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Autore: Lois Lane 89    14/11/2015    1 recensioni
Bella cerca di mantenere la pace tra i Cullen e il branco, ma non è una cosa facile. E le cose si complicano quando la famiglia di Edward riceve ospiti e la vita di Bella viene sconvolta da una terribile notizia.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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Io vorrei sapere a che cosa gli serviva il cellulare se non rispondevano mai, e non so nemmeno più cosa pensare.
Sia Edward che Jacob erano spariti da quasi un mese: ed ero rimasta completamente sola dato che mio padre passava molto tempo al lavoro.
Essendo il capo della polizia di Forks aveva molte cose di cui occuparsi oltre che di me.
Ero arrabbiatissima sia con Edward che con Jacob: chissà quali scuse mi avrebbero rifilato.
Arrivò lunedì e andai a scuola con il mio pick-up (avrei preferito andarci con la Volvo metallizzata di Edward, ma per qualche motivo a me sconosciuto lui si era dimenticato di me).
In tutto quel tempo da sola, mi stavo convincendo sempre di più del fatto che Edward mi avesse lasciato per un'altra ragazza.
Quando arrivai nel parcheggio, vidi due macchine dall'aria decisamente familiare: la Volvo argentata di Edward e la Jeep di Emmett (quindi erano tornati e purtroppo per me l'ultima ora avevo biologia, quindi avrei visto Edward essendo lui il mio compagno di banco).
Durante tutta la mattina, non vidi i Cullen e quando andai a pranzo mi sedetti insieme a Jessica, Angela, Mile e Eric.
"Finalmente sono tornati. E non sono nemmeno soli."
"Di chi stai parlando?"
"Dei Cullen. Sono seduti al loro tavolo."
Che erano tornati l'avevo capito da sola grazie alle loro macchine nel parcheggio, ma non avevo capito la frase .
Mi voltai quanto bastava per vedere il loro tavolo e andai nel panico: c'erano il clan di Denali (vegetariani come i Cullen, quindi con loro potevo stare tranquilla), i Volturi e altri quattro di cui non avevo mai sentito parlare (si nutrivano di sangue umano e vederli lì tutti assieme per poco non mi venne un infarto).
Ma che cosa gli era saltato in mente? Se avessi potuto avrei voluto strangolarli tutti.
"Bella, ti senti bene?"
"Sì, è tutto ok. Non vedo l'ora che questa giornata finisca."
Appena entrai in aula, vidi Edward seduto al suo posto e Aro, Caius e Marcus che parlavano con l'insegnate; mi sedetti sulla sedia tenendomi il più lontano possibile da Edward evitando di guardare lui e i gli altri tre.
Cercai di prestare attenzione alla lezione e prendere appunti, ma ero sicura di avere lo sguardo di Edward piantato addosso.
Il professore ci affidò un esercizio e mi dedicai a quello.
"Bella, dovrei parlarti dopo la scuola."
Adesso si è ricordato della mia esistenza, ma non avevo intenzione di cedere: ero furiosa con lui, quindi feci finta di niente e completai l'esercizio.
Finalmente le lezioni finirono, e credevo che la giornata fosse finita, ma mi sbagliavo: quando arrivai nel parcheggio trovai uno spettacolo a cui avrei preferito non assistere.
Tre ragazzi ne stavano incitando un altro a picchiare un quinto, che riconobbi all'istante: era Jacob.
Da quanto lo stavano insultando Jake avrebbe perso il controllo nel giro di poco tempo e non potevo permetterlo: se si fosse trasformato sarebbe successo un casino di dimensioni cosmiche.
Mi misi davanti a Jake cercando di spostarlo, ma lui era robusto.
"Bella, togliti di mezzo."
"No. Tu ora ti calmi e sali sul pick-up. Jake, calmati ti prego."
Jake mi prese per mano e mi trascinò nel bosco sopra la scuola.
"Non avresti dovuto farlo."
"Ma sei impazzito? Hai idea di quello che sarebbe successo se ti fossi trasformato? E se proprio vogliamo parlare di questo, posso sapere che fine hai fatto in tutto questo tempo? Sei sparito per quasi un mese."
"Bella, mi dispiace. Ma non posso dirti nulla."
"Sai bene che scoprirò tutto. E' solo questione di tempo. Voglio la verità, ora."
"Perchè non la chiedi ai Cullen? Anche loro sono spariti."
"Con lui farò i conti in un altro momento. Non riesco nemmeno a pensare a quello che sarebbe successo se non fossi intervenuta. Fammelo sapere quando potrò riavere il mio migliore amico."
Tornai al pick-up e guidai fino a casa, dove trovai una macchina argentata davanti al vialetto: ci mancava solo lui.
Quando entrai in casa, trovai Edward in piedi accanto al divano.
"Immagino che troverai anche l'uscita."
Non feci in tempo a salire le scale che lui mi bloccò.
"Hai di idea del rischio che hai corso?"
"Preferivi che si trasformasse davanti a tutti? Che cosa mi state nascondendo? Non sono una stupida Edward."
"Lo so. Ma mi hai fatto preoccupare e tanto."
"Che cosa ci fanno qui i Volturi e gli altri? E come vi è saltato in testa di portarli a scuola? Per cercare il loro prossimo pasto? O perchè fossi io a fargli da dessert?"
"Se solo pensassero di sfiorarti li distruggerei. Sono qui per una visita amichevole."
"E tu perchè sei tornato? Ti sei ricordato della mia esistenza e hai deciso di lasciarmi perchè ti sei innamorato di un'altra ragazza? Magari è un vampiro."
Sfoderò il sorriso sghembo che adoravo e le sue mani mi accarezzavano il viso.
"Adoro quando fai la gelosa. Secondo te potrei mai dimenticarmi della mia unica ragione di vita? Ti amo Bella."
"Se mi ami davvero allora dimmi la verità. Che sta succedendo?"
"Eravamo andati a caccia e abbiamo ricevuto visite. I Volturi non vedevano Carlisle da tanto tempo e sono venuti."
"Ma loro non lasciano mai Volterra, a meno che qualcuno non infranga la legge."
"Allora mi ascolti quando parlo."
"Questo non cambia le cose. Ti ho riempito la segreteria con chiamate e messaggi. Credevo che non mi volessi più."
"Me ne sono accorto. E come potrei non volerti più? Non facevo altro che pensare a te in ogni singolo momento. E adesso a casa mia. Vogliono conoscerti."
"Un'umana insieme a dei vampiri che si nutrono di sangue umano: proprio un'idea geniale. E poi vorrei stare un pò da sola con te."
"Facciamo così: andiamo a casa mia e poi stiamo da soli. Anche perchè comincio a non sopportare più i miei fratelli."
Presi con me solo le chiavi di casa, il cellulare e un documento: poi partì sulla macchina di Edward verso la sua casa immersa nel bosco.
Quando scesi dall'auto ero un fascio di nervi: e non vedere nessuno non fece che peggiorare le cose.
"Rilassati. Andrà tutto bene."
"Prima di mettere piede oltre quella porta, c'è una cosa che devo fare. Una cosa che mi è mancata tanto."
"E cioè?"
Mi avvicinai a lui e alzandomi in punta di piedi lo baciai: e non appena provai a intensificarlo, lui mi fermò.
"Bella, io ti amo. Ma continuare a minare il mio autocontrollo non mi aiuta."
"Tu trasformami e il problema è risolto."
"Questo discorso sta prendendo una brutta piega. Andiamo dentro."
Non avevo alcuna intenzione di lasciar perdere: prima o poi avrei ripreso il discorso della mia trasformazione.
TO BE CONTINUED...

ANGOLO AUTRICE: Ho cercato di mescolare un pò i libri. E questa storia è puramente inventata. Scusa te se non pubblico da tanto tempo ma lo studio mi porta via un sacco di tempo. Lois Lane 89
   
 
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