Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: kiara_star    25/02/2009    8 recensioni
“Sento dei passi irregolari provenire dal ponte. Mi alzo per assicurarmi chi sia. Barcollando e leggermente rosso in viso, Sanji sta tentando di risalire sulla Merry. - Ehi Zoro, che fai qui? – balbetta. E’ chiaramente sotto l’effetto dell’alcol, altrimenti non mi avrebbe mai regalato quello sguardo amichevole. Storco il naso. - Sei ubriaco idiota! – “ .... quando anche un sentimento bello come l’amore, può fare del male...
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mal Amour

 

L’aria della locanda è calda, insopportabilmente calda. La puzza di alcol e fumo, impregna gli abiti di chi ha avuto il coraggio di entrare in questa bettola e un luce smorta rende l’atmosfera ancora più squallida.

Sono seduto al bancone con un boccale di sakè in una mano e l’altra chiusa a pugno. Posso sentirlo ridere a pochi metri, posso udire i complimenti e le adulazioni che sta rifilando a quella bionda.

Mi voltò un po’, giusto il tempo di vederlo avvolgere un braccio attorno al collo della donna. Lei poggia la testa sul suo petto e gli accarezza la leggera barba sul mento. Lui le prende la mano baciandola.

Quella è il tipo di donna che per un paio di drink, non si farebbe certo pregare. La profonda scolatura dell’abito, la dice lunga sulla sua moralità, per non parlare del modo con cui ammicca con ogni parte del suo procace corpo.

 

Je regarde

 

Pochi tavoli più in là il resto della banda sta mangiando e qualcuno gioca a carte. Più di una volta Rufy mi chiama affinché mi unisca a loro. Snobbo quell’invito ogni volta. Voglio solo bermi questo sakè in santa pace, magari mi prendo una bella sbronza. E’ proprio quello che ci vuole.  Butto giù con un sorso l’intero boccale e ne ordino un altro… poi un altro ancora…

Non riesco ad accettare la verità, non posso perdonarmi quella debolezza…

Io, Roronoa Zoro, l’uomo tutto ad un pezzo, ho perso la testa per quel cuoco donnaiolo.

Sono stati quei batticuori che avverto tutte le volte che lui mi è accanto a mettermi in allarme. Anche quando leghiamo una fune, quando dobbiamo solo tirare su la vela e le nostre mani si sfioravano, anche allora sento le pulsazioni aumentare.

Quel pomeriggio sulla spiaggia poi, quando l’ho visto uscire dall’acqua con i capelli bagnati, mentre correva sorridendo, quasi mi è scoppiato il cuore nel credere che quel sorriso fosse per me… Mi sbagliavo. Era per la nostra compagna mora, che lo aveva ringraziato per il caffè…

Sanji si alza tenendo la donna sottobraccio e si dirige verso le scale che danno alle camere della taverna. Lo vedo scomparire sorridente, mentre la bionda gli sussurra qualcosa all’orecchio. So che sta per regalare carezze che a me non saranno mai concesse.

Butto giù un altro boccale. Sento la testa alleggerirsi, ma per dimenticare quei pensieri, non basterebbero 20 botti intere…

 

J'écoute…

 

 

Una mano si poggia sulla mia spalla.

- Ehi Zoro, noi ce ne stiamo tornando alla Merry, tu che fai? – mi chiede Usopp sbadigliando. Buttò giù l’ultimo sorso di sakè senza dire nulla e mi alzo dallo sgabello. Mentre camminiamo verso l’uscita della locanda, lancio un ultimo sguardo alle scale.

- E il cuoco? – chiedo quasi sperando di essermi sbagliato nel vederlo sparire con quella tipa. Nami sospira e mi fa capire che quella sera,  Sanji sarebbe stato occupato.

Usopp fa qualche stupida battuta che né Rufy né Chopper capiscono.

- Scommetto che il cuoco non combinerà nulla… - sussurra Robin, sapendo di essere udita solo da me. La guardo con la coda dell’occhio e sorrido senza farmi notare.

Chissà forse ha ragione lei. Magari mi sto solo illudendo, ma quest’utopia sembra alleggerire il macigno che sento sul petto.

 

Arrivati alla nave mi propongo volontario per fare da vedetta, non è il mio turno, ma Usopp è lieto di cedermi il posto.

Non ho sonno, il che è strano per uno come me. Non riuscirò a dormire finche Sanji non sarà tornato. Ormai lo so.

Mi picchiò le spade in testa un paio di volte, nella speranza che le mie amate katane mi facciano rinsavire… naturalmente è inutile. Riesco solo a farmi crescere un bel bernoccolo, che Chopper sarà costretto a curarmi domattina.

Mi avvicino alla balaustra per cercare di scorgere qualche sagoma all’orizzonte. Nulla.
Sorrido amaro. Sembro proprio una vecchia moglie isterica…  come mi sono ridotto….

La verità è che dal momento in cui ho capito di provare qualcosa di speciale per quel cuoco, da subito ho cercato di negarlo. Ma quando quella verità ha iniziato a risuonare forte, troppo forte per non poterla udire, ho cercato di soffocarla.

Mi sono detto che non è paura di amare la mia. In fondo ho provato quel sentimento anche per Kuina, o forse no… NO.

Era ammirazione quello che mi faceva battere il cuore per lei, non amore. Era affetto, non certo desiderio.

Quello che sento per lui non l’ho mai provato per nessuno…. Dannazione!
Se proprio dovevo perdere la testa per qualche compagno, perché no Nami o Robin… avrei preferito anche fosse Rufy, non sarebbe stata la prima volta che un pirata si invaghisce del suo capitano…

Mi colpisco la testa di nuovo, stavolta con un pugno e forse lo faccio troppo forte, fatto sta che un rivolo cremisi inizia a corrermi lungo la fronte offuscandomi lo sguardo. Mi pulisco con una mano e fisso il palmo sporco.
Per quest’amore impossibile sto dando via anche il mio sangue….

 

Je pleure dans le silence…

 

 

Sento dei passi irregolari provenire dal ponte. Mi alzo per assicurarmi chi sia.
Barcollando e leggermente rosso in viso, Sanji sta tentando di risalire sulla Merry.

- Ehi Zoro, che fai qui? – balbetta.

E’ chiaramente sotto l’effetto dell’alcol, altrimenti non mi avrebbe mai regalato quello sguardo amichevole. Storco il naso.

- Sei ubriaco idiota! – asserisco brusco mettendomi di nuovo a sedere spalle alla balaustra. Lui sorride e traballando cerca di sedersi accanto a me. Inciampa un paio di volte e sarebbe di certo caduto, se non ci fosse stata la ringhiera a sorreggerlo. Lo guardo avanzare malamente e non posso fare a meno di notare la sua camicia sbottonata a metà e la cravatta che è misteriosamente scomparsa…

Sghignazzando e mugugnando qualcosa sulla pasta al forno, riesce finalmente ad accomodarsi affianco a me. Lo osservo mentre cerca di prendere una sigaretta. Manco a dirlo, il pacchetto gli sfugge dalle mani facendolo imprecare.

- Non so se mi fai più rabbia, o più pena… - mormoro raccogliendo da terra l’oggetto.

Sanji ride.

- Grazie amico – balbetta quando gli allungo una sigaretta. Poi con naturalezza mi avvolge il braccio attorno al collo.

- Alla fine lo so che mi vuoi bene –

Lo fisso in quegli occhi lucidi per colpa dell’alcol, e capisco che Sanji ci crede davvero.
Un nodo mi stringe la gola e tolgo il suo braccio dalle mie spalle. Sto per alzarmi quando Sanji mi afferra per un polso bloccando a metà il mio gesto.

- Fammi un po’ di compagnia… ti va? – mi chiede sorridendo.

- Non ti è bastata la compagnia di quella bionda? – più che una domanda è un’ affermazione.

Le mie parole cariche di risentimento e rabbia, sembrano giungere tali alle sue orecchie. Lui cala la testa e lascia il mio polso.

- Ti capita mai, di sentirti a metà? Come se ti mancasse qualcosa… - sospira tenendo fra le labbra la sigaretta non ancora accesa. Un’espressione di fastidio comparve sul mio volto e sento un nuovo rivolo di sangue scendere sugli occhi. Non me ne curo. Mi seggo accanto a lui lasciando che qualche goccia cada anche sulle assi del pavimento.

- Ogni istante… sento come se l’aria che respiro stesse per svanire… - sussurro tenendo lo sguardo basso.
Sanji alza la testa e si volta a guardarmi. Sento il tocco di una carezza sul viso.

- Ti sei ferito…- Sanji sorride ancora, finendo di togliere il sangue dalla mia fronte. Osservo quel gesto così affettuoso e non posso fare a meno di odiarlo ancora di più, o forse di amarlo… ma pensarla così è più comodo e fa meno male.

- Sei proprio ubriaco cuoco – un sorriso malinconico piega le mie labbra mentre sento il petto restringersi come se un buco nero stesse trascinando via la mia anima...

Afferro la sua mano e la stringo forte. Sanji mi lascia fare, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Poggia il capo contro la mia spalla e chiude gli occhi.

Avverto il suo dolce peso su di me. Posso sentire il suo respiro profondo e quella puzza di alcol che non sono abituato a sentirgli addosso. Mi mordo un labbro  e stringo più forte la sua mano. Percepisco Sanji fare lo stesso e la terra sparisce sotto i miei piedi. Come guidato da una forza incontrollabile, il mio braccio si allarga avvolgendo il suo corpo e tirandolo verso me. Voglio sentire il suo cuore battere contro il mio petto. Sembra una follia eppure lo sto facendo. Ho appena racchiuso quello stupido cuoco fra le braccia e lo stringo come fosse la cosa più preziosa che abbia mai avuto. Sanji sorride, forse avvertendo il calore del mio corpo…

Chissà magari crede di essere fra le braccia di Nami… a quel pensiero sento un chiodo conficcarsi nel mio petto.
Non mi ero sentito così da quando Mihawk mi ha battuto al Baratie, al loro nostro primo incontro tra l’altro, eppure… eppure la ferita che mi procurò con la sua spada nera, non bruciava come quella che sento ora.

Devo fermarmi subito, devo farlo prima che sia troppo tardi.

Con uno strattone allontano Sanji da me lasciandolo cadere di lato. Lui mugugna qualcosa per poi riprendere a dormire.

Mi alzo afferrando le spade poggiate al mio fianco. Lo lascerò qui, in fondo domattina non ricorderà neanche che ci siamo parlati, non ricorderà quell’abbraccio… non ricorderà nulla.

Con passo spedito mi allontano da lui.
Posso ancora sentirlo respirare. Stringo i pugni e sparisco in coperta raccogliendo nel cuore la dolce sensazione provata poco fa. Sono sicuro che non potrò più riviverla.

Sorrido.

So che sarebbe più semplice piangere, ma io non sono mai stato il tipo da cose semplici.

 

 

Je regarde

J'écoute

Je pleure dans le silence

 

 

 

Fin

 

 

Ho trovato per caso questa vecchia fic che avevo scritto tempo fa e mi sono chiesta “la cancello o la pubblico?” visto che non uccido nessuno (almeno spero XD) ho deciso di pubblicarla. Spero vi sia piaciuta anche se è un po’ triste, e perdonate il mio pessimo francese, non so perché mi venne l’idea di metterci quelle frasi ^^

kiss kiss Chiara

  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: kiara_star