Note:
Ciao a tutti!
È la prima volta che scrivo su questo fandom, anche se sono molto appassionata di Tolkien e dei suoi libri.
Questa storia inizialmente era nata come un fumetto, poi l’ho convertita in fanfiction per approfondirla meglio. Diciamo che non è nulla di particolarmente innovativo, sono alle prime armi e la considero un po’….una schifezza ma l’omino nella mia testa pretende di esprimersi!
Prima di incominciare un monologo sulla mia instabilità mentale vi lascio alla lettura. Spero di aggiornare al più presto ma la maturità non perdona.
Ringrazio chi leggerà e recensirà la mia storia. Se c’è qualcosa di non chiaro, errori o critiche non esitate a scriverlo.
Buona lettura!  
Il titolo riprende una frase della canzone “Immortals” dei Fall Out Boy.




Prologo
Ritrovarsi in quella situazione non era quello ciò che Bilbo Baggins, hobbit rispettabile della Contea, si aspettava per quella sera. La sua normale tranquillità si era trasformata in una chiassosa  banda di nani alla riconquista della loro patria e alla razzia della sua dispensa. Inoltre era stato chiamato “droghiere” dal capo di quella compagnia strampalata e invitato da Gandalf a partecipare alla spedizione come scassinatore! Non poteva crederci. Proprio quando pensava di aver terminato con le visite sentì bussare alla porta. Calò il silenzio nella casa. Solo Gandalf sfoggiava un sorriso beffardo e chiese a Bilbo di aprire la porta.
Quando questa si aprì il piccolo hobbit vide due volti che avrebbe conosciuto meglio in futuro.