Titolo: night will fall and dark will rise
Personaggi: Andromaca; Pirro. Pirro/Achille; Andromaca/Pirro.
OoOoOoOoOoO
Lascia che lui copra il suo corpo, che lo afferri e lo stringa - lui, che tiene meglio la lancia che le carni di femmina.
Arrendevole Andromaca.
Egli
seppellisce in lei la propria spada di carne e si domanda perché
non lotti. Non tenti di sottrarsi. Non lo sfidi a parole, con unghie,
denti. Di lei non conosceva che il nome, venendo a Ilio, ed esso ha
infranto la sua promessa.
Colei
che combatte gli uomini, la propria sposa di lancia, non si ribella.
Giace, e lo odia – odia il seme di Peleo tra le cosce, che le ha
tolto casa, sposo e figlio.
Lo odia, ma la sua pelle è calda.
E
un uomo deve fare quello che deve: affondare la lama nelle vecchie
membra di un re, pure se supplica; strappare il figlio a una madre, se
quel figlio è il seme di speranza di una città che dalle
sue ceneri non deve risorgere; tracciare col sangue di vergine il
sentiero del proprio padre per l’Orco.
Lo
chiamano Pirro. Lo preferisce, quel nome, a Neottolemo: col fuoco
purificherà l’onta che grava sulla propria stirpe,
cancellerà da cuori e da labbra il biasimo per quel padre
così lontano, così grande, così meschino.
Come
una donna, Achille si è abbigliato a Sciro; come una donna,
Achille si è fatto prendere a Troia. Come una donna, per mero
capriccio ha inginocchiato un esercito, Achille.
Non Pirro.
Che non ha barba, ma ha orgoglio e una lancia; una schiava conquistata in battaglia che, sotto di lui, geme il suo nome.
Non Pirro.
Pirro non è Achille.