Libri > L'Ombra del Vento
Ricorda la storia  |      
Autore: Mikirise    11/11/2015    1 recensioni
SoulMate: A volte il mondo è ingiusto e crea connessioni che non dovrebbero esistere. Quando una persona incontra la sua Anima Gemella, riesce a percepire tutti i colori. Questo non vuol dire che l'altra persona riesca a vederli.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daniel Sempere
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Fandom: Il Cimitero dei libri Dimenticati (L'ombra del vento, Il gioco dell'angelo)
Canon!verse
Coppia: Daniel/Bea; i Sampere; David/Isabella; David/Cristina
 
 
 
SoulMate: A volte il mondo è ingiusto e crea connessioni che non dovrebbero esistere. Quando una persona incontra la sua Anima Gemella, riesce a percepire tutti i colori. Questo non vuol dire che l'altra persona riesca a vederli. 
 
 
 
 
#1
Anche troppo spesso Daniel si era ritrovato a pensare che la persona più fortunata che avesse potuto incontrare, oltre a se stesso, fosse, in quel mondo paradossale, Clara Barelò, che si faceva leggere dalla madre dei libri, che viveva nascosta nella sua cecità. Lei non avrebbe potuto vedere i colori in nessun modo e quindi, come avrebbe potuto sentire il suo cuore spezzarsi, davanti al Vero Amore non ricambiato?
 
Era stato fortunato lui. Daniel lo è quasi sempre e quasi sempre ne è consapevole. All'inizio non lo era, però. E quella rissa con Tomás, e quella volta che aveva visto per la prima volta Bea... sono una bella storia da raccontare a suo figlio, non esattamente, però, il suo periodo più grato. Solo Tomás era da salvare. Ma l'amicizia andò persa perché lui e Bea videro i colori insieme. Si sarebbero riavvicinati, probabilmente, solo se Bea se ne fosse andata con quell'idiota tutto muscoli e ordini. Ma lei alla fine ha scelto lui. "Perché mi piacciono i piccoletti che si fanno dare un pugno sul naso e sanguinano per ore" diceva sempre lei, abbracciandolo nel letto. 
 
Ciò non toglieva che a volte Daniel pensava che Clara Barceló fosse veramente fortunata. Perché lui era un disastro e quante notti insonni aveva fatto passare alla sua Bea? Perché era troppo curioso e, dopo Julian Carax e il suo disastroso amore, aveva aperto gli occhi, rendendosi conto di quanto il mondo fosse ingiusto. Di quanto la storia delle Anime Gemelle fosse uno scherzo mandato da Qualcuno per divertirsi, mentre loro si cercavano, soffrivano, rinunciavano. 
 
Dopo Julian Carax, Daniel guardò in modo diverso il mondo. Dopo il matrimonio di Fermín, vide con occhi diversi anche suo padre. 
 
"A cosa pensi?" Bea si era girata di fianco e aveva puntato i suoi occhioni su di lui. Quegli occhi non sembravano essere cambiati da quando erano bambini. 
 
"Ai colori." Daniel mentì, perché gli stava venendo così bene mentire da non voler sprecare un bel talento. "A te."
 
Bea sorrise e nel buio Daniel la poté vedere. Sorrise anche lui. L'amava anche lui.
 
 
 
 
 
 
#2
 
Isabella camminava per la strada ed esplorava quei nuovi colori che le si erano presentati davanti con così tanta violenza. Perché erano aggressivi, i colori, erano forti, l'avevano quasi stesa, un po' come David. Un po' come lui. 
 
Apprese con entusiasmo che la panetteria era stata dipinta di un giallo canarino, che forse non aveva granché a che fare col pane, ma che le sembrava mostruosamente allegro. Le piaceva il giallo. Le foglie gialle cadevano a terra, quelle marroni scricchiolavano così musicalmente e quelle rosse davano un carattere deciso all'autunno. 
 
La libreria invece era blu. Blu chiaro. Un blu un pochino triste, ma che dava il senso di sereno. Il blu le dava serenità. O forse aveva associato il colore a chi trovava dentro. Ed un sorriso leggero le si dipinse sul volto. 
 
David non l'avrebbe mai amata. Era preso dal suo libro. Era preso da quel mondo nella sua testa. Era preso da Cristina. Lei cos'era? Una ragazza viziata, un po' così, un po' troppo invadente che per caso gli aveva sfiorato le mani -e aveva visto i colori. 
 
Omnia vincit amor et nos cedamus amori. 
 
Mai Virgilio le era sembrato più vicino a lei. L'amore amaro. La vita ingiusta. 
 
Con la borsa sulla spalla e il cappello in testa entrò nella libreria. Un sorriso smagliante sul viso -aveva trovato la sua anima gemella, non tutti possono dire la stessa cosa. Che David non ricambiasse era solo un piccolo dettaglio che avrebbe presto dimenticato. Che presto avrebbe fatto meno male. 
 
Il figlio del libraio la vide entrare e si distrasse per un istante. Gli caddero i libri in testa e quasi cadde all'indietro. 
 
Isabella prima alzò gli occhi al cielo, poi nascose il piccolo sorriso nato sulle sue labbra. 
 
Imbranato. 
 
 
 
 
#3
 
Isabella chiuse gli occhi. Li riaprì e vide il viso di suo marito in bianco e nero. 
 
Pianse. 
 
Nel suo abito da sposa bianco, pianse lacrime che tutti interpretarono come lacrime di felicità. 
 
Erano lacrime di dolore, però. 
 
Chiuse gli occhi. Sorrise tra le lacrime. Ma vedeva in bianco e nero. 
 
 
 
 
#4
 
"Secondo te, perché? Quale magia è mai questa? Perché percepire in un modo o in un altro il mondo? Perché proprio quella persona?" Daniel poggiò i libri su uno scaffale, senza neanche guardare l'amico, seduto, probabilmente, davanti alla finestra, guardando le persone passare. 
 
"Amore, more, ore, re, amico mio" disse Fermín, spostando le tende e lanciandogli un'occhiata. "Quali possono essere le origini di una fonte così grande di infelicità? Forse biologiche? Prendendo una parte del mio corpo questo scienziati riusciranno mai a capire perché toccando proprio quella persona ho visto i colori? Pensa che anche gli antichi non vedessero i colori prima d'incontrare la cosiddetta Anima Gemella? Oh, Piccolo Sampere, non penso sia questo il punto." Lasciò andare le tende, per puntarsi l'indice sulla tempia. "È qui. È qui la causa di tutto. Amantes amentes, dicevano. Anima Gemella. È un modo molto romantico di parlare, ma le voglio dire che se lei avesse sfiorato la signora Beatríz il giorno in cui l'ha conosciuta non avrebbe visto nemmeno un colore. Niente ci è dato già pronto in questa vita, nemmeno l'anima, perché la costruiamo mano a mano che viviamo. Lei crescendo è diventato l'uomo di cui avrebbe avuto bisogno la signora Beatríz, e così anche lei. Pensa davvero che un Essere superiore a noi si dia la briga di accoppiarci? Che si compiaccia nel vederci soli perché la nostra Anima Gemella ama qualcun altro? No. È qui il problema. Nella nostra testa. Dobbiamo solo trovare il modo di entrare a far parte del moto armonico del mondo. Imparare ad essere migliori. Diventare noi stessi."
 
"Ciò non toglie che l'Anima Gemella è solo una" ribatté Daniel. 
 
"Oh, giovane Sampere. È veramente giovane e poco esperto del mondo." Fermín rise. "L'animo umano è in continuo mutamento. Il divenire costante rende anche l'Anima Gemella un'anima in divenire. Ci si trasforma nell'anima di cui si ha bisogno. Si cambia. Ci s'innamora di nuovo."
 
"Tutto si trasforma."
 
"Esattamente."
 
"Per questo sembra non esserci modo per sopravvivere all'amore non più ricambiato."
 
"Cantabit vacuus coram latrone viator."
 
 
 
 
 
#5
 
Non ci fece nemmeno caso, Isabella, seduta a leggere sotto il sole. 
 
Suo marito aveva gli occhi azzurri. Sorrise, tornò al suo libro. 
 
Alzò di nuovo gli occhi. Suo marito ha gli occhi azzurri. Sdraiato accanto a lei guardava il cielo, con le braccia incrociate sotto la testa. La testa fra le nuvole, canticchiava una vecchia canzone che sapeva di guerra e polvere. 
 
Sorrise, Isabella. Sorrise fino a farsi male alle labbra screpolate. 
 
"Ti amo" sussurrò piano piano all'orecchio del figlio del libraio.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > L'Ombra del Vento / Vai alla pagina dell'autore: Mikirise