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Autore: Isara_94    14/11/2015    1 recensioni
Tony Stark apprezza le cortesie, ma ricorda che la combinazione "Loki+oggetti affilati" generalmente non è una buona idea
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Tony Stark/Iron Man
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Essere Tony Stark significava avere i migliori vantaggi, ma anche incredibili svantaggi. Come la possibilità di trovarsi comunque con un braccio fuori uso dopo essere rimasto stritolato insieme all'armatura in una presa che confrontata con quella di Hulk avrebbe fatto apparire l'alter ego di Banner un cucciolo coccoloso. Va bene, era già riuscito a farsi male in mille modi piuttosto creativi... ma rinunciare all'uso del braccio destro per una frattura no!
Non era ambidestro, per cui quella si era rivelata una vera seccatura. Niente firme, niente pasticci in officina... anche prendersi cura del suo amatissimo pizzetto era impensabile.
E ovviamente aveva litigato con Loki che s'era offerto di preparargli uno di quegli strani intrugli che a quanto pareva non erano altro che un concertato super-rapido di proteine e chissà quale altre diavolerie per aggiustare le ossa in un lampo. Il dio non pareva proprio concepire il fatto che un simile danno si dovesse riaggiustare da sè con tutto il tempo del caso, ma dopotutto era pur sempre uno che aveva resistito a una mano di botte da parte di Hulk...
Il pensiero lo fece voltare verso la forma allampanata sul letto. Ancora faceva fatica a credere che potesse essere così angelico quando dormiva. Davvero, non ci avrebbe creduto nemmeno se Thor gliel'avesse giurato. Anche perchè era difficile credere che un simile danno di alieno riuscisse a star calmo almeno nel sonno. Pareva così giovane, pacifico, perfino carino per certi versi. Ed era ancora meglio quando si svegliava di buonumore.
-giorno Lokes, dormito bene?-
-buon mattino Anthony- ricambiò dopo uno sbadiglio, con un'adorabile faccia ancora assonnata. Una faccia per cui Tony si doveva dannatamente svegliare all'alba perchè come tutti in quella specie di Medioevo tutto strano anche Loki si svegliava col sole. Come facesse dopo una notte in cui aveva fatto tutto meno che dormire, beh... quella era vera fantascienza.
Si stirò allungandosi in un modo che ricordava fin troppo quello di un gatto e per un attimo parve volersi alzare, salvo poi ripensarci e restare a poltrire ancora un po'. Si abbracciò il cuscino -che ne dici di ricominciare da dove avevamo interrotto?-
-come te lo devo spiegare che quattro round sono fin troppi per un essere umano?!- esclamò scandalizzato -ma per chi mi hai preso?-
Loki sbuffò scocciato -e va bene, ho capito. Pensavo che essendo il seduttore più bravo di questo regno fossi un po' più... resistente ecco-
Tony aveva ancora un briciolo d'amor proprio, non si sarebbe fatto prendere dalla curiosità . Per niente, proprio no. Va bene, un pochino. No seriamente: adesso voleva sapere che diamine erano gli standard asgardiani. E ci restò depresso, veramente. Sicuramente non avrebbe saputo guardare Thor con gli stessi occhi di prima ora che sapeva per quale motivo la dottoressa Foster letteralmente si scioglieva ogni volta che quello andava a farle visita.
-oh andiamo, non essere geloso. Sei molto meglio di tanti amanti Aesir che ho avuto se vuoi saperlo-
E tante grazie, mezza popolazione maschile là era a dir poco omofoba e l'altra tutta quanta razzista! Non ci voleva granchè per impressionarlo con la sua morale leggermente più aperta al divertimento. Specialmente perchè dopo aver visto un paio di volte la forma color puffo che Loki assumeva ogni volta che veniva in contatto con qualcosa di veramente freddo non si era trovato affatto disgustato come il dio aveva inizialmente temuto. Tutt'altro, se solo non gli fosse costato una cancrena dovuta al congelamento gli sarebbe saltato addosso seduta stante.
Lo smartphone sul comodino squillò il promemoria del giorno. Fu Loki a leggerlo, deliziando l'inventore nel vedere quanto poco gli ci era voluto per imparare a usare la tecnologia terrestre. Asgard batte Cap 1-0.
-riunione degli azionisti?- lesse svogliatamente mettendo il broncio -vuol dire che sarò a casa senza niente da fare per tutto il giorno?-
-non è così male, ti lascio da Steve e stasera ti porto fuori. Prendi quella forma tutta curve che mi piace tanto e vedi come ti sta l'ultimo abito di Gucci che ti ho preso, dimmi che ti pare del programma-
-noioso- ribadì Loki ancora imbronciato. Non gli dispiaceva passare alla sua forma femminile e andare in giro negli stupendi abiti e gioielli che Tony gli comprava, aveva sempre amato il lusso essendo servito e riverito in quanto principe per tutta la vita. In più quello era l'unico modo per uscire senza venir riconosciuto dal momento che Fury era stato chiaro: ora d'aria solo sotto scorta e sempre a patto che mostrasse una faccia che nessuno potesse ricollegare al disastro in cui aveva trasformato New York.
Tony sbuffò -non fare il bambino- disse dal bagno.
-non ho niente contro il capitano Rogers, ma è così terribilmente noioso!- si lamentò Loki con fare drammatico -"questo non si fa" "questo è immorale" e avanti così per tutto il benedetto giorno, sono una divinità del Caos non posso star bene con uno così!-
Vero anche quello, dovette ammettere. Ma ehi, il ragazzo se l'era semplicemente cercata. Se fosse rigato diritto quand'era il caso, allora non avrebbe avuto alcun bisogno di essere guardato a vista da qualcuno che accettasse di fargli da babysitter mentre lui andava alla riunione degli azionisti. Logico e lineare.
Uscì dalla doccia e dopo una veloce asciugata si piazzò davanti all'armadio guardando desolato la sconfinata scelta di completi, cravatte e scarpe senza riuscire a decidersi. Ogni mattina sempre l'estenuante imbarazzo della scelta, solo perchè se si fosse presentato in sala riunioni con i suoi amati jeans e una delle magliette dei suoi gruppi rock preferiti Pepper l'avrebbe ammazzato di botte.
All'improvviso alcuni capi presero a svolazzare giù dalle loro grucce disponendosi davanti a lui. Gusto impeccabile, se avesse dovuto girare un sequel de "Il Padrino" vista la sciarpa troppo elegante, gemelli e fermacravatta che facevano un sacco boss della malavita. Ci mancava solo il garofano all'occhiello, ridacchiò.
-Lokes, magari cala di un paio di tacche ti va?- fece senza voltarsi, ben sapendo che dietro quegli abbinamenti c'era un po' di magia e il gusto di qualcuno che avrebbe fatto più figura alla corte d'Inghilterra se si vestiva in quel modo.
Un sospiro esageratamente sconsolato, uno schiocco di dita, e comparve qualcosa di più sobrio per le otto del mattino. Non male comunque, valutò rigirandosi davanti allo specchio.
-come sto?-
-stupendamente ordinario, come le altre venti persone che dovrai vedere- brontolò lui dal suo nido di lenzuola -sei il loro capo, ti dovresti distinguere. Avere un'aria più autorevole, potente...-
-... un mantello, un elmo cornuto magari?- azzardò ironicamente godendosi il repentino cambio d'espressione del dio alle sue spalle. Oh se solo si fosse azzardato a fare quella battuta solo il mese prima... per certi versi era un bene che avesse scoperto come prenderlo per il verso giusto.
Si avvicinò al letto, infilandosi in tasca il cellulare e schioccando un bacio appassionato sulle labbra del dio che rispose immediatamente con impegno, cercando molto subdolamente di distrarlo e fargli far tardi. Piccolo bastardo manipolatore, avrebbe fatto carte false pur di ottenere il suo dannato quinto round mattutino. E Tony avrebbe davvero voluto concederglielo, ma Pepper era decisamente più spaventosa di qualunque dio quando era incazzata.
-ti mando su Steve tra poco,fai il bravo fino a stasera-
-dove credi di andare? Non puoi uscire così-
-così come?-
Loki fece scorrere le dita sulle sue guance ispide di barba non fatta -sembrava di baciare un istrice-
-ah ma ieri notte mica ti dava fastidio!- rinfacciò l'inventore. Sì, non si rasava da un paio di giorni ma non era del tutto colpa sua. Si sarebbe rifatto quando Bruce gli avrebbe tolto il gesso, o magari poteva sempre andare da un barbiere per quanto non gli piacesse l'idea che qualcun altro mettesse le mani sul suo amatissimo pizzetto. Diede un'alzata di spalle -credo di essermi rotto un braccio, sai com'è: niente mano destra, niente rasatura-
E poi Loki se n'era uscito con la sua idea peggiore. Un candido sorriso angelico e un -faccio io-
Assolutamente no. Quello aveva candidamente ammesso di non essersi mai rasato una volta in vita sua per cui col cavolo che avrebbe accettato! Senza contare che ormai anche i ciechi sapevano della maestria piuttosto pericolosa che Loki aveva quando si parlava di lame. Perfino dargli in mano le bacchette per il sushi significava fornirgli un'arma per quello che sapeva farci. E sì, lo sapeva per esperienza personale avendolo fatto arrabbiare al primo appuntamento. Quanto doveva essere sconsiderato permettergli di impugnare una lametta, e così vicino al suo collo per giunta?
Accettò di sedersi sulla sedia che aveva portato dal soggiorno e cercava di fare il coraggioso. Ma in verità: non aveva mai avuto più paura. E si vedeva da come gli tremava la mano sana -senti non è che non mi fido eh, però...-
-non ti fidi- tagliò corto il dio, seccato, coprendolo con un asciugamano.
-esatto... cioè no! Voglio dire, certo che mi fido ma... sicuro di sapere cosa stai facendo?-
-abbastanza, ho quasi tre secoli di pratica sulla barba di Thor. Una volta ci piaceva fare tutto in famiglia-
Fino all'applicazione del sapone ce l'aveva fatta a star fermo. Quando vide l'approccio di Loki verso il rasoio invece non tanto. Aveva studiato con espressione piuttosto insoddisfatta quello che lui usava di solito e aveva tirato fuori dal mobile del bagno la scatoletta che Steve gli aveva regalato per il compleanno. Dentro c'era uno di quei rasoi col manico di madreperla che non si vedevano più già dall'anteguerra. Aprì il rasoio a serramanico con un secco scatto cominciando ad affilarlo.
-no no niente da fare Piccolo Cervo- asserì convinto -niente rasoi a mano libera-
-perchè no?- rispose innocentemente il Dio dell'Inganno -sono i migliori quando si vuole un lavoro impeccabile-
-non fare il carino, tu sei uguale al caso dei cani di Pavlov quando hai un coltello!-
Gli occhi verdi dell'altro si assottigliarono minacciosamente -mi hai appena paragonato a una muta di bestie bavose?-
Perfetto, nota per il futuro, commentò fra sè l'inventore mentre si affrettava a rimangiarsi ogni singola parola: non è solo a conoscenza della tavola periodica degli elementi ma pure dei fondamenti di psicologia del comportamento. E forse non è un amante dei cani, magari scritto da qualche parte lì sotto in piccolo.
Non era del tutto sicuro di come Loki avesse preso la sua improvvisa mancanza di parole, se leggera preoccupazione per l'espressione quasi trasognata mentre verificava che il filo fosse tagliente o fifa di un blu talmente vivace da somigliare a quello della maglia della nazionale di calcio italiana.
-una volta ho ucciso uno dei miei amanti con uno di questi...- mormorò perso nei ricordi, passando la lama sulla pelle prima di avvicinarsi all'inventore.
Tony ridacchiò nervosamente -ah sì? Ecco, questo è proprio uno dei motivi per cui non mi piace 'sta cosa del "io tu e quello in mano a te"- di nuovo la curiosità arrivò a rompere le scatole. Tanto che sarà mai, Loki gli aveva appena confessato un omicidio dei tanti e lui comunque continuava a farselo praticamente una sera sì e l'altra pure -solo per sapere, scarse prestazioni a letto?-
-era uno dei motivi, sì- il sorrisetto di Loki stava cominciando a diventare inquietante.
-ma io non ho niente da temere vero?- d'un tratto aveva l'estremo bisogno di sentirselo dire dal momento che tra la sua giugulare e la lama c'era appena una manciata di centimetri.
-tu non sei un sicario, quindi no. Ti ci vuole un po' di allenamento ma sei decisamente abile per essere un mortale, detesterei doverti riservare un simile trattamento-
-decisamente? Io sono molto, molto abile a giudicare dalla tua faccia l'altra sera. Ammettilo-
-non tirare troppo la corda Anthony...-
-almeno ammettilo-
Per un attimo lui lo guardò negli occhi, con quella malizia che aveva imparato ad adorare in certi momenti -straordinariamente abile, invero- convenne, con il tono accondiscendente di chi c'era costretto ma insieme al sorriso di chi diceva sul serio.
Lo sguardo del dio era altrove, concentrato. Tony si rese conto di non sentire praticamente nulla, tanto che cominciò a domandarsi se quello non fosse tutto uno scherzo inventato solo per fargli perdere tempo. Ma poi effettivamente, Loki doveva aver fatto qualcosa, ora che non avvertiva più la consistenza scivolosa del sapone sulla pelle. Una piacevole scoperta, trecento anni di esercizio forse valevano davvero la pena di un piccolo atto di fede. Ed era forse la cosa più rilassante che avesse provato, come constatò quando le palpebre si fecero pesanti. Un minuto o due di tranquillo sonnecchiare non potevano far del male a nessuno.
Quasi miagolò di piacere quando arrivò la spugna morbida di un asciugamano inumidito d'acqua calda a lavar via i resti del sapone da barba. E poi di nuovo il tocco tiepido dell'acciaio sul mento. Era talmente rilassato che nemmeno ci fece caso, si riebbe solo quando alle orecchie gli arrivò un vocino che era sinonimo di danno e un'espressione di scuse su un adorabile faccino da schiaffi.
-...ops-
Il panico. Che cavolo aveva combinato quel disastro ambulante?! Aveva tagliato troppo? Aveva sbagliato e aveva scartato di più di quello che doveva? Se si era permesso di tagliargli tutta quanta la barba... fermi tutti, respiri profondi, calma e tutte quelle cavolate che insegnano i maestri di yoga. Prima capire cosa era effettivamente successo e poi forse iniziare a dare di matto.
Per cui corse in bagno alla velocità della luce sospirando di sollievo al vedere che era ancora tutto perfettamente al suo posto. Non solo, il disegno era molto più preciso di come riusciva a farlo lui di solito. Tornò in camera da letto dove Loki era ancora sul pavimento a gambe incrociate, tutto tremolante come uno che sta cercando disperatamente di non scoppiare a ridere.
-Loki!-
-vedessi la tua faccia Anthony!- esclamò divertito -non ricordo un'espressione tanto scandalizzata da quando ho convinto Thor a mettersi un abito da sposa!-
Quello era del tutto inaspettato -aspetta... seriamente hai infilato tuo fratello in un vestito da sposa? Raccontami tutto!-
-assolutamente no, o farai tardi alla riunione-
Tony lo tirò su dal pavimento, baciandolo ancora -sei un vero bastardo-
-e tu mi ami per questo- sorrise lui, spensieratamente.
Oh sì, quanto amava quelle idee cattivelle e scandalose al punto giusto. Si stava rivelando la relazione più divertente che avesse avuto, soprattutto perchè ogni volta che si aspettava andasse in un modo gli eventi prendevano puntualmente tutto un altro corso lasciandolo lì a dover improvvisare.
Jarvis informò che l'auto provvista di autista che doveva accompagnarlo in ufficio era in attesa giù in strada.
-sto ancora per lasciarti sotto l'occhio vigile di Capitan Ghiacciolo-
Mentre l'ascensore lo portava al piano terra, ripensò allo scintillio che aveva visto negli occhi verdi di Loki quando aveva pronunciato il nomignolo che aveva affibbiato a Cap. Qualcosa gli diceva che magari senza volerlo gli aveva dato un'altra idea per i suoi scherzi.
-oh beh, tanto l'hanno già scongelato una volta...- concluse salendo in macchina soddisfatto. E pensare che per un momento aveva davvero creduto che quella sarebbe stata una giornata noiosa.
   
 
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