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Autore: Losch    25/02/2009    5 recensioni
Dopo Breaking Dawn..Alice si lascia un po' trasportare dai pensieri.. la mia prima ff rivisitata e migliorata..ditemi che ne pensate
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I PENSIERI DI ALICE


Alice entrò nella sua camera e si guardò intorno.
Erano passati alcuni giorni dallo scontro con i Volturi nella radura ma nella casa c’era stato un tale trambusto e un via vai di gente che lei non aveva avuto il tempo neanche di entrare in camera sua, se non per cambiarsi d’abito.
Il suo sguardo vagò lungo la vetrata, incorniciata da tende color crema, dalla quale si vedeva tutto il bosco dietro al giardino della casa e le montagne in lontananza. Alice pensò ridendo tra sé che era proprio per quella vista spettacolare che aveva scelto quella camera, rubandola ad Edward, quando lei e Jasper erano arrivati dai Cullen.
La luce del tramonto entrava fioca attraverso le tende e le illuminava la pelle facendola brillare leggermente. Alice continuò a guardarsi intorno e scoprì che i Cullen avevano pulito la camera mentre lei e Jasper erano via ma avevano lasciato tutto come loro l’avevano lasciato.
C’erano ancora delle scarpe nell’angolo della camera, dei disegni di vestiti che aveva lasciato Alice sulla scrivania e tutte le foto che avevano fatto a Reneesme.
Alice si sedette sul tappeto vicino alla finestra e la sua mente iniziò a vagare e a mettere insieme gli avvenimenti degli ultimi mesi. Quando aveva avuto la visione di lei e Jasper che andavano via senza dire niente aveva sentito una stretta al cuore, o meglio l’avrebbe sentita se il suo cuore avesse potuto stringersi, ma se far credere agli altri membri della famiglia Cullen che lei e Jasper li avevano abbandonati era l’unico modo di salvare tutti allora avrebbe messo da parte il suo dolore e si sarebbe impegnata con tutta se stessa nel cercare di aggiustare le cose.
Pensò a tutto ciò che era successo nella radura, ma soprattutto a quanto gli era mancata la sua famiglia. Era rimasta sorpresa dalla quantità di vampiri che avevano accettato di aiutare i Cullen; Non era riuscita a vedere per colpa dei licantropi. Ma chi l’aveva sorpresa di più era stata Bella, che aveva sviluppato il dono del suo scudo fino a salvare tutti. Dopotutto Alice aveva sempre saputo che Bella era speciale, non grazie alle sue visioni, lei sentiva che Bella era nata per essere una vampira.
Intanto il sole era calato dietro le montagne ma Alice non se ne accorse e continuò a fantasticare, la sua mente fu riscossa solo quando ebbe una visione di Edward che lanciava con passione Bella sul letto della loro casa nel bosco.
Ad Alice sfuggì un lamento infastidito. Aveva avuto visioni di quel genere spessissimo da quando Bella era diventata una vampira e la cosa la seccava un po’, anche se non lo ammetteva e non ne parlava con nessuno per non mettere in imbarazzo suo fratello e la sua migliore amica. Anche quando lei e Jasper erano partiti aveva continuato ad avere visioni di quel genere e quando aveva confidato al marito di come quelle imbarazzanti visioni la perseguitassero fino in Brasile lui aveva risposto con una risata leggera dicendo:
“ che ti aspettavi Alice, dopotutto sono sposati da poco e poi conta che Edward ha vissuto tanti anni in astinenza e Bella anche se riesce a controllare la sua sete è comunque una neonata famelica” in quel momento Jasper le aveva ricordato un po’ Emmett, ma l’aveva fatta ridere. Una risata leggera le aveva illuminato il viso e per un po’ lei e suo marito avevano dimenticato la situazione difficile di solitudine in cui si trovavano.
Pensando a Jasper, Alice si era riscossa e rendendosi conto di che ora fosse aveva deciso di entrare nella cabina armadio per cambiarsi e poi scendere dagli altri e chiacchierare un po’.
Quando entrò nella cabina armadio Alice si sentì davvero tornata a casa. la cabina armadio era una stanza molto spaziosa con un divano rotondo color crema al centro, una moquette beige molto soffice e i muri divisi in tanti scaffali e ante di ciliegio.
L’aveva progettata lei con l’aiuto di Esme quando era arrivata dai Cullen. I vestiti le erano sempre piaciuti, fin da quando si era risvegliata dopo la trasformazione e così aveva subito voluto uno spazio tutto suo dove mettere tutti i suoi abiti.
Cercando i vestiti adatti da mettere Alice andò a finire nella parte più remota del suo armadio, non apriva quasi mai quegli sportelli perché dentro non c’erano vestiti da mettere, c’erano vestiti che teneva per ricordo. Gli altri vestiti li dava via dopo averli messi due o tre volte massimo.
Ma i vestiti che stavano in quella parte della stanza avevano un significato troppo profondo per lei per buttarli.
Senza pensarci due volte Alice aprì con entusiasmo le ante dello scompartimento e iniziò ad accarezzare con dolcezza tutti gli abiti che vi erano appesi dentro. C’erano i vestiti di quando aveva incontrato Jasper (un jeans e un maglione rosso che aveva rubato da un negozio Miu Miu), quel giorno la sua vita era cambiata completamente e lei aveva finalmente trovato la parte d’anima che le mancava; poi c’erano i vestiti che indossava quando Bella era arrivata alla forks high school (dei pantacollant verdi e un maglione largo e lungo nero di Versace), dopotutto anche quell’incontro aveva cambiato la sua vita perché aveva incontrato la sua futura migliore amica e cognata; i vestiti che indossava quando Reneesme era nata (una gonna blu a vita alta di Chanel e una camicia di seta azzurro chiaro di Christian Lacroix, non proprio i vestiti adatti a far nascere un bambino, ma persino lei non poteva immaginare che sarebbe stato proprio quel giorno!), quella bimba che diventava ogni giorno più bella e intelligente era diventata la sua gioia e il suo più gran divertimento; poi c’era il vestito nero con motivi geometrici di che aveva indossato al ballo della scuola due anni prima. Era stato il suo primo ballo scolastico perché prima di allora non c’erano mai andati i Cullen a quei bizzarri eventi scolastici; un po’ perché erano considerati gli strani emarginati della scuola, un po’ perché non volevano far sentire Edward a disagio visto che lui non aveva un accompagnatore.
E infine c’era il suo abito da sposa, non era proprio un abito da sposa classico, Era un vestito bianco di seta di Oscar de la Renta. Alice ricordava quel giorno con una precisione incredibile. Era stato due settimane dopo aver incontrato i Cullen.
Alice stava sfogliando una rivista di moda seduta sul divano accoccolata tra le braccia di Jasper. Voltando una pagina capitò la pubblicità di un negozio di abiti da sposa e Alice si riempì di emozione.
Alzò lo sguardo verso Jasper che aveva percepito le sue emozioni e lui le sorrise, con lui non c’erano bisogno di parole, si capivano perfettamente. Immediatamente Alice ebbe una visione del suo matrimonio. Non le importava di fare qualcosa in grande stile come suo solito, perché il suo legame con Jasper era qualcosa di non visibile, non dimostrabile, qualcosa di trascendente e assolutamente indissolubile.
Jasper si alzò lentamente e le prese la mano e lei lo seguì senza sapere bene a cosa andava incontro, proprio come aveva fatto lui tempo prima.
Presero la macchina di Edward e andarono lontano e veloci, Alice aveva visto la cappella dove si sarebbero sposati nella sua visione ma non sapeva bene dove fosse. Jasper si, aveva un idea precisa di dove voleva sposarsi e portò Alice in una chiesetta bianca, fatta tutta di marmo in mezzo alla verde foresta di una cittadina molto piccola.
Il prete era nella chiesa a pregare e quando i due ragazzi gli chiesero di sposarli in quel momento, anche se era contro le pratiche della chiesa, secondo le quali c’erano molti documenti da firmare e scartoffie da leggere, accettò.
Perché c’era qualcosa in quei due ragazzi che percepì, qualcosa di strano e al contempo magico. Si fidò del suo istinto e sfidò la legge sposandoli in meno di 2 ore. Alice ringraziò mentalmente di aver indossato un vestito bianco quella mattina, chissà perché aveva sentito la voglia di indossare qualcosa di bianco.
Alice accarezzò dolcemente quella stoffa bianca appesa alla gruccia nell’armadio e poi richiuse le ante. Pescò dal mucchio di vestiti un abitino leggero verde acqua e lo indossò. Aveva cambiato programma, non aveva più voglia di fare quattro chiacchiere con il resto della famiglia, voleva andare a fare una passeggiata con il suo Jasper.
Scese le scale in un lampo e lo trovò ai piedi delle scale che finiva di allacciarsi una scarpa.
ovviamente aveva intuito il desiderio della moglie. Alice lo abbracciò di slancio e lo baciò dolcemente, lui le accarezzò i capelli spettinati. Poi uscirono di casa senza parlare e si allontanarono sotto il bagliore della luna che illuminava le loro dita intrecciate.



Ho ripostato questa ff perché prima era piena di errori e quasi illeggibile per html che non sapevo usare, hihi… spero vi piaccia e volevo ringraziare amimy, che è stata la prima persona in assoluto a recensire una mia storia (grazie me lo ricorderò!!) e giugiu182 che ormai è una mia amica fedele e la adoro con le sue recensioni pazze e divertenti!!
  
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