Io adoro questa coppia... Ed è la prima fic che scrivo dal raiting arancione xD

Quindi non siate troppo duri ok? ^^"

Poo.

- Sai Light io rendo sempre il colpo -

Dopo un pugno, eccone un altro.

In quell'eterna parità, volevano trovare un vincitore.

Un altro colpo, seguito dallo strattone che inevitabilmente portavano le manette legate ai loro polsi.

- Ma che stanno facendo quei due? - Matsuda nel frattempo osservava la scena, da lontano, attraverso quella telecamera usata per controllare Misa.

- L lo fa sempre. - ribatté Watari impassibile. - Smetteranno presto... Forse -

L'ultima parola era quasi un sussurro, troppo piano per essere sentito.

Intanto un altro colpo, un altro calcio, un'altra mano che inevitabilmente sfiorava la pelle dell'altro.

Liscia e invitante.

Le manette li legava insieme, uniti nonostante la loro natura.

Un poliziotto e un criminale.

Nemici fin dall'inizio dei tempi

E ora... Amici?

No qualcosa di più.

L'ennesimo pugno, l'ennesima scarica dritta al cuore.

L'ennesimo strattone, stavolta più forte degli altri.

Il corpo di uno intrappolato tra il corpo dell'altro e il pavimento freddo;

Gli occhi di Light, ebano nero, inchiodati in quelli grandi, d'onice di Elle.

Un sorriso piegò le labbra fini del più giovane, troppo vicine a quelle dell'uomo che poteva sentirne il respiro bollente e il profumo che sapeva di dolci.

I bacini si sfioravano appena, i petti che combaciavano e le mani smaniose di sfiorare l'altro.

Due labbra unite in un bacio sensuale e pericolosamente lungo.

Erezioni compresse dai vestiti, cosce che che si sfioravano mandando arroganti scariche tra le gambe.

Lingue che si si cercavano, che si rincorrevano, mentre una mano andava silenziosa a spegnere la luce, impedendo agli spettatori indesiderati di vedere le loro intenzioni ormai chiare.

Con una lentezza esasperante Light si sedette comodamente tra le gambe magre di Elle, mentre lui gli sbottonava la camicia con movimenti altrettanto lenti.

Niente parole, niente sussurri… Solo sguardi che contenevano tutto quello che c’era da dire e che era vietato da svelare.

Le mani di uno sulla cintura dell’altro…

E negli occhi un eccitazione che, a quel punto, era impossibile da frenare.

In quel momento esistevano solo loro:

Solo quel calore portato da quell’abbraccio, da troppo tempo aspettato;

Solo quei movimenti lenti, burberi che portavano Light sui fianchi dell’amico.

Solo quelle labbra che percorrevano il petto nudo, contratto dal piacere, lasciando lividi scuri, da violenti baci dati forse, con troppa passione.

E poi via.

Pantaloni leggermente abbassati.

E gemiti troppo sussurrati per essere sentiti da chi, lontano cercava di capire la situazione.

Petti sudati che si sfioravano, mani che tracciavano linee lente, invisibili in punti troppo sensibili, da essere ignorati.

E poi al culmine un gemito più forte… Urlato.

Un brivido di piacere capace di far tremare persino Kira.

Un bacio smorzato dalla stanchezza, ormai accentuata negli occhi di entrambi.

Un amore appena iniziato… E forse finito lì, senza proseguire oltre quella giornata.