Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: giugiu9605    20/11/2015    1 recensioni
Inuko Higurashi è la figlia di Inuyasha e Kagome
Immagine di copertina creato da me, potete trovarla anche su Instagram: julyall_fanart
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
_Episodio 42_“Mille anni dopo” Inuyasha_
 
Domenica 29 maggio 2022
Era appena sorto il sole quando Nozomi si svegliò, uscì da casa per godersi il primo albore che emanava intorno alle colline e gli alberi, sentiva una brezza leggera fra i suoi capelli che ondeggiavano e un buon profumo di pulito, vide in terra diversi fiori che si stavano per aprire e tanta erba verde, voleva scoprire da sé chi era Sesshomaru e lo voleva cercare, prima che gli altri si fossero accorti della sua assenza. A differenza di Inuko, non poteva avere un olfatto avanzato e non poteva correre perché Nozomi era una semplice umana amante della musica e non una mezzo demone con sembianze umane, era un po’ invidiosa di Inuko. Nozomi provò a correre come poteva per cercare qualcosa. Cosa stava cercando veramente? Una casa, una persona?
Alzò lo sguardo al cielo e vide volteggiare una cosa fra le nuvole. Quello che vide non era un semplice umano, perché di solito non posso volare a quell’altezza senza avere un mezzo per volare.
— Mi scusi! Mi sono persa, mi può aiutare ad accompagnarmi a casa? — chiese Nozomi.
— Chi sei, ragazzina? E cosa vuoi da me? — domandò.
— Mi accompagni o no? Non so di preciso chi è lei, — affermò guardandolo.
— Non te lo dirò e non ti porterò in quel posto, mocciosa!
— Sto cercando una persona al dire la verità.
— Chi è questo individuo che stai cercando?
— Non ve lo dico, dato che non mi dite il vostro nome, — disse mettendo le braccia incrociate.
— Vattene! Non voglio della gente inutile con cui perdere tempo! — rispose.
Il demone bianco si stava allontanando dietro alle nuvole e così Nozomi non lo poteva vedere, poi la ragazza disse che era il fratellastro di Inuyasha e il suo nome era Sesshomaru, quest’ultimo si stupì che Nozomi sapesse il nome del fratellastro e voleva sapere chi gli ha rivelato il suo nome.
— Inuyasha è il padre di Inuko e Shame. Io sono Nozomi, sorella di Hariko.
— Non deve nominare il mio nome. Perché mi hai cercato? Te l’ha detto lui?
— Non è stato lui a dirmelo, anzi volevo cercarti, — spiegò.
— Che cosa vuoi da me? Vattene via! — esclamò.
Nozomi si sentì offesa e lo lasciò lì, corse piangendo verso casa di Inuko, pensava che Sesshomaru era gentile, che comprendeva quello che le diceva, ma invece era tutto al contrario. Si mise in terra vicino a Kagome a piangere e per colpa del suo pianto la donna svegliò di soprassalto.
Vide la ragazza che piangeva e la coccolò.
— Sono uscita presto questa mattina e l’ho incontrato, — spiegò.
Nel momento in cui aprì la bocca, Inuyasha e gli altri si svegliarono, il mezzo demone si preoccupò per Nozomi, andò vicino a lei e sentì qualcosa pungere sulla sua spalla sinistra.
— Non ti ricordi di me? Sono il servitore di tuo padre, — disse sorridendo.
Inuyasha, al sentire quella voce familiare, si era girato verso la figlia.
— Vecchio Myoga! Sei ancora vivo, pulce? Che cosa c’è di tanto importante?
— Vi devo dire una cosa su Nozomi, ma prima dobbiamo aspettare che Hariko si svegli, — disse.
Inuyasha, da quanto conosceva il vecchio Myoga, lo schiacciò per avere subito l’informazione.
— Va bene te la dico: lei è in pericolo. Non deve incontrare Sesshomaru perché se lo facesse per sbaglio, l’anima di Sara si risveglierà in lei e si impadronirà del suo corpo, potrebbe far stragi e allora gli altri non potranno ampliare i poteri dei cinque elementi.
— L’ho incontrato prima e Sara non si è ancora impadronita del mio corpo, ho tanto paura, — affermò Nozomi.
— Se vuoi che non succeda, devi prendere delle erbe medicinali, — disse Myoga.
— Ce l’ha Jinenji, il mezzo demone gentile che abita con sua madre anziana, — spiegò Kagome.
Kagome e Nozomi partirono e dentro la casa rimasero Inuko, sua sorella Shame, Inuyasha e Hariko.
Il ragazzino dai capelli arancioni si svegliò dopo che sua sorella era già partita, i quattro si avviarono verso casa delle gemelle Misa e Kugo per festeggiare Roan.
Quando entrarono, videro a destra Misa con Sango, a sinistra Kugo con Miroku e in mezzo c’era Roan seduto sopra una sedia fatta di paglia, nel capo aveva una ghirlanda di fiori colorati e foglie fatta dalle sorelle, addosso aveva un mantello colore marrone e teneva in mano una piccola scatola.
— Tanti auguri Roan! Come sei bello così vestito! — disse Inuko guardandolo.
— Grazie mille venerabile Inuko, dove sono Nozomi e Kagome?
— Ritornano presto. Perché mi hai chiamato “venerabile”? — chiese la mezzo demone.
— Non lo sto facendo apposta, mi ha consigliato mio padre di essere gentile con te, — spiegò.
A un certo punto Shame si precipitò verso lui e lo abbracciò, era felice che Roan compiva gli anni.
— Sono troppo felice per te. Sei per me un fratello maggiore, se avessi la tua età sarei stata la tua fidanzata. Lo so, sono piccola per pensare a queste cose. Lo ammetto Inuko, sono gelosa di te.
Roan era rimasto paralizzato dalle parole di Shame e anche Inuko era impressionata.
— Shame, quando sarai grande avrai una persona accanto, — disse Inuko.
— Voglio essere grande ora, non voglio aspettare. Non capisci come mi sento? — dichiarò.
— Ti capisco invece. Se desideri tanto Roan, aspetta di diventare maggiorenne, dopo puoi sposarlo.
— Non hai capito il mio problema sorella? Odio aspettare! — esclamò Shame.
Inuyasha le separò e le due si calmarono lentamente, infine arrivarono anche Kagome e Nozomi.
I capelli della ragazza, dopo aver preso l’erba medica, divennero scuri quasi color marrone.
Il festeggiato si avvicinò a lei e l’abbracciò, Nozomi non si aspettava di quel piccolo gesto.
— Io e Hariko dobbiamo disegnare cinque cerchi in terra con un bastone.
— Nozomi, ma perché solo cinque e non sette?
— Shame, tu e Inuko non siete in questa unione, i cerchi rappresentano i cinque elementi. Io rappresento l’etere, la unificatrice. Grazie a me, i poteri degli altri quattro, si amplificheranno.
— Dobbiamo assistere alla vostra unione! È così? — domandò Shame.
— Sì. Kaede non ha detto quale bastone dobbiamo usare, e se fosse il flauto? — chiese Hariko.
— Potrebbe essere, se lo utilizzo non potrò più suonarlo perché si sporcherà di terra.
— Ho un’idea: afferriamo con le nostre mani il flauto, — propose il fratello.
In coro dissero: “Bastone dell’unione vieni a noi”, il flauto si mosse e divenne pian piano più lungo e color bianco, alla sua estremità c’erano tutti i simboli dei cinque elementi, Nozomi lo prese in mano e iniziò a disegnare in terra con l’aiuto del fratello e ogni simbolo si colorò.
Nozomi, Hariko, Misa, Kugo e Roan dissero in coro una filastrocca che la sapevano a memoria:
 
“Cerchi dei cinque elementi,
siete comparsi.
Invochiamo maggiori momenti,
per amarsi.
Uniamo le nostre menti,
per unificarsi.
Elogiamo i nostri morti,
che ci danno forza e conforti.
Noi saremo sempre uniti sai,
ma avremo presto dei guai.
Parlaci dei nuovi miti
speriamo che saremo riusciti.
Ora che il nostro compito è terminato,
consegnaci i doni che ci hai lasciato.
Forse tra mille anni saremo sempre qua,
ma questo non si saprà.”
 
Quando finirono, dai cerchi emanò una luce chiara e si trasformarono: Hariko aveva i capelli ritti e portava un kimono arancione, Nozomi aveva di nuovo i suoi capelli arancioni e portava un vestito bianco con un fiocco dorato, Misa aveva i capelli blu scuri e portava un kimono blu, Kugo aveva i capelli celeste chiari legati e portava anche lei un kimono celeste, Roan aveva i capelli verdi scuri e portava anch’esso un kimono marrone. Vicino ai loro piedi trovarono dei regali: Nozomi trovò un fazzoletto dorato con l’iniziale del suo nome, Hariko una pietra rossa, Misa un anello blu, Kugo una piuma e infine Roan un seme verde.
— Mi sento più forte e non ho più timore, — disse all’improvviso Hariko.
— Qualcosa è cambiato, ho acquisito un ulteriore potere, — affermò Nozomi.
La stessa sensazione la provavano anche Misa, Kugo e Roan e i regali erano le uniche cose rimaste.
— D’ora in poi inizieranno le nostre avventure? — chiese Roan a Nozomi sorridendo.
— Sì, dobbiamo usare i nostri poteri quando ci sono dei pericoli.
— Va bene per tutti questa cosa che ha detto Nozomi? — domandò Hariko agli altri.
Le due gemelle e Roan dissero di sì.
— Ben detto. Questa è la prima regola appena formulata oltre a quell’altra.
Il bastone dell’unione scomparve e ricomparve il flauto, tutto era tornato alla normalità, o quasi.
Il vecchio Myoga, che si trovava sulla spalla sinistra di Inuko, saltò e si posò in quella di Nozomi.
— Complimenti a tutti, vi mancano i cinque folletti, sono i vostri guardiani e i tre braccialetti.
Nozomi si meravigliò della presenza della pulce sulla sua spalla ma non si sorprese più di tanto, era solo incuriosita delle cose che diceva. Come faceva a sapere tutte queste cose?
— Dato che sai tutto Myoga, dove possiamo trovare i nostri rispettivi folletti?
— Non lo so dove sono di preciso ma dovete cercarli in giro, ognuno ha la propria musica e solo tu puoi identificarli con il flauto.
— Ritornerà in funzione dopo che era diventato il bastone dell’unione? — chiese Nozomi.
— Senz’altro che funzionerà. Sei quella rappresenta tutti i cinque elementi o no? E allora fai quello che ti ho detto. Dovete partire domani. Se siete fortunati, potrete incontrare la maga veggente che vi può aiutare, è brava e saggia, sa anche gli avvenimenti del mondo presente.
— Myoga, è forse l’antenata di Arya? Anche lei è una veggente, — disse Hariko.
— Scusami Myoga, Inuko e Shame possono venire? — chiese Nozomi.
— Non lo so. La prima meta è la foresta. Loro due non possono seguirvi perché non possiedono uno dei cinque elementi e poi i folletti hanno paura dei demoni.
— Decidi tu pulce? Io sono la rappresentante dell’etere e dichiaro che Inuko e Shame possono unirsi al nostro gruppo con immenso entusiasmo.
Inuko abbracciò Nozomi per la felicità, la strinse forte e le sorrise, la ragazza invece era distaccata e se ne fregava dell’affetto che emanava la mezzo demone, non le interessava affatto essere sua amica. Nozomi voleva solo far felice suo fratello, fece un sorriso finito a Inuko e si distaccò dal suo abbraccio, Shame non fece la stessa cosa ma si limitò a ringraziarla dato che la conosceva poco.
 
Prossimo episodio:_Episodio 43_“Alla ricerca dei folletti” Inuyasha_
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: giugiu9605