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Autore: MaraWP    15/11/2015    1 recensioni
Era una fredda giornata d'autunno, l'estate era appena finita, il caldo torrido dell'Egitto e le altissime piramidi erano ormai un ricordo, un doloroso ricordo che mai sarebbe stato cancellato dalla mente della giovane amazzone. Olimpia era salpata da un porto egiziano, uno di quei posti poco raccomandabili per una fanciulla carina e senza compagnia ma ormai poco importava, tutto ciò per cui aveva sempre combattuto non esisteva più, quindi perché preoccuparsi della propria vita. Il viaggio fu lungo. Una nuova terra l'aspettava, nuove avventure e un nuovo nemico che messun mortale può affrontare ma forse uno spirito chissà. Un ritorno della Principessa Guerriera? Una nuova guerriera? Oppure solo un brutto sogno?
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, FemSlash | Personaggi: Aphrodite, Ares, Gabrielle, Xena
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Il fuoco era ormai spento, il sole era alto e il caldo dei raggi baciava il viso di Olimpia. Lei ed Evi stavano ancora dormendo mentre Zoe, già sveglia da un po', era andata in un ruscello lì vicino per farsi un bagno. Il rumore di un piccolo cinghiale lì intorno svegliò la poetessa di soprassalto. Si guardò attorno e notò che la Guerriera non era dove ieri sera l'aveva lasciata, così si alzò e andò a cercarla. Mentre camminava tra gli alberi notò, appoggiati su una pietra, il gilet e i pantaloni di Zoe. Si inoltrò tra i cespugli e arrivò di fronte al ruscello. Il piccolo fiumicciattolo aveva un colore molto chiaro, quasi sul celeste, ed era limpidissimo. Verso il centro, il letto del ruscello era più profondo e creava così una piccola pozza dove potersi immergere fino alle spalle. Proprio al centro di essa, Olimpia vide Zoe. Era davvero una bellissima ragazza, quegl'occhi verdi sembravano brillare più del sole e quel fisico così scolpito rendevano la sua immagine davvero incantevole. " Sei venuta per farti un bagno o guardare me mentre lo faccio?" disse improvvisamente Zoe. Olimpia sorpresa arrossì immediatamente, abbassò lo sguardo e con voce tremante rispose :" È che non ti ho vista accanto al fuoco ed ero preoccupata, cioè in pensiero, insomma intendo che.. volevo sapere se stavi meglio ecco". La Guerriera sorridendo uscì lentamente dall'acqua, aveva in dosso il corpetto bianco e un paio di pantaloni molto corti, simili a quelli di Olimpia. " Stavo scherzando biondina ahah sto bene grazie, per avermelo chiesto. Sei una brava guaritrice, ma io lo sono di più" scherzò la ragazza. Così dicendo, andò verso il masso su cui aveva appoggiato i vestiti e si rivestì. Intanto Olimpia continuava a fissarla mentre il rossore del suo viso ancora si notava sulle sue guancie. " Ho intenzione di andare a sud, volete venire con me? Così magari non vi cacciate di nuovo nei guai ahah" disse la donna ridacchiando. " Noi sappiamo badare benissimo a noi stesse! Comunque anche noi andavamo verso sud..." rispose Olimpia con aria offesa. Zoe notandolo, si avvicinò alla poetessa, mise una mano sotto il mento di Olimpia e disse :" Scherzavo eh. Mi piace la tua compagnia". Il bardo arrossì nuovamente e per evitare di farlo notare, si allontanò dalla Guerriera tornando verso l'accampamento dove Evi riposava. "Ma dove eravate finite? Pensavo vi avessero rapite un'altra volta!" disse Evi ad alta voce. " Eravamo al ruscello a prendere dell'acqua, tranquilla. Preparate i cavalli, partiamo tra poco" rispose Zoe. La figlia di Xena annuì, poi si avvicinò ad Olimpia e a bassa voce le chiese:" Che avete fatto al fiume? Le hai detto di Xena? "." Non abbiamo fatto nulla! E comunque no, non so come dirglielo insomma, mi prenderebbe per pazza se le dicessi la verità! Forse col tempo si ricorderà.. " rispose Olimpia." Non si può ricordare qualcosa che non ha fatto se tu non glielo dici! Dentro di lei c'è Xena e l'unico modo che hai per risvegliarla è creare un collegamento con Zoe. Insomma deve esserci amore Olimpia" disse Evi. "Amore??" chiese Olimpia incredula. " La devi baciare, è l'unico modo. Sono sicura che se lo fai si ricorderà tutto" rispose Evi. Olimpia non rispose, si girò verso Zoe e la guardò con aria pensierosa. Che Evi avesse ragione? La poetessa non lo sapeva ma si fidava di lei, avrebbe provato qualsiasi cosa pur di far riaffiorare i ricordi di Xena. Nel frattempo, salirono a cavallo e iniziarono a dirigersi verso sud. Durante il tragitto, in un sentiero in mezzo al bosco, alcuni briganti addocchiarono le tre ragazze e, decisi a derubarle, le circondarono silenziosamente. " Qualcuno ci sta osservando" disse Olimpia. " Si, da quando abbiamo intrapreso questo sentiero. Sono in sette e ci stanno accerchiando. Mi presteresti il cerchio?" disse la Guerriera. La poetessa porse il Chakram alla donna che immediatamente lo lanciò. Nel rimbalzare, colpì 4 guerrieri appostati su degli alberi li intorno. Recuperato il cerchio, scese da cavallo. I restanti briganti sbucarono da dietro alcuni cespugli e cominciarono a correre contro le tre ragazze. Iniziarono a combattere e con estrema facilità sia Olimpia che Evi atterrarono gli avversari. Zoe invece, a causa della ferita sul fianco, trovava difficile muoversi con agilità. Il brigante si accorse del taglio e sferrò un calcio proprio su di esso. La Guerriera dolorante abbassò la guardia e in quel frangente l'uomo la colpì violentemente. Zoe cadde a terra priva di sensi e con una ferita profonda alla spalla sinistra. Subito le due ragazze accorsero in suo aiuto e cacciarono l'uomo. "È ferita gravemente alla spalla. Dobbiamo portarla in un luogo asciutto e sicuro al più presto!" disse Evi. Olimpia annuì e con l'aiuto di Evi caricò Zoe sul cavallo per allontanarsi più in fretta da quel bosco. Poco più avanti trovarono una piccola caverna, adagiarono il corpo della guerriera a terra e accesero un fuoco. " Devo ricucire immediatamente la ferita. Mi serve del filo, un ago e acqua calda. Guarda nella mia bisaccia, dovresti trovare i primi due. Per l'acqua dovremo aspettare" disse Olimpia. Trovato l'occorrente, iniziò a medicare Zoe. Intanto il tempo passava e il giorno lasciava spazio alla notte. "Dovrà tenere fermo il braccio per un po' di giorni ma almeno è viva. Penso io a lei stanotte, tu riposati un po' " disse la poetessa. Evi annuì e si mise a riposare accanto al fuoco. Mentre Zoe dormiva, Olimpia ne approfittò per osservarla." Le assomigli molto sotto alcuni aspetti.. non hai i suoi occhi e il suo viso ma per il resto, sei lei. Solo che i suoi ricordi non riescono a prendere il sopravvento sulla tua mente. Ho paura.. Insomma, quando ricorderai cosa cambierà? Sarai Zoe con i ricordi di Xena o sarai Xena con il corpo di Zoe? Ah non ci capisco più niente..." disse sottovoce la poetessa." Ma tu parli sempre così tanto? " chiese Zoe con voce flebile." Zoe come ti senti? Non muovere il braccio miraccomando " disse Olimpia." Sto bene non preoccuparti. Perché dovrei ricordarmi delle cose di Xena? Cosa centra la principessa Guerriera con me? " rispose Zoe." Se te lo dicessi non mi crederesti. L'unico modo che ho per farti capire, è farti vedere il significato di ciò che ho detto" così dicendo, la poetessa prese il viso della guerriera e dolcemente lo baciò. Nel farlo, entrambe ripercorsero i ricordi di Xena, dalla sua gioventù ad Anfipoli, fino alla morte in Oriente. " Xena è in me. Io ho il suo spirito... Ora si spiegano tante cose! Le voci nella mia testa, il Chakram, tu... Olimpia io non so perché lei abbia scelto me però quello che tu vuoi io non posso dartelo, non posso riportare Xena sulla Terra. E non posso essere lei.. " disse Zoe con le poche energie rimaste. Olimpia vedeva in quegl'occhi lo stesso fuoco di Xena e si sentiva al sicuro proprio come lo era con lei. Ad un certo punto, una voce nella sua testa disse" ricorda il passato ma vivi il presente". Con quelle parole tutto divenne chiaro. Xena non voleva tornare in vita davvero, ma voleva che Olimpia continuasse la sua vita senza tormentarsi per la sua morte. Così aveva permesso al suo spirito di tornare in un altro corpo, aveva fatto incontrare Zoe e Olimpia e permesso alla poetessa di ricominciare ad amare. La giovane sorrise per aver capito la verità. " Ti faccio ridere?" chiese Zoe. " Si è sai perché? Perché tu vuoi che io e Evi veniamo con te per restare lontane dai guai, ma qui quella che se li cerca sei tu" rispose Olimpia sorridendo. " Ma lo faccio apposta per attirare la tua attenzione" disse Zoe sottovoce. La poetessa sorrise e senza risponderle le prese il viso e le diede un bacio sulla fronte. "Cerca di riposare ora, avremo tempo per parlare" disse la poetessa. Il freddo calò tra gli alberi e con esso il nero più intenso della notte avvolse tutta la Grecia. L'indomani mattina il bardo ed Evi, già sveglie da un po', erano uscite dalla grotta per andare in un prato li intorno per parlare di ciò che era accaduto durante la notte. Nel mentre, Zoe si svegliò e non vedendo le ragazze accanto a lei, si alzò dolorante per andarle a cercare. Barcollando, giunse al praticello dove Olimpia ed Evi stavano chiacchierando. " È una riunione privata o posso partecipare?" disse Zoe sorridendo. Olimpia vedendo la Guerriera in piedi, le corse in contro con aria preoccupata. " Perché ti sei alzata!? Devi stare a riposo!" disse il bardo sorreggendo la ragazza. " Sto bene non temere... Evi, credo che Olimpia ti abbia raccontato tutto... Mi spiace molto per tua madre, però l'unica cosa che posso dirti è che da quello che Xena mi ha mostrato e detto, sei una figlia meravigliosa e piena di coraggio, sei proprio come lei" disse Zoe con voce affaticata. Evi si avvicinò alla Guerriera e con un sorriso disse:" Si, assomiglio a mia madre e tu assomigli a lei". Zoe sorrise e guardò Olimpia, poi mettendole una mano sul viso le disse:" Non posso prometterti nulla, ma su una cosa non ho dubbi, non ti lascerò sola un secondo, ti proteggerò con la vita se servirà e ti donerò il mio amore se lo vorrai". Olimpia riconobbe in quelle parole la voce di Xena e con gli occhi pieni di gioia, abbracciò Zoe. Le amiche erano di nuovo assieme, in un modo o nell'altro e davanti a loro si presentava un'altra opportunità per vivere e per amare.
   
 
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