Crossover
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Autore: ladystorm94    25/02/2009    0 recensioni
Forza. Cuore. Mente. Tre ragazze che non si sopportano. Un magico libro scomparso. Un mondo da salvare. Un destino comune, pericoloso, pieno di insidie. Un viaggio attraverso universi che esistono solo nei libri... Dedico questa storia a tutti quelli che hanno ancora il potere di sognare, sperando che a voi piaccia leggerla almeno quanto a me piace scriverla! Buona lettura... e recensite per favore!!
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Libri
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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-Ora riesco a distinguere l’aura magica emanata dal libro da tutta la magia di Alagaësia! E’ incredibile!- esultò Eragon, urlando per farsi sentire, mentre il vento provocato dal volo riempiva le orecchie dei cinque viaggiatori. -E’ fantastico! Speriamo solo di arrivare in tempo perché nessuno se ne impadronisca…- disse Giselle. -O perché il ladro non torni a riprenderselo!- concluse Morgan. -Giusto, hai ragione… ma perché non abbiamo pensato prima a questa eventualità?- domandò Viktoria. -Forse perché in teoria il Libro è nascosto in un modo così ingegnoso che il ladro non dovrebbe avere alcun motivo per cambiare nascondiglio.- suppose Giselle. -Ma forse lo tiene nascosto in attesa del momento più opportuno per usarlo.- ipotizzò Eragon. -Ma non lo sta già usando per distruggere questo mondo? Ricordate: se il Libro non dovesse tornare al suo posto, tutto questo scomparirà.- esclamò Morgan, con un’espressione preoccupata sul viso. -Hai ragione, anche stavolta, ma ho come un presentimento… lasciate stare.- sbuffò Viktoria, poggiando la testa sulla spalla di Giselle, con aria pensosa. La sera si accamparono ai margini della Du Weldenvarden, che avevano raggiunto in fretta nel minor tempo possibile e, dopo aver mangiato quel poco delle provviste che rimaneva nella loro bisaccia, si coricarono sui propri mantelli, lasciando Eragon a fare il primo turno di guardia. Dopo un’ora, Morgan di svegliò per sostituirlo. -Perché non mi hai svegliata, tocca a me! Se non mi fossi svegliata da sola, avresti perso un’ora di sonno in più!- lo rimproverò Morgan, preoccupata per il fatto che il ragazzo non chiudeva occhio ormai da giorni. -Non ho sonno, non preoccuparti per me.- sorrise lui, mentre la ragazza gli si sedeva accanto. -Non dire stupidaggini, sono almeno quattro giorni che non chiudi occhio. Non puoi non avere sonno!- -Devo tenere d’occhio il Libro, e controllare che sia sempre lì. E poi…- sorrise malizioso -Mi piace vederti dormire. Sembri quasi… indifesa.- -Indifesa, hai detto?- domandò Morgan, sollevando un sopracciglio e cingendosi le ginocchia con le braccia. -Indifesa. Quando sei sveglia sembri sempre così… forte, ecco. E distaccata. Perfettamente autonoma. Sembri più un’elfa che un’umana. Ma poi ti vedo dormire, e mi viene voglia di baciarti.- sussurrò il ragazzo, intrecciando le dita sottili nella seta dei capelli biondi di lei, che chinò il capo e si ritrasse. -Cosa c’è? Non… non va bene, vuoi che non lo faccia?- si affrettò a scusarsi Eragon, a voce abbastanza alta da far agitare Giselle nel sonno. -Non è questo… è che…- -Spiegami, per favore.- la supplicò il Cavaliere. -Tu sei una persona meravigliosa, e io lo so meglio di te perché so come andranno le cose nel tuo futuro, ma devi capire che noi apparteniamo a due mondi diversi, e che il mio posto non è qui.- sputò in fretta Morgan, timorosa di avere dei ripensamenti. -E se tu potessi scegliere di restare? Lo faresti?- -Io… no. No, non lo farei. Tu t’innamorerai di un’altra, ne sono sicura, anche se in teoria non potrei esserne certo perché finora non hai avuto storie d’amore e l’ultimo libro della saga non è ancora stato pubblicato. E poi… io non ti amo.- concluse Morgan, gettando fuori le ultime quattro parole come se fino a quel momento le avessero avvelenato la bocca. Come se fossero un espediente costatole sacrificio, mentre erano la pura verità. Lei non lo amava. -Davvero? Stai… stai dicendo sul serio?- balbettò Eragon, sgranando gli occhi gonfi di lacrime. -Sì.- dichiarò Morgan. Eragon annuì tra sé ricacciando indietro le lacrime, cercando un modo per accettare la verità. -Mi dispiace- disse Morgan, che odiava vedere le persone che le stavano a cuore in preda alla benché minima sofferenza -ma le cose stanno così. Tu per me sei un amico, il migliore che si possa avere, ma soltanto questo. Niente di più. Io non volevo ferirti. Io non voglio che tu stia male per colpa mia…- singhiozzò Morgan, mentre rivoli caldi le rigavano il volto. Eragon le si avvicinò e le permise di affondare il viso sul suo petto, abbracciandola e lasciandosi abbracciare dalle forti e affusolate dita di lei. -La colpa è mia, avrei dovuto saperlo. Non importa, non devi preoccuparti per me.- la consolò dolcemente, cullandola fra le sue braccia calde. Morgan tirò su col naso e si asciugò con il dorso della mano gli occhi arrossati. Eragon rise, e lei lo guardò perplesso. -In fondo in fondo sei davvero molto umana.- mormorò lui, facendola sorridere. Poi, all’improvviso, lui si irrigidì e si separò dall’abbraccio, saltando su. Morgan lo seguì. -Cosa c’è, Eragon?- domandò, ma lui non la sentì e corse a svegliare le altre, che si misero a sedere stiracchiandosi e sbadigliando. -Tocca a me fare il turno di guardia? Che succede?- borbottò Viktoria con voce impastata, mettendosi a sedere e indossando il mantello che aveva utilizzato come giaciglio. -Che c’è? Che hai Eragon, sembri un invasato!- fece Eco Giselle, alzandosi e seguendo l’amico che faceva su e giù come un forsennato. -Eragon, ci spieghi una volta per tutte che succede?- lo bloccò Morgan, piantandosi davanti a lui e immobilizzandogli le braccia. Anche Saphira si era svegliata, e ora emetteva tremendi sbadigli che facevano tremare la sabbia. -Il Libro! Il Libro è sparito!- urlò Eragon, sconcertato. -Sparito? Che vuol dire “sparito”?- gli gridò in faccia Morgan, che ancora non si decideva a mollare la presa sulle sua spalle. -Non sento più la sua aura magica! E’ scomparso!- -Forse l’hanno portato da qualche altra parte di Alagaësia.- ipotizzò Viktoria, ottimista. -No, è impossibile! E’ sparito all’improvviso, scomparso! Senza lasciare traccia! Se lo avessero portato via, sarebbe scomparso gradualmente, e invece… Ah, non ci posso credere!- sbottò Eragon, liberandosi dalla stretta ferrea di Morgan e prendendosi la testa fra le mani. -Dobbiamo cercare il luogo dov’era nascosto.- propose Giselle. -E a che cosa ci servirebbe?- domandò Viktoria. -Deve pur esserci un modo, no?- disse Morgan. -Per prima cosa, proporrei di fare come ha detto Giselle, e poi si vedrà.- concluse Eragon, montando su Saphira, seguito a ruota dalle tre ragazze. Poi i cinque viaggiatori sparirono nella notte. *Un grande, gigantesco, enorme, immenso, smisurato grazie a DarkViolet92, che continua a commentare tutti i capitoli di MoGiVi e a darmi tantissime soddisfazioni!! Spero che non si penta della fiducia che ripone in me e che questa storia continui a piacerti!! E un altro grazie ugualmente immenso alla mia nuova lettrice, Full Moon, con la speranza questa storia le piaccia e che questi capitoli l’abbiano invogliata a leggere quelli che seguiranno! Grazieeee!!!*
  
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