Lily stava sognando, o almeno credeva.
Fino a prova contraria, il sogno sembrava vivido: le immagini le scorrevano velocemente
davanti agli occhi e lei non poteva fare altro che osservare, senza batter ciglio.
I suoi sogni sembravano davvero reali, ma decise di non farci caso.
Osservò attentamente le scene che le sembravano davanti a lei: un uomo incappucciato ed
un cielo buio. Poi un tuono ed, infine, un marchio quasi tatuato sulla sfera celeste.
Un serpente.
Lily si svegliò di getto, sobbalzò e, più veloce di un gatto,balzò a sedere, svegliando il marito.
Se c’era una cosa che Lily odiava più del succo di zucca, era svegliarsi di colpo ritrovandosi sudata
, e svegliare il marito.
Avrebbe tanto voluto che non accadesse sempre, ma ormai, da quando parecchia gente era scomparsa, era
suo solito svegliarsi la mattina scossa dagli incubi.
Incubi che la perseguitavano tutte le notti, stressandola e innervosendola.
Di conseguenza le sue giornate di lavoro non potevano di certo definirsi spassose: con un riposo notturno che
durava più o meno tre ore, la mattina non era il massimo della simpatia.
Quando quella mattina si alzò dal letto, scusandosi con il marito Scorpius, capì che forse era giunta a qualche
conclusione fondata: il sogno che continuava a vedere tutte le notti doveva pur significare qualcosa.
Così, dopo aver fatto colazione più velocemente di un lampo a ciel sereno, si recò a lavoro insieme al marito.
-Oggi dovremmo avere un’ispezione e forse…-
A Lily non era mai dispiaciuto il fatto di lavorare con il marito, si conoscevano da 13 anni ed avevano un magnifico
rapporto, ma quella mattina aveva bisogno di ragionare attentamente sul sogno abitudinale; lasciò correre le parole
veloci del marito e concentrò la mente sulle immagini del sogno.
Qualcosa dovevano pur dire.
E Lily di questo ne era certa.
Era davvero poco ma se volevano catturare colui che aveva rapito sua nipote, lei e gli Auror avrebbero avuto qualche
pista da seguire, evitando così di vagare alla cieca.
Lily non era mai stata sicura nella sua vita, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di ritrovare quelle innocenti persone, e
riportare a casa Lena, la sua prima nipotina.
Quasi si immaginava la scena mentre quella piccola pesta avrebbe riabbracciato la sorella e i genitori: Albus sarebbe stato
così contento e suo padre, Harry Potter, sarebbe stato così fiera di lei, come non lo era mai stato.


NOTA AUTRICE:
Ehi, allora… è la prima volta che scrivo un testo così ma  voglio evitare di scrivere discorsi come “siate bravi, non sono abituata
a scrivere”. No, perché ci sono molto abituata e credo che discorsi del genere non servano a niente.
Okey, passando alla storia devo confessare che ho davvero poco da dire.
Questa storia mi è uscita di getto. Solitamente scrivo brani brevi e semplici ma, essendo affascinata dai libri gialli, ho voluto tentare.
Se pensate che abbia scritto qualche cosa assolutamente errata potete lasciare una recensione (neutra o come volete voi) ma se vi è piaciuta E avete tempo,potreste anche lasciarmi una recensione positiva… giusto?? *faccina dolce e labbretto dolce dolce*.
Okey, buona giornata e grazie per aver letto fino a qua (o per aver saltato queste righe quasi inutili  )