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Autore: Isara_94    13/11/2015    1 recensioni
Un vecchio 33 giri, una polaroid ingiallita e una dedica a Tony Stark.
Forse Loki era già stato sulla Terra prima di attaccare New York...
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Tony Stark/Iron Man
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non capitava spesso che Tony cambiasse un po' musica. Loki lo lasciava fare, non aveva particolari preferenze e il rock sotto sotto gli piaceva più di quanto fosse disposto ad ammettere. E gli piaceva il fatto che i mortali avessero inventato un modo di mantenere nel tempo canzoni e melodie senza che ci fosse qualcuno che potesse suonare ogni volta, lo trovava decisamente rilassante quando non gli andava di leggere nel silenzio più completo.
Quel giorno però vide l'inventore armeggiare con una strana valigetta che chiamò giradischi e una busta di cartoncino da cui estrasse un enorme disco nero e si avvicinò incuriosito. Tony sorrise -questo è il glorioso 33 giri dei Rolling Stones con la traccia di Paint it Black! Un pezzo storico che arriva direttamente dai mitici anni della Summer of Love!-
Loki sorrise appena -certo che voi mortali avete molta fantasia per i nomi...- prese a studiare la custodia decorata del disco con curiosità, rigirandosela fra le mani per osservarla da ogni lato. Fu così che dall'interno caddero un paio di vecchie Polaroid ingiallite.
-ehi, questa nemmeno me la ricordo- Tony prese la prima fotografia osservando stupefatto -quando me l'hanno scattata? Dovevo avere forse sedici anni...-
-eri diverso-
-ehi tesoro, erano gli anni '60! Pace e amore, hai presente?-
-... non esattamente?- azzardò il dio, decidendo che la sua curiosità era esaurita tornò al suo libro -erano i tuoi anni ribelli, li ricordi con piacere-
-dire che li ricordo è un po' azzardato... ricordo solo di essere arrivato al festival, un po' di musica e dopo era tutto fumo. Letteralmente- asserì l'inventore, sognante -nessuno che litigava, armonia totale, ragazze dolcissime... il paradiso-
Loki preferì concentrarsi sulle pagine, pur notando di riconoscere la canzone. Lo definì un evento quanto mai curioso, dal momento che ad Asgard era un sogno pensare di ascoltare qualcosa di diverso dalle ballate. Tanto che si mise a ragionare oziosamente se non l'avesse sentita per caso durante la ultima apparizione sulla Terra. Quando fu Tony a dargli un ottimo indizio.
-giuro questo sembri tu! Com'è possibile, ti somiglia in un modo inquietante!-
Loki gli sfilò di mano la fotografia. Aveva lo stesso colorito giallognolo tipico dei rullini dell'epoca ed era piuttosto rovinata ma dall'immagine lo fissava una sua perfetta copia di quando era un ragazzo che non aveva nulla del posato principe cadetto che era sempre stato, ritratto mentre sorrideva felice e alzava la mano mostrando due dita in segno di pace. Il caschetto ordinatamente pettinato all'indietro in cui aveva usato tagliare i capelli fino a tempi recentissimi era un nido nero tutto spettinato, era a piedi nudi seduto in un grande prato verde insieme ad alcune ragazze mentre una di loro gli posava sui capelli una ghirlanda di margherite ridendo giocosamente e come loro aveva jeans slavati e una larga maglia, di differenti sfumature di verde e con motivi più nordici a differenza dei colori brillanti delle altre dai ricami etnici più simili a quelli dei nativi americani. Raggelò nel riconoscere la sua calligrafia nella scritta fatta in un angolo con un pennarello indelebile. In qualche modo quella era una prova che su Midgard era già stato ben prima che Thanos ce lo spedisse grazie all'energia del Tesseract.
-no aspetta, mi ricordo di questo qui- lo interruppe l'inventore tutto d'un tratto -faceva l'autostop e raccontava storie davvero divertenti riguardo casa sua anche se penso si fosse inventato un sacco di roba. In cambio del passaggio era pure disposto a darmi il suo medaglione e non aveva una meta precisa. Ricordo che quando gli abbiamo detto che noi stavamo andando a Woodstock ha deciso su due piedi che gli stava bene e l'abbiamo caricato. L'avessimo solo incontrato prima: spettacolare il modo in cui s'è riuscito ad arrangiare-
-davvero?- commentò Loki. Continuava a domandarsi per quale motivo non ricordasse nulla di quel viaggio.
Il miliardario rise -sì! Eravamo un gruppetto di ragazzi scappati da casa di nascosto per andare ad ascoltare la musica al Festival di Woodstock. Io ero quello che doveva procurarsi la macchina, e fregai le chiavi a mio padre insieme a una mappa. Uno portò una borsa di roba da mangiare per il viaggio ma finì praticamente subito... un altro pensò che bastasse portare se stesso, il cretino del gruppo- raccontava -e poi ci troviamo lui che da un paio di coperte e qualche bastone raccattato in giro tirò fuori la più bella tenda del circondario riuscendo anche a far saltar fuori una cena con quello che aveva racimolato in giro per il campo scambiando quello che non ci serviva per le provviste- continuò -non ricordo ci avesse detto il nome però. Questa foto l'avevamo fatta per ricordarci delle ragazze che avevamo conosciuto, non mi risultava mi avesse scritto una dedica. Mi stava simpatico, se non altro perchè era l'unico che capiva qualcosa di campeggio... a non averlo conosciuto saremmo morti di fame!-
Comportamento tipico di lui, risolvere i problemi in modo ingegnoso come quello magari in cambio dell'ospitalità. A quanto pareva quindi aveva davvero conosciuto Tony prima che fosse Iron Man, finendo pure col farci amicizia. Se gliel'avessero detto e quella foto non fosse mai saltata fuori non ci avrebbe creduto. Ancora gli pareva impossibile ma la sua calligrafia era la prova definitiva che l'immagine era autentica. Tenne la fotografia osservandola ancora per un po'. Era così felice, in quel prato, senza un singolo pensiero per la testa tranne la spensieratezza del momento. Per un attimo desiderò poter raggiungere le Norne e disfare quanto avevano tessuto col filo della sua vita, solo per poter tornare a quel giorno e capire cosa l'aveva portato a quella felicità apparentemente senza spiegazione tale da farlo sedere in mezzo a un gruppo di mortali e lasciare un'affezionata dedica ringraziando del viaggio, dei ricordi e di tutto.
Solo dopo capì: non ricordava perchè Odino aveva ritenuto che non fosse cosa giusta. Molto probabilmente un giorno doveva aver davvero deciso di mettere in pratica le sue minacce di andarsene da palazzo ed era fuggito nel regno dei mortali. E si era in qualche modo rivelato a quei ragazzi, così quando erano venuti per riaccompagnarlo a casa suo padre gli aveva fatto dimenticare quanto era stato in quell'estate. Non solo, doveva aver fatto sì che anche tutti quelli con cui era venuto in contatto dimenticassero di averlo conosciuto, finanche dimenticarsi il suo nome. Era un incantesimo ridicolmente facile da fare per un mago così potente, ma altrettanto semplice da spezzare una volta ritrovato un oggetto collegato all'evento che si è voluto cancellare dalla memoria.
Sentì una lacrima scendere lungo la guancia. Se solo fosse rimasto lì nulla sarebbe accaduto. Non avrebbe incontrato Thanos e forse si sarebbe fermato a vivere con quello che era il suo attuale compagno già da decenni. Non solo, avrebbe continuato a essere la benevola entità dispettosa che era stato prima di diventare quel che era adesso.
Avvertì solo distrattamente l'abbraccio di Tony e la sua voce sussurrare -stavi davvero bene vestito così...-
   
 
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