Le Grida.

Louis da piccolo aveva sempre avuto paura dei mostri che secondo lui erano nascosti dentro il suo armadio o sotto al suo letto. Adesso, a tredici anni, quei mostri un po' li capisce. “Forse avevano più paura loro di me” si dice o forse anche i loro genitori gridavano come gridano adesso i suoi. Adesso a tredici anni, Louis, si nasconde insieme ai mostri o sotto il letto o nell'armadio per non sentire i suoi genitori. Harry, che conosce Louis da molto tempo, sa sempre dove può trovare l'amico, a seconda delle grida che si sentono persino da casa sua, distante una decina di metri da quella dell'altro ragazzo. Se le grida della madre di Louis sono sopportabili, il ragazzo va a cercare l'amico nello spazio tra l'armadio e la scrivania di legno. Se le grida del padre di Louis sono sopportabili, il ragazzo è dietro la tenda blu come la notte, piegato su se stesso a canticchiare una canzone. Se le grida dei genitori di Louis sono esagerate, pesanti, Harry sa che il suo amico o è dentro l'armadio, dietro ai vestiti appesi o sotto il letto, tra la scatola delle fotografie di famiglia e la scatola degli spartiti di suo nonno che ormai lo ha abbandonato; in ogni caso Louis è raggomitolato su se stesso a piangere e cantare il più forte possibile – per non sentire le grida – la canzone che Harry gli ha insegnato per non avere paura. Se Louis non sente i genitori litigare sa che è un brutto segno, vuol dire che hanno più tempo per pensare realmente alla situazione, e dentro lui lo sa, che i suoi genitori si lasceranno, così uscendo dalla finestra corre a casa di Harry in modo da farsi consolare. Perché ormai Louis lo ha capito, il tempo che gli rimane con il suo amico equivale a quello della durata del matrimonio dei suoi...