta paralizzata dallo spavento, bianca come un cencio e coi denti che le battevano freneticamente.
-Certo che sei proprio un’ingrata! Ti ho salvato la vita, almeno ringraziami…
Shun spinse indietro le ragazze, appena prima che la lama di Y tornasse indietro.
-Complimenti per i riflessi, vediamo se sei preparato anche per il mio prossimo attacco!
Y puntò dritto verso Shun e gli sparò contro la sua arma: anche stavolta il ragazzo fu sufficientemente reattivo, riuscendo a bloccare la lama con le proprie mani a pochi centimetri da sé e dando il via ad una prova di forza.
-Bravo, mi stupisci ogni secondo che passa… e quella cosa spera di ottenere?
Con la coda dell’occhio, la piccoletta avvistò Ino mentre preparava una sua tecnica. O almeno tentava di farlo.
-Non riesco a capire, il Shinranshin No Jutsu non sta facendo effetto!
-Di qualsiasi cosa si tratti, con me non funziona, dato che sono una macchina…
-Allora proviamo con questo. SPARKLY WIDE PRESSURE!!!
Purtroppo per Sailor Jupiter, Y recuperò la sua lama yo-yo e schivò il fulmine per tempo. Ad andare distrutti, e a lasciare il solito polverone, furono il bancone sul quale l’androide stava appostata, e il mobile di vetro retrostante.
-E adesso dov’è…!
Jupiter vide un luccichio, accompagnato da un sibilo acuto, girarle vorticosamente intorno.
-Cara la mia guerriera sailor. Siccome hai paura di rimanere mutilata, ti ho praparato una trappola fatta apposta per l’occasione.
Sparito il fumo, Ino e Shun videro con orrore di che trappola si trattava: con il filo di diamante, l’androide Y aveva formato un cerchio attorno al corpo di Makoto, all’altezza della vita.
-Che il cerchio si stringa!

Nel suo giro di perlustrazione, Michiru si era spinta fino sul tetto di una palazzina, alta abbastanza per godere di una buona visione della città. Il profilo del gigantesco grattacielo si stagliava minaccioso alla sua sinistra; tutto intorno a lei gli scuri edifici si perdevano all’orizzonte, come se quella città fosse infinita; sopra di lei, e questo non lo aveva notato prima, stava quella che vista da sotto pareva proprio un’autostrada sospesa a mezz’aria.
“Questo posto mi piace sempre di meno” riflettè, preoccupata “ovunque punti il mio specchio, non rilevo altro che energia malvagia, paurosamente somigliante a quella di Chaos. A questo punto non posso più fare finta di niente: devo dirlo agli altri. È inutile che gli tenga nascosta la verità. Prima di tutto ne parlerò con Choji e con Hotaru… uh?”
Michiru alzò gli occhi verso un punto preciso del cielo. Non era in grado di sentire le aure come i saiyan, ma quella che aveva appena percepito, e che si faceva sempre più vicina, per lei era inconfondibile.
“HARUKA?!”

Makoto chiuse forte gli occhi. I secondi che la separavano dalla fine sembravano durare un’eternità. In effetti, l’attesa del colpo di grazia stava durando davvero troppo. Lentamente, la ragazza riaprì gli occhi.
-Non… non è possibile…
Shun era accanto a lei, all’interno del cerchio. Il suo corpo era circondato da un alone di luce. Con entrambe le mani stringeva il filo di diamante, cercando di tenerlo lontano il più possibile.
-Shun, cosa…
-Non c’è tempo per le spiegazioni, va’ via di qui subito! Non riuscirò a resistere ancora per molto!
Cercando di ignorare il sangue che colava dalle mani del suo compagno di squadra, Makoto saltò fuori dal cerchio e puntò dritto contro la loro nemica.
-JUPITER OAK EVOLUTION!!!
La folgore centrò il pieno il ventre di Y, facendola schiantare contro una parete, che le crollò addosso. Abbassandosi e mollando la presa, Shun si liberò dalla trappola e, raggiunto da Makoto, si lasciò sedere a terra.
-Tutto bene?
-No… pensavo che l’armatura e il mio cosmo espanso fossero sufficienti a resistere a quel filo, ma mi sono sbagliato…
-L’importante è che nessuno sia stato fatto a fettine. Cerca di stringere i denti, adesso contatto Michiru e ci facciamo mandare dei rinforzi…
-E come?
-Come, come? Ah, già, il sailorfono… Beh, in questo caso non ci resta che una ritirata strategica…
-Non ce ne sarà bisogno- disse una stranamente calma Ino, in piedi di fronte ai due -lasciatela a me, quella stronzetta. Ho appena trovato un sistema infallibile per batterla.
-Parli sul serio, Ino? INO?
Senza aggiungere altro, la bionda scomparve in una nuvoletta di fumo, sostituendosi ad uno dei tavolini del locale. In compenso, l’odiosa Y riemerse dalle macerie, più agguerrita che mai.
-E lei questo lo chiama sistema infallibile?

-Mi venisse un colpo se quella laggiù non è F! Eccomi tesoro, arrivo!
Sempre in sella alla sua motocicletta, l’androide L avvistò la sua bionda collega F nel bel mezzo dell’autostrada sospesa nel vuoto, e accelerò per raggiungerla. Come le fu abbastanza vicino, però, ricevette un pugno talmente violento che venne sbalzato via dal veicolo e perse una manciata di denti.
-F, dolcezza, si può sapere cosa ti prende?
-TE LO SPIEGO IO COSA MI PRENDE!!! Poco fa ho contattato uno dei nostri, e sai cosa ho scoperto di bello? Che nonostante i tuoi inutili effetti speciali i tizi a bordo di quella navicella sono riusciti ad atterrare ugualmente!
-D-d-davvero?- nonostante fosse una macchina, L stava sudando freddo -b-beh, dimmi dove sono stati avvistati quei piantagrane e li sistemerò di persona!
-Tu non ti muovi da qui. Il tuo compito è quello di anticipare l’arrivo dei nemici del capo. E guarda caso ne stanno arrivando altri proprio ora.
F indicò verso l’alto. Nel cielo della città del Chaos era apparsa una seconda navicella spaziale.
-Vedi di non sbagliare mira questa volta.
Ammiccando ad F con un sorrisino, L si tolse il giubbotto nero, mostrando sul torace un paio di sportelli metallici. Sportelli che aprendosi, lasciando emergere un’arma simile ad un bazooka: da questa nacque un laser bianco, prima sottile e poi sempre più consistente, che raggiunse la navicella e la investì in pieno, facendola esplodere.
-Allora, che te ne pare?- disse L, rivestendosi.
Senza nemmeno un commentino, F volò via dalla scena.
“Tanto lo so che le piaccio…”
Anche L saltò giù dall’autostrada, per recuperare la motocicletta caduta di sotto.

Y fece per sparare il suo affilato yo-yo contro Shun e Makoto, quando Ino la chiamò a squarciagola dal fondo del locale.
-Ehi tu, cessona! Non ti vergogni a prendertela con un ragazzo infortunato e una ragazza incapace? (-Ehi!- commentò Makoto, ignorata) Se vuoi menare le mani prenditela con la sottoscritta!
-Mmmmh… ma sì, tanto prima o poi morirete tutti e tre. Prendi!
L’androide sparò a tutta velocità la sua lama contro Ino. La kunoichi attesa fino all’ultimo istante, prima di abbassarsi, appiccicare qualcosa sullo yo-yo e sostituirsi nuovamente ad un tavolino.
-Dove stai mirando? Hai bisogno di occhiali?
Ino riapparve dietro ai suoi due compagni di squadra, facendoli sobbalzare.
-Ma sei scema?!- le urlò Makoto, sull’orlo di una crisi di nervi.
-Perfetto, vi farò fuori tutti e tre in un colpo solo!
Y ritrasse lo yo-yo e prese bene la mira.
Un secondo prima di sparare, l’androide esplose in mille pezzi, lasciando Makoto e Shun senza parole.
-Ino…
-Sì?
-Si. Può. Sapere. Cosa. Le. Hai. Fatto?
-Semplicemente ho attaccato due carte bomba allo yo-yo, in modo la facessero esplodere dall’interno. Ho capito che era il suo punto debole quando l’hai colpita prima con il secondo fulmine.
-Ah. Beh. Complimenti…
“Ino Yamanaka 2, Makoto Kino 0. Se non avessi scoperto che siamo bloccati proprio nella tana del nemico, il mio umore sarebbe alle stelle…”

Né L né tantomeno F si accorsero che le sei persone all’interno della navicella si erano salvate. Non con il Silent Wall di Sailor Saturn, ma difendendosi all’interno di una spessa sfera di sabbia.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Crybaby