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Autore: MaryFangirl    20/11/2015    0 recensioni
Sotto le coperte il peso del mondo viene rimpiazzato da due cuori che battono all'unisono.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michonne, Rick Grimes
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Titolo originale: Underneath the covers
 
 
 
It's all over
And it's only beginning
We're beginning to finally see one another
We grow stronger
We grow stronger for breaking
We grow stronger for breaking apart together
 
Non si era più venuti a conoscenza della data esatta. Era un'ipotesi basata sulla sensazione dello scorrere del tempo. Con le finestre aperte, il sole di metà mattinata disegnava brillanti percorsi lungo il tappeto beige. La brezza leggera era più fresca rispetto a qualche settimana prima. Il regno dell'estate presto sarebbe giunto al termine. Rick non era entusiasta dell'imminente arrivo dell'autunno. Da ragazzo della Georgia fatto e finito, voleva godersi il calore un po' più a lungo.
Tuttavia, quell'appagamento non doveva farlo uscire di casa. Di solito quando mostrava la faccia lungo le strade di Alexandria, doveva lottare perché veniva reclamato in multiple direzione. Non oggi, però. Oggi riguardava solo lui.
E lei.
Spostò lo sguardo sul letto ammirando il contrasto della sua pelle scura avvolta in lenzuola bianche che non lasciavano nulla all'immaginazione. Come se la sua mente riuscisse ad evocare tutto ciò che c'era di delizioso, lì, in carne ed ossa prima che se ne rendesse conto. Svegliarla non era stato tra i suoi immediati piani, il lusso di dormire era estraneo a entrambi, ma bramava il suo tocco. Tornando a scivolare con il corpo nudo nel letto, la abbracciò. La ruvidità delle sue mani callose che disegnavano cerchi sulla sua coscia e la sensazione delle sue labbra dietro il collo destarono Michonne dal suo sonno profondo. Immediatamente si girò a guardarlo.
"Perché non stai dormendo" chiese, "Pensavo che fosse questo il motivo per cui abbiamo mandato i ragazzi a passare la notte e il giorno con Daryl e Carol" I suoi occhi erano ancora chiusi. Appoggiò il capo nell'incavo del suo collo. I suoi dread erano impilati sopra il capo in una crocchia disordinata. Ad ogni respiro, Rick inalava il profumo del suo shampoo alla lavanda.
"Mi sentivo solo"
Michonne rise. La sua voce era ancora un po' rauca per il torpore. "Grimes, mi hai davvero svegliato perché ti sentivi solo?"
"Beh, avevo bisogno di qualcuno con cui giocare"
Michonne aprì un occhio e vide Rick che le rivolgeva un sorrisetto. "Non abbiamo giocato abbastanza la notte scorsa?"
"Che posso dire? Sono un uomo insaziabile" disse con aria di chi diceva una realtà oggettiva e con un occhiolino che la fece ridere di nuovo.
"Ti prego, non farmi mai più l'occhiolino. Ti fa sembrare un losco venditore di auto usate"
Rick scosse il capo fingendo di essere ferito. "Mi fai male. Mi fai davvero male"
"Aw. Mi dispiace, tesoro" Michonne slittò dal suo abbraccio e con un rapido movimento, gli si mise a cavalcioni. "A cosa volevi giocare? Gin rummy? Dungeons & Dragons?"
Rick l'afferrò per la vita. Guardandola ancora non riusciva totalmente a comprendere che fosse sua. Si leccò le labbra e gli occhi si focalizzarono sui piccoli ma perfetti seni mentre le mani vagavano più in basso per aggrapparsi al suo fondoschiena. "Che ne dici se io faccio l'autista e tu la ricca ereditiera che ha bisogno di sfogarsi un po'"
"Oppure", Michonne gemette leggermente mentre le mani di Rick andavano più in basso. "Io sarò Xena e tu Hercules"
Lui cambiò velocemente le posizioni; lanciandola sulla schiena. Completamente eccitata dal modo in cui lui aveva preso il controllo, lei rimase lì stesa, guardandolo e aspettando che la divorasse del tutto. Lui esitò proprio sopra di lei. "Significa che tu vuoi giocare con il mio arco?"
 
 
 
Sentendosi esaurita ma rilassata, Michonne si stese in orizzontale con il capo sullo stomaco di Rick. Le gambe piegate e incrociate all'altezza delle ginocchia. Tutto il suo corpo luccicava di sudore e l'attuale sole pomeridiano giungeva dalle finestre.
Rick espirò profondamente e sorrise. Non riusciva a ricordarsi l'ultima volta che era rimasto a letto tutto il giorno a dormire e a fare l'amore. Probabilmente prima che Carl nascesse. Improvvisamente Michonne si spostò dalla sua posizione e si sdraiò parallela a lui. Lui aveva sempre pensato che l'espressione 'perdere un battito' fosse uno stupido cliché romantico, ma giurava di poter sentire il proprio sussultare quando lei gli sorrideva così dolcemente.
"Ne avevo bisogno. Non ricordo l'ultima volta in cui mi sono permessa un tale lusso. È bello essere semplicemente un uomo e una donna ogni tanto, e non i salvatori di qualcuno"
Lui le tracciò le labbra con il pollice e ricambiò il sorriso. "Stavo proprio pensando la stessa cosa"
La brezza, fuori, stava diventando più forte. Rick la sentì rabbrividire accanto a sé. Nessuno dei due voleva lasciare il letto per i cinque secondi che sarebbero serviti per chiudere le finestre quindi avvolse entrambi con il pesante piumino bianco. Stringendosi a vicenda, entrambi si sentivano più felici di quanto non fossero stati da quando il mondo era cambiato in peggio.
 
Lover, find me underneath the covers
We will stay here until we discover
All that we have to give to each other
Til forever
 
"Quello che preferivo fare quando ero stressata era nascondermi sotto la mia coperta" disse Michonne, "Penso avesse a che fare con quel vecchio detto d'infanzia. Se ti nascondevi sotto le coperte, i mostri non potevano raggiungerti" Faceva scorrere il piede su e giù per la gamba di lui.
"Avrei voluto che funzionasse con i vaganti" disse lui con una risata. "Che cosa ti stressava prima?" Rick picchiettò leggermente con le dita sul suo fianco. Sorrise tra sé quando si rese conto che stava inconsapevolmente usando il codice Morse per scrivere 'Ti amo'.
Lei sospirò. "Lo sai. Il solito. Ero preoccupata di non riuscire ad entrare in una buona scuola di legge. Quando ci riuscii, ero preoccupata che non avrei superato quei tre anni. Che non mi avrebbe assunto una buona azienda. Che non fossi una brava madre perché a volte lavoravo 60 ore a settimana" scosse il capo. "Ero la classica 'personalità di tipo A'. A volte ho soltanto voglia di schiaffeggiare la vecchia me e dirle di vivere. Di godersi la vita perché...beh, lo sai"
Rick la attirò maggiormente a sé. La sua voce cominciava a risuonare più triste e distante mentre parlava del passato. I loro corpi erano stesi e intrecciati nel silenzio. L'unico suono era il loro respiro e le voci casuali di passanti sulla strada oltre le finestre aperte.
"Io volevo restare nascosti ogni mattino" disse Rick infine. "Ero spaventato di guardare Lori ogni mattina e di domandarsi se fosse quello il giorno in cui avremmo deciso di smettere di amarci"
Michonne si sollevò, facendo perno su un gomito. Gli occhi di Rick erano rivolti al soffitto. Lei osservò il passato che si rifletteva nei suoi occhi disattenti. Rimanendo in silenzio, lo fissò attentamente sapendo che aveva altro da dire.
"A volte mi domando se un mattino mi sveglierò e tu avrai deciso che avere a che fare con me e con le mie stronzate è troppo. Deciderai di non amarmi più"
Sempre senza dire nulla, con una rapida mossa Michonne sollevò il piumino sopra le loro teste; racchiudendo entrambi in un bozzolo. Lui si voltò per guardarla. La mano di lei carezzò la sua guancia mentre gli occhi di lui la guardavano contemporaneamente con amore, tristezza, e rimpianto.
"E' sicuro qui sotto" disse lei, "Niente può fermare il nostro amore finché abbiamo questo" la sua voce uscì in un sussurro. Non era necessario parlare con tono alto.
Lui le sorrise mestamente prima di rispondere con voce ugualmente delicata. "Cosa succede quando dovremo lasciare il nostro santuario?"
Lo baciò dolcemente sulle labbra. "Finché riusciremo a tornare qui ogni sera, tutto andrà bene. Finché ci sveglieremo abbracciati, niente potrà dividerci"
"Può davvero essere così semplice?" le sue mani si attardarono sul ventre di lei; con le dita continuava a picchiettare i propri sentimenti. "Ho paura di perdere il tuo amore più di quanto abbia paura di essere morso da un vagante" disse.
Michonne gli morse giocosamente il petto per poi baciarlo. "Sono l'unica che può lasciarti segni di morsi"
Rick rise prima di ritornare serio. "Ho fallito così tante volte. Ancora non so perché vuoi stare con me, ma prometto che tenterò ogni giorno di essere qualcuno che potrai essere orgogliosa di amare"
"Penso che il mio cuore ti abbia scelto dal primo momento in cui ci siamo guardati negli occhi alla prigione. L'ho ignorato così a lungo. Ma io che sto senza di te non è più un'opzione"
Intrecciò le dita a quelle di lui. "Tu sei tutto ciò che non sapevo di desiderare"
'Gli uomini della famiglia Grimes non piangono' era un mantra che suo padre gli aveva instillato in giovane età. Per una frazione di secondo, si domandò cos'avrebbe pensato suo padre delle lacrime che avvertì rotolare giù per le sue guance alle parole della donna nascosta sotto le coperte insieme a lui. Il pensiero sparì in fretta e la sua totale attenzione fu sul bellissimo essere di fronte a sé.
"Tu sei tutto ciò che non pensavo di meritare" la baciò dolcemente sulla guancia mentre lei chiudeva gli occhi e gli allacciava le braccia al collo. Le sue mani trovarono i riccioli ribelli.
"Ci è voluta solo la fine del mondo perché ci trovassimo. Ci è stata data una seconda possibilità. Non sarebbero giusti i sacrifici di Lori, di Mike, di Andre, se noi continuassimo ad avere ripensamenti su ciò che abbiamo. Non ti lascerò andare. Questo è per sempre"
 
How you move me
How you move me to love you
I keep choosing to love you again every morning
 
La luce del pomeriggio presto lasciò spazio al crepuscolo della sera. Le tende sbattevano al vento, la brezza giungeva con più forza. Il mattino era proprio dietro l'angolo. Sotto le coperte erano stesi due corpi che si godevano la sensazione di diventare uno solo. I loro corpi vicini, insieme. Nessuna parola fu pronunciata nelle successive poche ore. Non ce n'era bisogno. Tutto ciò che serviva erano i loro respiri che si sollevavano e abbassavano in sincronia, il calore dei corpi ricordava loro che nessuno se ne sarebbe andato da nessuna parte, e il ticchettio dell'orologio di Rick sul comodino faceva il conto alla rovescia per l'eternità.
 
 
Canzone usata: Till forever, Joy Williams.
  
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