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Autore: mewgiugiu    13/11/2015    0 recensioni
16 marzo 2013
Una ragazza e un ragazzo. Due amici. Una serata particolare. Un’atmosfera diversa. Un piccolo grande amore che nessuno dei due vuole rischiare di perdere. Chissà se una canzone del grande Claudio Baglioni segnerà l’inizio di una storia, la consapevolezza di un giovane amore?
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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16 marzo 2013

Era il primo anno che partecipavo a questa festa del Club… la seconda edizione della “Trippa”.
Ciao, sono Giulia, ho quasi 17 anni e faccio parte di un club di camperisti.
La cena a base di trippa e fagioli si sta concludendo… non vedevo l’ora solo per potermi immergere nei balli e scatenarmi.
Vincenzo è pronto con il suo impianto stereo e Chiara, la mia amica camperista quasi 16enne, sta come me attendendo trepidante l’inizio della musica.
Tutto è tranquillo, le chiacchiere animano la sala e all’improvviso sento il suono di un messaggio, strano visto il volume delle voci.
Ancora più strano, però, è il mittente: Luca, un ragazzo della mia età, conosciuto in camper quando avevamo 11-12 anni, ma che dallo stesso club, con cui io continuo a uscire i fine settimana, si è allontanato, preferendo, vista l’età, gli amici e il motorino.
Noi siamo amici, continuiamo a sentirci e proprio qualche giorno fa mi aveva chiesto se volevo andare con lui ed alcuni suoi amici a ballare…
Io gli ho dovuto rispondere di no per via di questo impegno, ma nessuno può lontanamente immaginare quanto mi sia dispiaciuto, semplicemente per il fatto che da quattro anni e mezzo mi porto dietro una cotta per lui… una fottutissima cotta per lui… una meravigliosa cotta per lui.

Ciao, come sta andando la festa?

Mi ha scritto. Non me l’aspettavo di certo… ma ne sono felicissima.

Bene, grazie! Stiamo aspettando l’apertura delle danze. Tu? Come sta andando la serata?

POV LUCA

Sono a casa, non sono andato perché poi con i miei amici non siamo riusciti a organizzarci…

Che fregatura! Quando finalmente mi ero deciso a vederla, e volevo vederla davvero, lei ha un impegno.
Non è vero che con i miei amici non ci siamo organizzati, semplicemente non era prevista nessuna serata danzante, anzi loro hanno optato per un cinema stasera… ma non mi andava di andare con loro.
I miei genitori avevano una cena con vecchi amici.
Anche mia sorella, seppur con solo 11 anni e mezzo, è uscita, o meglio è andata a casa di un’amica.
Sono rimasto solo, a casa… una pizza e forse un film… ma la verità è che ho una gran voglia di raggiungerla.
Un messaggio.

Mi dispiace! Ti direi di venire qui con noi… anche se so che non è proprio la tua compagnia… però se ti va. In fondo non è molto lontano da casa tua…

Mi sta dicendo di andare da lei! Davvero! Quasi quasi…

Perché no! Mi farebbe piacere… allora arrivo!

Dopo nemmeno un minuto…

Sì dai! Ti aspetto…

Metto le scarpe, prendo il giubbotto e mi fiondo in garage. Accendo il motorino e parto… 5 minuti e sono da te!

POV GIULIA

Sta arrivando… dopo quasi tre anni, finalmente lo rivedo. Chissà come sarà cambiato? Sarà più alto? Avrà un po’ di barba? Mi basta solo sapere che tra pochissimo sarà qui con me… il resto non ha più importanza.
“Ehi, Giuly… tutto bene?” mi chiede Chiara… probabilmente, anzi ne sono certa, mi sono isolata per qualche minuto dal mondo.
“Sì sì, tutto ok! Andiamo a fare questo valzer…”
E attendendo il suo arrivo, mi butto in questo ballo con la mia amica…
Ancora non ci credo! Ma non sarà stato solo un sogno?

POV LUCA

Eccomi arrivato davanti alle scale che scendono per entrare nella sala.
Parcheggio e mi tolgo il casco.
Come sarà diventata? Sarà contenta di rivedermi? Non so nulla, ma lo scoprirò molto presto…
Scendo le scale e, davanti alla porta, ci sono tre signore che si sono prese la loro pausa per fumare. Forse le conosco. Sono facce che mi sembra di aver già visto, ma non ne sono sicuro. Certamente, però, loro non si ricordano di me o non mi hanno riconosciuto.
“Scusate, cerco Giulia… sono un suo amico…” chiedo. Avranno capito? Non credo che ci siano molte ragazze con questo nome lì dentro…
“Giulia è dentro… prima stava ballando…” mi risponde cortesemente una delle tre. Non tanto alta, capelli chiari lisci e occhi altrettanto chiari, quasi trasparenti. Sono sicuro al 99% di conoscerla…
“Ok, grazie!” rispondo ed entro.
Nella sala c’è una confusione totale. Il posto è abbastanza grande: sono state disposte tre tavolate parallele che arrivano a metà sala e in fondo intravedo un signore dietro a un impianto stereo e una moltitudine di persone che si muove a ritmo della musica.
Le voci sono numerose e quasi coprono la melodia… credo si tratti di un ballo da sala, ma non mi intendo molto.
La gente è tantissima e, tra un volto e un altro mi sembra anche di vederne di familiari: primo fra tutti Scipio, il presidente del Club. Nonostante in età avanzata, lo vedo piuttosto in forma, ne sono contento.
Più in là vedo anche sua moglie, Bianca, che chiacchiera seduta a tavola con alcune donne.
Avanzando tra la folla e in mezzo ai tavoli, mi avvicino sempre di più alla pista, dove riconosco Simone e Fiorisa, i genitori di Giulia, che stanno ballando. Alzo lo sguardo con l’intenzione di prolungare la mia visuale e finalmente la vedo.
Si trova nella parete opposta alla sala, appoggiata a un termosifone; indossa una canotta nera con dei brillantini nella parte alta e un copri spalle, dei jeans stretti e dei sandali neri col tacco. I suoi capelli neri mossi che mi ricordavo lunghi, ora le arrivano appena sopra alle spalle e sono più ricci. Vicino a lei c’è un’altra ragazza con cui sta parlando, ma un attimo dopo volta la testa e mi vede, aprendosi in un sorriso.

POV GIULIA

Eccolo qui, finalmente.
“Chiara, scusami un attimo”
Lascio la mia amica e gli vado incontro, dall’altra parte della pista.
I miei occhi sono incatenati ai suoi e appena siamo l’uno di fronte all’altra è l’istinto a guidarci. Ci abbracciamo, un gesto che non era mai stato nostro prima, ma che ora sentiamo dentro, ci è necessario.
Non dura molto, ma già sento alcuni occhi puntati su di noi. Avevamo attirato l’attenzione di molti.
La prima ad avvicinarsi è Tiziana, signora non troppo alta, sulla sessantina, capelli corti castani e occhiali spessi. Dai nipoti si fa chiamare Nonna Jojo… e anche per noi è diventata la Nonna.
“Ohi Giuly, chi è ‘sto ragazzo? Ce lo presenti?”
“È un amico… un ex-camperista…” rispondo, con sguardo accusatorio verso Luca, ma lui sembra non farci caso.
“Piacere, sono Luca” le risponde e le stringe la mano.
 Intanto il ballo è terminato e quando riparte un’altra canzone sembra quasi che nessuno la senta, troppo occupati a scoprire chi è questo ragazzo che è arrivato adesso.
Infatti, alle domande di Tiziana si era aggiunto Marino, suo marito e, poi, Carla, signora poco più che 50enne, alta, capelli castani corti. Lei era entrata nel Club tramite sua sorella, Laura, nonché madre di Valentino, uno degli amici di Luca quando ci siamo conosciuti.
E proprio per questo, la sua domanda stonava con quelle degli altri.
“Luca! Ciao, come stai? Mamma mia, quanto sei cambiato!”
Ma non era l’unica. Infatti, anche Lidiano, il presidente, e Bianca, sua moglie, quando hanno capito chi era, hanno iniziato a dire che non l’avevano riconosciuto e a chiedere della sua famiglia.
Gli unici che ancora non avevano aperto bocca erano i miei genitori. Probabilmente non si aspettavano che dopo tanto tempo fossimo rimasti in contatto, anche perché io non gliene avevo mai parlato, preferendo tenermelo per me.
Comunque, in mezzo a tutta questa confusione, erano passati 5 minuti buoni e ancora non ero riuscita a scambiare mezza parola con Luca. Per di più, vedevo che anche lui si stava sentendo un po’ a disagio tra tutte queste domande; quindi, forse, era arrivato il momento di svignarsela.
“Ehi, Luca! Ti va di fare due passi fuori? Magari c’è meno confusione…”
Ed è come se gli avessi salvato la vita.
“Va bene! Andiamo!” mi risponde.
Così ci avviamo verso la porta…
“Ci vediamo tra un po’” e ci congediamo da qualsiasi altra domanda.

POV LUCA

Finalmente fuori! Sono tutti molto simpatici là dentro, tutti assolutamente cordiali e soprattutto accoglienti, però mi ci voleva un po’ d’aria.
“Ce ne siamo liberati, eh!” mi dice appena varchiamo la porta.
“Sì! Grazie per avermi salvato! Sono delle belle persone, però sai… si sono appiccicate un po’ troppo…” le dico ridendo e anche lei sorride.
“Sì, sono delle persone fantastiche, ma a volte sanno essere piuttosto insistenti… soprattutto con i nuovi arrivati e, soprattutto, se la persona in questione è un ragazzo e, per di più, venuto per me. Sai, non mi hanno mai vista con un ragazzo…” e la vedo abbassare gli occhi.
“Perché?” le chiedo… ma forse con troppa foga, perché alza gli occhi, guardandomi, come se mi fossi spinto troppo oltre.
“Se posso…” aggiungo.
Lei alza lo sguardo verso di me e mi fa un piccolo sorriso, poi guarda davanti a sé.
“Amici maschi ne ho pochi… anzi direi solo te… e non ho mai avuto un ragazzo finora, quindi non ho mai avuto motivo di portarne uno alle uscite del Club…”
La sua risposta mi lascia a bocca aperta. Com’è possibile che non si sia mai fidanzata, è assurdo! Dopo tutto è una bella ragazza, simpatica, gentile, dolce, forse può sembrare un po’ timida se non la si conosce, ma poi ti coinvolge…
“Sono una di quelle che aspetta quello giusto…” e fa un piccolo sorriso quasi rassegnato verso di me, poi prosegue “ Mi sono innamorata veramente solo di un ragazzo, ma lui non mi ha mai notata in quel senso… o forse sono io che sono troppo timida e non sono riuscita a farglielo capire, né a farmi avanti…”
“Non ci credo! Ma davvero non ti si è mai avvicinato nessun ragazzo?” le chiedo e lei scuote la testa dicendo “Non sono una di quelle popolari, sempre al centro dell’attenzione… non sono nemmeno capace di esserlo, anzi la mia timidezza in questi casi si fa sentire…” e abbassa nuovamente lo sguardo “Solo con chi conosco veramente, con le persone di cui mi fido e a cui voglio bene riesco ad essere me stessa, con gli altri mi chiudo.”
Questa sua confessione mi trafigge dentro e forse per la prima volta capisco veramente che ragazza particolare è: lei è diversa da tutte e nella sua timidezza e nel rossore che le copre le guance in questo momento così confidenziale mi perdo e nello stesso tempo mi ritrovo come se fossi a casa. Ne rimango rapito e so che è davvero speciale e, se si è lasciata andare così con me, forse anch’io sono un po’ speciale per lei.
“Allora mi sento onorato della fiducia che stai ponendo in me” le dico e lei ride, una risata cristallina.
“Non pensavo che non avessi mai avuto un ragazzo… credevo che, anche se timida, riuscissi a farti notare. Sei una bella ragazza e visto che io ti avevo notata pensavo fosse così per tutti… ma forse tu non sei sempre così aperta con le persone e molti tendono a non avvicinarsi… però sappi che sei davvero una bella persona… caratterialmente e fisicamente” le dico e credo di essere arrossito un pochino.
Nel mentre lei mi guarda, mi fissa con quei suoi grandi occhi scuri che vedo brillare… “Grazie! Nessuno mi aveva mai fatto un complimento così e, anche se da amico, ne sono affascinata. Un po’ di autostima mi ci vuole…” e ride coinvolgendo anche me.
Poi è come se fossimo attratti, due calamite che irrimediabilmente si avvicinano, l’istinto di entrambi ci lega in un abbraccio, saldo, vero, unico!



Note d'autrice
Ciao a tutti, è la prima volta che pubblico qualcosa che scrivo, quindi non sono abituata a far leggere le mie storie ad altri.
Spero che non ci siano errori grammaticali e che mi facciate sapere se vi piace il mio stile.
La storia mi sta molto a cuore e mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni al riguardo.
Pubblicherò appena avrò ricevuto qualche recensione.
A presto, Giuly :)

  
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