I’ll
never let you go
La
pioggia, violenta, ti bagna il viso, scivola sulla tua pelle calda.
Ti vedo,
qui, di fronte a me. Le braccia inerti lungo il corpo, i vestiti
aderiscono al tuo corpo snello, i capelli ti ricadono lungo il viso,
bagnati e
grondanti d’acqua.
I tuoi
occhi verdi e, un tempo, luminosi come il sole in una calda giornata
estiva, si sono spenti.
No, non
piangere amore mio, non farlo.
Le tue
labbra rosee tremano per il freddo e per… le lacrime.
In fondo
so, perché sei qui. So perché dopo anni, sotto la
pioggia incessante e
gelida come ghiaccio, cerchi di mettere fine a un qualcosa che da tempo
ci
unisce.
-Rob…
io… - e vorrei perdermi nei tuoi occhi, ancora una volta. Un
verde che mi
ricorda i prati in cui da bambino giocavo, spensierato e felice.
Posso
sentire il battito del tuo cuore, Kris. Anche se se sei a pochi metri,
posso sentire il dolce tuo profumo, mischiato a quello della pioggia.
Posso
sentire il battito accelerato del tuo cuore.
Posso
sentire qualche battito venir meno.
Posso
sentire l’affannoso tuo respiro.
E la tua
pelle è più chiara del solito, il tuo corpo
scosso da brividi di
freddo.
Dillo,
Kris, dimmi perché sei qui… una volta per tutte.
Apro bocca,
ma da essa non esce alcun suono, parole inesistenti mi muoiono in
gola, mentre una tua lacrima di confonde con la fredda pioggia,
dolorosa come
aghi nella pelle.
-E’
troppo. -
Troppo
cosa, amore mio? Troppo tempo? Troppi anni? Quanti anni sono passati?
Cinque? Sei?
Nemmeno
più rammento come tutto sia iniziato, quale scintilla abbia
accesso l’amore,
la passione che mi ha spinto a seguirti nella fitta rete di bugie,
segreti ,
notte e baci rubati.
-Troppo
cosa?- mormoro avvicinandomi piano a te. Rimani lì, ferma a
guardarmi
senza gettarti nel panico.
-Tutto
questo. Non possiamo… - e la tua voce incrinata cessa di
uscire da
quelle labbra d’angelo. I tuoi occhi si arrossano mentre un
singhiozzo ti
percuote, mentre le lacrime cominciano a scendere numerose sul tuo
viso,
confondendosi con la pioggia.
-Cosa? Cosa
non possiamo?- oramai il tuo corpo è a pochi spanne dal mio.
Abbassi lo
sguardo mentre fisso il tuo viso bagnato.
Quanto mi
cosa starti vicino?
Tanto,
troppo.
Vorrei
poterti stringere a me, sentire ancora il tuo corpo caldo sul mio, il
tuo respiro sul collo.
Vorrei
vedere ancora i tuoi occhi brillare.
Vorrei
ancore udire la tua voce sussurrare il mio nome, dirmi che mi ami.
Ma non
è così, non più oramai, e
l’ho capito quando i tuoi occhi si sono
spenti.
-Dobbiamo
smetterla. Io sto con Michael. Non è giusto. Sono anni
che… andiamo
avanti con questa storia. Basta. – e la tua voce trema quando
pronuncia quella
piccola parole che racchiude in se ogni cosa.
E sento le
lacrime salirmi agli occhi, inumidendoli. Un magone formarsi in gola
mentre punti i tuoi occhi nei miei.
-Non
puoi… - sollevo il bracci, portando la mia mano sulla tua
guancia. Chiusi
gli occhi e il tuo respiro diventa sempre più corto.
-Noi ci
amiamo. – sussurro con voce tremante.
No, amore mio,
non abbandonarmi.
-Non
possiamo vivere nella menzogna. -
-Allora non
facciamolo. – dico prendendo il tuo viso fra le mani.
I tuoi
occhi si riempiono di panico.
Per il
tempo delle riprese, per ben quattro film, noi siamo stati
un’inca cosa
Kris. Un’unica anima, amore mio.
E ora?
Tutto finisce?
Scuoti il
capo.
-Tutto
questo tempo per te… è stato un passatempo?
Qualcun con cui spassartela
sul set? Ed ora, che tutto cessa tu vuoi farla finita?-
-No, sai
che non è così!- urli divincolandoti.
-Allora
com’è? Spiegamelo, perché io non
capisco. -
Apri bocca
per rispondermi, ma nessun suono esce da essa.
Avevo
ragione io, mia regina.
Scuoto il
capo mentre le lacrime calde si fondono con la fredda pioggia.
-Come
pensavo. Addio Kris. -
E mai avrei
pensato di essere io a dire basta. Di dire basta a tutto
ciò.
All’amore.
Alla gioia.
Alla
passione.
Alla
felicità.
Fisso
un’ultima volta i tuoi occhi verdi. I tuo viso
d’angelo, i capelli
bagnati e le ciglia umide, poi, mi volto.
Mi volto
per andare via, mi volto per scappare. Scappare dal mio dolore, dal
tuo dolore.
Dal nostro
dolore.
E la
pioggia colpisce ogni mio singolo lembo di pelle, con violenza.
Ti ho
amata, ancora ti amo.
Ti
amerò sempre, perché sei la cosa più
bella della mia vita, di tutta la mia esistenza.
E poi ti
sento. Ti sento gridare il mio nome.
Mi volto e
le tue braccia si incrociano al mio collo.
Percossa
dai singhiozzi ti stringo a me, come mai ho fatto prima
d’ora.
E
l’incredulità si impossessa di me.
-Ti amo, ti
amo. – sussurri in un pianto disperato.
Parole che
mi riempiono il cuore di gioia, di felicità.
-Non
lasciarmi. – alzi lo sguardo incrociando il mio. E la
consapevolezza che
fra noi ci sia qualcosa che va al di là del semplice
affetto, dell’amicizia,
dell’amore, arriva lenta e inaspettata.
Siamo
amanti, ecco cosa siamo, ma siamo anche un’unica persona,
un’anima divisa
in due corpi e mai, amore mio, permetterò a qualcuno di
dividerci.
La cosa
più importante di tutta la mia
giovane vita.
-Mai.
– dici baciandomi le labbra bagnate dalla pioggia.
Si modellano sulle tue, morbide e vellutate, mentre le nostre
mani cercano il vis dell’altro, con foga, con
passione… con amore.
Oh Kris…
amami poco, così mi amerai a
lungo.
Salve gente, non
chiedetemi da dove sia uscita questa
one-shot perché non lo so.
Sinceramente volevo usare un altro personaggio, ma sarebbe stato un
po’ complicato.
Così ho deciso di usare Kisten perché era
già definito e che tutti voi
conoscete.
Spero davvero sia stato di vostro gradimento!
Dedico questa
one-shot a due persone: la mia Dod,
e la mia migliore amica.
A voi, Panda.