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Autore: pseudomors    13/11/2015    0 recensioni
Ho pensato di amarti, fra un bacio e l'altro. Poi ci ho pensato, te l'ho anche detto anche se le prime volte mi costava anche un po' anche solo ammetterlo, sentirlo. Mi hai sorriso. Non c'entrava nulla, non c'entra mai nulla, e mi hai abbracciata. E ti giuro che io nelle tue braccia ci resterei in eterno, sarebbe l'unico posto in cui vorrei stare. Non sai quanto mi sia costato lasciarmi stringere, quasi in mezzo alla strada, lasciarmi sfiorare, lasciarti avvicinare. Non sai quanto mi costa ogni volta guardarti negli occhi e provare a crederti, sapere di potermi fidare, lasciarmi abbracciare un'altra volta e vederti sorridere, capire che non potresti farmi del male nemmeno per sbaglio.
Tu mi guardi e mi sorridi, ed è bello, tanto.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho pensato di amarti, fra un bacio e l'altro. Poi ci ho pensato, te l'ho anche detto anche se le prime volte mi costava anche un po' anche solo ammetterlo, sentirlo. Mi hai sorriso. Non c'entrava nulla, non c'entra mai nulla, e mi hai abbracciata. E ti giuro che io nelle tue braccia ci resterei in eterno, sarebbe l'unico posto in cui vorrei stare. Non sai quanto mi sia costato lasciarmi stringere, quasi in mezzo alla strada, lasciarmi sfiorare, lasciarti avvicinare. Non sai quanto mi costa ogni volta guardarti negli occhi e provare a crederti, sapere di potermi fidare, lasciarmi abbracciare un'altra volta e vederti sorridere, capire che non potresti farmi del male nemmeno per sbaglio.
Tu mi guardi e mi sorridi, ed è bello, tanto. 
L'hai fatto dall'inizio, senza sapere chi fossi davvero, senza conoscermi abbastanza, ma sembrava che fossi l'unico in mezzo a una marea di gente capace di decifrarmi. 
Mi guardavi come non mi guardava nessun'altro, lo fai ancora. Nei tuoi occhi non ho mai visto disprezzo. Nei miei occhi non so cosa tu abbia visto davvero, forse nemmeno voglio saperlo. E poi ero brutta, ero così brutta, rassegnata, pensavo di non poter essere felice mai più. Invece mi hai reso felice, ci pensi? Come hai fatto? 
Avrei voluto che piovesse, perché anche quello mi rende felice; e insieme eravate una serie di momenti ancora più belli. Te l'ho detto che amo la pioggia, sì? 
Un giorno guardavo il tuo petto, come al solito, avevo le tue braccia attorno e non riuscivo ad alzare lo sguardo, stavo cercando di formulare la frase più adatta per dirti quanto quella vicinanza assurda mi costasse, avevo paura, perché mi serve del tempo per rialzarmi quando crollo e mi serve davvero tanto, tanto, tempo. A volte mi sento ancora una bambina, le bambine ci mettono un sacco a capire che le storie d'amore finiscono, prima o poi. Ma prima che potessi dirtelo, mentre pensavo e avrei voluto piangere, mi stavi già baciando e io avevo troppe parole in testa che viaggiavano e ricordavo che era andata a finire male troppo spesso e avevo paura succedesse la stessa cosa. 
E io forse se dici che sono bellissima non ci credo, ma se mi abbracci, credo al gesto. E ti sento vero, reale, ti sento lì con me e un po' ho paura, un po' so che sei forse l'unico che dovrebbe davvero abbracciarmi così. E ho scoperto che non ci riesco, non ci riesco proprio a starti lontana, distante, a non starti appiccicata. E forse, forse, da te posso lasciarmi amare.
   
 
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