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Autore: NinfaDellaTerra    26/02/2009    2 recensioni
Casa Potter è in subbuglio: cinque piccole pesti fanno del loro meglio per movimentare la giornata dei loro genitori, e non c'è verso di farle addormentare. Forse una fiaba potrà aver ragione di loro...
Storia in due capitoli, mio personalissimo esordio nel fandom di Harry Potter. A voi!
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Di Fiabe, Incantesimi e Strani Principi  - storie della buonanotte

“Zia Hermione!”
“Mamma!”
“Zia Ginny”
“Papà!”
Casa Potter era un covo di vocine assordanti, tutte provenienti dalla camera da letto al secondo piano. La progenie dell’Eroe del Mondo Magico era quanto mai inquieta in quell’afosa sera di Giugno; e, a complicare ulteriormente la situazione, era giunta la visita dei piccoli Weasley, che portava a cinque il numero di bambini urlanti presenti nella stanza.
Preso un bel respiro, Harry si decise ad entrare.
Una scatola di Cioccorane doveva essere stata aperta per errore, e adesso erano sparse qua e là,  che gracidavano saltellanti. Al centro, la piccola Rose teneva per i capelli un furente James; Albus, poco più in là, tentava di zittire la piccola Lily, che aveva iniziato a piagnucolare sotto lo sguardo stupefatto di Hugo, che teneva saldamente la mano del cugino.
Per la prima volta dopo tanti anni, Harry Potter si scoprì preoccupato per la propria sicurezza. Non tanto fisica, quanto mentale: si ritrovò a domandarsi come avrebbe fatto a sopravvivere a quello.
“Harry! Che sta succedendo?”
La voce dura di Ginny lo raggiunse dalla cucina sottostante. Harry non rispose, pietrificato di fronte allo spettacolo che gli si parava dinanzi agli occhi; perso nei più tetri pensieri, scrutava accigliato e stupefatto i bambini, incapace di muoversi.
Non ottenendo risposta, la donna si affrettò a salire le scale; alla vista dello stato disperato in cui riversava la situazione, si limitò a prendere un profondo respiro e a cacciare un tremendo urlo spaccatimpani, che stupì le piccole pesti urlanti tanto da far sospendere loro per un attimo ogni attività belligerante.
L’inquietante somiglianza della moglie con Molly Weasley non era mai apparsa tanto chiara ad Harry come in quel momento.
“Si, mamma?” Lily, che aveva istantaneamente smesso di lamentarsi, si era voltata verso la madre con espressione assolutamente innocente.
James, una ciocca di capelli scuri ancora intrappolata tra le manine di Rose Weasley, guardava Ginny con espressione imbronciata; Albus si era portato accanto ai due, tenendo per mano il piccolo Hugo, che non aveva fatto altro che osservare con occhi attenti la scena fino a quel momento.
“Ma insomma! Si può sapere cosa state facendo?”
“…niente.” Albus rispose per tutti, gli occhi rivolti verso il pavimento.
“ Stavamo per metterci a letto.” Aggiunse James, non ancora libero dalla salda presa della maggiore di casa Weasley.
“Io ho già messo il pigiama!” trillò allegro Hugo, la mano stretta in quella di Albus.
Ginny parve corrucciarsi ulteriormente. Alle sue spalle era sopraggiunte Hermione, che sorrise divertita alla vista di quella buffa scenetta.
“Andiamo, tutti a letto! E James, lascia subito quel cuscino!
Il bimbo, che nel frattempo aveva trovato il modo di salvare il proprio scalpo dalla presa ferrea della cugina, si era precipitato su uno dei grandi cuscini di piume poggiati sul letto, e lo brandiva sopra la testa, intenzionato a vendicarsi. Borbottando, si avviò verso il grande letto matrimoniale, salendovi con un salto; Albus lo seguì, mentre Hugo gli trotterellava dietro, e tentava piuttosto goffamente di imitare gli altri due. Ma il letto era così alto
Non riuscendo a salire, scoppiò in lacrime.
“Aspetta, tesoro, vieni qui…” Hermione prese il figlioletto tra le braccia, e lo depose sul letto con un sorriso; questi, gli occhi ancora bagnati, ricambiò, e si infilò sotto le coperte accanto a James e Albus.
“Ma non abbiamo voglia di dormire!” sbottò Rose, che era salita nel frattempo su uno dei due lettini singoli presenti nella stanza, e teneva una Lily dallo sguardo curioso accanto a sé.
“Non abbiamo sonno!” scandì Hugo, come se si trattasse di un ostacolo insormontabile. Agli sguardi di approvazione di James e Albus, sorrise soddisfatto.
“Vorrà dire che troveremo il modo di farvi addormentare nonostante questo…” sospirò Ginny, un sorriso esausto sul volto. In certi momenti si ritrovava a comprendere il perché sua madre sembrasse sempre sul punto di una crisi di nervi a fine giornata: se era difficile gestire tre bambini, figuriamoci sette! E
“Che ne dite se la zia Hermione vi racconta una favola?” Esclamò Ron allegro. La moglie lo trafisse con lo sguardo; se sperava di cavarsela lasciando a lei tutto il da fare e correndo di sotto a discutere di Quidditch con Harry, si sbagliava di grosso.
“Oh, sì!” trillò Lily, allegra.
“Qualcosa di romantico, mamma!” proseguì Rose, lo sguardo vagamente sognante. “Cenerentola, magari!”
“Cenecosa?” domandò Albus con espressione scettica.
“Ma sì, Al, è una Fiaba Babbana! Papà la stava raccontando a Lily l’altra sera, ricordi?”
Ron soffocò a stento una risata, immaginando Harry Potter che, chino accanto al letto della bambina, si prodigava nel narrare di Principesse, Vestiti, Balli e Scarpette di Cristallo…
Per la seconda volta in meno di un minuto, uno sguardo incendiario – reso serpentescamente sinistro dal riflesso della luce sulle lenti degli occhiali -  lo ridusse al silenzio.
“Ma è…sdolcinata!” scandì Albus, con evidente disgusto.
Roba da femmine” sentenziò Hugo, sperando di ricevere un altro sguardo di approvazione.
“Una fiaba di Beda, allora!” Suggerì James.
“Noi volgiamo sentire una storia romantica!”
“E noi non volgiamo scocciarci con una cosa da femminucce!”
“Fate piano, ragazzi. Sono sicuro che Zia Hermione conosce qualcosa capace di mettervi d’accordo…”
Trovato!” esclamò la donna, lo sguardo di chi ha appena avuto una tempestiva illuminazione “Vi racconterò una fiaba che troverete di certo interessante… la storia del BalloDelCeppo.”
“Eh?” fece Ron, guardando la moglie come se le fosse improvvisamente spuntato un altro naso.
“Cosa?” fece Harry, riscossosi a quel nome familiare a un passo dall’addormentarsi, appoggiato allo stipite della porta.
“Bello! Non ce l’hai mai raccontata, mamma!” esclamò Rose.
“C’è un principe?” chiese ansiosa Lily.
“Ed è divertente?” Incalzò Albus.
“Sicuro! E lo Zio Ron resterà qui e mi aiuterà a raccontarla. Siete pronti?”
Ron le lanciò uno sguardo stupito e alquanto torvo, ma dovette arrendersi di fronte alle esclamazioni entusiaste dei bambini. Chissà cosa aveva in mente Hermione…
“Iniziamo subito, allora! C’era una volta…”

Salve a tutti! Questa storia rappresenta il mio personale esordio nel fandom di Harry Potter; finalmente mi è venuta l'idea giusta, era da un pò che volevo scrivere qualcosa sui personaggi di questa splendida opera, che personalmente adoro. E' una Bi-shot, dunque, oltre a questo capitolo, ce ne sarà un altro. Mi sono divertita un mondo a scriverla, e spero che farà sorridere anche voi, regalandovi una piacevole lettura. I commenti sono sempre graditissimi!

NinfaDellaTerra

  
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