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Autore: Anakin Solo    18/11/2015    4 recensioni
[Idee minori sono state prese da "Pokémon: the PAL Chronicles" con il permesso dell'autrice];
[Longfic] [Coppie: Het] [Avvertimenti: What if?] [Genere: Avventura/Azione] [Contesto: Anime];
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Cinquemila anni fa, una creatura è stata sconfitta. Da essa, hanno avuto origine nove pietre: le Pietre del Potere. Esse sono le forze primordiali degli elementi. Divise, sono forti. Insieme, sono invincibili. E incontrollabili. Nascoste dalla razza umana, erano destinate a non essere mai trovate. Ma non fu così. E ora, l'intero pianeta è in pericolo.
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Ash Ketchum è stato tradito da tutti coloro che amava. Fuggito, si ritrova in una regione misteriosa, senza il suo migliore amico: Pikachu. E' affranto, ma determinato. Partirà per un nuovo viaggio. E la usa più grande avventura avrà inizio.
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Dynamis è una regione che solo pochi conoscono. E' stata nascosta per un motivo: celare il segreto più pericoloso della storia. Ma ora, il più grande torneo internazionale mai creato si svolgerà lì. E' il momento di tornare alla luce per la regione. E con essa, anche il suo passato. Tradimenti e bugie verranno a galla, misteri saranno svelati e l'amore fiorirà dove meno lo si aspetta. E la Prima Leggenda sarà compiuta.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Atlantopoli, Strada Principale  [11:00]

Era una giornata in cui il Sole splendeva lucente e il cielo era senza nuvole, mostrando il suo colore azzurro in tutto il suo splendore. L’aria era afosa, con vento quasi inesistente e la maggior parte dei cittadini e turisti affollavano le spiagge della piccola isola su cui era costruita la megalopoli.

Due ragazzi stavano camminando tranquillamente tra le strade affollate di Atlantopoli e, a differenza delle altre persone, non stavano andando in spiaggia.

Uno dei ragazzi aveva corti capelli castani e occhi splendenti verdi. Sembrava di buon umore, con un sorriso sul volto che mostrava i denti perfettamente bianchi e l’aspetto allegro e malizioso.

Indossava dei pantaloncini da basket rossi con bordi neri e una maglia senza maniche blu, che mostrava le sue braccia muscolose. Il tutto terminava con delle scarpe converse di colore blu e bianche.

L’altro ragazzo aveva i capelli neri un po’ lunghi e occhi grigio-argento. Aveva un piccolo sorriso divertito, quasi impercettibile e ogni tanto sfiorava la fronte con il dorso della mano per togliere il ciuffo di capelli ribelle. Rispetto al ragazzo precedente aveva un aspetto più serio, ma anche umoristico.

Indossava dei jeans blu, una maglia sbiadita di colore arancione a mezze maniche e un cappello con visiera bianca, girato all’indietro. Come il compagno, anche lui indossava un paio di scarpe converse, ma di colore bianco.

I loro nomi erano rispettivamente Michael Smith, quarto in classifica dei Superquattro, e Jude Anderson, secondo in classifica dei Superquattro, ovvero dopo la Leader, Alyssa.

I due ragazzi stavano parlando allegramente su vari argomenti di poca importanza, come il miglior cibo per pokèmon o l’ultimo film in uscita.

Michael era diventato una specie di macchina, con una parlantina infinita, mentre Jude si guardava in giro ogni tanto con un’occhiata sospetta alle persone intorno a loro.
Volete sapere perché?

No, non il comportamento di Michael. Lui è insignificante. (“Hey!” gridò un indignato Michael, “Io sono importante!” N.d.A.) Intendevo il comportamento di Jude. Allora, volete saperlo?

Bene, ecco la vostra risposta: era a causa della loro fama. Nonostante in Dynamis tutti i cittadini erano cordiali e tendevano a non infastidire troppo i Superquattro e il Campione (Anche perché non era raro vederli in pubblico e ci si erano praticamente abituati, quindi ormai al massimo si salutava rispettosamente) questo non valeva anche per i turisti.

Infatti, non appena gli allenatori di pokèmon e altri vari turisti erano venuti a conoscenza dell’esistenza della Lega Pokèmon della regione, avevano cercato in tutti i modi di incontrarli e/o contattarli.

Per esempio, c’era stata una volta, non troppo tempo fa, in cui Helena era andata a fare compere (di nuovo) ed era stata praticamente aggredita da un gruppo di fan sfegatati che l’avevano trascinata a destra e a sinistra per farle firmare degli autografi e porle delle domande del tipo: “Quanti pokèmon hai?”, “Possiamo vederli?”, “Ti adoro! Vuoi sposarmi?” e altre ancora.

Una altro esempio sono state le diverse montagne di lettere da ammiratori che si erano trovati nella loro suite al Palazzo Concordia (Basti pensare che la metà delle lettere aveva con loro un fiore e che con ciascuno di quei fiori avrebbero potuto avviare un’industria per la vendita di fiori e sarebbero durati anni!).

Quindi sì, oltre a tutti gli impegni come componenti della Lega Pokèmon Regionale (e credetemi, erano tanti!), essere agenti attivi dell’organizzazione interregionale degli Ultimate Trainers, fermare possibili minacce su scala regionale e prendersi cura di quella pazza di nome Helena, avevano anche bisogno di stare attenti agli ammiratori! (I quali avevano iniziato un vero e proprio culto in loro onore).

Fortunatamente per loro, i due ragazzi intravidero l’entrata del CSP ovvero “Centro Sportivo Pokèmon”. Solo pochi metri e sarebbero stati alla salvezza.

Il Centro Sportivo Pokèmon di Atlantopoli era uno dei tanti edifici come questo sparsi per tutta la regione. Erano dei centri di allenamento usati da tutti gli allenatori e cittadini che volevano allenare i loro pokèmon.

I vari dipendenti che lavoravano in questi edifici governativi (perché lo erano) rispondevano solo all’autorità della Lega Pokèmon e osservavano i vari allenatori che usufruivano del loro servizio e segnalavano i più promettenti ai Superquattro e Campione, che avrebbero poi osservato il loro percorso e valutato se fossero stati in grado di competere con la Lega di Dynamis.

In caso positivo avrebbero inviato una lettera all’allenatore, che lo avrebbe invitato a sfidare i Superquattro e Campione. Altrimenti avrebbero solo archiviato il caso e tenuto d’occhio l’allenatore per eventuali situazioni future.

Insomma, il sistema era complesso, ma efficace.

Non appena le porte automatiche di vetro dell’edificio si aprirono, i due ragazzi entrarono. Subito una fresca brezza li avvolse, liberandosi del caldo afoso dell’esterno. Ah, l’aria condizionata era un miracolo …

- Allora, cosa ci facciamo qui? – chiese Michael al compagno, mentre si osservava intorno curiosamente. Dato che i Superquattro e il Campione erano molto impegnati non andavano mai nei CSP, anche perché avevano la loro palestra privata nel loro palazzo a Monte Paradiso.

Mentre aspettava per una risposta, Michael si guardò attorno.

Subito acanto all’entrata si trovavano due grandi vasi in ceramica rossa, contenenti due piccoli alberelli sempreverdi. Dato che le pareti erano in vetro la luce filtrava prepotente, quasi accecando la vista, e illuminando la grande sala.

Attraversando in una linea orizzontale la stanza si trovavano tre colonne in marmo, ciascuna circondata da dei divanetti rossi con cuscini blu. Al lato destro si trovavano vari telefoni pubblici, mentre sulla sinistra si trovava una reception.

Dietro alla scrivania in legno era seduta una ragazza intenta a scrivere qualcosa al computer, mordendosi nel frattempo la lingua.

- In che senso “cosa ci facciamo qui?” – chiese Jude mezzo stupido, mezzo disperato. – Hai detto tu stamattina che volevi allenarti! – esclamò.

- Beh sì … ma mi è passata la voglia – rispose il castano facendo il broncio, comportandosi come un bambino di cinque anni.

- Oh, Arceus aiutami! – esclamò Jude, gettando le braccia al cielo e scuotendo la testa.

La ragazza, avvisata dal disturbo, alzò la testa e, finalmente vedendo i due ragazzi, si avvicinò loro.

- Signor Smith, Signor Anderson – salutò lei scioccata (Ignorando il “Mi ha salutato prima di te!” di Michael a Jude), una volta avendoli riconosciuti. Non era normale avere non uno,
ma due Superquattro in un luogo che di solito non visitavano mai.

- Ciao anche a te – salutò allegramente Michael. – Dammi del tu, per favore –

- Comunque … - disse Jude fissando male il compagno – siamo venuti a visitare il posto. Spero non ti dispiaccia – disse rivolgendosi gentilmente alla ragazza.

- No, no figuratevi. E’ un onore avervi qui – disse la ragazza nervosamente. (D’altronde, chi non lo sarebbe dopo aver conosciuto un pazzo come Michael? N.d.A.)

- Bene – disse Jude con un sorriso – C’è stato qualche allenatore degno di nota oggi? – chiese ben sapendo cosa facevano i dipendenti ai CSP.

- Ah – disse la ragazza tornando dietro la scrivania e sollevando un mucchio di fogli e buttandoli dietro la schiena distrattamente. A chi importava l’ordine quando avevi come clienti
dei Superquattro? I tuoi datori di lavoro?

Cercò velocemente un foglio, non riuscendo a trovarlo. I due ragazzi aspettarono in silenzio con calma, ignorando la continua mantra della ragazza, ovvero: “Dov’è, dov’è, dov’è, dov’è?”.

– Ah ah! –  L’urlo improvviso fece uscire di senno i due Superquattro, spaventandoli a morte. La ragazza, di nome Gemma, tornò rapidamente ai due ragazzi ignara del loro spavento. – Ecco! Allora, il suo nome è Alexei Vlad Shadow Nightcrown. Ha ventidue anni e portava con sé un Absol. Tipo scuro, se mi chiedete, ma molto forte. Ha battuto tutti gli allenatori là dentro in meno di un’ora. E c’erano tredici sfidanti – lesse la ragazza dal foglio.

- Interessante – disse Jude – Dove hai preso quel foglio? – chiese con curiosità.

- Li facciamo compilare ad ogni allenatore che entra. Contengono dati, foto e vittorie. Vengono scritti anche premi vinti in passato e statistiche di battaglia – rispose Gemma.

- Puoi farci una copia? – chiese Jude ancora.

- Certo! Aspettate un attimo – rispose scomparendo dietro una porta con scritto “Riservato”.

I due ragazzi rispettarono e si sedettero su uno dei divanetti in pelle. Come Michael stava per aprire bocca due “Bip-Bip!” sincronizzati fecero ruotare la loro attenzione ai DexChat legato ai loro polsi.

I due aprirono il messaggio con videochiamata proveniente da Alyssa. L’immagine della Leader comparve nello schermo. Sembrava un po’ spettinata, come se avesse lottato, ma stava bene. La bionda aprì la bocca e cominciò a parlare:
 

“A tutti i Superquattro e Campione. Riunione di emergenza alla Suite Dynamis, al Palazzo Concordia, immediatamente. State attenti.”
 

Il messaggio li lasciò un attimo scioccati e preoccupati e Michael, che aveva perso il suo atteggiamento scherzoso, si alzò subito. – Andiamo – disse.

Proprio in quel momento la ragazza, Gemma, uscì dall’ufficio in cui era andata con in mano quattro piccole cartelle. Si avvicinò loro in fretta e disse: - Ve ne ho aggiunti altri tre in più. Al momento sono i migliori allenatori arrivati negli ultimi quattro giorni. Sono Simon Andersen, Annalisa Neri e Astrid Mory. Tutti ottimi allenatori con punteggi record –

- Bene, grazie. Scusa, ma siamo di fretta. Alla prossima! – esclamò di fretta Jude, afferrando le cartelle e correndo fuori dalla porta con Michael al seguito.

- Ah … - balbettò sorpresa Gemma – di … di niente … -

 
Atlantopoli, Grand Centre Mall  [11:00]

- Sì! – urlò Helena con gioia davanti all’entrata del Grand Centre Mall, il più grande centro commerciale in Atlantopoli.

La povera ragazza dai capelli neri con punte rosse e occhi blu mare aveva fatto un viaggio disumano per arrivare al suo obiettivo. Ed era fradicia.

Della maglia bianca che indossava si intravedeva ormai solo il marrone della terra, mentre nei capelli c’erano dei rametti di foglie. Della gonna rosa perfetta e ricamata che aveva indossato la mattina, ora era piena di strappi e parti sbrindellate. Le scarpe beige erano quasi nere dallo sporco.

Era andato tutto male dall’inizio del viaggio. Il taxi che aveva preso all’inizio si era intasato nel traffico. La metropolitana aveva subito un guasto. Era dovuta passare per il Parco Centrale e la bici che aveva noleggiato si era rotta., facendola cadere nel lago vicino e si era successivamente persa nella foresta del parco. Quando era uscita aveva camminato fino al centro e per il centro commerciale. Che giornata terribile.

Ora poteva finalmente fare shopping!

Appena prima di fare un passo all’interno dell’edificio udì un “Bip-Bip!” …
 
 

Helena cara, ti prego perdonami per le tue sventure.

Grazie a nananime, white_chaos_dragon, Legendary Fairy91 e Poisondragon  per i personaggi nominati da Gemma nel capitolo, che sono rispettivamente Astrid Mory, Alexei Vlad Shadow Nightcrown, Annalisa Neri e Simon Andersen.
 
Spero vi sia piaciuto il capitolo. Scusate se non è successo molto e gli OC saranno presentati meglio nei prossimi capitoli perché avranno importanti ruoli nella storia.
Come vi è sembrato? Recensite. Un nuovo capitolo dovrebbe arrivare intorno al 29 Novembre.

Alla prossima.
 
 
 
 
 
 
   
 
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