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Autore: Alelea    09/03/2005    3 recensioni
Sion riflette sul perché della sua morte e sul suo futuro! p.s. dedico questa ff a Syria86 ^_^
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qui è tutto buio ed è come se fossi arrivato alla fine del mondo, sono solo e l'unica cosa che posso fare è chiudermi in me stesso, pensare.
Pensare a tutto ciò che è successo,a quello che non sono riuscito ad evitare.
Eppure non credevo che come Grande Sacerdote avessi compiuto grandi ingiustizie, invece mi sbagliavo, ho spinto Saga ad un gesto estremo ed ora siamo morti entrambi.
Io sono morto fisicamente e mi trovo in questo luogo buio mentre lui è morto dentro e prima o poi capirà che il suo tradimento dovrà pagarlo caro.
Mi manca l'altro mondo? non lo so esattamente,sicuramente mi manchano le persone care.

Mu

come fai senza di me? Sei riuscito a trovare la tua via?
Forse mi odierai perchè ti ho abbandonato e non sono rimasto al tuo fianco o forse capirai che spesso non ci è dato decidere quando restare ma siamo costretti ad accettare il nostro destino anche se ci sembra ingiusto.
Così è stato per me, involto in una trama troppo grande anche solo per essere compresa.
Credevo di aver fatto del bene, credevo di aver ristabilito pace e traquillità ed invece era tutta un'illusione.
Dovevo essere cieco per non vedere la tragedia che si stava sviluppando davanti ai miei occhi, il turbamento che avviliva Saga!
Sono stato uno sciocco ma credo di aver pagato a sufficienza per i miei errori.

Dohko..


Ti avevo promesso che avremmo affrontato insieme la prossima minaccia ed invece io non sono arrivato così in la, il mio cammino si è interrotto prima.
Sono anni che ti aspetto anche se so che tu non tornerai presto, tu devi aspettare, sei condannato a rimanere lì e sorvegliare.
Sono convinto che la mia sofferenza si attenuerebbe con un amico al mio fianco ma tu non puoi raggiungermi, non percepisci il mio malessere e non senti le mie urla.
Non importa quanto forte io urli il tuo nome, tu non mi senti.
Chissà cos'hai pensato tu quando hai scoperto che ero stato ucciso, chissà se hai capito chi è stato, chissà se hai fatto qualcosa per vendicarmi.
Quando ci rincontreremo?
Io aspetto da tanto tempo ormai, forse mi considererai crudele, un vero amico non dovrebbe aspettarne un altro nel mondo dei morti; in fatto è che qui è tutto così vuoto.
Chiudo gli occhi e rimango in silenzio, a volte di notte ho come l'impressione di sentire il suono della tua voce, di sentirti chiamare il mio nome; allora ho come l'istinto di alzarmi, tornare indietro e venire da te, come se mi fosse concesso.
Questa illussione dura poco e tutte le volte quando vengo riportato alla realtà soffro, soffro perché qui non ho il mio più caro amico e sono ...solo.

241..Ormai dovresti avere più o meno quest'età, un età inusuale per un uomo comune ma possibile da ottenere con un cavaliere che è sotto l'ala protettiva della dea Atena.
Mentre tu ti specchi nelle limpide acque della cascata io continuo ad aspettare, chissà se potrai vedere il mio volto riflesso in quelle acque turbolente prima o poi, chissà se in una calda notte d'estate rimarrai in silenzio ad ascoltare la mia voce.
 

  
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