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Autore: Leccalecca    17/11/2015    3 recensioni
Il momento in cui ha capito che non sarebbero stati più insieme.
Stefano e Matilde.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Sul cominciare di Giugno, Stefano capì che l'aveva persa.
L'aveva incontrata così per caso, alla fermata del pullman.
Se l'era trovata davanti, e aveva fatto fatica a respirare.
I suoi capelli rossi mandavano bagliori sotto la luce del sole.
Come al solito durante quei cinque mesi, quando la guardò in faccia si sentì riempire da quella sensazione di falsa speranza, di imbarazzo e di disperazione.
Avrebbe voluto, come al solito durante quei cinque mesi, mettersi a gridarle contro, abbracciarla e baciarla e insultarla e scusarsi e piangere e baciarla di nuovo.
Avrebbe voluto avere il controllo su quella situazione.
Avrebbe voluto rimettere tutto a posto come fosse una magia.
La salutò con quella forzatura gutturale che la sua voce aveva imparato ad assorbire, che gli ricordava così tanto il momento subito prima che una lacrima scendesse, quando la gola gli doleva per quell'ultimo tentativo di trattenerla.
E fu quando la sentì rispondere che quel fuoco di emozioni si spense, e si sentì rabbrividire, così esposto e indifeso tutto in una volta.
Lei gli aveva sorriso e lo aveva guardato in viso, senza nessuna esitazione, bella da stordire.
Con lo sguardo freddo e il sorriso falso e cortese che rivolgeva agli estranei.
Quello che riservava ai suoi compagni di classe che le parlavano dietro le spalle, e all'insegnante che lei diceva fosse un fascista fatto e finito, alle persone che per lei non erano degne di considerazione. Li teneva per quelli di cui non si fidava, per quelli con cui era costretta a fare buon viso a cattivo gioco, per le uniche persone con le quali si sentiva di dover fingere e per chi la disgustava.
Li aveva conosciuti e li aveva sempre temuti. Ma mai aveva pensato che gli sarebbero stati rivolti.
Si sentì congelare, cadere, seppellire e pietrificare.
Aveva creduto che loro due sarebbero rimasti in quella confusa terra di mezzo finché finalmente una scossa non li avrebbe riavvicinati. Perché era impossibile che si separassero veramente. Loro avrebbero trovato un modo.
Ma quel sabato capì che lei si era stancata di aspettare.
Che ormai, non sarebbero stati più loro due. Che lei si era dimenticata di tutto, e che il momento in cui sarebbero stati di nuovo una cosa sola non sarebbe mai arrivato.
E che tutti i pensieri, le lancinanti memorie e quei dubbi prosciuganti e dolorosi avevano perso il loro significato. Non avrebbe più avuto una speranza o un sogno ad occhi aperti a cui aggrapparsi.
Lei aveva tagliato quel filo sottile e vivo che tentava di tenerli uniti.
L'aveva lasciato andare, e così facendo, avrebbe costretto anche lui a lasciarla andare.
E lui sapeva che invece non ci sarebbe mai, mai riuscito.

Quel pomeriggio, Stefano pianse.









Angolo dell'autrice: 

Okay, questo Novembre non sta andando come speravo, ma va bene. Eventuali opinioni? Grazie mille c: 

Addio :3
 

   
 
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