Videogiochi > Mass Effect
Ricorda la storia  |       
Autore: Inquisitor95    10/11/2015    0 recensioni
"Shepard era una donna alta rispetto a molte altre della sua età: il fisico slanciato e snello al quale non mancavano le delicate curve femminili, i suoi capelli erano scuri e dopo un'adolescenza in cui li aveva tenuti lunghi aveva deciso di tagliarli fino alle spalle all'età di diciott'anni quando decise di seguire le orme dei suoi genitori arruolandosi. I suoi occhi erano blu come l'oceano, profondi altrettanto e dal delicato taglio." - tratto dal Capitolo primo.
Questa è la mia storia di Jane Shepard: superstite di Akuze, spaziale e dalle potenti abilità biotiche. Si tratta della rivisitazione del primo capitolo di Mass Effect con la mia FemShep. Tra guerra e passione si farà strada per diventare una leggenda per l'intera galassia a partire da Eden Prime.
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Kaidan Alenko, Liara T'Soni, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nel 2148 degli esploratori scoprirono le rovine di un'antica civiltà spaziale su Marte. Nei decenni successivi, quei misteriosi manufatti rivelarono delle nuove, straordinarie, tecnologie che consentivano di raggiungere i sistemi più remoti della galassia. Tutto ciò era reso possibile da una forza che controllava l'intera struttura spazio-temporale.

Per gli Umani fu la più grande scoperta della loro storia.

Le altre civiltà della galassia la chiamano...

Effetto massa”
 
Capitolo primo:

Rotta inaugurale






Il capitano Anderson sedeva tranquillamente al suo posto, aveva una postura rigida, la schiena perfettamente dritta, lo sguardo severo e distaccato che riservava alla maggior parte delle persone con le quali parlava, ascoltava distrattamente le parole del suo interlocutore: l'ambasciatore Udina, un uomo della stessa età d Anderson, anche lui sempre severo e sempre rigido.
Quel pomeriggio i due si erano trovati in disaccordo su ogni punto della riunione, fino a che non venne l'idea.
« E che mi dici di Shepard? » chiese Udina alzando il capo e guardando il suo interlocutore direttamente negli occhi. « Ha trascorso parte della sua vita sulle navi, i suoi genitori sono degli spaziali... »
Anderson incrociò le gambe restando sempre composto, portò le mani di fronte al proprio viso e cominciò a pensare alle parole dell'ambasciatore. « Stai parlando di Jane Shepard? » chiese l'uomo come conferma. Udina annuì più volte per poi riprendere subito a parlare.
« Lei fa parte del programma N7 dell'Alleanza dei Sistemi. Sappiamo bene come ha dimostrato il suo valore durante la missione su Akuze; a soli ventinove anni ha la carriera più brillante della storia del nostro esercito... » lasciò il discorso in sospeso aspettando che Anderson proferisse parola.
« Shepard ha affrontato al meglio la missione su Akuze: l'attacco del divoratore distrusse la sua squadra, dopo aver visto morire i propri colleghi e amici non ha smesso di lottare, anzi, ha continuato la sua missione fino alla fine nonostante fosse in bilico tra la vita e la morte. » disse l'uomo in divisa blu scuro, si alzò solo a quel punto dal proprio posto e si avvicinò alla piccola finestra dell'ufficio dell'ambasciatore. Anche l'altro si alzò seguendo il capitano.
« Ha tutte le carte in regola per poter essere ciò di cui abbiamo bisogno: l'eroina di cui ha bisogno l'umanità. » parlare di Shepard però era un conto, proporle ciò che i due uomini avevano in mente era molto diverso, specie quando il Consiglio della Cittadella avrebbe dovuto prima approvare.
« Non ci resta che provare. » disse infine Anderson.
A quelle parole seguì il silenzio, i due lasciarono l'ufficio.


* * *


Jane Shepard restava immobile fissando l'immensità dello spazio dalla sua finestra, la propria stanza era piccola ma nonostante questo era più grande di quelle del resto dell'equipaggio con eccezione di quella del capitano Anderson ovviamente.
Shepard era una donna alta rispetto a molte altre della sua età: il fisico slanciato e snello al quale non mancavano le delicate curve femminili, i suoi capelli erano scuri e dopo un'adolescenza in cui li aveva tenuti lunghi aveva deciso di tagliarli fino alle spalle all'età di diciott'anni quando decise di seguire le orme dei suoi genitori arruolandosi. I suoi occhi erano blu come l'oceano, profondi altrettanto e dal delicato taglio.
Terminò di indossare la propria armatura N7, un programma riservato a pochi eletti poiché loro volevano il meglio, e Shepard aveva dato motivo di essere la migliore in tutto. Uscì dalla stanza situata nel Ponte 2 della SSV Normandy, la grandiosa nave di cui era il vice-comandante.
Si diresse verso l'ascensore con passo svelto, i corridoi erano vuoti visto che tutti quanti erano impegnati in qualcosa di importante per stare con le mani in mano.
Premette il pulsante e le porte si chiusero all'istante, dopo una leggera sensazione di vuoto nella quale capì di stare salendo, le porte si aprirono davanti i suoi occhi; si spostò verso destra salendo le scale che la portarono al Ponte di comando che era in subbuglio, un misto di eccitazione e paura legati al primo viaggio della Normandy.
« Siamo in prossimità del portale di Arcturus Prime, sequenza di trasmissione attivata. » la voce di Joker, il pilota della nave spaziale risuonò nella sala mentre Shepard avanzava con passo spedito verso la cabina di pilotaggio.
« Salve, Shepard. » la donna si voltò appena verso colui che l'aveva salutata ricambiando con un cenno e un leggero sorriso senza fermare la propria avanzata.
« Connesso, calcolo massa in transito a destinazione. » ancora una volta la voce del pilota echeggiò nella stanza, Shepard superò il tavolo attorno al quale ruotava il grande ologramma rappresentante la galassia e superò il Navigatore Pressly che le rivolse un cenno che la donna contraccambiò.
« Comandante! » Shepard quasi si scontrò contro il ragazzo che si era parato davanti a lei, un giovane caporale.
Passò accanto a lui rivolgendogli un leggero cenno ed entrò nel corridoio pieno di computer che portava alla cabina.
« Il portale è attivo, acquisizione vettore di avvicinamento... » ormai avevano superato l'ultimo pianeta del Sistema Solare ed erano quasi arriva al portale.
Shepard si fermò solo quando fu dietro il sedile del pilota, oltre di lui c'erano i comandi della nave, subito dopo il vetro protettivo e lo strato-corazza della Normandy, infine c'era solo il vuoto e le stelle, ad alcuni chilometri si riusciva già ad intravedere la gigantesca struttura del portale galattico.
« Prepararsi al transito. Via libera, avvicinamento in corso... » Shepard stavolta sentì la voce di Joker non dall'altoparlante della nave bensì dal vivo, evidentemente l'uomo aveva sentito la donna arrivare.
« Avvicinamento al portale tra tre... due... uno... » gli occhi di Shepard erano fissi sulla grande struttura i cui anelli cominciano a volteggiare, la luce bluastra creata dall'attivazione del portale illuminava tutta la stanza in maniera quasi accecante e fastidiosa; la Normandy virò appena così da fiancheggiare la struttura e infine lo spazio intorno alla cabina scomparve in una massa indefinita di sfumatura di blu, durò pochi istanti e si dissolse così com'era arrivata, si trovarono in un'altra parte della galassia.
« Tutti i sistemi sono online. Deviazione: millecinquecento chilometri... » disse Joker controllando sui vari schermi tutti i sistemi della nave. Shepard si spostò al fianco del pilota e stava per parlare quando qualcuno lo fece al suo posto.
Fu costretta a girarsi vista la tonalità di voce, quasi come se fosse evanescente. « Un margine accettabile. Il tuo capitano sarà fiero di te. » disse in maniera fredda e distaccata, Shepard osservò i tratti aviari del Turian che si era presentato nella cabina di pilotaggio, le creste che gli contornavano la nuca e la serie di mandibole intorno alle labbra.
Nihlus era uno Spettro. Assegnato a quella missione per conto del Consiglio stesso in quanto l'ordine degli Specialisti Tattica e Ricognizione rispondeva proprio a quest'ultimi.
Il Turian andò via subito dopo aver parlato con Joker riguardo l'esito del viaggio. « Accettabile? Mi ha definito accettabile? » Shepard fissò l'uomo seduto nel sedile principale, indossava la tipica divisa delle navi militari, quella della Normandy aveva i colori blu, grigio e nero. Joker era un bell'uomo, dagli occhi chiari come il ghiaccio, i capelli corti erano dello stesso colore del leggero strato di barba che gli contornava il viso, un castano scuro che ricordava molto il tronco di un albero.
« Non prendertela con lui. Immagino fosse un complimento per un Turian... » disse Shepard rispondendo alla domanda che il pilota aveva posto. L'uomo sbuffò infastidito per rispondere al superiore.
« Ho colpito un bersaglio grande quanto uno spillo. È più che accettabile! » continuò Joker, accanto a lui, seduto in un altro sedile, il tenente Alenko sedeva composto e chiaramente contrariato; il fisico di quest'ultimo era scolpito e visibile attraverso la divisa militare, l'espressione dolce e mascolina, gli occhi castani e i capelli neri e corti.
« Nihlus è uno Spettro. Non hai ragione di avercela con lui, sta facendo il suo lavoro e sappiamo come gli Spettri si considerino al di sopra di tutti gli altri... » disse lui.
« Non lo so. È solo che questa cosa mi puzza. Proprio perché è uno Spettro; cosa ci fa qui per un semplice viaggio di collaudo? Passi che dobbiamo provare il nuovo sistema di occultamento, e che la nave sia in parte di fattura Turian, ma proprio non riesco a togliermi dalla mente che c'è qualcosa di più sotto tutto questo. » Joker a quel punto sollevò lo sguardo verso Shepard. « Ovviamente è solo un'opinione. » quasi imbarazzato dall'aver proferito parola riguardo uno Spettro.
« Concordo con te, Joker. C'è qualcosa che ci stanno nascondendo. Sia Nihlus che Anderson... » rispose Shepard all'occhiata del pilota, le fece un sorriso e poi tornò a guardare lo schermo per virare verso il pianeta.
« Joker, voglio inviare un rapporto completo all'Alleanza prima di mettere piede su Eden Prime. Voglio che siano messi al corrente dell'andamento della missione. Siamo vicini a una boa trasmittente... » la voce del capitano Anderson echeggiò nella stanza, a quelle parole Joker annuì.
« Va bene, capitano. Si tenga forte perché pare che Nihlus stia venendo da lei. » disse il pilota.
« È già qui. » ci fu un lungo attimo di silenzio nel quale Joker abbassò lo sguardo scuotendo il viso appena per la brutta figura fatta, Shepard e il tenente si scambiarono una leggera occhiata cercando entrambi di velare una risata. « Voglio che il comandante Shepard mi raggiunga nella sala comunicazione per un de-briefing. » poi seguì il silenzio.
« Sembrava arrabbiato. Pensate che qualcosa stia andando male con la missione? Siamo appena partiti... » commentò Shepard rivolgendosi agli altri due per un loro parere.
« Ha sempre quel tono quando parla con me! » rispose amareggiato Joker. Dette quelle parole Shepard diede le spalle ai due uomini nella cabina di pilotaggio e si spostò verso la sala di controllo per raggiungere Anderson.
Prima di raggiungere la sala di controllo, Shepard non poté fare a meno di guardarsi intorno, la voce del Navigatore Pressly colse le sue attenzioni. La costrinse a cercarlo con lo sguardo. « Non c'è da fidarsi di quel Turian. Specie visto che è uno Spettro! » non furono tanto le parole ad attirare l'attenzione di Shepard quanto il tono con cui erano state dette: visibile disprezzo.
« Stai calmo Pressly o ti verrà un'ulcera! » fu la risposta di qualcuno dall'altro lato della comunicazione.
« Qualche problema, Pressly? Non sembri molto felice del nostro ospite a bordo... » disse Shepard con tono abbastanza severo rivolta all'uomo, il Navigatore si voltò piano quando si accorse della presenza del vice-comandante.
« No, nulla comandante. » disse l'uomo facendo il saluto militare portandosi la mano in fronte. « Stavo parlando con l'Ingegnere Adams. Riteniamo strano che un Turian sia stato mandato su una nave umana. Tanto più per una missione così basilare come questa! »
« È solo questo? O c'entra anche il fatto che sia un alieno e che sia anche uno Spettro? » a quelle parole Pressly non riuscì a replicare in un primo momento.
« No, signora. Voglio dire... uno Spettro a bordo porta guai. Ci pensi bene. È una cosa sospetta, no? » Shepard provò a pensarci, condivideva quell'opinione viste anche le parole di Joker, tuttavia era sicura che il risentimento di Pressly non finisse lì. Era a conoscenza del fatto che la famiglia di Pressly aveva combattuto all'epoca della Guerra del Primo Contatto contro i Turian, avevano sofferto molto all'epoca.
« Non preoccuparti, me ne occuperò io. » si limitò a rispondere lei, a quel punto si spostò per andare verso la sala comunicazioni nella quale l'aspettavano Anderson e Nihlus. Prima di arrivare però dovette nuovamente fermarsi, non volontariamente stavolta visto che il caporale Jenkins la fermò. « Dimmi tutto, caporale. » disse la donna.
« Sono emozionatissimo per questa missione. Spero però che la nostra permanenza su Eden Prime non sia lunga, voglio entrare nel vivo dell'azione! » disse Jenkins parlando con la donna, al suo fianco la dottoressa della nave saltò in aria.
« L'ultima volta che l'hai detto hai passato un lungo periodo in infermeria ricordo! » col tono di una madre, la dottoressa Chakwas portava i capelli morbidi, erano di un colore spento; riprese il caporale che sembrò ritornare con i piedi per terra contenendo la propria emozione.
« Cerca di mantenere la calma, caporale. » disse scherzando Shepard; usò il suo sorriso, quello che molti definivano incredibilmente persuasivo, eppure lei neanche se ne rendeva conto. « Questa missione è un semplice collaudo. Non ci sarà da entrare in azione tanto presto. » commentò.
A quelle parole Jenkins però scosse il viso più volte. « Penso che ci sia qualcosa di più invece. La presenza di uno Spettro sulla nave rende la missione rischiosa no? Loro non perdono il loro tempo nei viaggi inaugurali. Di sicuro è qui per un buon motivo; forse per te, comandante. » proseguì il giovane. Shepard trovava Jenkins un ragazzo piuttosto esuberante, non molto giovane ma comunque più piccolo di lei, almeno questo dimostrava.
« Mantieni la calma e vedi di non fare mosse stupide. Anche un piccolo errore potrebbe costarti la carriera. Al resto ci penserò io. » era un avvertimento, non minaccioso ma serio comunque; terminato il discorso col giovane caporale a Shepard non rimase altro che presentarsi all'incontro.
La sala comunicazioni era piccola e circolare, c'erano alcune sedie disposte intorno alle pareti della stanza, poi c'era un gigantesco sistema elettronica capace di proiettare immagini olografiche, sopra di esso vi era invece uno schermo spento.
Shepard si aspettava di trovare Anderson accompagnato dallo Spettro, quando arrivò nella stava trovò solo il Turian ad attenderla.
« Dov'è Anderson? » chiese lei.
« Non è ancora arrivato. E speravo di poter sfruttare l'occasione per parlare con te, Shepard. » ammise.
« Parlare di cosa? » chiese incuriosita la donna. Il Turian restò rigido, era molto più alto di Shepard e teneva le proprie mani congiunte dietro la schiena.
« Eden Prime: è un pianeta molto interessante, la vostra prima colonia ben riuscita, una dimostrazione del fatto che gli Umani non sanno solo creare colonie ma anche proteggerle. » cominciò il proprio discorso, Shepard stese al suo gioco.
« Sì. Un autentico paradiso dicono. »
« Ma quanto è sicuro in realtà? » commentò subito Nihlus, a quelle parole Shepard quasi saltò in aria, stava per chiedere a cosa si riferisse quando le porte della sala comunicazioni si aprirono nuovamente, stavolta con Anderson sulla soglia.
L'uomo dal colore scuro di pelle avanzò velocemente, indossava la sua divisa blu scura con i righini e bordini dorati, al petto aveva anche alcune medaglie al valore o al lungo servizio prestato. « Ottimo. Ora che ci siamo tutti possiamo finalmente spiegare il vero obiettivo della missione a Shepard... » iniziò il suo discorso Anderson, a quelle parole la donna quasi non seppe cosa trattenersi.
« Era ovvio che non fosse un semplice viaggio inaugurale. Mi chiedo il motivo di tanta riservatezza, Anderson. Persino con me... » constatò lei dopo le sue parole.
« Questa non è una semplice missione di collaudo, Shepard. Abbiamo trovato una particolare sonda su Eden Prime e riteniamo che le sue origini siano Prothean. »
« I Prothean? Ma non si erano estinti cinquantamila anni fa? » chiese Shepard incredula di fronte a quella rivelazione.
« Giusto, ma tutt'oggi abbiamo tracce dei Prothean ovunque ci voltiamo, la Cittadella per esempio. Gli stessi portali galattici sono di loro invenzione, o i motori delle nostre navi e senza queste scoperte il viaggio interstellare sarebbe quasi impossibile... » commentò Nihlus.
« Recuperare questa sonda potrebbe mettere in buona luce l'umanità e non solo: anni fa con la scoperta di un database su Marte siamo riusciti a fare salti nel tempo di oltre duecento anni, figuriamo col ritrovamento di una sonda. Dobbiamo recuperarla e portarla al Consiglio, questo è il tuo compito. »
« Ma non solo. » disse Nihlus prima che Shepard potesse rispondere con la propria opinione. « Il mio compito qui è facile da spiegare vista l'importanza della missione. Ma sono qui anche per giudicarti Shepard, reputo che tu sia la migliore candidata tra gli Umani per il ruolo di Spettro. »
« Cosa!? Avreste potuto avvertirmi che ero sotto esame. » la donna rimase quasi paralizzata, incredula di fronte a quelle che le stavano offrendo. « E l'Alleanza ne è al corrente? Approverebbe l'eventuale mia carica? »
« Certo, Shepard. » rispose Anderson. « Noi tutti ci fidiamo di te. L'umanità da tempo aspira a mettere un Umano tra gli Spettri. Questa è la nostra più grande occasione. »
« Va bene. Allora penso di essere... »
« Mi spiace interromperla capitano ma abbiamo ricevuto un video su un canale di emergenza direttamente da Eden Prime. Glielo passo subito in sala comunicazioni. »
Aspettarono pochi secondi nel silenzio per poi vedere lo schermo sopra il sistema di ologrammi attivarsi: il video partì mostrando soldati in combattimento, scontri a fuoco contro un nemico non ben identificato. Una voce femminile che urlava di stare giù, immagini incomprensibili provenienti senza dubbio da Eden Prime viste le alte torri tecnologiche costruite fino a toccare il cielo. E poi dalle nubi di fumo comparve qualcosa: una struttura gigantesca realizzata apparentemente con un metallo, nera come il carbone e dalle braccia simili a tentacoli.
Il video terminò bruscamente con un botto.
« Che cos'è quella cosa? » chiese Shepard, chiaramente era interessata all'ultimo soggetto mostrato, nessuna nave spaziale aveva quella forma, qualunque cosa fosse non si prospettava nulla di buono.
« Ci sono complicazioni. La missione di recupero della sonda a questo punto è diventata più urgente e pericolosa che mai! » disse Anderson mantenendo la sua solita calma e compostezza. Anche Nihlus fu della stessa opinione.
Una volta raggiunto l'hangar della Normandy, Shepard indossò il proprio casco con il simbolo N7 stampato in rosso e grigio per poi prendere le armi: la sua preferita era la M6-Carnifex adatta per ogni situazione e nemico.
Accanto a lei durante i preparativi per la missione c'era il caporale Jenkins, visibilmente emozionato per la piega pericolosa che aveva preso la missione. A differenza sua, il tenente Alenko invece era serioso, concentrato sulla propria missione e sul proprio ruolo, anche lui utilizzava una pistola simile alla Carnifex di Shepard: la Predator, un modello più vecchio.
Entrambi gli uomini indossarono il loro casco protettivo.
« Bene, Shepard. Voglio che recuperiate la sonda il prima possibile. Se la perdiamo potremmo aver perso la più grande occasione dell'umanità, inoltre non sappiamo cosa possa contenere e se finisse nelle mani sbagliate... » Anderson non dimostrò ancora una volta la propria preoccupazione, Shepard però capì dal tremolio all'occhio dell'uomo che era invece in ansia per l'esito finale del recupero.
« Farò del mio meglio, Anderson. » disse Shepard rivolgendosi al capitano. Davanti loro passò poi lo Spettro Turian, anche lui dotato di una Carnifex.
« Io lavoro meglio da solo. » dette quelle parole si buttò poi nel vuoto oltre il portellone in apertura. Shepard era spericolata forse, ma non così tanto da rischiare da spiaccicarsi al suolo. Loro avrebbero usato il Mako per atterrare sulla superficie di Eden Prime.
« Nihlus sarà davanti a voi. Seguitelo. » fu l'ultimo avvertimento di Anderson, la missione iniziava.






Note di fine capitolo:
Buon pomeriggio lettori e lettrici, eccomi di nuovo qui dopo molto tempo, già precedentemente avevo pubblicato una storia su Mass Effect ma non vi annoierò su dettagli al riguardo. Sono qui più forte che mai a raccontarvi la storia di Jane Shepard (il nome originale mi piace moltissimo). Cercherò di seguire il più possibile gli eventi della trama e inserirò i dialoghi più significativi con le battute del gioco stesso. Spero che vi sia piaciuto come prologo e spero in commenti al riguardo.
Qui Inquisitor95, passo e chiudo.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Mass Effect / Vai alla pagina dell'autore: Inquisitor95