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Autore: Kikyo90    11/11/2015    0 recensioni
[Dari]
In realtà, Vero, a casa di quel ragazzo ci era andata ma c'erano stati solo dei baci. Era stato così dolce da non cercare altro per non spaventarla, quella volta...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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"Che Elena fosse una pazza lo sapevo, ma così... ma non scherziamo, via... mica posso mettere questa roba..."

Vero si trovava in camera sua, guardava da circa una decina di minuti degli abiti posati sul suo letto che erano stati scelti dalla sua amica il giorno prima. Ovviamente, venivano dal guardaroba della stessa Elena, visto che Vero non aveva niente di simile; una gonna ancora più mini delle solite mini e un top scollatissimo.

"Se mi concio così sembro una squillo... chissà perché sapevo che non dovevo lasciar scegliere lei."

Vero andò verso l'armadio, esaminando con cura tutto ciò che c'era all'interno. Dire che era agitata era dire poco, ancora non ci credeva che stava per vedere proprio Fabio!

"Cerca di non fare figuracce, stavolta..."-disse a sé stessa, mentre tirava fuori dei pantacollant e un top neri.

Li provò, si guardò allo specchio, così poteva andare. Al top ci abbinò un coprispalle che si allacciava sotto il seno, tirandolo lievemente su.

Come scarpa, scelse uno stivaletto nero con un filo di tacco e, come trucco, un velo di crema colorata e un po' di lucidalabbra.

"Ok, può andare... sarà meglio che parta subito di casa, devo essere fra mezz'ora al caffé Girres..."

Il ragazzo le aveva scritto quella mattina per chiederle se le andasse bene le due e mezza come orario, ovviamente Vero aveva risposto di sì e, lui, le aveva dato appuntamento in quel locale. Era un posto tranquillo, la ragazza lo conosceva bene... inutile dire che, più si avvicinava il momento e più aumentava la sua agitazione. Aveva la tremarella, il cuore a mille e le gambe molli come gelatina... no, non era proprio un buon segno si disse.

"Ecco, sono arrivata... mamma mia, devo cercare di controllarmi o si accorgerà di piacermi e mi prenderà per una bambina stupida."

La ragazza entrò nel locale, si guardò un attimo intorno, fino a vedere un ragazzo che le faceva un cenno con la mano.

Lo osservò, mentre gli si avvicinava. Certo che era bello anche con i capelli normali e senza trucco... perché alle altre ragazze passava la cotta per lui mentre in lei, al contrario, andava rafforzandosi?

-Ciao,-lui le andò incontro, stringendole la mano-piacere di conoscerti. Sono Fabio...

-Ciao, io sono Vero... piacere mio.-gli rispose, con un sorriso timido.

-Così, sei una collega di mia mamma?

-Sì, mi ha detto lei della tua nuova canzone... ultimamente ho passato un periodo un po' del cavolo, per cui non ascoltavo molta musica.

-Mi dispiace, spero niente di grave...

Si sedettero al tavolino, continuando a parlare. Avevano un bel po' di cose in comune; ad esempio, entrambi, non amavano i posti troppo affollati e preferivano starsene per conto proprio. Senza contare l'enorme fatica fatta per adattarsi alla nuova tecnologia; abbandonare i cari vecchi e comodi cellulari per i touch era stato abbastanza tragico.

Quando poi si avvicinò a loro la cameriera per chiedere cosa volessero prendere, entrambi risposero caffé alla nutella.

-Goloso anche tu, vedo-disse lei, con un mezzo sorriso.

-Da morire u.u Da piccolo ho fatto fuori una torta intera, ti lascio immaginare il risultato u.u

-Se é lo stesso di quando ho fatto fuori mezzo barattolo di nutella lo immagino fin troppo bene u.u

-Vedo che non scherzi neanche tu..

-No, ma é colpa dei dolci che sono troppo invitanti u.u Poi, là fuori, é il compleanno di qualcuno quindi mangio dolci per la cortesia di festeggiare u.u

Poco ci mancò che, al ragazzo, andasse di traverso il caffé che stava bevendo.

-Questa é fenomenale come scusa, mi mancava.. dovrò provare ad usarla anche io.-fece lui, con un mezzo sorriso.

-Ma quale evento raro, ti ho fatto ridere-rispose Vero, fintamente stupita.

-Schh, non dirlo troppo forte u.u

Era davvero piacevole parlare con lui, era un ragazzo davvero molto simpatico oltre che molto carino. Più lo guardava e più se ne sentiva attratta.

I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce di una mambina di massimo cinque anni che si era avvicinata a salutarlo. Lo osservò mentre le scompigliava i capelli e pizzicava affettuosamente le guance.

"Ma quanto é tenero, anche con i bambini..."

Dopo unpo' che li osservava, Vero notò che la bimba aveva in braccio un piccolo gattino nero.

-Mamma, ma che amore di micio *-* Posso toccarlo? *-*

-Sì, certo-rispose, sorridendo, la bimba.

-Ma ciao, topino nero... cucciolino peloso... ma che bel nasino che hai... ma sei minuscolo... ma guarda che zampette e che gommini!

La ragazza continuò a coccolare il piccolo micio, con Fabio che la guardava tra il divertito e l'intenerito.

-Tieni,-disse alla bimba dopo un po'-ti restituisco il tuo micio o rischio di non mollarlo più..*-*

-É bellissimo, la mia mamma lo ha trovato mentre tornava a casa dal lavoro e ha deciso di tenero.

-É stato un micio molto fortunato, allora.. complimenti alla tua mamma.

-Sì, é stata molto brava.

Poi, la bambina, osservò per un attimo Vero come se si fosse ricordata in quel momento di averla già vista.

-Fabi,-disse, rivolta a lui-ma questa é la ragazza della foto...

Al ragazzo andò di traverso il caffé, ma non per le risate stavolta.

-Ehm, Marta, ma no ma quale foto...

-Quella che stavi guardando l'altro giorno al computer...

"Ma che cazz... ma che stanno dicendo? O.O"

-Ahh, sì, quella vecchia foto in cui avevo ancora i capelli blu!

-No no, era una foto con lei da sola e stavi anche dicendo qualcosa mentre la guardavi...

Era piccola, la bimbetta, ma era molto sicura di sé. Fabio stava per replicare, quando si sentì una voce femminile che chiamava la bambina.

-É la mia mamma, devo andare! Ciao ciao!

"Ottimo tempismo, Cristina... grazie."-pensò, Fabio, sospirando sollevato.

-É una tua parente, quella bimba?-gli chiese Vero, curiosa.

-No, é la figlia di una mia vicina di casa e, ogni tanto, le faccio da baby sitter. L'altro giorno é entrata in camera mia mentre ero al computer... ero al telefono e navigavo e mi sono trovata una tua foto nella home e ha cominciato a farmi mille domande su chi sei..

-Sì, immagino, i bambini sono curiosissimi..-rispose Vero, sorridendo.

-Piuttosto, mi sembra di aver notato che ti piacciono gli animali-fece lui, cambiando discorso.

Vero si grattò la testa, lievemente imbarazzata.

-Ehm, sì... non sono pazza, giuro, anche se lo posso sembrare u.u

-Ma no, perché pazza... ti trovo tenera, invece. Amare gli animali é indice di sensibilità e, a me, piacciono le persone sensibili.

Chiacchierarono per un'altra mezzoretta finché, il ragazzo, dovette andare via per altri impegni.

-Ah, prima che me ne dimentichi, ti scoccia se facciamo una foto insieme?

-Devo proprio?-chiese lui, con un mezzo sorriso-Dai, scherzo, prepara il cellulare..

Fabio si alzò e le si avvicinò mentre, lei, aveva già selezionato la fotocamera del suo telefono. Vero scattò la prima foto, non era molto convinta di come fosse uscita.

-É venuta bene-disse Fabio, guardandola-Dai, facciamone un'altra..

-Volentieri-rispose, la ragazza, sentendo aumentare sempre di più il batticuore quando, lui, poggiò una mano sopra la sua mentre scattava la foto.

"Oddio, sono già rimbambita di mio... poi, tu, mi fai così..."

-Ecco, qua che sorridi sei venuta anche meglio..

-Grazie,-sussurrò, con un velo di imbarazzo-non mi piaccio mai nelle foto... non riesco a ridere in maniera naturale e sembra che ho una paresi '-.-

-Io ho risolto, non rido mai u.u

-Mica vero, prima hai riso u.u

-Schh, é stata la tua immaginazione u.u

-Sì sì, come no-continuò a punzecchiarlo, lei.

-Mi ha fatto piacere conoscerti, Vero.. peccato che devo scappare-le disse, mentre la salutava con i due classici bacini sulle guance.

"Oddio, cerca di non morire o di non svenirgli davanti almeno..."

-Dispiace anche a me che tu debba già andare... ma possiamo anche rivederci, qualche volta..

"Oddio, gliel'ho chiesto veramente? O.O"

-Certo, molto volentieri.. magari anche una sera di queste...

-Sì, mi farebbe molto piacere *-*

-Ottimo, allora vedo quando riesco ad essere libero.. sai, fra quattro giorni avremo il concerto e dobbiamo provare...

-Sì, ci mancherebbe, capisco-rispose, con un sorriso.

Il ragazzo si congedò, dicendole che si sarebbe fatto sentire presto. Vero lo salutò, ancora un po' in trance, chiedendosi se veramente si sarebbe fatto risentire.

 

 

 

[-No, comunque non come prima... tranquilla, non corro il rischio di cascargli fra le braccia.

-E vorrei vedere, ti accoppo con le mie mani se lo fai O.O

-Mi accoppi o mi abbicchieri?-chiese Vero, soffocando una risata.

Poco ci mancò che, ad Elena, andasse per traverso il gelato per la battuta mal riuscita.

 

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-Vero, anche se li conosci già te li presento... lui é Daniel e, questo alla mia sinistra, é il Pirlovano '-.- Non ci badare a quello che dice, il cervello lo ha abbandonato parecchio tempo fa '-.-]

  
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