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Autore: Angel27    14/11/2015    0 recensioni
"Eppure ogni uomo uccide ciò ch’egli ama,
e tutti lo sappiamo:
gli uni uccidono con uno sguardo di odio,
gli altri con delle parole carezzevoli,
il vigliacco con un bacio,
l’eroe con una spada!
Gli uni uccidono il loro amore,
quando sono ancor giovani ;
gli altri, quando sono già vecchi ;
certuni lo strangolano con le mani del Desiderio,
certi altri con le mani dell’Oro;
i migliori si servono d’un coltello,
affinché i cadaveri più presto si gèlino."
Cos'è meglio amare la persona sbagliata o avere il rimorso di non aver mai amato?
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon salve!
Torno in scena con una piccola  Flashfic, so bene che le mie ff non vengono aggiornate da un bel po' ma l'università mi prende moltissimo tempo chiedo perdono!
Intanto vi lascio con questa piccola follia, vi prego di farmi sapere se la trovate banale o simpatica o orrenda...sappiate che è bellissimo leggere i vostri commenti.
E vi prometto che le mie ff principali ovvero: FRATELLO E SORELLA ULTIMA LUCE, UN AMORE IMPROBABILE, ICE KING AND ANGEL QUEEN,  LA GUERRIERA DI CALVAR, UNA STRANA AVVENTURA verranno PRESTO aggiornate!!!!
Se non le avete ancora lette e se vi va potete dare un'occhiata, in più c'è una Flashfic su Loki, E AMORE ENTRÒ NEI MIEI SOGNI, se non volete impegnarvi a leggere una ff e vi pregherei sempre di lasciarmi un commentino.
Bene ora vi auguro una buona lettura e sparisco! Lo studio mi attende!!!
Baci
Angel27

" Eppure ogni uomo uccide ciò ch’egli ama,
e tutti lo sappiamo:
gli uni uccidono con uno sguardo di odio,
gli altri con delle parole carezzevoli,
il vigliacco con un bacio,
l’eroe con una spada!
Gli uni uccidono il loro amore,
quando sono ancor giovani ;
gli altri, quando sono già vecchi ;
certuni lo strangolano con le mani del Desiderio,
certi altri con le mani dell’Oro;
i migliori si servono d’un coltello,
affinché i cadaveri più presto si gèlino.
Si ama eccessivamente o troppo poco;
l’amore si vende o si compra ;
talvolta si compie il delitto con infinite lagrime,
tal’altra senza un sospiro,
perché ognuno di noi uccide ciò ch’egli ama
eppure non é costretto a morirne."
Oscar Wilde



Sembro un pazzo, ma non sono un folle!
Sembro cattivo, ma non sono malvagio!
Sembro triste, ma sono solo disperato...

Grida, gente che corre...fugge...
Qual è la causa di tanta confusione?
Mi guardo intorno spaesata, vedo macchine sbandare, donne che gridano terrorizzate, uomini dal volto atterrito.
"Va via!" mi grida una donna.
Non mi ero resa conto di essermi fermata nel bel mezzo della strada oramai semivuota, difronte a me una folla che scappa, grida, preda della paura che oscura la ragione.
Mi travolgono, mi spintonano fin quando non mi ritrovo tra la folla, che ora tace, fissando qualcosa o qualcuno con paura crescente.
"In ginocchio!" ordina una voce, nessuno osa muovere un muscolo.
"In ginocchio ho detto!" l'ordine si ripete, questa volta è un grido seguito da un tonfo sordo sulla strada in cemento che oscilla paurosamente.
Tutti obbediscono ed io mi sento tirare giù, è la stessa donna di prima mi guarda spaventata, ancora non ne comprendo il motivo. 
Mi muovo piano allungo il collo fin quanto mi è possibile e finalmente lo vedo è un uomo alto dall'armatura dorata, un maestoso mantello verde circonda le sue spalle mentre stringe con aria di trionfo quello che credo sia una scettro.
"Io sono Loki di Asgard e ho gloriosi propositi per voi. Vedete...- comincia a camminare tra l folla sogghignando- non è tutto più semplice? Questa è la vostra condizione naturale: servire, essere sottomessi. Non avete il coraggio di lottare. La forza o le armi...Dopotutto vi inginocchierete sempre."
Quella voce...c'era qualcosa nel suo tono che riportava alla memoria ricordi antichi forse di una vita precedente.
"Non davanti a uomini come te!" un anziano dal coraggio inaspettato si alza in piedi, la sua  fragile figura risulta imponente rispetto al resto della folla prostrata al suolo, come i fili d'erba sono piegati dal vento.
"Non esistono uomini come me!" risponde beffardo.
"Esistono sempre uomini come te." insiste l'anziano.
"La voce saggia del popolo. Che lui sia d'esempio..."continua puntando lo scettro contro l'anziano, che solo ora comprende la pericolosità del suo gesto.
"NO!" non so quale improvvisa forza, quale folgorazione, o quale stupita idea in quel momento mi aveva dato la forza per sollevarmi.
Mi guarda con gelidi occhi verdi, un sorriso sghembo che pare scomparire ad ogni passo, che pian piano e incautamente faccio verso di lui.
Come per magia le persone al mio passaggio si spostano creando un vero e proprio sentiero fino a colui che tanto temono.
Ora potevo distinguere chiaramente lo sguardo smeraldino, i capelli corvini, l'armatura finemente decorata in oro puro e lo scettro dalla splendente luce blu, che ora pendeva nella sua mano.
Mi guarda, mi studia, mi spoglia con gli occhi tanto da costringermi a distogliere lo sguardo da quei due smeraldi indagatori.
"Mi hanno mentito dunque?" mi chiede, ma non rispondo.
"Rispondi fanciulla! Mi hanno mentito?" si avvicina lentamente, come un gatto che gioca col topo che sa in trappola.
"Su cosa vi hanno mentito?" chiedo, la voce esce sicura, decisa e me ne stupisco.
"Sull'indole servile di questo popolo! Voi midgardiani siete considerati deboli e incapaci di imporre il vostro volere!" continua cercando i miei occhi, ma ancor una volta fuggo dal suo sguardo.
"Vi sbagliate. Siamo un popolo stolto, forse facilmente influenzabile, non certo immortale, ma molti di noi hanno coraggio. Il coraggio di credere in un mondo migliore- la foga prende irrimediabilmente il sopravvento, alzo lo sguardo incrociando nuovamente i suoi occhi e mi sorprendo nel vedervi tanta pazienza da sopportare la mia impertinenza, considerando che stava per uccidere quell'anziano per molto meno- il coraggio di lottare ogni giorno dando l'esempio."concludo con occhi che so mandare fiamme.
"E tu hai la presunzione di affermare che il tuo esempio è quello giusto, che la tua vita è quella che si addice a tutta Midgard?" chiede beffardo e senza smettere di girarmi intorno, comincio a sentire la rabbia salire.
"No. Ho il coraggio di vivere la vita seguendo ciò che è giusto, per me il coraggio è quando sono capace di comprendere quando la mia libertà si limita per rispettare quella dell'altro. Ed ora voi state violando la nostra libertà imponendo un volere che limita le capacità sconfinate di un popolo. Certo di errori ne facciamo molti, ma non venite a dirmi che il vostro popolo non ha mai commesso errori, perché non vi crederei."rispondo, la tenacia ancora non mi abbandona.
Mi guarda con sguardo illuminato dall'interesse le mie parole invece di irritarlo lo incuriosivano.
"Hai osato troppo." sibila alle mie spalle.
Mi rendo conto troppo tardi che ciò che avevo fissato fino a quel momento non era altro che una mera illusione, un ologramma.
Non un muscolo oso muovere, sento le sue mani sui fianchi, poi su, su per la spina dorsale fino alla nuca, mi avvolge il collo con le dita gelide e affusolate, lo stringe con forza e subito sento l'aria mancare. 
"Ma non morirai, non oggi." aggiunge in un sibilo, solleticandomi l'orecchio col respiro.
La presa divenne più stretta e poi...il buio.
Sei finita piccola preda nelle spire del serpente, la morsa si fa sempre più forte e soffocante. 
Non vi sono vie di scampo, nessuno potrà salvarti ora il tuo destino sta per essere riscritto con inchiostro e sangue...prega che gli dei abbiano pietà.

To be continued?
 
   
 
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