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Autore: SaraSnow23    16/11/2015    1 recensioni
"Non mi perdonerà mai di essere morta."
“Né perdonerà se stesso.”
“No.”
...
Breve What if? su cosa sarebbe successo a Bobbi se il proiettile incassato nella 2x21 fosse stato letale.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bobbi Morse, Lance Hunter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo sparo ti fa sobbalzare. Ti svegli.
Apri gli occhi e sei in una stanza chiusa. Pareti bianche e lucide, nessuna porta, niente. Giri su te stessa, mentre ti assilla una domanda. Lo sparo era per te?
“Non fa male quel proiettile, vero?”
Lentamente ti volti, un misto di speranza e paura ti sconvolge il petto, ma sai tenerlo a bada. Sei stata addestrata a questo. Di fronte a te c’è un uomo, l’uomo più bello che tu abbia mai visto. Ti guarda con un sorriso che ha un che di malevolo, un sorriso a cui sei abituata. Per un attimo ti è parso che fosse lui, ma per qualche motivo sai bene che Hunter non può essere lì con te, e questo ti rincuora.
“È un sollievo essere qui, essersi lasciata tutto alle spalle.”
L’uomo continua a parlare e tu lo guardi senza capire.
“Laggiù” indica un punto sotto i vostri piedi. “È molto peggio.”
Allora abbassi lo sguardo e noti che il pavimento è trasparente, ti permette di vedere la stanza sotto di te. Provi una vertigine così forte che ti sembra di barcollare. Conosci molto bene quella stanza: i suoi muri trasudano dolore, disperazione e morte. C’è qualcuno al centro di essa, un ragazzo. Non puoi vederlo in viso, ma sai che è lui. Tiene tra le braccia il corpo di una donna, una cascata di capelli biondi imbrattati di sangue.
All’improvviso ricordi. Ricordi il dolore, bianco e pulsante, alle mani, al ginocchio, al petto. Ricordi il proiettile che ti esplode poco sopra il seno sinistro e il volto di Hunter ricoperto di sangue, il tuo sangue. Hai provato sollievo nel vedere che stava bene, che l’avevi salvato. Il calore del suo corpo intorno al tuo è l’ultima cosa che ricordi. Avresti voluto un ultimo bacio, ma il tuo tempo è scivolato via troppo in fretta.
“Avresti potuto avere molti baci” dice l’uomo, come se ti avesse letto nel pensiero. “Ma hai dimostrato troppo tardi di avere un cuore.”
Ti rendi conto di essere in ginocchio e di stare piangendo, senza riuscire a staccare gli occhi da quella scena che continua a ripetersi sotto di te, come un disco rotto.
“Ho sempre fatto ciò che era giusto fare.” Mormori appena.
“Hai seguito un ideale che ti ha spinto a mentire, a ingannare, a uccidere!” bisbiglia l’uomo con freddezza, accoccolandosi dietro di te.
“Hai ferito coloro che amavi per un’idea, un nome, che non ti ha mai dato nient’altro che sofferenza.”
“Gli ho salvato la vita…” ribatti debolmente. Non hai bisogno di aspettare la sua risposta per sapere quanta poca verità ci sia in quelle parole. Sono state le tue azioni a condurlo in quella stanza.
“Non mi perdonerà mai di essere morta.”
“Né perdonerà se stesso.”
“No.”
“Né Ward, né lo SHIELD. Gli hai allungato la vita per avvicinarlo alla fine, per avvicinarlo a me.”  L’uomo appoggia le mani sulle tue spalle, ti accarezza come un amante, ma le sue dita sono gelide, sanno di morte. Vorresti allontanarlo, ma non puoi, non ne hai la forza.
“Non c’è redenzione al fondo della strada in cui lo hai mandato. Forse avreste potuto trovarla insieme, se solo tu avessi capito.”
Ora capisci, ma è tardi. Avresti dovuto accettare la sua proposta di mollare tutto e iniziare da capo. Una vita normale, un amore normale. Ti sarebbe bastato? Lui ti sarebbe bastato?
Nemmeno adesso sai rispondere a queste domande.


Note dell'Autrice: 
Il titolo prende ispirazione da un episodio di True Detective, La stanza chiusa. Lì è una metafora della vita, in questa breve storiella è una metafora dell'inferno, ma le due cose sono facilmente interscambiabili. Nell'Universo Marvel  fumettistico il Diavolo/Mefisto/Satana è un personaggio che interviene parecchie volte. Mi è piaciuto pensarlo intento a tormentare Bobbi con i sensi di colpa e al contempo più che felice che lei avesse intrarpreso quella strada fino a lui. 
 
   
 
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