E’
una cosa patetica, entrare in camera tua
rigorosamente alle 2:o3 di ogni notte e guardarti dormire. Solamente
dormire. Si
può amare così tanto da saper tacere il proprio
amore, per il bene dell’altro? All’inizio
ti parlavo mentre dormivi, ti rivelavo ogni segreto più
intimo, ogni impulso,
voglia, bisogno, urgenza. Ma adesso ho imparato ad ascoltare
semplicemente il
tuo silenzio, i versi che fai nel sonno, a volte ridi anche, a volte.
Mi chiedo
se pensi mai a me. No, non credo. Una notte ho provato a sfiorarti le
labbra
con le mie, per sapere com’è, se sono
così morbide come sembrano e se
continuano ad eccitarmi come sempre. Da quella volta non ho
più smesso, rubo
baci non miei ogni notte alle 2:03.
Con il tempo
ho scoperto che hai il sonno pesante
e non ti accorgi se ti tocco, se esploro lembi di pelle che altrimenti
non
avrei mai sfiorato. Sei caldo e morbido e non ha nessun profumo
particolare, se
non il profumo di te stesso. Una notte hai persino iniziato a sospirare
e a
gemere nel sonno, quella notte mi sono spostato e rannicchiato in un
angolo
della stanza, mentre ti guardavo toccarti. Ah, se non desiderassi
ciò che non
può essere mio e se non fossi così malato, non
avrei mai avuto la fortuna di
poterti osserva in un momento così intimo. Ho memorizzato
ogni minimo gesto e
movimento della tua mano e l’ho mimato più tardi
nel buio della mia stanza. Avrei
voluto sentirti sospirare il mio nome alla fine di tutto. Che sciocco.
La notte
è mia amica e ti rende ancora più bello, il tuo
viso porta delle tracce di
innocenza e la tua pelle è ancora più liscia, le
tue labbra, una rosa pronta a
sbocciare nella luce del mattino.
Questa notte
sono le 2:01 e sto per rubarti altri
momenti di intimità senza che tu lo sappia. Ma è
diverso, anche se io ancora
non lo so, perché tu non sei ancora riuscito ad
addormentarti.
Non so che
roba sia, erano le due di notte quando la
ho scritta, sono solo due parti.
Ringrazio
chiunque la legga e vi prego, per me vige
la regola: leggi=commenta.
Ci siamo
capiti?
xx