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Autore: Shiro93    15/11/2015    0 recensioni
Si parla dei famosi tempi in cui la pirateria veniva ancora praticata, di quando le guardie di sua maestà davano la caccia a tutta la feccia del mare.
La pirateria è un sogno meraviglioso, ma allo stesso tempo insidioso , capace di ammaliare qualsiasi cuore dei più piccoli fino ai più grandi, chi non ha mai sognato una volta di poter vestire i panni di un temutissimo pirata?
Ebbene questa è la storia che coinvolgerà un giovane , che nel corso della sua vita verrà temuto e rispettato e il suo nome sarà legenda.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Si parla dei famosi tempi in cui la pirateria veniva ancora praticata, di quando le guardie di sua maestà davano la caccia a tutta la feccia del mare. La pirateria è un sogno meraviglioso, ma allo stesso tempo insidioso , capace di ammaliare qualsiasi cuore dei più piccoli fino ai più grandi, chi non ha mai sognato una volta di poter vestire i panni di un temutissimo pirata? Ebbene questa è la storia che coinvolgerà un giovane , che nel corso della sua vita verrà temuto e rispettato e il suo nome sarà legenda. Anno 1500 PORT ROYAL Nella bettola “all’ubriaco che canta “, frequentata dalla gente povera, ladri e prostitute, una donna , non è dato sapere il suo nome, si trovava riversa su una sudicia brandina, sudata e dolorante cercando di mettere al mondo un bambino, il cui futuro era stato già deciso: MORTE. Appena il piccolo venne al mondo , immediatamente la donna lo avvolse in panni lerci e venne abbandonato dentro una botte vuota e consumata di vino che si trovava vicino al margine del porto; infatti ella per sbarazzarsi del neonato diede una leggera spintarella e l’oggetto cadde in acqua. La botte prese velocemente il largo, soprattutto perché quella sera , il mare era molto agitato, in lontananza si vedeva il sopraggiungere di una tremenda tempesta. Ha poca distanza dal porto, era attraccata una nave pirata. In quel momento sulla nave era in corso una festa, solo un vecchio mozzo si accorse della botte galleggiante, vicino alla nave, subito chiamò a gran voce i suoi compagni, che si impegnarono cercando di recuperare l’oggetto,ma un onda anomala sbucata fuori all’improvviso fece sobbalzare la botte e allo stesso tempo il neonato che vi era all’interno. Sulla nave tutti sentirono il pianto di un bambino, il capitano in persona si sporse oltre il parapetto per poter vedere, con orrore il neonato che stava rischiando l’annegamento. Il capitano cominciò a dare ordini a tutti , ma alla fine optò per buttarsi lui stesso, si lanciò dalla nave il contatto con l’acqua serale lo scosse, fredda com’era, pregò il mare che il neonato fosse ancora vivo. Fu allora che dallo stesso mare si levò un coro di voci sconosciute, stavano cantando una melodia misteriosa e delicata e senza nemmeno rendersi conto, l’uomo si ritrovò tra le braccia il pargolo sveglio con un paio d’occhi verdi e vispi lo guardava tranquillamente. Quando ritornò sulla nave , il capitano depose il bambino (per essere nato da poco tempo era abbastanza carino, con una leggera peluria sulla testa di un bel colore rossiccio, da grande avrebbe fatto girare la testa a molte donne) su un amaca dondolante della sua cabina, tutto l’equipaggio si assiepò nella piccola stanza, stavano decidendo il da farsi, si fece avanti il vecchio mozzo e con semplicità propose di tenerlo con loro in quanto era stato anche salvato e benedetto dal mare e così la ciurma ebbe un nuovo compagno in più. Anno 1506 Sulla nave “lupo dei mari”, tutti i marinai erano in fermento, era in corso un arrembaggio alle navi da carico della regina. Il capitano”zanna nera” si trovava sulla coffa, incitava i suoi uomini,”su branco di lupi, oggi ci sarà una gran festa!!!!!!!”. L’arrembaggio durò meno di poche ore, la nave una volta svuotata di ogni cosa preziosa, venne lasciata libera. Invece sulla nave pirata , si era creato un gran baccano , insieme ai beni materiali era stato fatto ostaggio una persona, niente popò di meno che il nipote della ragina inglese. L’ostaggio era un avvenente ragazzo sulla ventina, dai vestiti si intuiva che dovesse godere di molte ricchezze, ma per i gusti del capitano si dimenava come una donnicciola vergine, fu così che venne legato e messo a soggiornare in una piccola cella e a tenerlo d’occhio vi era un bimbo di appena sei anni. “liberatemi, voi non sapete chi sono io”, il ragazzo continuava a sbraitare, allora il bambino prese un fazzoletto e glielo ficcò in bocca,”ora fai silenzio ciao, ciao.”. Salì sul ponte della nave e immediatamente si ritovò sollevato tra le braccia del capitano”ehi uomini guardate è salito anche il monello Morgan”, gli altri pirati salutarono con buffetti il piccolo monello e sempre fra le braccia del capo a Morgan venne concesso l’onore di poter scegliere qualcosa dalla cabina, come ricompensa del suo aiuto sentinella. Il bimbo andò verso la cabina, rammentava che poche volte vi era entrato, una volta dentro curiosò in giro, la stanza già di per se disordinata, conteneva qualsiasi cosa, casse piene di monete d’oro, rubini, smeraldi corone…….., ma la sua attenzion venne catturata da un medaglione d’argento con intarsi e decori finemente lavorati che si ispiravano al mondo marino e al cui interno vi era un piccolo carion, una volta scelto prima di uscire sostituì la catenina con un laccio più sobrio e molto più resistente. Dopo una lunga traversata, solamente verso tarda notte la ciurma del capitano sostò su una delle tante isolette non mappate che conoscevano solo i pirati. Sull’imbarcazione rimasero solo tre persone, il capitano Morgan e il rpigioniero. Il bambino si congedò dal capitano avviandosi a controllare il prigioniero, ma prima di scendere afferrò al volo il pugnale del capitano, infatti poteva avere l’aspetto di un comune moccioso, ma da quando aveva memoria Morgan era capace di rifilare un accoltellata senza che la vittima se ne accorgesse. Scese sotto coperta, andò verso la cella del ragazzo, ma appena aprì la porta, venne scaraventato malamente a terra; il prigioniero era riuscito a liberarsi e quando vie il bimbo a terra si fermò un attimo a commentare” né avri di strada da fare ancora……. Anzi credo invece di no!””, si impossessò del coltello abbandonato a terra, ma la sua attenzione era tutta per i passi che sentiva sopra di se, perché accontentarsi di un pesce piccolo, quando a pochi metri vie ra uno infinitamente più grande? Quando Morgan si riebbe, sentì subito un rumore di spade , mentre stava per salire, il suo medaglione si aprì solo è una dolce musica né uscì fuori. La melodia era così familiare, era sicuro di averla già ascoltata da qualche parte, ma non ricordava dove; in quel momento riuscì a percepire la forza del mare , era come se lo stesse chiamando e come se fosse in trance si trascinò verso un boccaporto e si gettò in mare. Intanto Zanna nera era stato ferito, il ventenne era riuscito a rompergli un braccio,”ti ridurrò in pezzi feccia, bastardo subirai tutto il mio potere, devi morire:!!”, il capitanò lo ascoltò”ma quante belle parole poco candinde , che fuoriescono dalla vostra regale boccuccia, più che un nobile sembrate un vecchio scaricatore di porto”, il pirata lo stuzzicò, mandandolo giustamente su tutte le furie. Solo un rumore sordo distrasse i due combattenti, entrambi si girarono scioccati, sulla nave c’era anche un essere, questa creatura riluceva di un intensa luce bluastra e dall’interno si scorgeva la sgoma di un bambino, era il piccolo Morgan e come se volesse difendere il capitano, si scagliò sul ventenne afferrandolo ed entrambi vennero avvolti da una luce abbagliante. Dal lampo di luce trascorse veramente poco tempo, Zanna nera dopo la sorpresa si guardò intorno, del prigioniero non vi era più traccia, ma riverso a terra in una pozza di sangue, vi stava il bambino. La campana di bordò suonò incessantemente , chiamando a raccolta tutti i suoi uomini, una volta su, i pirati erano sgomenti , li disteso a terra c’era il capitano che sorreggeva un Morgan morente, sembrava che il tempo si fosse fermato, allora zanna nera si riscosse , raccolse il corpicino e insieme al medico di bordo si rinchiuse dentro la cabina e cominciarono il possibile per salvare il bambino. Minnnaaaaa salve a tutti un saluto da SHIRO93 , ebbene, questo è il primo capitolo di questa storia, se vi piacerà o no, non fa niente, va bene lo stesso , mi piacerebbe che lasciaste anche qualche recensione, be sarei felice . (prometto che continuerò anche le altre storie che ho lasciato in sospeso appena mi ricorderò di passarle su world XD ciaoooooneeeeeee)
  
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