Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Sabaku No Konan Inuzuka    12/11/2015    1 recensioni
{ Sterek | Slash | Raccolta One Shot |un po’ di tutto }
"Perché Stiles ne è sicuro: Lui e Derek hanno molto più che un semplice e ambiguo rapporto “ti-salvo-la-vita-ma-ti-odio-comunque”; e nonostante sia questa la costante formula che si ripete nella mente, forse per orgoglio, forse per paura, nessuno sembra crederci. Nessuno, nemmeno loro due. E lo sanno, lo sanno perfettamente ma preferiscono ignorare, preferiscono mettere tutto a tacere, o forse sono le circostanze a impedire di mettere ordine nelle loro menti.
Insomma, non che sia facile soffermarsi a riflettere sul rapporto con il lupo brontolone o con l’impertinente iperattivo quando sei costantemente a rischio, sei troppo impegnato a salvarti il didietro per qualsiasi altra cosa, no?"
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Il branco, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve! :3
Allora… eccomi qua, dopo una dura lotta contro me stessa (Martina, tu non scriverai assolutamente niente sul fandom di Teen Wolf, chiaro? A quanto pare no) ho preso il computer e ho scritto questa di getto, così. Doveva essere una flash ma siccome ho voluto divagare con i pensieri essendo nel POV della disordinatissima e adorabilmente strapiena testolina di Stiles, sono andata un po’ oltre le righe ^^” Ma fottesega, dai :3 Allora… questa è una raccolta molto incostante, è fatta solo per hobby e dare libero sfogo alla mia più profonda e recente ossessione: Sterek. Stessa coppia che già mi aveva conquistato prima che iniziassi a vedere TW. Gente, porca miseria, sono la meraviglia! Io impazzisco per loro, troppo. E non ho potuto fare a meno di ritagliarmi un po’ di tempo per questa raccolta di OS, di cui ora vi spiego in un paio di punti:
  • E’ molto irregolare e fatta unicamente a scopo personale, ma state tranquille che decisamente non aspetterò anni essendo alle porte la 5b.
  • Le OS sono completamente disgregate tra loro, e tratteranno solo Sterek con al massimo qualche accenno ad altre coppie (Stilia, Scisaac etc.)
  • Avrà tutti i generi di avvertimenti e rating. Troverete sicuramente un paio di AU (che dire, è un po’ difficile ritagliare loro uno spazio senza incappare in un morto o in un mostro e ho una cotta per Laura) e magari anche OS a rating rosso. Lo scriverò a inizio capitolo ogni volta così come gli avvertimenti, intanto ho lasciato il rating giallo come via di mezzo.
  • Multi POV. Non solo saranno sia dal punto di vista di Stiles che dal punto di vista di Derek di capitolo in capitolo, ma anche POV esterni a personaggi non coerenti nella coppia (es. Scott, Peter, Talia, lo sheriffo… ) senza uno schema, come più mi gira.
  • Anche il tempo della narrazione può cambiare. Ora ho usato presente, nel prossimo magari uso il passato, oppure al posto della terza persona uso la prima o la seconda.
E… beh, basta, era solo per chiarire :3 Qui non succede granché, ci sono molte cose a parte tra gli “–“ non solo perché ho la fissa (sì, ho fisse a periodi alterni) ma perché siamo dal punto di vista di Stiles e cerco di cogliere un po’ del disordine presente nella testolina del nostro amato genietto :3 Non sono brava a scrivere al presente, ma quando ho cominciato a digitare le mie mani hanno scelto questo tempo verbale e, beh, volevo provare da una vita, anche se non mi piace particolarmente. E con questo finalmente vi lascio, spero vi piaccia! Recensite numerosi :3
Baci
Konan
 
 















 



Deficit dell'attenzione

 

 

La voce di Derek è dura quando cerca di zittirlo, ma lui continua a parlare lo stesso, perché è lui e stare zitto non è nella sua natura. Le parole sono piene di sarcasmo, pungenti e ironiche con uno sfondo irritante che è decisamente ciò che fa più impatto sul povero licantropo. Insiste, insiste e continua a insistere, fino a che non è troppo tardi per rimangiarsi qualche parola. Fino a che Derek non perde quel poco di pazienza e Stiles quel poco di autocontrollo che hanno entrambi, e finisce come al solito, come solo loro possono finire.
Perché Stiles ne è sicuro: Lui e Derek hanno molto più che un semplice e ambiguo rapporto “ti-salvo-la-vita-ma-ti-odio-comunque”; e nonostante sia questa la costante formula che si ripete nella mente, forse per orgoglio, forse per paura, nessuno sembra crederci. Nessuno, nemmeno loro due. E lo sanno, lo sanno perfettamente ma preferiscono ignorare, preferiscono mettere tutto a tacere, o forse sono le circostanze a impedire di mettere ordine nelle loro menti.
Insomma, non che sia facile soffermarsi a riflettere sul rapporto con il lupo brontolone o con l’impertinente iperattivo quando sei costantemente a rischio, sei troppo impegnato a salvarti il didietro per qualsiasi altra cosa, no?
E probabilmente è proprio qui che sta il problema, forse il punto è proprio questo: Non hanno giustificazioni ora. Non c’è nessuna minaccia incombente. Hanno tutto il tempo del mondo e Stiles ne ha quasi paura, perché non c’è ragione che regga per darsela a gambe quando lo sguardo di Derek si fa troppo intenso e fisso su di lui. E’ confuso, dannazione, e con quel cipiglio da serial killer che si ritrova il Sourwolf non fa altro che peggiorare la situazione! Come può ragionare chiaramente quando un lupo mannaro ansioso di strappargli la gola è così irritantemente vicino?
Eppure Stiles lo sa che non è paura, ma agitazione. E sa anche che non dipende dalle minacce di Derek o dal costantemente imminente e poco delicato contatto della sua schiena con qualche superficie solida o qualsivoglia altro modo in cui possa fargli del male, sa che non è il timore di dire qualcosa di sbagliato e sa che non è perché è un lupo mannaro dalla nascita. L’unica cosa che non sa, se deve dirla proprio tutta, è il vero motivo per cui si sente in quel modo. E questo non sapere gli dà noia, e non solo.
Gli è sempre stato detto, a Stiles, che ha un’intelligenza ben sopra la media, che il suo unico problema è il deficit dell’attenzione che funge da ostacolo tra lui e la voglia di apprendere, e lui non l’ha mai considerato un problema serio… ma accidenti! E’ frustrante notare in ritardo dettagli che agli occhi degli altri sono così evidenti, e forse è proprio un dettaglio a sfuggirgli in quella situazione… forse è proprio l’ADHD* la causa dei suoi rompicapi, di quel momentaneo – perché Stiles si rifiuta categoricamente di credere che non giungerà mai a una soluzione – arcano del quale non riesce a trovare quell’unico e importantissimo pezzo che avrebbe da solo avviato un automatico innesco nella sua testa per completare quel dannatissimo puzzle.
Stiles sarebbe davvero felice di poter dare la colpa di tutto a quello, davvero, perché sarebbe dannatamente facile ma… Il suo “nome”** è Stiles Stilinski, è ovvio che non possa essere così facile.
Perché, naturalmente, c’è dell’altro a complicare il tutto. C’è il problema che se Derek un secondo prima lo minaccia, quello dopo gli offre addirittura un caffèsì, è successo davvero e no, Stiles non se l’è né immaginato né sognato, e se non ci credete Scott può benissimo testimoniare – anche se casalingo e di scarsa qualità,  e questo lo confonde. C’è il fatto che anche se si fida di lui non riesce a smettere di accusarlo, magari anche solo per dirsi che sbaglia. E infine c’è il fatto che non è psicologicamente in grado di rimuginarci da solo nella sua stanza, quando picchietta l’evidenziatore contro le labbra e si sfiora il naso per sfizio come suo solito, perché si distrae e soprattutto non sono cose da scrivere sulla lavagnetta; ma ci riesce invece solo quando è proprio accanto a Derek, dove però non è capace di pensare lucidamente e al cento per cento della sua costante semi-lucidità a causa di quest’ultimo.
In apparenza il caso sembra impossibile, ma Stiles non si è mai arreso, e non ha intenzione di cominciare a farlo ora. E ovviamente ha già fatto “partire le indagini” , anche perché non è in grado di starsene senza far niente, e da quando ha cominciato a rischiare la vita ogni giorno si è affezionato alla routine e proprio non gli va di abbandonarla. Se la morte ci tiene tanto a starmi accanto, chi sono io per cacciarla via?, è la riposta ironica che continua a darsi ogni maledetta volta che comprende quanto stia rischiando, dopotutto Derek non è mai stato un tipo diplomatico, questo lo sa fin troppo bene.
Ma forse avrebbe dovuto fare meglio i calcoli, non tanto per il risultato, quanto più per la paura – questa volta paura vera, anche essa purtroppo emozione ben conosciuta da Stiles – e il male fisico che avrebbe dovuto affrontare. Perché si aspettava di essere ucciso in un sol colpo al minimo menzionare di quel “Mi stai fissando” uscito con tono notevolmente più accusatorio di quanto avesse voluto. Il ringhio di Derek avrebbe dovuto avvertirlo, ma Stiles non ha mai captato gli avvertimenti-minacce, specie quelle di Derek Hale, e per questo aveva continuato, approfittando della momentanea assenza di Scott, ma com’era prevedibile la sua insistenza lo aveva portato ad ora, schiacciato malamente tra la parete del loft e l’occhiataccia dall’alto di quell’ammasso di muscoli che era Derek, che perlopiù ringhia, tanto per cambiare.
Stiles lo fissa in trepidante attesa, con il cuore che batte a mille sia per la paura che per lo spavento, mentre Derek non fa che fissarlo male e ringhiargli in faccia a pochi centimetri dal viso.
Molto loquace, Sourwolf, davvero.
Balbetta una serie di parole senza davvero saperle distinguere- o meglio, si rende conto di parlare solo quando vede un sopracciglio di Derek inarcarsi in quel movimento famigliare e le narici sbuffare via un po’ d’irritazione, e si accorge che la sua bocca si muove e le sue parole riempiono il silenzio. Riesce a cogliere appena qualche strascico del suo stesso discorso – assurdo come non sappia nemmeno lui cosa stia esattamente dicendo – quando si rende conto che la presa di Derek si è notevolmente allentata sulle sue spalle, ma non abbastanza da farlo sgusciare via. Il suo sguardo cade, involontariamente – o almeno così crede – sulle labbra piene di Derek, strette all’inverosimile probabilmente per frenare la crescita delle zanne; e per la prima volta fa davvero caso alla forma di qualcosa che ha avuto sotto gli occhi praticamente tutti i giorni. Sono rosee e carnose, morbide in apparenza, anche se è curioso di sapere se lo sono davvero. Ciò che più lo stupisce è, però, il fatto che sembrano asciutte. Le sue sono quasi sempre umide perché ha l’abitudine di umettarsele in continuazione in un gesto nervoso, e infatti non ha mai visto Derek fare quel gesto, neanche per pulire il sangue. Che usi il burrocacao? E sa che è una domanda che può suonare stupida, ma a Stiles pare più che legittima. Insomma, chi ce lo vede Derek Hale usare il burrocacao prima di uscire? Giusto il tempo di arricciare le labbra, mettere il prodotto con un gesto perfettamente da modella e poi uscire ad azzannare qualcuno? Ma andiamo!
Cerca di evitare di fare altri danni o di dimostrarsi ancor più stupido di come Derek già pensa che sia, e si concentra su altro per evitare di porre la domanda. Sposta quindi lo sguardo sulle folte e selvagge sopracciglia che ormai sono in tutto e per tutto una costante nella sua vita, dato che Derek usa soprattutto quelle per comunicare; sorvola sui capelli così scuri ma così perennemente ben pettinati nel loro non-esattamente-disordine  organizzato – e, davvero, Stiles vorrebbe sapere che tipo di gel usa – e ripercorre il viso spiando la barba.
L’ha lasciata crescere o è solo una sua impressione? La prima volta che l’ha incontrato non era così folta, giusto? Era molto più curata. Quand’è che ha iniziato e perché lo sta notando solo ora? In preda a questa scioccante scoperta, il suoi occhi vagano ancora fino a che non affondando in ciò che ha cercato di evitare con tutto se stesso fino a quel momento: gli occhi.
Gli occhi di Derek sono assurdi. Come se fosse una novità. E Stiles sente un nodo fastidioso allo stomaco e l’irritazione a fior di pelle: c’è qualcosa in Derek Hale che non sia particolarmente sexy o attraente? Chi lo ha partorito, Afrodite? E mentre maledice lo scultore che lo ha inventato, poiché lui lo sa, non può essere che scolpito, si perde in quel miscuglio confuso di colori che rispecchiano perfettamente le sfaccettature del licantropo: Sono verdi, in prevalenza, ma ci sono anche quel riflesso azzurro, quella sottile aureola dorata e quel pizzico di castano che ovviamente non guastano mai. Ed è solo per non sbuffare che evita di prendere in considerazione il giallo, il rosso e l’azzurro ghiaccio di quando non è in forma umana.
E’ così concentrato a decifrare quel dannatissimo colore che non si accorge di aver smesso di parlare – così come non si è reso conto di aver iniziato – e che ogni traccia di furia è scomparsa dagli occhi dell’Hale, che si è dimenticato persino che deve ringhiargli contro. Rimangono così per dei secondi che sembrano ore, o forse anche minuti, prima che Scott torni, e la presa di Derek s’irrigidisca visibilmente, mentre si allontana e gli getta un’occhiataccia.
Ed è proprio in quel momento, che Stiles capisce. Lo capisce dal fatto che quando Scott è tornato, il suo naso e quello di Derek si sfioravano, lo capisce dal fatto che Derek stava ricambiando il suo sguardo, lo capisce dal fatto che non ha neppure pensato che Lydia esistesse mentre accadeva, e soprattutto lo capisce dal fatto che Derek ora fa finta di niente e che l’abbia lasciato come se scottasse, come se colto sul fatto. Ma quale fatto?
E così, di punto in bianco, Stiles ama il suo deficit dell’attenzione per aver cercato di salvarlo da una verità scomoda, che lo aveva reso deliziosamente ingenuo; e sente la nostalgia di tutta quella nebbia e confusione che fino a poco fa regnava incontrastato nella sua testa. Si pente terribilmente di non essersene stato lì fermo al suo posto e di aver dovuto per forza ficcanasare come suo solito, perché ora sa, e non è stato mai così spaventato da questo. Rimpiange l’ignoranza, per la prima volta nella vita, perché ora sa di avere una fottutissima cotta per Derek Hale. Già, per Derek Hale.
Ora sa, e non può che chiedere scusa al suo deficit dell’attenzione.

 
 
 
 
 




 
*= ADHD, dubito che voi non sappiate che cosa sia, ma a scanso di equivoci va detto: Si ipotizza – perché nonostante abbia cercato in lungo e in largo, non ho ancora avuto una conferma certa di questo fatto – che Stiles abbia l’ADHD, un disturbo dell’apprendimento conosciuto in Italia come Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività, e ammetto che se Stiles non lo avesse ne rimarrei stupita. In meglio, ovvio (tutti amano Stiles, a prescindere). Questo disturbo è caratterizzato dal fatto che il soggetto affetto ha difficoltà a concentrarsi e si distrae facilmente (“deficit” dell’attenzione, mancanza dell’attenzione), e qui io ho avvalorato la mia tesi che ce l’abbia che, ripeto, non so se sia certo ma nel caso non lo sia, beh… mi sono presa una piccola garanzia, dai, siamo clementi.
 
**= Dubito che anche questo punto abbia bisogno di spiegazioni ma, idem come sopra, a scanso di equivoci (mettendola così mi rendo conto dell’inutilità totale di queste note…). Come presumo molti di voi sapranno, “Stiles” non è il vero nome del personaggio, ma un soprannome che si è dato. Ho messo “nome” tra virgolette poiché, grazie a quello stronzo di Jeff Davis (muori, uomo meraviglioso), è ignoto e uno dei più grandi misteri il vero nome di Stiles. Si sa solo che inizi con M e finisca in –ienim ed è difficile da pronunciare, e a quanto pare brutto/imbarazzante e complicato. Non me la sono sentita di azzardare ipotesi, già ce la probabilità che l’ADHD sia una garanzia, non ne voglia un’altra :c
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Sabaku No Konan Inuzuka