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Autore: piccolaFelpata    20/11/2015    0 recensioni
Storia dal punto di vista di Dorea Andromeda Black...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: James/Lily, Ron/Hermione, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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L'orfanotrofio era grigio, di un grigio profondo come i miei occhi, il mio nome è Dorea Andromeda Black, lo dico con tanta fierezza, ma di me e del mio passato non so niente, mia madre, Marlene McKinnon, è morta partorendomi mentre mio padre da quel giorno ha preso scelte sbagliate, ed è finito in prigione, il suo nome è Sirius Black. Ho quasi 11 anni e nella mia vita non c'è un ricordo felice, ma ci sono persone messe peggio di me. E non stava sbagliano perchè dall'altra parte della cittá Harry Potter dormiva in un sottoscala. 10 anni prima Lily e Marlene sono in una casa protetta al sicuro, mentre James e Sirius hanno in brutto presentimento: -Senti Jamie andiamo a trovare Peter cosí ci tranquilliziamo!- -Okay Sir, andiamo.- Presero la moto volante di Sirius e dopo 5 minuti erano a casa di Minus. Entrarono, non c'era traccia di Peter, nè segni di combattimento. Lo aveva fatto...Aveva venduto Lily e Marlene a Voldemort, corsero a perdi fiato fino alla casa distrutta. -Cercavate me!- Urlò una voce famigliare alle nostre spalle. -Come hai potuto!-Urlò Sirius, quasi gli saltò addosso, ma James lo trattenne. -COME AVETE POTUTO, JAMES SIRIUS, VENDERE LILY E MARLENE A VOLDEMORT, QUELLE PERSONE CHE VI HANNO AMATO VI HANNO DATO UN BAMBINO PERCHÈ?!-Detto questo Peter lanciò un Bombarda Maxima alla strada uccidendo 13 babbani, si tagliò il dito, trasformò in ratto e corse via lontano dagli Auror appena arrivati. Quel giorno James Potter e Sirius Black andarono ad Azkaban senza processo, quel giorno Harry Potter fu portato dai Dursley, quel giorno Dorea Black fu portata all'orfanotrofio, quel giorno Lily Potter e Marlene Black sono morte, quel giorno Lord Voldemort è stato sconfitto...ma non per sempre. 10 anni dopo Oggi 31 luglio è il mio compleanno, mi guardo allo specchio, i miei capelli lunghi rossi sono lisci e senza forma, i miei profondi occhi grigi esprimono tempesta, l'unica cosa del mio aspetto che mi piace è la cicatrice a forma di saetta che ho sulla fronte. Oggi sará come tutti gli altri giorni, sono un anno piú grande eppure mi sento uguale a ieri, niente cambia in una notte. Sono le 7:00 e mi dirigo in sala da colazione, grigia come il resto dell'edificio, dopo aver mangiato mi dirigo in camera mia, dove trovo due curiose persone insieme alla direttrice dell'orfanotrofio. -Direttrice- faccio un buffo inchino. -Dorea loro sono Rebeus Hagrid e Harry Potter.- Il mio sguardo si sofferma sul ragazzo, ha la stessa cicatrice ha forma di saetta, anche lui deve averlo notato. -Rebeus, Harry lei è Dorea Black.- La direttrice lascia la stanza e in quel momento mi sento un pò disorientata. -Dorea, devi sapere che io sono il custode delle chiavi alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, ecco qua c'è la tua lettera d'ammissione.- Mi porge una busta, la apro e leggo velocemente, è impossibile! -Mi scusi ci deve essere un errore io non,sono una strega sono una normale ragazzina di 11 anni.- -No tu sei una strega, ti capita mai di far accadere qualcosa di strano quando sei impaurita o arrabbiata?.- Io ci pensò su, e dopo un pò annuiso ci sono stati tanti momenti,come questi. -Adesso andiamo a Diagon Alley per la roba di scuola e approposito, buon compleanno ragazzi!- Porge a me ed Harry una torta di cioccolato con la scritta buon compleanno. -È anche il tuo compleanno?- Chiediamo all'unisono io e Harry. Poi scoppiamo a ridere, sará l'inizio di una lunga amicizia. Apenna arrivati in uno strano pub, Hagrid ci ha presentati al barista e dopo tutti volevano stringerci la mano, una signora si presentò 6 volte, per sbaglio andai a sbattere contro un uomo. -Oh, mi scusi- Dissi io cercando di sembrare il piú gentile possibile. -M-aaa d-i n-iie-nt-ee- Balbettò lui. -Ragazzi lui è il professor Raptor, insegnerá difesa contro le arti oscure- Ci spiegò Hagrid con un sorriso soddisfatto. -No-n cc-hee v-oo-i nn-e abb-iatt-ee bii-soo-ggn-oo!- -Adesso andiamo, abbiamo tante cose da comprare!- -Arrivederci professor Raptor.- -Ci vediamo a scuola professore.- Ci avviammo verso l'uscita, era un vicolo cieco. -Hagrid come arriviamo a Diagon Alley?-Chiese Harry. -Adesso lo vedrete.- Dalla giacca tirò fuori un ombrello rosa, e dopo aver picchiettato sul muro tre volte i mattoni iniziarono a formare un arco. -Benvenuti a Diagon Alley!- Io e Harry ci guardavamo in torno, pensando che fosse tutto un sogno. -Allora la prima tappa è la Gringott!- Entriamo in un edificio storto, pieno di folletti, Hagrid stá parlando con uno di loro, ma io non ascolto, è tutto bellissimo qui, lampadari di cristallo con candele accese, non ho mai visto niente del genere. Dopo aver prelevato i soldi dalle nostre camere blindate e aver aspettato che Hagrid facesse una commissione, entrammo in un negozio per le divise. Una gentile signora ci accolse nel negozio, e ci disse di aspettare un attimo che anche un altro ragazzo stava provando le divise. Dopo neanche 5 minuti ci chiamò e noi salimmo su piedistalli in modo che lei potesse prendere le misure. L'altro ragazzo aveva capelli biondissimo e la pelle bianca come il latte. -Ciao io sono Draco.- Mi prese un pó alla sprovvista, ma non sembrava cattivo. -Io sono Dorea.- -Io mi chiamo Harry.- In quel momento il padre lo chiamò. -Ci vediamo ad Hogwarts!- -Ciao!- Urlammo all'unisono io e Harry, poi tutti e tre scoppiammo a ridere. Prese le divise andiamo a comprare la bacchetta. -Olivander, voi entrate io vado a comprare una cosa!- -Buongiorno! Oh la piccola Black e il piccolo Potter.- Come faceva a conoscerci! -Bene Potter prova questa!- Gli diede una bacchetta, e lui quasi mi cavò un occhio. -No!-Urlò Olivander. -Sono completanente d'accordo!- Dopo la 3 volta che Harry ha cercato di accecarmi riusí a trovare la bacchetta. -Bene piccola Black, prova questa!- Sentí calore intorno alla mano, è lei, è la mia bacchetta! -Bene in totale sono 22 galeoni.- Pagammo 11 galeoni a testa, e raggiungemmo Hagrid che era appena uscito dall'emporio del gufo, con una civetta delle nevi e un gatto tigrato, sono animali bellissimi! -Buon compleanno!-Porse a me il gatto e a Harry la civetta. -La chiamerò Felpata!- Un nome bellissimo, mi ricordava mio padre. -La civetta si chiamerá Edvige!-Esultò Harry orgoglioso. Comprato tutti i libri al ghirigoro io e Hagrid accompagnammo Harry dai suoi zii. -Era ora che tornassi ragazzo, Dudley è in casa da almeno 5 minuti!-Sbraitò un uomo, che sembrava un maiale. -Ci vediamo a scuola Harry!-Urlai per farmi sentire. -Ciao Dorea!-Urlò lui di rimando. Tornai all'orfanotrifio, monotono come sempre, ma finalmente avrei avuto il mio ricordo felice, e l'avrei custodito per sempre, con il sorriso sulle labbra mi addormentai.
   
 
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