Matt Murdock si trovava seduto sul divano del suo salotto, Sul tavolino di fronte a esso, erano posate due bottiglie di birra. Ripensò a quello che era successo quella sera con Karen.

Quando si separarono dal loro abbraccio, un silenzio imbarazzante calò tra di loro.                             
Matt non avrebbe voluto piangere ma non ce l’aveva fatta. Non aveva retto alla pressione che gli era stata imposta dal corso degli eventi. Tutto quello che era successo, l’allontanamento di Foggy per colpa sua, l’incendio del magazzino in cui i cinesi impacchettavano droga e la scoperta che quel mostro di Fisk utilizzava persone cieche per i suoi loschi propositi, l’avevano fatto crollare.
Si sentiva spezzato in due: se da una parte voleva farla pagare a Fisk, dall’altra sentiva che la situazione stava diventando insostenibile per lui e che gli stava sfuggendo di mano. Non sarebbe riuscito a fare un altro passo. Non da solo, almeno.
Forse fu per questo che accettò con gioia e sollievo l’abbraccio di Karen, nascondendo il volto contro la sua spalla e stringendosela a sé. Al diavolo gli insegnamenti di Stick. Lui aveva bisogno di avere vicino a sé i propri amici.
Piansero insieme, sfogando il loro dolore e alleviando la loro anima.                                             
Fra le sue braccia, non aveva avvertito quell’opprimente senso di solitudine ma, ora che si trovavano uno di fronte all'altro, si pentiva di quello sfogo.
– Mi dispiace, Karen. Non avrei dovuto cedere cosi ma…- iniziò lui, abbassando lo sguardo.
– Non ti devi scusare, Matt. Stiamo affrontando un momento difficile e dobbiamo rimanere uniti per superarlo-.
– Già, hai ragione. -                                                                                                                                                                        
-Andiamo, ti accompagno a casa cosi almeno parliamo- aveva proposto la ragazza, predendo la propria roba. 

E cosi, i due si ritrovarono a passare una serata insieme e, nonostante tutto, era stata piacevole.   
In quel momento, Matt si trovava da solo ma solo perché aveva convinto Karen ad andare a riposarsi. Era tardi ed entrambi avevano bisogno di riposarsi e schiarire le idee. Senti il telefono suonare e pensò immediatamente che dovesse essere uno tra Foggy o Karen. Dato che con il primo i rapporti erano praticamente assenti, la scelta ricadde sulla seconda e i suoi sospetti furono confermati dalla voce che senti dall’altra parte.
– Pronto?-                 .                                                                                                                                                                           
– Matt, sono Karen. E’ successo qualcosa di terribile-                                                                                                
-Dimmi tutto- il tono di Matt era preoccupato.                                                                                
Aveva avvertito la voce della donna incrinata dalle lacrime e subito si domandò cosa potesse essere successo da ridurla in quello stato.
– C’è stata un’altra vittima ed è … è…-                                                                                                                                                                
Matt poté sentire chiaramente i singhiozzi della donna e, con voce calma e decisa, disse:- Karen, so che è difficile ma devi farti coraggio e dirmi cosa succede. Chi è la vittima, Karen?-
-E’ Ben. Ben è stato ucciso, Matt. Ed è stato Fisk-                                                                                                                                               
Il ragazzo avvertì una rabbia incontrollabile pervadergli il petto ma cercò di trattenersi.                          
– Maledetto Fisk. Quando si terrà il funerale?-                                                                                               
 -Domani. Ci sarai?-                                                                                                                                                        
-Si, Karen. A domani-                                                                                                                                            
-A domani- chiuse la chiamata la donna.
Matt chiuse il telefono e pensò che Fisk avesse superato il limite con le sue azioni. L’avrebbe affrontato per tutti quelli che aveva ucciso e coinvolto: presto, Wilson Fisk avrebbe tremato dalla paura.                                                                                                            
Mai mettersi contro il Diavolo di Hell’s Kitchen.