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Autore: DoctoRose91    12/11/2015    0 recensioni
Spoiler 5x06
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Cosa è accaduto dopo che Belle e Gold hanno lasciato la casa di Emma? Dopo aver salutato Merida, Belle e Gold si trovano da soli, hanno vissuto una intensa avventura che per fortuna è finita bene, ma tra di loro c’è ancora una frattura, una frattura che dovranno rimarginare se vogliono ritornare ad essere felici come una volta.
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Dal testo: [-Ci vediamo…e ben tornato a casa!-continuò la ragazza dirigendosi alla porta.
-Non sarò a casa fino a quando non riuscirò a riconquistare il tuo amore! So che sarà una cosa ardua, e nonostante abbia commesso un atto eroico sono ben lontano da te, e dal tuo cuore! Ma sappi Belle che passerò ogni istante della mia vita a cercare di farmi perdonare per tutti gli errori che ho commesso nei tuoi confronti!-]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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E poi parleremo
 
Finalmente quell’incubo era finito, o almeno in parte. Era riuscito a sconfiggere la sua paura più grande, ora era diventato un eroe, un vero eroe. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno lui, l’ex Dark One, avrebbe estratto Excalibur dalla roccia.
Ne aveva commesso di errori, lo stesso Belle  glielo aveva ricordato, ma ora aveva un’altra possibilità, aveva la possibilità di dimostrare a sé stesso di essere quella persona coraggiosa che sempre sua moglie aveva visto in lui.
 
Guardava la villa di Emma dietro di sé ed in essa vedeva anche il suo passato, quell’orribile passato in cui era stato lui il cattivo, quello da odiare, quello da sconfiggere. Ed invece adesso era lui quello che avrebbe sconfitto l’oscurità.
Se l’era promesso, questa volta non sarebbe scappato, avrebbe fatto la cosa giusta, sarebbe stato un eroe, quell’eroe che avrebbe distrutto una volta e per tutte quella malvagità che ora aveva colpito la madre di suo nipote.


 
Girò il volto e vide Belle che lo guardava sorridendo. Lei era la sua forza, ed anche se tra di loro le cose non erano completamente risolte, sapeva che su di lei poteva contare sempre, era la donna che amava, che amava alla follia.
 
Entrò in auto con Merida e Belle. Aveva deciso di accompagnare la sua nuova amica all’accampamento così che avrebbe potuto anche recuperare i cocci della sua tazza. Non si era ancora perdonato per quell’atto estremo che aveva compiuto, ma sapeva che usando le pozioni giuste la sua amata tazza sarebbe ritornata come prima.
 
Si fermò in quel posto dove era stato legato per molte ore, e mentre vedeva la tenda di Merida non poté non pensare a quanto era accaduto. Ora era un eroe, un vero eroe, e ne era felicissimo.
 
Si chinò per terra mentre Belle continuava a chiacchierare con Merida. Non voleva che vedesse ciò che aveva fatto, voleva trovare le parole giuste per dirglielo. Il vecchio Rumple non avrebbe mai pensato di confessarle quello che aveva fatto, avrebbe trovato una pozione e riposato la tazza nel suo posto, ma adesso invece voleva essere completamente sincero con lei, voleva dirle tutto, senza nasconderle più niente. La sincerità prima di tutto. Ma sapeva anche che dopo tutte quelle forti emozioni doveva trovare il momento adatto per dirglielo, e l’accampamento di Merida in mezzo al freddo bosco non era il luogo adatto per parlare di una cosa così delicata come il loro amore.
 
-Sei sicura che non vuoi andare da Granny, è un bel posto…starai comoda!-
 
Belle aveva preso a cuore la situazione della ragazza. In macchina non aveva fatto altro che chiederle della sua storia. Anche lui si era affezionato a quella chioma ribelle, ripensandoci forse era la sua prima amica. In una vita passata tra la codardia e l’oscurità non aveva mai avuto la possibilità di costruirsi delle amicizie, ma adesso che era diventato un eroe si era fatto una amica. Quella Merida era veramente una bravissima ragazza ed anche incredibilmente coraggiosa. Aveva imparato molto da lei e gli sarebbe mancata.
 
-No, no sono cresciuta tra boschi, e dimentichi che sono la regina di un clan di molti uomini…lo spirito di adattamento non mi manca. Non sono fatta per la comodità, sono abituata a dormire sotto le stelle e a svegliarmi con la fredda rugiada sul mio corpo! Ma grazie comunque!-
 
Sorrise, quella ragazza era una vera forza della natura. Era convinto che avrebbe governato con forza e grinta il suo clan.
 
-Che hai intenzione di fare?- le chiese Gold avvicinandosi alle due donne.
 
Merida negò sorridendo. Visto che era bloccata in quella città sarebbe stato difficile trovare una soluzione per ritornare a casa.
 
-Girare tra i mondi credo sia difficile, ma troverò il modo per ritornare dalla mia famiglia. La cosa importante è sapere che stanno bene!-affermò guardandolo.
 
Lui le sorrise dolcemente. Il gelo stava calando, la notte ormai aveva coperto tutta la città e il bosco, rientrare era la cosa migliore da fare.
 
-Bene…buona fortuna Merida! Per qualsiasi cosa vieni pure da me, se posso esserti d’aiuto lo farò volentieri!- le confessò sorridendole.
 
Belle abbassò il capo sorridendo felice. Era la prima volta che sentiva suo marito offrire il suo aiuto senza volere nulla in cambio. Era veramente cambiato, era diventata una persona nuova, una di cui forse molto presto si sarebbe fidata.
Ora però era troppo presto, ancora doveva cercare di rimarginare quella ferita che stesso lui le aveva creato. Stargli vicino era una tortura, amarlo era una tortura. Si odiava per quella freddezza che aveva mostrato nei suoi confronti in biblioteca. Lui gli aveva aperto il suo cuore, era stato sincero, le aveva confessato quanto lei era stata fondamentale per lui,  mentre lei aveva cercato di prendere un distacco, non era riuscita a sopportare una situazione così tanto delicata.
 
-Grazie…lo terrò presente!-affermò la ragazza sorridendo.
 
-Ciao Merida!-disse Gold allontanandosi.
 
Belle prese la mano della ragazza sorridendole.
 
-Ti auguro buona fortuna…riuscirai a ritornare a casa! A presto!-disse seguendo l’uomo.
 
Gold si era fermato poco distante attendendola. Le sorrise appena la ragazza gli fu a fianco e ripresero a camminare per il bosco raggiungendo l’auto.
 
Tra di loro vi era sceso un gelo, non avevano parlato per tutta la camminata e il tragitto in auto.
 
Raggiunsero la città che era immersa in un profondo silenzio, e proprio quel silenzio fece comprendere ad entrambi quanto ce ne fosse tra di loro.
 
-Ti…ti accompagno alla villa poi vado alla casa nel bosco!-affermò lui dirigendosi verso la sua vecchia dimora.
 
-No…non abito più lì!-rispose la ragazza guardando fuori dal finestrino.
 
Gold spalancò gli occhi incredulo. Credeva che la ragazza vivesse nella loro casa, ed invece se ne era andata, esattamente come aveva fatto in passato.
 
-Vivo…vivo con mio padre ora!-rispose subito dopo volgendo lo sguardo verso di lui.
 
Gold annuì cercando di mantenere lo stupore. Aveva deciso di allontanarsi da lui completamente. Non era riuscita nemmeno a vivere nella casa in cui avevano condiviso i momenti più belli della loro vita.
Forse aveva fatto bene, quel posto richiamava tanti ricordi e forse per una persona che voleva solo dimenticare era difficile farlo in quel luogo.
 
-Andiamo al negozio, ho lì le chiavi della villa…te le restituisco!-disse riprendendo a guardare fuori dal finestrino.
 
Gold annuì e si diresse al negozio.
 
-Arrivo subito!-affermò uscendo dall’auto.
 
Gold annuì nuovamente spegnendo il motore.
 
Belle appena mise piede nel negozio prese un enorme respiro. Dopo tutti quegli eventi non si era nemmeno fermata un attimo a riflettere su cosa fosse accaduto. Lì nella macchina vi era l’uomo che amava, che le aveva salvato la vita diventando quell’eroe che sempre aveva visto in lui.


 
Chiuse gli occhi per un breve secondo e poi si diresse nel retro.
Appena vide i frammenti di specchio per terra ricordò cosa avevano vissuto quella giornata. Aveva veramente rischiato di morire, e soprattutto di perdere per sempre Rumple.
Aprì il mobiletto e prese le chiavi. Il campanellino sulla porta attirò la sua attenzione, sentì il rumore del bastone e capì che lui era entrato. Chiuse gli occhi e prese un enorme respiro; doveva affrontarlo, dovevano parlare.
 
Raggiunse il negozio e lo vide in piedi di fronte al bancone principale che la fissava con uno sguardo profondo, come se volesse dirle qualcosa di importante.
 
-Le ho trovate!-cercò di rompere quella atmosfera.
 
Gold le sorrise avvicinandosi al bancone.
 
-Senti Belle…io…io volevo ringraziarti per tutto! Senza di te adesso sarei chissà dove a piangermi addosso per non aver preso la situazione in mano! Ed invece ora grazie a te sono riuscito addirittura ad estrarre Excalibur, cosa che credevo impossibile! -
 
Belle iniziò ad avere gli occhi lucidi, Rumple sapeva sempre come farla emozionare.
 
-D’ora in poi voglio essere sempre sincero con te! Non ti nasconderò più nulla, voglio che tu ti fidi di me, e so che non sarà una cosa facile, ma voglio provarci…per te Belle farei di tutto!-
 
Le prese la mano che lei aveva poggiato sul bancone stringendola dolcemente nella sua.
 
Belle cercò di distogliere lo sguardo per non crollare nei suoi sentimenti. Una parte di lei voleva abbracciarlo, baciarlo, stringerlo contro il suo corpo e ritornare a vivere, ma un’altra parte di lei, quella più razionale, quella che ci era rimasta più male voleva scappare da quella situazione, ritornare a casa da suo padre e piangere disperata. Amava alla follia un uomo che l’aveva fatta soffrire moltissimo, sarebbe andata anche all’inferno per lui, per lui avrebbe fatto di tutto, ma in quel momento non riusciva a lasciarsi andare.
 
Annuì allontanando la mano dal bancone. Gold notò quel distacco e comprese che si era spinto troppo oltre. Non significava nulla il fatto che poche ore prima si erano abbracciati nel bosco, la loro situazione era ancora complicata, ma lui non si sarebbe arreso.
 
Mise la mano nella tasca e prese i cocci della loro tazzina. Stava male per quello che aveva fatto e lo sarebbe stato ancora di più appena avrebbe visto lo sguardo di Belle appena gliel’avrebbe mostrata.
 
-Perdonami….perdonami, ma dovevo scappare dalle grinfie di Emma…e…e lei…lei mi ha salvato!- disse appena poggiò i cocci sul bancone.
 
Belle spalancò gli occhi vedendo la loro tazza frantumata. In quel momento si ricordò di quando lei l’aveva gettata a terra quella sera all’ospedale. In quel momento si sentì esattamente come Rumple quella sera.
 
-Ti…ti prometto che ritornerà come prima!- rispose l’uomo tra le lacrime.
 
Era distrutto, distrutto esattamente come lei. La loro tazzina in quel momento mostrava esattamente la loro relazione ora…frantumata in mille pezzi.
 
Chiuse gli occhi cercando di riprendere il pieno possesso del suo corpo. Si avvicinò verso i cocci e li prese tra le mani.
 
Li guardò attentamente, ognuno di loro le ricordava un momento importante della loro storia. Sembrava passata una vita da quella prima volta che l’aveva avuta tra le mani. Quante cose erano accadute da allora, quanti avvenimenti e cambiamenti avevano vissuto.


 
Prese un sacchetto da sotto il bancone e li mise al suo interno chiudendolo delicatamente.
 
-Troveremo un modo per farla ritornare come prima!-rispose poi lei posando il sacchetto nella cassaforte.
 
Gold sorrise di gioia, Belle voleva ricostruire la loro tazzina insieme a lui, questo era già un grande passo, significava che con lei forse non era tutto perduto.
 
-Beh è stata una giornata faticosa e molto ricca!-cercò di rompere quel gioco di sguardi che avevano preso a fare appena si era voltata verso di lui.
 
-Sì è vero!-rispose l’uomo stringendo maggiormente la presa sul bastone.
 
-Credo che ora sia meglio ritornare a casa!-affermò la ragazza mentre si allontanava dal bancone.
 
Gold la fissò per tutto il tragitto, non le toglieva gli occhi di dosso. La sua Belle era meravigliosa, più bella di quanto se la ricordasse. In quel momento, in quel preciso momento capì quanto era stato stupido ad aver gettato tutto perché soggiogato dal potere e dall’oscurità.
 
-Ci vediamo…e ben tornato a casa!-continuò la ragazza dirigendosi alla porta.
 
Si vedeva quanto fosse in conflitto con sé stessa e quanto fosse a disagio. Quella situazione per loro era veramente straziante, ma non poteva essere altrimenti visti gli eventi passati.
 
La vide avvicinarsi alla porta, si voltò completamente verso di lei e prese il coraggio di parlarle.
 
 
-Non sarò a casa fino a quando non riuscirò a riconquistare il tuo amore! So che sarà una cosa ardua, e nonostante abbia commesso un atto eroico sono ben lontano da te, e dal tuo cuore! Ma sappi Belle che passerò ogni istante della mia vita a cercare di farmi perdonare per tutti gli errori che ho commesso nei tuoi confronti!-
 
Belle si fermò piantando i piedi per terra. Rimase ad ascoltare con gli occhi spalancati dandogli le spalle. Il cuore aveva ripreso a battere incessantemente nel  petto e l’adrenalina aveva preso il sopravvento.
 
-So che in questo momento non lo vorrai sentire, so che non lo sopporterai, ma…ma non ci riesco a non dirtelo…ti amo Belle, ti ho sempre amata, e ti amerò per l’eternità! Spero solo di riuscire a dimostrartelo!-
 
Si voltò verso di lui con le lacrime agli occhi. Quel discorso le era entrato dentro, nella parte più sensibile ed irascibile di lei.
 
-Sai…sai quanto mi costa sentirti parlare in questo modo?! Non hai la minima idea di cosa stia passando in questo esatto momento!-
 
Ed ecco che la sua parte più sensibile, quella più fragile stava uscendo fuori.
 
Rumple aveva sempre avuto quel potere su di lei solo perché era l’uomo che amava.
 
-Lo so benissimo! Ti vedo quanto sei combattuta con te stessa e credimi vorrei tanto aiutarti in questo…-
 
-…ma non puoi!-interruppe lei voltandosi completamente verso di lui.
 
Gold si zittì e la guardò solamente. Stava male per lei, quella situazione era troppo persino per loro.
 
-Davanti a me vedo un uomo diverso, un uomo che vuole cambiare la sua vita, che vuole essere migliore, ma allo stesso tempo non posso dimenticare quello che mi hai fatto! Rumple io mi fidavo di te, ti avrei difeso ovunque e con chiunque ed ancora lo faccio, ma…ma mi hai ferito nella parte più fragile di me! Ho sempre e solo pensato a te…ti ho amato Rumple, ti ho amato davvero!-
 
A quelle parole Belle si fermò per cercare di controllare le lacrime, le stesse lacrime che iniziarono a solcare il volto disperato di Gold a sentire quelle parole. Belle non lo amava più, aveva usato il verbo al passato questo voleva solo dire che la sua strada sarebbe stata più difficile che mai.
Non avrebbe mai rinunciato a lei.
 
-E ti amo ancora! Dopo tutto quello che mi hai fatto non riesco a non amarti! Non hai idea di quanto desideri abbracciarti, baciarti e sentire il tuo profumo sul mio corpo, ma non ci riesco! Ho paura che appena mi lascio andare qualcosa di orribile mi potrà colpire e questa volta non riuscirei a rialzarmi!-
 
Spalancò gli occhi incredulo, Belle lo amava ancora e non desiderava altro che stargli vicino esattamente come lui. In quel momento si sentì in colpa per tutto quello che aveva commesso. Se Belle era così fredda e allo stesso tempo confusa era solo per colpa sua, lui aveva creato quella tragica situazione e sapeva benissimo che qualsiasi cosa avesse detto non avrebbe cambiato quella situazione, ma decise di provarci lo stesso. Sperava solo che le sue parole l’avrebbero aiutata a trovare la pace.
 
-Oh Belle…amore mio…anche, anche io non desidero altro che stringerti a me e risentire il gusto delle tue labbra sulla mia bocca, ma so anche che non è possibile averti! Sono io la causa del tuo dolore, e qualsiasi cosa io faccia in questo momento alimenterò in te solo altra confusione e agitazione, e credimi non voglio farti stare male! D’ora in poi se me lo permetterai farò di tutto per farti stare bene…cercherò di renderti felice come avrei dovuto fare da sempre!-
 
Belle continuava a piangere davanti a lui, era così fragile in quel momento che solo pochissime volte l’aveva vista in quello stato ed era sempre per colpa sua.
 
-Belle sei tutta la mia vita… e finché vivrò non smetterò di combattere per te!-
 
A quella frase Belle spalancò gli occhi versando le sue ultime lacrime. Si ricordò di quando l’aveva confessato a Regina la notte che la donna la rapì. Sentì dentro di lei quella forza, quell’amore che l’avevano spinta verso di lui…verso quel rapporto che le aveva regalato i momenti migliori della sua vita, nonostante tutto.
 
A passo svelto si diresse verso di lui e senza dire una sola parola lo strinse al collo poggiando la testa sulla sua spalla. Gold gettò per terra il bastone e l’avvolse tra le braccia affondando il volto nel suo collo esattamente come aveva fatto qualche ora prima nel bosco. Quell’intenso profumo di lavanda gli inebriò la mente, Belle aveva il potere di condurlo in una pace assoluta, una pace che solo lei gli poteva creare.
 
-Perché Rumple deve essere così difficile per noi?!- chiese riprendendo a piangere.
 
Gold la strinse maggiormente tra le braccia chiudendo gli occhi impedendo alle lacrime di solcargli il viso.
 
-Oh Belle, sono stato io…io ho reso le cose così difficili! E credimi ogni giorno me ne pento sempre di più! Avevo tutto…perché il mio tutto sei tu e ho voluto gettarlo per qualcosa che francamente non mi interessa per nulla! Ho voluto inseguire un potere che per secoli mi ha logorato dentro senza pensare che potevo essere felice insieme a te!-
 
Belle aumentò la presa sul suo collo chiudendo gli occhi sperando che così avrebbe controllato le lacrime.
 
-Solo adesso, libero da tutta quella oscurità, mi rendo conto di quanto abbia sbagliato, di quanto è bello essere felici! Oggi ho toccato le vette della felicità solo perché ti ho visto, ti sono stato accanto, e ho dimostrato più a me che a te di essere una persona buona, di poter cambiare il mio destino! Come già ti ho detto nel seminterrato di Emma…io per te cambierei tutto!-
 
Belle poggiò la fronte contro quella di lui respirando debolmente. Era così tanto emozionata che lo stesso Gold lo notò dal tremolio del suo corpo. Si specchiarono negli occhi dell’altro notando nuovamente quel dolore e quell’amore che li avevano sempre tenuti uniti.
 
-Oh Rump…-
 
Si gettò sulle sue labbra continuando a piangere come una ragazzina. Gold spalancò gli occhi dall’emozione. La strinse maggiormente a sé e approfondì quel gesto che agognava di darle da quando si era risvegliato. Belle era l’unica cosa che voleva, amarla e vivere per lei era la sua linfa vitale.
Risentire quelle labbra così morbide accarezzare le sue fu di una dolcezza infinita. Solo Belle era capace di trasformare una giornata negativa in una positiva da non dimenticare per il resto della vita. Si prese la libertà di immergere la lingua nella sua bocca alla ricerca della sua. Quel bacio fu un bacio che non avrebbero mai dimenticato. Vi era tutto l’amore e la passione che avevano soffocato e trattenuto nella parte più intima di loro stessi.
Prese il suo volto tra le mani continuando quell’intenso bacio che non avevano voglia di concludere. L’amore, il suo amore per lui era ciò che gli era mancato di più.
Presero lentamente a mordersi le labbra, a baciarsi con una bramosia mai vista prima. Le lacrime che ancora scendevano dai loro visi resero le loro labbra salate…salate di tristi ricordi che lentamente stavano svanendo proprio sulle loro labbra.   
 
Si distaccarono lentamente continuando ad avere gli occhi chiusi.
Si presero la libertà di sfiorarsi il viso con le labbra e la punta del naso, come spesso facevano dopo aver condiviso un bacio o aver fatto l’amore.
Quel momento di coccole era mancato ad entrambi, più di tutto, più di ogni altra cosa al mondo.
 
-Oh Belle non hai idea di quanto mi sia mancato tutto questo!-confessò l’uomo continuando a coccolarla dolcemente.
 
Belle sorrise debolmente aumentando la presa sulle sue spalle.
 
-Anche a me, oggi più degli altri giorni ho sentito quel desiderio di starti vicina!-
 
Si diedero un piccolo bacio sulle labbra distaccandosi successivamente.
 
Si guardarono negli occhi e l’unica cosa che fecero fu quella di abbracciarsi immergendo il viso nell’incavo del loro collo.
 
Gold si prese la libertà di sfiorarle il collo con la punta del naso e Belle iniziò a gemere dolcemente per quell’attenzione che da troppo tempo le era mancata.
 
-Che ne dici…ti andrebbe una cena con me?-chiese l’uomo continuando le coccole.
 
Belle spalancò gli occhi spostandosi per vederlo in faccia.
 
-Mi…mi stai invitando a cena fuori?!-chiese sorridendo felice.
 
Lui annuì aumentando la presa sui suoi fianchi.
 
-Sì...con molto piacere!-rispose poi facendo la gioia di Gold.
 
Si avviarono sorridenti all’uscita, chiusero la luce e la porta.
Si avvicinarono alla macchina felici di quello che avevano raggiunto.
 
-Rumple!-lo chiamò prima che l’uomo entrasse in auto.
 
Lui la guardò curioso di sapere cosa avesse da dire.
 
-Domani se vuoi passo a darti una mano al negozio!-
 
Indicò l’edificio alle sue spalle.
 
Gold annuì, ma sapeva che in quel discorso c’era dell’altro, e non dovette attendere parecchio per scoprirlo.
 
-E…e poi parleremo!-aggiunse la ragazza poggiando la mano sulla maniglia della portiera.
 
Lui sorrise dolcemente beandosi di quei cristalli così profondi che erano i suoi occhi.
 
-Certo Belle…e poi parleremo!-ripeté la frase della ragazza per marcare il suo desiderio di condividere con lei tutta la gioia ed il dolore che avevano patito e vissuto.
 
Dovevano andare avanti e se non avessero chiarito sarebbe stata dura.
Avevano affrontato mille avversità, l’ultima era stata un orso gigantesco, sicuramente sarebbero riusciti anche in questo…dopotutto l’amore giocava a loro favore.

 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice :D
 
E dopo un lungo periodo di assenza, di cui mi scuso, ecco una nuova storia Rumbelle ispirata alla 5x06; un meraviglioso episodio, ricco di sentimento e di emozione. Le scene Rumbelle le ho adorate tutte…Bobby ed Emilie sono stati grandiosi come sempre <3
 
Comunque visto questo emozionante episodio subito dopo ho voluto scrivere questa storia che raccontasse cosa fosse accaduto dopo che Belle e Gold avessero lasciato la casa di Emma. Tutti noi ovviamente ci siamo chiesti cosa avessero fatto e come si sarebbero comportati Belle e Rumple dopo aver vissuto quella straziante e pericolosa avventura…ed io ho cercato di creare una probabile scena. libellula.s quando la lesse le piacque moltissimo, ricordo che mi disse che per lei è andata così tra di loro dopo aver lasciato Emma…e la ringrazio per questo meraviglioso commento <3
 
Volevo assicurare che in questa settimana aggiornerò Ricordati di Noi, e se ci riesco posterò una nuova one-shot Rumbelle che fa parte della mia serie Pensando a te.
 
Grazie a tutti coloro che passeranno a leggere la mia storia. E un grazie speciale a libellula.s e libellula.a che hanno adorato questa mia piccola storia <3
 
À bientôt!! :)   
DR!
  
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