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Autore: bessielizzie    17/11/2015    1 recensioni
Sara è una giovane e sfortunata badante che trova impiego presso villa Fletcher. Qui instaura un buon rapporto con la titolare ma soprattutto con il nipote
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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maglietta bianca 3

Una galeotta maglietta bianca bagnata

 

Sara aveva trovato lavoro come badante presso una sontuosa villa veneta. La giovane non sapeva che quella nuova opportunità le avrebbe cambiato la vita.

La nuova datrice di lavoro della giovane era un’amante dello sport ed era stata una ballerina professionista e tra le varie amiche e colleghe poteva vantarsi di conoscere Carla Fracci. La signora Marie Fletcher necessitava dell’aiuto costante di una badante perché era diventata invalida a causa di una brutta caduta a cavallo.

La signorina era stata assunta direttamente dalla signora Fletcher dopo che la precedente badante aveva dato le dimissioni per ritornare in patria.

Marie era una signora inglese molto ricca che sì era innamorata di un noto imprenditore veneto dal quale aveva avuto una figlia che era deceduta in un incidente stradale. Nella sua vita aveva subito molti luti, ma per fortuna le era rimasto a fianco il nipote. Nell’abitazione dove abitava la signora viveva anche alcuni membri della servitù, ma nonostante fosse circondata da persone l’anziana spesso si sentiva sola perché da poco il suo adorato nipote era lontano per lavoro.

L’arrivo di Sara era stata una ventata di novità per la padrona di casa, infatti Marie e la sua dipendente instaurano un buon rapporto fin dall’inizio.

Marie era fiera dell’ottimo lavoro che aveva fatto con il nipote e sperava che prima o poi quel furfante sì sposasse. Tommaso da piccolo orfano arrabbiato per essere l’unico sopravvissuto era diventato un brillante ingegnere informatico e questo lo doveva alla sua dolce nonna era stata un’ancora di salvezza. Lei aveva trasmesso al nipote l’amore per le attività agonistica e così il giovane, ormai alla soglia dei trent’anni, si trovava con un fisico atletico che attirava molte donne.

Nell’ultimo periodo Tommaso non era riuscito a rimanere accanto alla nonna come voleva perché stava lavorando alla creazione di un nuovo software che gli avrebbe sfruttato un sacco di quattrini. Per l’ingegnere informatico era di consuetudine concentrarsi esclusivamente sul progetto che stava sviluppando prima di presentarlo pubblicamente.

Tommaso sapeva che la sua adorata parente non era sola ed era circondata da persone di fiducia, ma trascorreva gran parte del suo poco tempo libero a conversare con Marie.

Sara e la sua datrice di lavoro avevano l’abitudine di passeggiare nel grande parco della villa dove ascoltava i racconti degli episodi della vita della titolare, ma accaduti decenni prima. La signora aveva raccontato anche del forte legame che nutriva per il nipote.

Sara non conosceva personalmente Tommaso, ma lo aveva visto tramite le svariate foto. Da quelle immagini sapeva che il signorino Trebaseleghe aveva vinto diverse competizioni sportive, inoltre aveva partecipato a lunghe escursioni nei boschi della Transilvania insieme alla sua amata nonnina prima di quel tragico episodio.

La signorina Fido aveva sempre sognato l’amore romantico quello narrato nei romanzi inglesi che adorava. La ragazza era appassionata di letteratura inglese e sognava di incontrare il suo mister Darcy , ma purtroppo quel desiderio andò in frantumi come un prezioso vaso calpestato da un elefante. Fin dalla tenera età Sara aveva desiderato un amore come quello dei genitori che si erano amati fin da piccoli.

I sogni romantici della giovane badante si spezzarono quando fu vittima di soprusi di un tizio di cui aveva fiducia. Da quell’episodio erano trascorsi un paio di anni e aveva vissuto una vita quasi monacale dopo il tragico episodio.

Sara Fido era appassionata di auto e prima di lavorare in villa Fletcher aveva prestato servizio come addetta alle pulizie in una concessionaria di auto. In quel luogo aveva incontrato Salvatore, il tizio che l’aveva importunata. La spiacevole situazione si risolse con l’arresto del malintenzionato.

Tommaso aveva deciso di andare a far visita alla sua amata nonnina il fine settimana che avrebbe preceduto alla presentazione del suo nuovo progetto. Ad esso aveva impiegato anima e corpo tanto che per settimane aveva dimenticato di radersi e quando decise di partire non aveva fatto caso al suo aspetto quanto era ansioso di rivedere la nonna, per la presentazione che ormai sapeva a memoria, ma era anche curioso di conoscere la nuova assunta in villa.

La nonna di Tommaso aveva tessuto lodi per la signorina Fido, ma lui si aspettava di conoscere una dolce e paziente ultracinquantenne al suo arrivo. Pensando alla badante che accudiva sua nonna , Tommaso ricordò che la madre  a breve avrebbe compiuto 57 anni se fosse sopravvissuta.

Come tutti i fine settimana da quando era stato assunto Tommaso andava a trovare l’anziana parente. Lui adorava guidare anche per tantissimi chilometri e questo lo rilassava.

Quel sabato pomeriggio Sara aveva il compito di lavare la macchina preferita del nipote della signora.

“Il mio amato e unico nipote ama quell’auto e la usa nelle occasioni speciali e anche se conosco la tua passione per le auto vorrei avvisarti di trattarla con cura.”

“Non vorrei lasciarla sola! Inoltre, non vorrei far arrabbiare suo nipote.” rispose Sara.

“Tranquilla, so che la V 40 è in buone mani e conosco la tua passione per le macchine. Poi con me c’è Vanda e se avessimo bisogno ti contatteremmo con il cerca persone” rispose Marie.

Vanda era il capo delle governati della villa Fletcher e così la signorina poté incamminarsi nel enorme garage. Nel vedere alcuni modelli di Volvo e perfino una macchina d’epoca Sara fischiò per la sorpresa. Quella zona della casa non l’aveva mai visitata perché se ne occupava Mike, il vigilante.

Sara era talmente occupata nel lavare la macchina come si trattasse di un bimbo che non si accorse dell’arrivo di un’affascinante barbone.

“Lei cosa sta facendo a Lizzie?” chiese un Tommaso leggermente irritato che qualcuno toccasse la sua Volvo preferita, ma allo stesso tempo anche abbastanza eccitato nello scoprire di chi si prendeva cura della sua amata macchina.

Sara non riuscì a dare una pronta risposta a quello sconosciuto dall’aria vagamente familiare perché spaventandosi lo innaffiò con la pompa dell’acqua.

Ovviamente dopo aver bagnato quel misterioso barbone anche la badante non riuscì a staccare gli occhi dalla maglietta bianca bagnata di quel uomo.

Quella maglietta lasciava intravedere un magnifico esemplare di tartaruga frutto di un fisico da vero sportivo del giovane ingegnere.

“Cosa le succede non sa distinguere una persona da Lizzie?” chiese piacevolmente irritato il giovane nipote della signora Marie.

“Senta, mi dispiace per poco fa ma chi è questa Lizzie e poi mi scusi chi è lei? Le persone non autorizzate non possono stare qui, presumo che dovrei chiamare Michele, il vigilante.”

“Veramente dovrei essere io a porgerle quelle domande.” Disse Tommaso prima di avventarsi su quelle labbra a forma di cuore e per lui così eccitanti.

Dal canto suo Sara per quanto irritata fosse era a contempo eccitata che era indecisa se schiaffeggiare quel tizio o rispondere quel bacio.

La giovane decise di rispondere a quel bacio sorprendendo Tommaso che fu felice di quel ritorno a casa.

Sara decise di rispondere con foga al bacio e si stupì quanto le piacesse tutto ciò, ma forse questo era dovuto al fatto che questa volta non era stata costretta e che finalmente era riuscita a voltar pagina. E con una sconsideratezza che non era sua tolse quella maglietta bianca fradicia e per la giovane fu come vedere il David di Michelangelo. Nel frattempo il dio greco barbuto era colpito dall’audacia della donna misteriosa che non esitò a togliere la maglietta fradicia della sua partner.

Presa dalla passione Sara decise di toglierselo dall’impellenza di provocare piacere a quel seducente giovane, per poco l’ingegnere non venne guardando quei seni perfetti così decise di farla sua e stranamente entrambi vennero nello stesso momento.

Dopo un po’ di tempo e ad essere saziati di certi appetiti arrivò l’imbarazzo per la giovane che si rivesti in fretta e furia per aver compiuto quegli atti sul luogo di lavoro.

Mentre si compose per ritornare dalla signora Fletcher decise che le avrebbe parlato di un certo problema dopo la cena. Probabilmente Marie avrebbe cercato di dissuaderla dal dare le dimissioni, ma chissà cosa avrebbe pensato il nipote.

Sara pensava che probabilmente se fosse stato per il nipote avrebbe perso il lavoro nonostante la congiunta non era sola e non correva nessun problema mentre la badante era intenta a farsi uno sconosciuto sul luogo di lavoro.

Nel frattempo Tommaso, dopo aver salutato velocemente la nonna che lo aveva spedito a ripulirsi, per uno strano motivo non incontrò la badante e il fatto lo infastidì ma era alquanto soddisfatto per il piacevole incontro di poco prima che tutto il resto perse importanza.

Quella giovane era molto interessante e per quel poco che ci aveva parlato aveva notato in lei una certa audacia e ciò gli provocava un notevole rigonfiamento dei pantaloni.

La cena si sarebbe tenuta dopo poco tempo e quando i due amanti si rincontrarono ci fu un iniziale imbarazzo ma nessuno dei due diretti interessati era propenso a svelare la questione.

“ Tommy, mio caro, cosa succede? Per caso una vespa ti ha punto la lingua perché hai perso la tua proverbiale chiacchera? Non saluti Sara, la mia badante.”

“Scusami nonna, ma ero distratto. Comunque piacere di conoscerla nuovamente signorina!”

“Vi siete già conosciuti? Che bello!” rispose la signora.

“Si, nel garage.” Le rispose la badante cercando di non far rivelare nulla e imprecando dentro di sé per non averlo riconosciuto. Del resto era curiosa se il nipote di Marie aveva intenzione di dire all’anziana parente quanto era accaduto qualche ora prima, ma sembrava che nemmeno lui volesse rivelare il loro segreto.

La giovane era turbata per il timore di perdere il lavoro, ma non solo era rimasta nuovamente folgorata dal nipote del suo capo.

L’ingegnere per quella serata aveva deciso d’indossare un completo nero e si era rasato la folta barba bionda dorata. Ciò che stupì il giovane fu la ragazza che stava accudendo sua nonna, da quando le badanti erano così giovani e attraenti?

Una cosa era certa si sarebbe divertito a tenerla sulle spine. Per tutta la durata della cena la povera donna temette per la sua occupazione.

Quello che temeva Sara non era quello che stava progettando Tommy…

Durante la cena Marie notò una certa tensione tra il nipote e la sua badante. L’anziana signora pensò che il suo amato nipotino era sorpreso dell’età della sua badante, ma era ignara di quello che era successo in precedenza.

La cena prosegui nei migliori dei modi senza che i due amanti occasionali accennassero alla loro avventura nel box macchine della villa.

Quando Sara terminò di far cenare la signora Marie le disse:” vuole che mi ritiri per un po’ nelle mie stanze in modo di lasciarti da sola con vostro nipote?”

“Grazie cara, io e mio nipote abbiamo molto da raccontarci! Non ti dispiace se ne parliamo domani?”

“Per me va bene, non voglio rubarle altro tempo.” Rispose alla signora, ma poi rivolgendosi ad entrambi Sara disse:” Se avete bisogno di qualunque cosa non esitate nel chiamarmi.”

“In effetti, avrei bisogno di parlarle più tardi.”

“E la signora Marie?” rispose Sara imbarazzata e alquanto preoccupata per la richiesta di colui che non aveva riconosciuto.

“Se ne occuperà Vanda!” rispose l’ingegnere.

“Tranquilla, sono d’accordo con mio nipote. Se lui ha bisogno di conoscerti o di qualsiasi altra cosa per me va bene. Prima di ritirarti però avvisa Vanda!”

Alla fine Sara avvisò Vanda e trascorse circa un’oretta nel dubbio cosa le avrebbe detto il nipote della sua datrice di lavoro. Una cosa era certa, quel tale, quel Tommaso era un bel pezzo di manzo oltre che un grande amatore. Però continuava a chiedersi se valeva perdere il lavoro, per aver seguito il suo istinto. A tutte quelle domande l’unica risposta era: NO, ma…

La vita era una sola e spesso era dura, ma questo lo sapeva molto bene e intuiva perché aveva perso tutti i suoi freni, tutte le sue paure e per una sola volta aveva seguito l’istinto decidendo di provarci con un tizio troppo seducente. In quell’occasione era lei ad aver preso la decisone, era stata libera di compiere quell’azione. Solo che il suo istinto era un po’ sadico, ma come diamine aveva potuto cedere con una persona che avrebbe avuto la possibilità di licenziarla.

Era troppo immersa in quei pensieri che si spaventò per la seconda volta al cospetto del giovane di villa Flatcher.

Tommaso fu rassicurato dalla anziana parente della professionalità di Sara e quando si avviò verso la stanza della badante stava fantasticando sulle tante doti.

“Salve, signorina Fido. Anche quando non sono tutto trasandato si spaventa?” chiese ironicamente Tommy.

“Non sono una persona paurosa e la sua capacità di presentarsi all’improvviso come un vampiro che mi destabilizza” rispose Sara arrossendo.

“Si, ma prima non era molto imbarazzata…Per fortuna che adesso non vuole innaffiarmi! Già per quello potrei prendere in considerazione l’idea di licenziarla”

“Le ripeto che se non fosse per la sua attitudine nell’apparire all’improvviso non mi sarei comportata in quel modo.”

“Vuol dire che nemmeno ci saremmo divertiti dopo?” chiese sarcastico Tommy.

“Non nego quello che è successo un paio di ore fa, ma se l’avessi riconosciuta non sarei arrivata fino a quel punto. Non è nella mia etica professionale intrattenere dei rapporti intimi con il primo che capita e nemmeno con il nipote del mio capo!”

“Non si preoccupi del fatto che sono il nipote del suo capo. Mia nonna ha tessuto lodi nelle sue capacità e quindi non deve temere per il suo posto di lavoro, ma sarei lieto di conoscerla meglio. Inoltre, non mi piacciono questi toni formale con una ragazza con cui ho trattenuto rapporti intimi. Quindi che ne dice, iniziamo da capo?”

“La ringrazio!”

“Ehm, no! Ti ringrazio Tommaso!” la corresse l’ingegnere.

“Ok, grazie Tommaso. Piacere, sono Sara” rispose la badante

Alla fine i due giovani insieme alla signora Marie trascorsero un bel fine settimana.

Tommaso era molto interessato a conoscere meglio la badante della nonna, ma non negava che l’attrazione che c’era stata al primo incontro era sempre presente ma decise di comportarsi da gentiluomo.

L’ingegnere informatico decise di trascorrere che in futuro avrebbe trascorso più tempo a Villa Fletcher.

 

Angolo tutto mio: questa shot ha partecipato ad un contest... l'ho riveduta ed ho cambiato nomi... di sicuro ci saranno altri errori. Ho deciso d'inserirlo sulle originale perchè non avevo immaginato i protagonisti come quelli di twilight. Volevo ringraziare anche chi mi scriverà una critica negativa perchè può essere sempre d'aiuto

   
 
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