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Autore: fanny cullen     25/02/2009    8 recensioni
Questa è una piccola ficcy che mi è venuta durante un sogno e come tale parla di un sogno , che credo noi tutte voremmo avere :l'amore di Edward Cullen ...Quando si ha il proprio principe azzurro dentro un sogno , cosa di dovrebbe fare ? Io me lo sono chiesto e sinceramente non sono riuscita a darmi una risposta ...
Chissà se l’avrebbero cercata al di fuori del mondo dei sogni; ma come ho scritto prima a noi semplici umani non è dato sapere , a noi è dato solo il Sogno …
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Un ringraziamento speciale per la mia beta Ginny che non solo mia ha sostenuta e ascoltata  in ogni momento ,ma con la sua gentilezza è divenuta una mia grande amica …

Ti ringrazio moltissimo del tuo sostegno , anche quando rompevo di più tu mi ascoltavi e aiutavi …

Quindi queste piccola ficcy è dedicata tutta a te Ginny

Grazie di

Fanny...

 

Siamo fatti delle sostanza dei sogni

Mi sorrideva  stringendomi la mano , era fredda, ma la mia lo era di più.

Per lo più , eravamo in mezzo alla neve, e senza guanti! Di solito non li portavo, mi davano fastidio, e ogni mio movimento che includeva un gesto delle dita o della mano era impedito da essi , mi rendevano ancora più goffa.

Finalmente, sorridevo felice per la prima volta da molto tempo. Edward, il mio fidanzato ovvero colui che mi teneva la mano, mi guardava con un sorriso dolce: stavo andando  per la prima volta a casa sua!

Non per fare qualcosa di sconcio o di poco educato, stavo andando lì solamente per conoscere i suoi genitori  .

Eravamo fidanzati da pochi mesi; comprendevo  che mi amava ma  sembrava leggermente esagerato come gesto.

Certo,lo dovevo capire: lui era un pluri centenario , era nato in un'altra epoca dove queste visite  erano una cosa all’ordine del giorno!

Ma per me, una ragazza di soli 17 anni del ventunesimo secolo, era più che terrificante .

Eravamo arrivati da poco.

 Caspita, quella casa era davvero stupenda e curata in ogni particolare.

In poche parole, era la casa dei sogni di ogni ragazza e io come tale, l’adoravo .

   Edward, i tuoi sono in casa ?   

Oddio, che domanda scema che  gli avevo posto!

 Era certo che i suoi genitori  erano in casa;  allora perché mi aveva portato lì ? -Bella ricorda  ,te  e lui in camera tua…           Lui, felice, ti annunciava che sabato ti avrebbe portato a vedere i suoi genitori  e oggi sai che giorno è Bella ?  Sabato- .

 Stavo impazzendo.

Edward la doveva smettere di farmi questi scherzetti !

Forse per lui non era così , forse lui faceva sul serio con me .

  Bella , amore , ti ho fatto venire a casa mia per farti conoscere i miei genitori. Immagino che per te sia una cosa terrificante… Ma, amore, stai tranquilla che in qualunque posto tu ti troverai , sarai al sicuro  con me… Anche se sono un vampiro   

  Grazie Edward! Sai, io mi vergogno anche se devo conoscere un nuovo vicino di casa: pensa come mi sto sentendo adesso! Devo conoscere i tuoi genitori,  in un casa dove  una  vampira , anzi una dea , è arrabbiata in modo ossessivo con di me   

 Non aggiunsi che ero anche nervosa perché stavo per andare nella casa di 7 vampiri , tra cui uno era il mio fidanzato.

Erano minuzie davanti al suo sorriso sostenitore.

Mi prese la mano , ancora ghiacciata e mi portò davanti alla grande porta a vetri decorata con qualche ghirigoro  in ferro battuto.

Era proprio la casa dei miei sogni: tutto era curato in ogni particolare dalla porta fino ai vasi di i fiori davanti alla veranda aperta.

   Mia madre  si dedica alla architettura come hobby , ma da qualche decennio , si è appassionata anche all’arredamento. Adora perfezionare quelle minuzie , che nessuno cura nella proprio casa .   

  Me ne sono accorta    “ proferì con un filo di voce

  Cosa ?    

  Niente. Edward entriamo sto congelando …Su, su    

Sorrideva; di sicuro aveva sentito il mio commento , ma da gentiluomo qual’era non aveva cercato di farmelo ripetere ad alta voce .

   Amore , ma tu non eri quella che aveva paura di entrare a casa mia ? No scusa , tu sei quella che non ha paura di entrare in casa mia… Tu sei quella che ha paura di mia sorella , scusami tanto per l’errore …    

   … Emh sì , hai ragione, ma qui sto congelando. Inoltre , non eri tu quello che mi doveva proteggere da tutto ?    

    Uffa ,trovi sempre la risposta giusta  , ma è una delle cose che amo di te , Bella.    

Mi strinsi a lui , in quel momento il freddo che sentivo era nullo in confronto al calore che percepivo attraverso quelle parole così semplici ma cariche di un significato infinito .

 Entrammo dentro la casa.

Non c’erano parole  per definirla , ma non mi sorpresi tanto nel notare che era spaziosa e ariosa  ; ancora una volta notai la classe della famiglia Cullen .

   Sei così tranquilla , pensavo che ti saresti sorpresa nel non vedere bare e tavoli di tortura …   

    Amore, non avrei mai potuto immaginare queste cose , voi , la tua famiglia siete stati sempre come delle persone normali ,anzi siete normali .     “ dissi risolita pochè proferivo la verità

  A parte la dieta    

   Ok , a parte la dieta    

 Mi ero girata  per guardare Edward bene in viso  ,quindi  davo le spalle ad una grande stanza con divani e televisori , probabilmente il soggiorno.

 Edward guardava alle mie spalle sorridendo felice.

Cosa c’era di tanto bello?  Ti prego fa che non ci sia la sua famiglia , ti prego , ti pregoooo fa che non sia così.

Mi girai lentamente. Troppo lentamente persino per le mie abitudini da tartaruga incatramata. (Ginny sei un genio !)

La paura, però, era tanta e io non riuscivo  a muovermi.

La prima che vidi fu Alice, felice e sorridente come sempre. Si avvicinò a me e mi abbracciò come se fossi una sua amica da anni. Peccato che io le avevo parlato solo una volta …

Emmett  mi sorrise gentilmente e mi fece l’occhiolino. Accanto a lui,  la perfida Rosalie  mi guardava furibonda , non riuscivo a reggere il suo sguardo ero troppo pieno d’ odio , troppo cattivo  ,così passai a  Jasper.

Mi  fece solamente un cenno con la  testa ; era proprio da Jasper! Anche se lo conoscevo da poco, avevo capito che era un ragazzo ,anzi un vampiro , taciturno e sulle sue, non ce l’aveva con me, quello era il suo carattere e io non ero nessuno per cambiarlo .

Infine, dietro ai ragazzi , finalmente scorsi i genitori della famiglia Cullen . Una donna sorrideva emanando un calore da mamma : era vestita con un  abitino dal taglio giovanile color cachi con copri spalle coordinato  e infine  per coronare il tutto un filo di perle finissimo e dolce  che le donava un ‘aria da mamma vista da pubblicità , dove dolce e gentile  ti abbraccia dicendoti  ti voglio bene.

Era la mamma dei sogni di tutti i bambini , grandi e piccoli , e questo sogno era davanti a me.

Accanto a lei, il dottor Carlisle era uno splendore, non solo per il suo abbigliamento formale , ma per il modo in cui abbracciava sua moglie : era amoroso, risplendeva di luce propria.

Era amore quello  che mi  abbagliava. Non furono i loro sorrisi o il loro abbigliamento che mi colpì particolarmente, ma solamente il loro dolce amore.

Si avvicinarono sorridendomi. Carlisle,  con passo repentino, si distaccò da sua moglie per stringermi la mano. L’accettai, ero abituata al freddo e sorridendomi mi disse

   Ciao Bella! E’ fantastico vederti fuori  dal contesto ospedaliero    fece una breve pausa e continuò  “ Questa  donna accanto a me è Esme ,  mia moglie .”

Si spostò per far sì che potessi dare la mano alla sua dolce metà. Lei era come la mamma che io sognavo di possedere da tutta la vita e  allora decisi.  

Con passo fermo e sicuro mi avvicinai a lei e , invece di darle la mano, l’abbracciai. Non fu lungo come abbraccio, ma da parte mia pieno di amore ;  Esme , all’ inizio dubbiosa, non strinse la presa su di me. Ma, meno di tre secondo dopo, ricevetti un abbraccio da mamma.

  Scusi signora Cullen per il mio gesto impulsivo, ma è da tanto tempo che non vedo mia madre  e lei sembra proprio una mamma della pubblicità solo che lei è vera e dopo … “

   Oh, cara non scusarti , è stato un bellissimo gesto da parte tua  e  inoltre mi ha fatto anche piacere  “ disse sorridendo timidamente .

Sedemmo tutti quanti nella grande stanza con i divani. Il tempo passava, e noi parlavamo del più e del meno ed io, come minimo, ero diventata rossa dalla vergogna più di 5 volte , oramai avevo perso il conto : durante una conversazione  sulla mia infanzia , Emmett , che era seduto in una poltrona troppo piccola per la sua corporatura , disse

 “ Bella , sai che hai detto una cavolata ? 

   Io … emh … cosa ? Scusatemi non l’ho fatto apposta … 

 Mi sentivo la guance bruciare e il cervello esplodere in una  pozza rossa. Ne ero sicura: stavo morendo in una casa di vampiri. Non perché mi avevano ucciso asportandomi la linfa vitale , ma per colpa della vergogna … Sono proprio una illusa!

- Bella, pensavi di andare in una famiglia di vampiri e passare inosservata senza fare nessun  tipo di commento, poco gradito ?

 “ Bella , non è successo niente. Emmett certe volte invece di nutrirsi di  sangue , si nutre del suo cervellino e piano piano diventa più piccolo 

 “ Edward, non prendere in giro Emmett!  

“ E va bene. Scusa Emmett  , solo che non devi fare prendere  un colpo a  Bella “

“ Scusatemi se mi intrometto  nella vostra discussione , ma emh… io cosa ho detto di sbagliato ? 

Emmett da prima accigliato per il commento poco carino di Edward , dopo aver sentito la mia richiesta , tornò in lui ridendo e sorridendo divertito , forse anche peggio di prima .

 “ Tu hai detto che Esme è uguale alle mamme che si vedono nelle pubblicità: questa è la cavolata che hai detto! Certo, Esme ha la faccia da angioletto ma non è come le mamme che si vedono nelle pubblicità. E’ una dittatrice! La dovresti vedere come ogni mattina ci comanda per fare il nostro letto e lasciare sistemato il bagno. Magari fosse  come le mamme nelle pubblicità …  

Esme da prima sorridente e serena , dopo le parole di Emmett  si era adirata… E non di poco!

 “ Emmett , tesorino  proprio adesso, mi sono ricordata  che abbiamo bisogno di legna per il camino. Dai su , vai a raccogliere  un bel po’ di  legna, ne abbiamo proprio bisogno …

Brr ! “

Per me, Esme rimane sempre la mamma di una pubblicità , anzi meglio , era stata astutissima nel far pagare ad Emmett quello che le aveva detto .

“ Edward, tu non senti freddo…E perché tua madre sì ? “

Edward era seduto accanto a me e con un braccio  mi avvolgeva tutta la schiena comprese le spalle. Mi girai verso di lui per guardalo bene  e lui , divertito, sorrideva.

 “Bella, ci hai capiti male. Effettivamente,  non possiamo patire il freddo  ma Esme stava cercando solamente una punizione per Emmett e notando che mancava la legna gli ha chiesto questo favore , ma per lo più era una specie di rivincita più che una  cortesia “

“ Ahh  , ora ho capito ! Esme, comunque, per me rimani sempre una mamma uscita da una pubblicità … “

 “ Oh grazie Bella  , sei proprio un ‘amore “

Io risposi diventando peggio di un pomodoro , e tutti compreso Emmett sepolto sotto una miriade di tronchetti rise …

  Bella  è ora di andare Charlie si potrebbe indispettire  

Mi alzai lentamente seguendo i movimenti di Edward di fronte a me. Arrivammo davanti alla grande porta e vetri e salutai con  gentilezza tutti. Esme mi guardava dispiaciuta, così come Alice , come se mi dovessero dire addio , ma tanto non era possibile. Io stavo andando solo a casa mia, non mi trasferivo!

“ Esme , Alice,… Sto andando solo a casa mia , non vado che nessun’ altra parte…Tranquille ci rivedremo tra pochissimo! 

A quel punto non ce la fecero più e mi abbracciarono. Mi strinsero forte a loro.

“ Oh cara , è cosi tu sarai sempre vicino a noi , hai ragione  e che ti vogliamo molto bene non dimenticarlo mai “

 “ Siete state tutti molti gentili con me! Non lo dimenticherò mai , anche se non capisco questo vostro comportamento …”

“ Tu ricordatelo, Bella .“

 “ Ok Alice. Noi andiamo, buona notte! “

 “Buona notte, Bella …Buona notte…“

 Uscendo da casa Cullen  non potei fare a meno di fare una domanda ad Edward.

“ Edward ma perche tua madre e Alice hanno fatto così ? “

 “ Oh, lascia perdere” fece una breve pausa e abbassando lo sguardo continuò “  Sai,  la sera e un momento molto triste, quasi  soffocante, per noi vampiri. E’ il momento delle tenebre  e il momento in cui  senti completamente la tua  natura. Senti il silenzioso respiro degli umani e dentro di te esiste solo  un ringhio cupo, che accresce sempre di più …

 Il nostro  momento ideale per la caccia .

 Il momento in cui soffriamo più il distacco dai sogni …

Ricorda, i sogni sono la sensazione più bella che esista al mondo. Non possono neanche essere paragonati alla tua prima cotta o al tuo primo bacio. Amore mio, i  sogni sono tutto quello che ci circondano. Tu sei il mio sogno, per esempio …! “

Concluse quella frase con  il sorriso più bello del mondo , il Suo sorriso sghembo (n.a. o i mie dubbi su come sia realmente questo sorriso ) .

“ Anche tu sei il mio sogno , quello più bello “ e sorrisi anche io.

“ Ti amo, sogno più bello “

“ Ti amo, Edward  

 Con un movimento repentino mi strinse a se nostri corpi aderirono alla perfezione. Avvicinò le sue labbra alle mie e guardandomi negli occhi mi baciò. In quel momento interminabile, capì che Edward era l’uomo della mia vita.  Non mi importava se mi avrebbe trasformata  in un vampiro  o mi avrebbe lasciata , lui era la mia anima gemella , era il mio cuore e io senza di esso non avrei mai potuto vivere …

 

 

 

“ Bella ? ! Dai muoviti, capisco che è stato bello , però ora è meglio se la smetti ! “

“ Mmmh? “

“ Bella, su, svegliati ! “

“ Charlie ?!?! 

“ Sì , sono io. Mi dispiace se ti aspettavi il principe azzurro , ma  questo offre la casa ! “

  Nooo , sei Charlie “

“ Sì, sono io. Sbrigati che è tardi e tu devi andare a scuola “

“ Ok  , ok ho capito  , mi alzo ma tu vai …”

“ Ok , vado ma se tra 10 minuti non sei di sotto , salgo e …”

“ E cosa ? “

“ E non lo so , ma tra 10 minuti salgo “

“ Ok “

Uscì dalla mi camera e sentendo i suoi passi come un leggero brusio sentii le  ultime parole di Charlie

“ Ricorda 10 minuti “

Era stato proprio un bellissimo sogno , finalmente avevo trovato il mio principe azzurro , peccato che era solo frutto della mia fantasia …

 

 

 

A noi semplici umani non è dato sapere se quel sogno era solamente il frutto della fantasia di Isabella …

Possiamo solo dire che lei non fu mai abbandonata dai suoi amati , anche se lei non riusciva a vederli nei suoi sogni , loro erano sempre lì a una spanna da lei , nascosti nell’ oscurità della notte e sarebbero stati lì fino alla fine , fino al suo ultimo battito  d’ala .

Chissà se l’avrebbero cercata al di fuori del mondo dei sogni; ma come ho scritto prima a noi semplici umani non è dato sapere , a noi è dato solo il Sogno …

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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